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Autore: SellyLuna    27/10/2017    5 recensioni
«Adrien?»
Si girò lentamente con la paura di essere stato beccato a fare qualcosa che non doveva – e secondo i suoi dietisti stava commettendo un peccato mortale, ma davanti a quelle delizie non aveva saputo resistere.
Quando mai gli capitava un’occasione simile?
Era il massimo della trasgressione nella sua anormale vita da adolescente, tralasciando le sue avventure da Chat Noir.
I suoi occhi si posarono su un Kim insicuro, che spostava il peso da un piede all’altro.
«Sì?» lo incitò a proseguire, mentre mandava giù l’ultimo boccone del biscotto alle gocce di cioccolato che aveva preso per ingannare l’attesa. Si era accorto di essere arrivato troppo presto alla festa di Chloé – il personale stava facendo gli ultimi ritocchi – eccitato all’idea di potervi partecipare e sorpreso che suo padre glielo avesse permesso.
«Ecco…io volevo chiederti un favore.»
[Spoiler seconda stagione]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Chloè, Kim, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Le bal

 

 

 

 

«Adrien

Si girò lentamente con la paura di essere stato beccato a fare qualcosa che non doveva – e secondo i suoi dietisti stava commettendo un peccato mortale, ma davanti a quelle delizie non aveva saputo resistere.

Quando mai gli capitava un’occasione simile?

Era il massimo della trasgressione nella sua anormale vita da adolescente, tralasciando le sue avventure da Chat Noir.

I suoi occhi si posarono su un Kim insicuro, che spostava il peso da un piede all’altro.

«Sì?» lo incitò a proseguire, mentre mandava giù l’ultimo boccone del biscotto alle gocce di cioccolato che aveva preso per ingannare l’attesa. Si era accorto di essere arrivato troppo presto alla festa di Chloé – il personale stava facendo gli ultimi ritocchi – eccitato all’idea di potervi partecipare e sorpreso che suo padre glielo avesse permesso.

«Ecco…io volevo chiederti un favore.»

Adrien era confuso.

Cosa mai può volere Kim?

«Vedi, vorrei tanto invitare Chloè a ballare e mi chiedevo se tu potessi…» si bloccò, incerto su come esprimere i propri pensieri.

Il giovane modello capì la sua difficoltà: l’amico non sapeva che parole usare.

Kim gli rivolse uno sguardo intenso, sperando che l’altro ne afferrasse il significato.

Nei suoi occhi Adrien lesse aspettativa, ci teneva troppo, come se ne dipendesse la sua vita, intuì che era qualcosa di importante; riconobbe quel sentimento, perché era lo stesso che provava per la sua Lady: il desiderio di mostrare tutto il proprio amore, di essere preso sul serio e di essere ricambiato.

Chi era lui per impedirgli di conquistare il cuore della sua amata?

«… non farmi trovare libero, evitando così che Chloè mi scelga come suo partner di ballo. Dico bene?» gli chiese, facendo l’occhiolino.

«Sì, esatto. Non avrei saputo dirlo meglio.»

Kim infine si rilassò, emise quel sospiro di sollievo che fino ad allora non sapeva di aver trattenuto.

«Tranquillo, nessun problema. Sono felice di poterti aiutare. Faccio il tifo per te!»

Ed era sincero. Si augurava che le cose andassero bene, come Kim se le era immaginate e che Chloè, finalmente, aprisse gli occhi e notasse le persone che tenevano a lei, che ricambiasse le attenzioni, che non le desse per scontate.

Voleva bene a Chloè, era una delle sue prime amiche, la considerava come una sorella e sapeva che era una brava persona, anche se non lo mostrava quasi mai; tuttavia riconosceva che non era per niente facile averci a che fare.

Dopotutto lui voleva imparare a conoscere i suoi nuovi amici.

Fecero capolino nella sua mente un paio di occhi blu e un sorriso timido e Adrien non riuscì a impedirsi di sorridere.

 

 

 

◊◊◊

 

 

 

Marinette era rimasta molto sorpresa dell’invito di Chloè e, per un momento, aveva pensato che l’aveva fatto solo per umiliarla davanti agli altri invitati.

Quando aveva espresso quel pensiero a voce alta, Tikki l’aveva guardata con rimprovero.

«Che c’è? Converrai con me che è strano che Chloè mi voglia alla sua festa!»

Non poteva darle torto, Tikki, ma non le sembrava corretto pensare male della sua odiosa compagna di classe, senza un motivo valido.

Quindi, dopo essere stata convinta da Tikki e Alya che quell’innocente bigliettino non celasse nessuna trappola, la ragazza si era recata all’hotel più prestigioso di tutta Parigi con titubanza.

Per fortuna, una volta varcata la soglia era stata accolta dall’entusiasmo della sua migliore amica.

Aveva trascorso tutto il tempo con i suoi più cari amici, senza incidenti di sorta.

Certo non appena Chloè era apparsa, aveva attirato l’attenzione su di sé; dopotutto era risaputo che amava stare al centro della scena e a nessuno aveva dato più fastidio del solito: era pur sempre la festeggiata!

Quello che la colpì fu come Chloè si sforzasse di non risultare troppo malevola nei confronti degli altri. Era qualcosa di davvero sconcertante, incredibile – e se non ne fosse stata testimone, non l’avrebbe creduto possibile!

Marinette aveva avuto occhi anche per il suo Adrien: si vedeva come non riuscisse a contenere l’eccitazione, mentre gustava le specialità offerte o quando scambiava quattro chiacchiere con gli altri; era troppo carino, saperlo felice le scaldava il cuore.

Solo per aver scorto il suo viso illuminarsi in sorrisi sinceri, la festa – dal suo punto di vista – poteva ritenersi un successo. Non chiedeva nulla di più.

Ma il destino aveva altri progetti per lei, non sapeva dire se era un bene o un male.

Quando iniziò la musica, Marinette sentì una mano prendere dolcemente la sua e, nell’istante in cui i suoi occhi ne trovarono un paio di verdi, si riscoprì sulla pista da ballo, tra le braccia di Adrien che le sorrideva incoraggiante, con quel suo sorriso capace di farle battere il cuore a mille.

Quante altre volte ancora mi devo innamorare di questo ragazzo?

Non era sicura di poter sopravvivere alla fine di quella serata.

 

 

 

◊◊◊

 

 

 

Appena la sala fu accolta dalle note, Adrien non ebbe nessun dubbio: prese la mano di Marinette e la condusse in pista.

Era un’occasione per passare del tempo con lei, perché davvero voleva conoscerla e, per qualche strano motivo, le loro interazoni erano poche. Si era domandato come mai con lui si comportasse diversamente rispetto agli altri; aveva visto la sua fermezza e decisione, riusciva a prendere in mano la situazione da vera leader e in quei momenti gli ricordava Ladybug. Anche con Chat Noir non aveva timore di dire quello che pensava, solo con Adrien si chiudeva a riccio, lo evitava e iniziava a dubitare che lei lo ritenesse un amico, magari non l’aveva davvero perdonato per il malinteso della gomma da masticare.

Non doveva pensarci ora, altrimenti si rovinava quell’istante.

Non sapeva perché, ma era sicuro che Plagg avrebbe avuto qualcosa da ridire sulla sua scelta di ballare con la sua amica; ci avrebbe fatto i conti più tardi. Ora era il loro momento, suo e di Marinette.

Era una sensazione piacevole, la piccola mano di lei era perfetta per stare nella sua, non l’avrebbe lasciata mai più.

Il mondo finì, quando si specchiò in quei due zaffiri che lo guardavano un po’ incerti.

Ebbe un fremito, per un attimo provò una sensazione di familiarità, come se lui conoscesse bene quegli occhi, come se incontrasse spesso il loro sguardo durante i combattimenti, occhi lucenti che popolavano i suoi sogni.

Non è il momento di pensare a Ladybug. Non quando si trovava con un’altra ragazza.

Consapevole del disagio di Marinette, le sorrise per trasmetterle sicurezza. Non voleva che lo vedesse come Adrien il modello, bensì come Adrien  teenager, suo amico e compagno di classe, come un ragazzo normale.

Non era sicuro di essere riuscito nel suo intento; si rilassò solo quando la ragazza contraccambiò il sorriso e lo abbracciò dolcemente, posando la testa sul suo petto, mentre danzavano.

Sì, stava facendo progressi.

 

 

 

◊◊◊

 

 

 

Non aveva mai fatto nulla di così difficile, anche perché la maggior parte delle volte riusciva a trovare delle scorciatoie, grazie al nome che portava e alle conoscenze di papà.

Si stava impegnando come mai aveva fatto in vita sua, ascoltando il consiglio del suo Adrikins; si augurò che alla fine tutto quello desse i suoi frutti.

Aveva accettato senza fare tante storie di ballare con Kim, perché forse meritava un’occasione e, mentre galantemente la conduceva sulla pista da ballo, riconobbe nei suoi occhi uno scintillio particolare e dargli nuovamente e brutalmente un due picche non le sembrava il caso. In fondo ci sapeva fare – doveva riconoscerlo – , così non avrebbe fatto una brutta figura: la sua immagine era salva.

Il bel momento fu guastato quando, volgendo di poco lo sguardo, la vide. Marinette Dupain-Cheng, stretta tra le braccia di Adrien, che gli faceva gli occhi dolci, mentre entrambi si lasciavano trasportare dalle note musicali.

Non la sopportava, non riusciva a farsela stare a genio: lei era la classica ragazza dolce e carina che tutti adoravano; semplicemente le dava sui nervi e sapere che faceva il filo al suo Adrikins era un ottimo motivo per inserirla in cima alla sua lista nera.

Che rabbia!

Calmati, Chloè. Non ne vale la pena.

Non voleva che la sua gelosia avesse la meglio; non si sarebbe fatta akumatizzare per quello. Basta, non avrebbe più permesso alla voce di Papillon di invadere la sua mente: nessuno diceva a Chloè Burgeois cosa fare.

Mentre eseguiva una giravolta, i suoi occhi si posarono nuovamente sulla coppia. Adrien sembrava apprezzare particolarmente la compagnia di Marinette: arrivò persino a ipotizzare che il giovane modello potesse provare del tenero per lei, ma era evidente che lui ancora non lo sapeva, non conosceva la reale portata dei propri sentimenti. Osservandoli, mentre volteggiavano sulla pista da ballo, Chloé si azzardò a pensare che erano carini assieme.

Si meravigliò dei suoi stessi pensieri: doveva esserci stato qualcosa di strano nella sua bevanda, non c’erano altre spiegazioni.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salut à tous!^^

Eccomi di nuovo qui. Che posso dire? Sono caduta nel fandom e credo che ci starò per un po’. XD E magari, prima o poi, riuscirò a postare qualcosa di decente. :D  

Questa oneshot non è altro che una what if del ballo, sulla base delle immagini spoiler dal trailer della serie, quindi prima dell’uscita dell’episodio – che comunque ho visto, sia ben chiaro! XD

Ho notato che Chloè è un personaggio che è particolarmente odiato nel fandom – quasi quanto Lila. XD

E non lo capisco, certo è particolarmente odiosa con tutti, ma a me piace come personaggio e sono molto curiosa di vederla nelle vesti di Queen Bee. ;)

E, poi, mi fa ridere. Cioè come sarebbe lo show senza di lei, eh? XD Ci avete mai pensato?  

Niente, non posso odiarla. (E infatti, sopporto molto meno Lila, per esempio. Ma questa è un’altra storia. ù.ù)

Quindi, volevo far vedere che non è poi così male, pur restando Chloè. In fondo, lo dice pure Adrien: Chloè non cambierà mai. Ed è proprio per questo che la si ama. C:  

Che altro dire?

Lo sentite il commento di Plagg: “Non si balla così con un’amica.” Eh? Io sì, troppo. XD

Spero che questa fic vi sia piaciuta. Fatemi sapere. C:

Au revoir! ;)

Selly

 

  

 

   
 
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