Film > Star Wars
Ricorda la storia  |      
Autore: Evola Who    28/10/2017    2 recensioni
Luke, Leia e Han si trovavano su Coruscant dopo la liberazione dall’impero e dalla morte dell’imperatore Palpatine...
I tre si erano separati, non sapeva dove era più Han. L’ultima volta che l’aveva visto era in un bar, prima che lei e Luke si facessero trasportare insieme ad un gruppo di ribelli per poi separarsi....
Quando arrivò ed entrò si trovò davanti ad una scena orribile: Han, sul bancone stava baciando una giovane donna vestita succinta, mentre una Twi’lek dalla pelle blu gli accarezzava la spalla con aria ammirata, anche lei indossava abiti piuttosto succinti....
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Han Solo, Principessa Leia Organa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Leia, Han & Co.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

How Colud You?!

 

 

Coruscant, notte.

Luke, Leia e Han si trovavano su Coruscant dopo la liberazione dall’impero e dalla morte dell’imperatore Palpatine.

Dopo varie scoperte di Luke di vecchi templi Jedi e sistemate le future questioni politiche, andarono in giro per la città per festeggiare. Leia stava camminando in mezzo alla città piena di gente.

 

I tre si erano separati, non sapeva dove era più Han. L’ultima volta che l’aveva visto era in un bar, prima che lei e Luke si facessero trasportare insieme ad un gruppo di ribelli per poi separarsi.

Leia sospettava che Han potesse trovarsi ancora in quel bar.

Quando arrivò ed entrò si trovò davanti ad una scena orribile: Han, sul bancone stava baciando una giovane donna vestita succinta, mentre una Twi’lek dalla pelle blu gli accarezzava la spalla con aria ammirata, anche lei indossava abiti piuttosto succinti.

Leia, vedendo quella scena, sentì il suo cuore spezzarsi. Pensò a tutti i loro ricordi: i rischi che avevano corso insieme, le loro avventure nel corso di quei tre anni e il loro momento di unione e d’amore, quando pensavano che, forse, quella sarebbe stata l’ultima volta in cui avrebbero potuto farlo.

Voleva piangere, ma decise di rimanere seria, chiuse i pugni e camminò verso di lui: “Han!” esclamò.

Lui si staccò dalla ragazza, mentre Leia era ormai arrivata davanti a lui: “Che significa tutto questo?” domandò.  

Han invitò le due ragazze ad attenderlo fuori e, quando fu solo davanti a lei, disse: “Che cosa significa cosa?”, aveva un’aria indifferente.

“Che baciavi un'altra! Che cosa significa?!” disse Leia.

“Che è una festa e che mi sto divertendo?”.

Lei rimase stupita dalla sua strafottenza, come se fossero tornati indietro di tre anni, quando si erano incontrati per la prima volta.

“Ma… ma noi?” chiese, cercando di mantenere un tono deciso “Dopo tutto quello che è successo tra di noi? Dopo tutto quello che io, Luke e la ribellione abbiamo fatto per te! Soprattutto su Tatooine! E dopo quello che è accaduto tra noi sulla luna di Endor… credevo che mi amassi”.

Lo guardava con disprezzo, ma con gli occhi lucidi, e sperava con tutto il cuore che fosse solo un orribile malinteso, che ci fosse una spiegazione logica per tutto quello che aveva visto. Ma il viso cinico di Han non le diede ragione.

“Povera principessa ingenua” disse lui con tono sarcastico.

Le posò due dita sul mento di lei, tirandola verso di sé: “L’ho fatto solo per sopravvivere a tutto questo”.

Il cuore di Leia, che già era spezzato a metà, ora non esisteva più. Era polvere dopo aver sentito questa frase.

“Avevo dei debiti, l’impero mi stava alle costole e io ho avuto la fortuna di conoscere il vecchio, Luke e te, liberandomi di un sacco di problemi” fece un sorriso voglioso.

Lei voleva urlare, dirgli che era solo uno schifoso, arrogante e strafottente e voleva lanciargli addosso tutto quello che vedeva su quel bancone.

Ma in quel momento si sentivo immobile, paralizzata e non sapeva nemmeno il perché di quella scelta.

“Ma non te la prendere. Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto.

Soprattutto con Jabba. Peccato che io non abbia visto il famoso bikini dorato. Ma mi accontento della nostra nottata su Endor” disse ancora, poi fece un sorriso malizioso, ma i suoi occhi sembravano malvagi sotto quel perfido sorrisetto.

Leia era disgustata dalla quella frase, che le faceva male peggio di una pugnalata al cuore, che ormai era già vaporizzato.

“Ma ora sono un uomo libero, perciò grazie” le diede una pacca sulla spalla e se ne andò. 

Lei rimase imponile, senza riuscire a capire se quello che era successo era reale o no. Sapeva che Han, oltre l’apparenza di un contrabbandiere senza scrupoli, nascondeva in sé un animo più umile.

Era gentile, testardo, leale ed era quello il lato di cui Leia si era innamorata di lui.

Dopo una separazione forzata, potevano stare insieme perché si amavano, o almeno era ciò che aveva sperato e pensato lei.

Non poteva stare lì, ferma, con il cuore che ormai quasi non batteva più, quindi cominciò ad urlare di rabbia, correndo verso di lui. Teneva gli occhi chiusi, senza vedere niente, ma non le importava.

Ad un certo punto sentì una voce, lontana e sottile, che diceva il suo nome, ma non sapeva da dove potesse arrivare, sebbene continuasse a sentirla, finché non aprì gli occhi e si alzò di scatto. La prima cosa che vide fu il viso preoccupato di Han.

“Tu!” esclamò lei dura “Lurido bugiardo, schifoso approfittatore! Dopo tutto quello che abbiamo fatto insieme! Dopo tutta la sofferenza che ho provato per te…”.

Han la guardò confuso, le mise le mani sulle spalle e disse: “Leia, calmati”.

Lei lo fece, ma lo guardò negli occhi con aria arrabbiata.

“Si può sapere di che cavolo parli?” domandò Han.   

Leia rimase perplessa da quella domanda e si guardò intorno. Vide che si trovava nella loro camera dal letto all’interno della loro nuova casa su Naboo. L’unica luce accesa era quella dell’abat-jour sopra al mobile vicino al lato del letto di Han.

Fu così che Leia si rese conto che tutto quello che aveva visto era solo un sogno e si sentì stupida in quel momento.

“Niente” rispose con tono calmo, passandosi una mano tra i capelli “Era solo un sogno”.

Solo un sogno?” disse Han perplesso “Non mi sembrava solo un sogno e, soprattutto, quello non mi sembrava un sogno! Quindi, vuoi dirmi che cosa ti è successo?” la guardò con aria dura e sicura. Ma nei suoi occhi si nascondeva la preoccupazione e la paura che potesse trattarsi di qualcosa di serio.

Così Leia sopirò e decise di raccontare il suo incubo.

“Pensi che io potrei fare una cosa del genere?” domandò Han, perplesso, subito dopo aver ascoltato il racconto.

“Certo che no!” rispose Leia “Ma… durante la guerra, qualcuno mi ha messo la pulce nell’orecchio, sul fatto che tu mi avresti solo usata per i tuoi scopi, a costo di sedurmi, so che non è mai stato così!”.

“Ma?” disse Han, sapendo che si nascondeva un “Ma” nel suo tono.

“Ma, a volte, penso che tu potresti lasciarmi, un giorno, perché ti sarai annoiato di me” rivelò e guardò in basso.

“Lo pensi davvero?” chiese Han stupito “Dopo tutto quello che è successo? Dopo che abbiamo vinto una guerra e ti ho chiesti di sposarmi? Pensi che potrei davvero lasciarti per un motivo così stupido?”.

“Beh, so che tu sei sempre stato abituato a una vita più movimentata…”.

“Ma ho deciso di avere questa vita, con te” rispose Han, prendendole le mani “E non cambierei la mia scelta per nulla in tutto questo universo”.

Leia guardò il suo sorriso e capì che aveva dissipato tutte le paure derivate da quel sogno e le si scaldò il cuore.

“Anche se dovrei essere io ad avere paura che tu possa lasciarmi” disse Han, guardano in basso, e il suo sorriso si spense.

“Per la questione del ‘io non ti merito’?”.

“Beh, è così!” disse lui sicuro guardandola negli occhi “Tu sei una principessa, l’ultima principessa di Alderaan. Prostesi avere tutti gli uomini più facoltosi che vuoi, eppure hai deciso di perdere tempo con me. Perché?”.

“Per lo stesso motivo per cui tu hai deciso di iniziare a vivere una vita tranquilla” rispose Leia con un sorriso luminoso. 

Guardandola, Han si sentì più calmo, come se tutti quei dubbi che aveva fossero stati cancellati da quel sorriso.

“Sai, a volte penso che siamo degli stupidi a spaventaci per queste cose” ammise Han.

“Vero, ma l’importante è che siamo sicuri delle nostre scelte” disse Leia ridendo e mettendo le braccia attorno al collo di Han.

Si guardarono, sorrisero e lui disse: “Sai, visto che è colpa mia se hai fatto questo incubo… che ne dici se mi faccio perdonare?”. Cominciò ad accarezzarla con un sorriso malizioso.

Leia lo ricambiò, dicendo: “In fondo, perché no? Dopotutto devi farti perdonare”. Si baciarono con ardore.

Han la fece sdraiare sul letto, dicendo: “Sono ancora un ‘lurido bugiardo, schifoso approfittatore’?” la guardò con aria divertita.  

Leia lo fissò, dicendo: “No, per ora sei solo una canaglia che bacia bene”, e gli accarezzò il viso. 

Han si avvicinò a lei, dicendo con malizia: “Allora cercherò di soddisfarla al meglio”.

Cominciò a baciarla sul collo con passione, con una mano le accarezzò i fianchi ricoperti della camicia da notte e con l’altra spense la luce vicina a lui. 


---------------------------------------

Note:
Ecco la mia storia su Han e Leia!
Spero che vi piaccia, perchè non quando sciverò la porssima
ma spero presto :)
Buon weekand!
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Evola Who