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Autore: Lady Warrior    29/10/2017    0 recensioni
Questa storia narra le vicende di Jill Shepard, dalla sua prima missione sulla Normandy alla sconfitta di Saren Arterius e la Sovereign mediante una narrazione introspettiva. Mi sono soffermata sui sentimenti e le emozioni della nostra Shepard in modo particolare. Il tutto è accompagnato, ad ogni inizio di capitolo, dalla canzone "Starlight" dei Muse.
Dal prologo:
"Shepard osservò le stelle brillare. Le sembravano così piccole ai suoi occhi da bambina, ma adesso era adulta e aveva scoperto che quel cielo stellato non era così bello, affascinante e liberatorio come aveva sempre pensato. Aveva promesso una volta al suo migliore amico che sarebbe diventata una marine e gli avrebbe portato della luce stellare, e se non la avesse trovata la avrebbe cercata per tutta la vita."
Genere: Introspettivo, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Comandante Shepard Donna, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7: Gelosie
 
 
 
 
 
Iniziarono a perlustrare la zona in cerca di qualcosa che potesse far breccia attraverso la parete di roccia. Dovevano assolutamente scavare un tunnel per riuscire ad arrivare dall’altra parte, ma come farlo restava ignoto. Tuttavia, come aveva osservato Garrus, quella era una miniera, quindi da qualche parte ci sarebbe dovuto essere un macchinario per lo scavo di gallerie. Quindi decisero di scendere dall’impalcatura per raggiungere il punto più basso della miniera.
Come sempre, i geth arrivarono al momento meno opportuno. Doveva essere una loro caratteristica.
Scesero in fretta e si ripararono dietro alcuni detriti di grandi dimensioni, e iniziarono a sparare raffiche di proiettili in direzione dei nemici.
Mentre combattevano, Shepard notò i comandi per scavare un tunnel. Li indicò frettolosamente a Garrus, che si trovava alla sua sinistra. Con fare esperto, il Turian freddò un geth grazie al suo fucile di precisione.
Shepard si avviò ai comandi e azionò la procedura per lo scavo di una galleria. Il laser, puntato davanti a loro, distrusse la terra davanti a loro, creando un varco, oltre il quale si intravedeva un’altra galleria precedentemente costruita.
Bene. Adesso mancava poco. Shepard non vedeva l’ora di parlare con Liara: forse sarebbero arrivati a capo della situazione.
Scesero giù e attraversarono il nuovo tunnel, arrivando a un ascensore che li portò dalla dottoressa T’Soni.
"Come avete fatto?", chiese lei non appena li sentì arrivare.
"Te lo spiegheremo dopo. Intanto, bisogna portarti fuori di qui prima dell’arrivo di altri geth.
"Sì, hai ragione! Ne ho già visti fin troppi di quei mostri. Quel pulsante laggiù dovrebbe disattivare questo campo di contenimento.
"Hai qualche idea di come uscire da questo posto?", chiese Garrus alla asari, mentre Shepard si accingeva a premere il pulsante.
"C’è un ascensore al centro della torre", spiegò Liara dopo essere liberata, " O almeno credo sia un ascensore.
"Andiamo bene", commentò Wrex, "Secondo me questa tipa non ci sarà molto utile.
"Potrebbe portarci fuori di qui. Andiamo!", disse Liara ignorando il Krogan.
"Non riesco ancora a crederci. Perché i geth ce l’hanno con me?", chiese Liara non appena iniziarono ad avviarsi.
"Saren sta cercando il condotto e tu sei un’esperta dei Prothean", spiegò pacatamente Garrus, " Probabilmente vuole che tu lo aiuti a trovarlo.
"Il condotto? Ma io non…Un suono prima abbastanza ritmato e poi sempre più incessante li distrasse.
"Queste rovine sono instabili. Il laser deve aver provocato un evento sismico", ipotizzò Liara, "Dobbiamo sbrigarci: questo posto sta crollando!Shepard chiamò Joker, che la avvisò che sarebbe giunto in otto minuti.
Salirono sulla piattaforma che si rivelò essere realmente un ascensore, ma trovarono ad attenderli al piano superiore ben tre krogan accompagnati da un numero di geth che Shepard non riuscì a contare. Fortunatamente avevano anche Liara con loro.
O sfortunatamente.
L’Asari, infatti, non pareva essere molto audace, e anche quando combatteva non pareva possedere grandi capacità, tanto che Garrus dovette salvarla almeno un paio di volte, cosa che Wrex non si sognava nemmeno di fare.
La sala circolare offriva pochi ripari, perciò le capacità di cecchino di Garrus erano abbastanza inutili, e il Turian dovette difendersi grazie all’ausilio della sua pistola. A Wrex, invece, non pareva importare molto della situazione creatasi, tanto che si era lanciato all’attacco di un suo simile con una carica da far invidia al più possente dei Krogan. Shepard, dal canto suo, aveva ben saldo in braccio il suo fucile d’assalto con il quale cercava di eliminare i geth, che pur essendo più deboli, erano alquanto fastidiosi.
Con rammarico vide Liara cadere a terra. Shepard corse verso di lei e attaccò il Krogan che voleva trascinarla via per portarla da Saren.  Iniziò così uno scontro tra il fucile del Krogan e quello di assalto di Shepard, che riusciva a scansare gli attacchi dell’avversario, che al contrario doveva incassare la raffica di pallottole che lo investivano, sebbene avessero una potenza minore rispetto ai suoi colpi.
Dopo una situazione di stallo, Shepard fece finta di tentare la fuga da quel combattimento, iniziando a correre verso i muri. Il Krogan le sparò contro, poi cercò di prendere Liara, ma era troppo tardi.
Shepard era corsa velocemente alle sue spalle. Azionò il factotum come arma da mischia, e trafisse il krogan, riuscendo a penetrare la sua armatura.
"Avanti, Liara, rialzati!", gridò alla asari, che ubbidì incerta.
Finalmente le sue abilità biotiche si rivelarono abbastanza utili. Dopo aver eliminato l’ultimo krogan, Garrus rinfoderò le armi.
Il sisma li sorprese subito dopo il combattimento, e dovettero procedere alla cieca tra nuvole di polvere, massi che precipitavano e piattaforme pericolanti, finché non videro l’uscita. Si inoltrarono in un tunnel precario che portava all’esterno e corsero come mai prima di quel momento, fino a che non riuscirono a respirare l’aria pulita. Per fortuna la Normandy era arrivata.
 
"Ti sono grata, Comandante. Mi hai salvato la vita là fuori, non soltanto nel vulcano. Quei geth mi avrebbero uccisa. ", disse Liara durante la riunione.Tutti la stavano squadrando diffidenti: chi, come per coloro che erano rimasti sulla nave, perché non la conoscevano e chi perché aveva notato le sue scarse capacità belliche.
"Che cosa voleva Saren da te?", chiese Kaidan.Liara lo guardò incuriosita, squadrando il suo fisico asciutto. Lo stomaco di Shepard si contrasse.
“Al diavolo! Cosa sto pensando?”, pensò Shepard.
Non fece a meno di stringere i pugni e guardare torva Liara.
"Sai qualcosa sul condotto?", continuò Kaidan.
"Soltanto che è in qualche modo legato all’estinzione dei Prothean", rispose Liara, sistemandosi sulla sedia. Se l’Asari fosse stata umana, Shepard avrebbe giurato che sarebbe arrossita.
"Io sono esperta in questo campo", si vantò poi, " Ho passato gli ultimi cinquanta anni a capire cosa fosse loro successo.
“Che oca! Si sta vantando dei suoi studi!”, pensò Shepard.
Ma cosa stava pensando? Shepard non riusciva a reprimere quei pensieri, e probabilmente lo dava a vedere, perché notò che Garrus la stava osservando con uno strano sorriso sul volto.
"Ma quanti anni hai esattamente?", chiese Shepard a Liara, per non far notare a tutti il suo malessere.
"Mi vergogno a dirlo, ma ho soltanto centosei anni.
"Dannazione! Spero di essere ancora in forma come te quando avrò la tua età!", esclamò Ashley, ironica.
"Un secolo può sembrare un periodo molto lungo per una specie dal ciclo vitale molto breve come la vostra", spiegò Liara con la sua voce dolce e pacata, " Ma fra le Asari sono considerata poco più di una ragazzina.In effetti, dalla voce si notava.
“E dagli ormoni”, pensò Shepard. 
"Per questo le mie ricerche non hanno goduto delle attenzioni che avrebbero meritato", proseguì Liara.
"Mi sono fatta anch’io qualche idea sulla scomparsa dei Prothean", disse Shepard, tanto per vantarsi anche lei. O per non passare da meno intelligente di Liara. Si pentì subito di averlo detto: la conversazione si stava trasformando in una sorta di guerra tra donne, e un comandante non avrebbe dovuto comportarsi in questo modo.
"Con tutto il rispetto, Comandante, ho sentito molte teorie. Il problema è trovare delle prove che le avvalorino. I Prothean non hanno lasciato molto dietro di loro. Sembra che qualcuno abbia voluto lasciare irrisolvibile questo mistero. Sembra che qualcuno abbia distrutto tutte le tracce lasciate dai Prothean nella galassia, ma ecco la parte più incredibile: secondo le mie ricerche, la civiltà Prothean non è stata la prima a scomparire dalla galassia misteriosamente. Il ciclo è iniziato molto prima di loro.Forse Liara non si stava vantando, forse erano sue fantasie. In fondo, la voce dell’Asari era quella di una persona calma e gentile.
"Ciclo?", chiese Shepard.
"Secondo i miei studi, la galassia si regge su un ciclo di estinzione: non appena una grande civiltà si sviluppa, finisce in modo improvviso e violento, lasciando solo rovine. Le conquiste dei Prothean, come i portali galattici, derivano dalle tecnologie di razze provenienti prima di loro.
"Sono stati annientati da una sorta di macchine senzienti, i Razziatori", affermò Shepard.
"I razziatori? Ma non ho mai saputo che… come puoi saperlo? Che prove hai per confermare ciò che dici?", chiese Liara.
"Su Eden Prime c’era una sonda Prothean danneggiata. Ha trasmesso nel mio cervello una visione che sto ancora cercando di comprendere appieno.
"Visioni? Sì, ha senso", disse Liara, " Le sonde erano state progettate per inviare informazioni direttamente nella mente dell’utilizzatore. Solo che trovarne una ancora funzionante è incredibilmente raro. Inoltre vera progettata per funzionare con i Prothean. È incredibile che tu sia sopravvissuta!
"Tutto questo non ci aiuta a trovare Saren né il condotto", disse Ashley.
"Purtroppo non ho informazioni utili per localizzare Saren o il condotto.
"Ad ogni modo, le tue conoscenze sui Prothean potranno essere utili", ammise Shepard, " Perché non vieni con noi?
"Ti ringrazio, Comandante. Non vedo l’ora di rendermi utile.L’equipaggio si allontanò per dare l’opportunità a Shepard di comunicare col Consiglio.
 
"Abbiamo ricevuto il suo rapporto, Comandante", disse la consigliera Asari, " La Dottoressa T’Soni è a bordo della Normandy, immagino.
"Ha preso le necessarie misure di sicurezza?", chiese il Turian come un padre troppo apprensivo.
"Liara è dalla nostra parte", disse Shepard, " I geth stavano cercando di ucciderla.
"La missione è riuscita", disse conciliante il Salarian.
"A parte la distruzione di una rovina Prothean. Era davvero necessario, Shepard?", chiese il Turian.
"I geth erano ovunque in quelle rovine. Siamo fortunati ad essere ancora vivi", rispose piatta Shepard. Quanta pazienza occorreva!
"Certo, Comandante. La missione ha sempre priorità su tutto", affermò il Salarian. Almeno a lui stava simpatica.
"Buona fortuna Comandante. Si ricordi: contiamo su di lei", disse l’Asari. 

Shepard uscì dalla sala riunioni con la testa che le doleva. Il Consiglio riusciva sempre a farla impazzire. Prima di recarsi nel suo alloggio, la ragazza passò dal piano dell’infermeria. E sarebbe stato meglio se non lo avesse mai fatto.
Davanti alla porta dell’infermeria, Kaidan e Liara stavano parlando. Sembravano così presi dal discorso da non notare l’ambiente esterno. Il cuore di Shepard iniziò a martellare e di nuovo si impossessò di lei quella strana sensazione allo stomaco. Voleva andare là e dire qualcosa a Liara, ma era indecisa se andare via. Shepard osservò i due parlare e Liara ondulare col busto.
No, non glielo avrebbe permesso!
La parte umana di Shepard prese il sopravvento sul Comandante freddo e super partes.
Andò loro incontro.
" È ora di andare a lavorare. C’è ancora molto da fare! Dobbiamo trovare nun modo per rintracciare Saren, non c’è tempo per futili discorsi!", ordinò a voce più alta del dovuto.
"Mi spiace, Comandante. Vado subito, io stavo solo…
"Non mi importa cosa stavi facendo. Va’ al tuo posto, e anche tu, tenente. Non ho spazio per gli scansafatiche.Detto ciò, Shepard girò i tacchi e si diresse al suo alloggio.
 
"Posso entrare?"
Shepard si voltò. A dispetto della domanda, Garrus era già entrato.
"Liara non ti sta proprio simpatica, eh?"
"Voglio che tutti lavoriate. Anche tu, Garrus.
"Comandante, non nascondere i tuoi sentimenti."
"Sentimenti?
Garrus annuì con espressione esasperata.
Shepard guardò fuori dall’oblò le stelle scorrere veloci.
"Questa nave… questa nave mi ha portato così lontana da casa, dalle persone che amavo e da coloro che mi volevano solo sconfitta. Da coloro a cui non importavo e pensavo che beh… che mi avrebbe condotto verso qualcuno che mi avesse voluto bene. Evidentemente mi sbagliavo.Le stelle brillavano e rilasciavano polvere stellare.
"E avevi ragione. Qui ti vogliamo tutti bene, Shepard. Perché prima di essere il nostro Comandante, tu sei nostra amica. Anche Liara lo capirà. Ma c’è qualcuno su questa nave, qualcuno che tiene a te, e non come noi.
"Piantala, Garrus.
"Tu e Alenko siete due testardi.
"Forse dovresti prendere in considerazione il fatto che lui preferisca Liara.Garrus scoppiò a ridere.
"La nostra Asari non si sentiva bene, e stava chiedendo a Kaidan dove si trovasse l’infermeria.
"Era lì davanti a lei", disse Shepard.
"Già. Forse hai ragione, forse Liara prova attrazione per Kaidan, ma ti posso assicurare che lui non ha occhi che per te. L’ho visto come ti ha guardata, quando te ne sei andata dopo la sfuriata. Forse dovresti chiedergli scusa. E non solo a lui.Shepard sospirò. Non sapeva se avrebbe avuto il coraggio di ammettere i suoi sentimenti ma Garrus aveva ragione: non si era comportata bene. Non si era atteggiata da Comandante di una nave.
Shepard sorrise a Garrus e uscì dalla stanza.

Trovò Kaidan al solito posto.
Era voltato di spalle, perciò non poteva vederla.
Shepard si schiarì la voce.
"Kaidan…
"Sto lavorando, Comandante.Shepard provò l’istinto di fuggire via. Perché si stava sentendo in colpa? In fondo aveva solo impartito un ordine.
"Perdonami", disse con voce roca.Kaidan si voltò.
"Per cosa?
"Per la sfuriata di prima. Perdonami. Davvero. Il Consiglio mi aveva pressato, e…Ecco, ancora una volta era stata incapace di dire la verità. Chissà cosa avrebbe detto Garrus non appena lo avesse saputo.
"Capisco. Non preoccuparti, Comandante", disse Kaidan.Shepard avrebbe voluto aggiungere altro, ma si limitò ad andarsene in cerca di Liara.
Come aveva detto Garrus, si trovava in infermeria.
"Spero tu stia meglio", le disse Shepard con un tono di voce piatto e indifferente.
"Sì. La dottoressa Chackwas è davvero un medico competente. È anche molto simpatica.
"Sono felice, mi servite tutti in forma. Sono venuta a chiederti scusa per il mio comportamento di poco fa. Il Consiglio non è stato molto felice di ciò che abbiamo fatto, e tutto quello che sta accadendo è così snervante…
"Non ti devi scusare: sei il Comandante. Impartire ordini è il tuo lavoro, e poi ognuno di noi ha dei sentimenti. Anche se cerchiamo di reprimerli, prima o poi usciranno fuori…Liara sorrise. anche Shepard. Non le disse altro, ma almeno adesso tra lei e Liara c’era finalmente pace e tranquillità.
 
 
Quando atterrarono sulla Cittadella per fornire il rapporto completo a Udina e il Consiglio, Shepard aveva una brutta sensazione. Non avevano idea di dove fosse Saren, né avevano molte prove contro di lui, né conoscevano a fondo le sue motivazioni. Non voleva certo che la mettessero da parte nelle indagini, o che essere occupassero più tempo del dovuto.
Udina, come sempre, fu pronto a criticare.
"Il suo rapporto su Noveria ha destato non poche perplessità in seno al Consiglio", esordì l’ambasciatore, " Non posso credere che abbia lasciato in vita la Regina. Quella specie era stata quasi del tutto estinta per un motivo ben preciso! Avrebbe dovuto annientarli!
"La regina non è come tutti gli altri. Non è interessata alla guerra o alla conquista", spiegò Shepard.
"Davvero? Beh, sono felice di vedere che conosci a fondo una specie di cui nessuno sa niente", la canzonò Udina, " Spero che tra cinquanta anni saremo entrambi qui per vedere se aveva ragione o no.
"Il genocidio di un’intera specie è un’immensa tragedia, ambasciatore", s’intromise Anderson, in piedi accanto a Udina, con tono di rimprovero.
"Shepard ha preso la decisione giusta", concluse Anderson.
"Bene, dirò a tutti che permettere che una regina rachni fertile libera di aggirarsi liberamente su Noveria è stata una buona idea. sono sicuro che nessuno avrà nulla da ridire.Detto questo, Udina se ne andò palesemente irritato.
“Eppure gli Spettri non dovrebbero render conto a nessuno delle loro azioni”. pensò Shepard.
Non aveva ricevuto alcun ordine riguardante Saren, e ciò irritava Shepard, che iniziava ad essere impaziente.
 
“Trasmissione in arrivo dalla cittadella, massima priorità”
La voce di joker si propagò nella nave poco dopo che se ne erano andati dalla Cittadella.
"Arriva dall’ambasciatore?", chiese Shepard. Forse udina aveva delle notizie per lei.
"La firma non è la sua. Credo che arrivi dal Consiglio, la trasferirò in sala comunicazioni", spiegò Joker.Shepard sorrise. forse avevano rintracciato Saren e la stavano inviando a catturarlo! Se lo avesse fatto confessare, forse tutti avrebbero creduto ai razziatori. Tuttavia, la brutta sensazione che aveva provato alla Cittadella, ancora non la abbandonava.

"Comandante Shepard, abbiamo ricevuto informazioni che potrebbero rivelarsi vitali nella sua missione contro Saren", comunicò il consigliere Asari.
"Ci serve tutto l’aiuto possibile.
"Abbiamo ricevuto un messaggio urgente da un nostro reggimento infiltratori nella fascia", spiegò il consigliere salarian.
"Vuol dire spie, vero?
"Gli Spettri tendono ad attirare l’attenzione, comandante, e sono soltanto uno degli strumenti del Consiglio. Spesso dei gruppi delle forze speciali sono la scelta migliore per tenere sotto controllo una situazione", spiegò l’Asari.
"Al momento abbiamo diverse unità di infiltratori situate nelle regioni di confine dello spazio della cittadella. Questa particolare unità stava raccogliendo informazioni su Saren", esplicò il Salarian.
"Che cosa hanno scoperto?
"Purtroppo abbiamo ricevuto un messaggio quasi incomprensibile. La squadra degli infiltratori probabilmente non ha accesso a delle strutture di comunicazione interstellari adeguate. Il messaggio, però, è arrivato su un canale riservato alle comunicazioni di importanza critica. Qualsiasi cosa volessero dirci, sappiamo per certo che è importante. Considerato il suo ionteresse verso Saren, abbiamo pensato che forse vorrai indagare, scoprire che cosa è successo alla squadra. Il messaggio ha avuto origine dal pianeta Virmire.
"Mi recherò subito lì.
"Il Consiglio preferisce evitare un coinvolgimento diretto nelle operazioni degli spettri. Vogliamo solo che lei sia a conoscenza di tutte le sue opzioni, Virmire compreso.  Buona fortuna, comandante Shepard. Se scopriremo qualcos’altro, la contatteremo immediatamente", disse l’Asari.Certo, aiutare una squadra di infiltratori non era quello che aveva immaginato, ma forse poteva rivelarsi davvero utile.
 

 
   
 
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