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Autore: Emmy_Cr_    29/10/2017    3 recensioni
Scritta per il contest “Calling all the Monsters” indetto dalla pagina Facebook ‘Axis Powers Hetalia-Italian Fans”
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Quando Lovino vuole vendicarsi di Antonio per averlo trascinato, (non proprio) contro la sua volontà, in un viaggio di mesi e mesi sul suo vascello, si rende conto che New Orleans è ciò che fa esattamente al caso suo.
Così come la vecchia Roxanne che, come un angelo salvatore, capita a dargli una bambolina vodoo che risolverà tutti i suoi problemi.
O quasi.
Tratto dalla storia: Sentiva ancora il sordo cicaleccio dei mariani sopra la sua testa, il suono del violino di quel cretino di quartiermastro e la chitarra di quell'ancor più cretino capitano che davano il ritmo ai piedi che battevano ritmicamente sull'assito del ponte.
Con uno sforzo sovrumano riuscì a sfiorare la bambola.
Ancora troppo lontano.
Sentiva il sudore scorrere tra i suoi capelli e la stoffa con cui quel deficiente, maledetto lui, gli aveva serrato la bocca farsi sempre più umida e sottile.
Ancora un po', dai Lovi...
Finalmente riuscì ad assestare un poderoso calcio all'ammasso di stoffa, unghie e capelli che somigliava ad Antonio e a scagliarla contro al muro della cabina.
Accolse con una risatina soffocata
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Scritta per il contest “Calling all the Monsters” indetto dalla pagina Facebook ‘Axis Powers Hetalia-Italian Fans”
 
Pacchetto n°1: Vodoo Doll 
 
Personaggio A vuole vendicarsi di Personaggio B con una bambola vodoo. Peccato che la sua vendetta poi gli si ritorce contro.
 
Autore: Emmy_Cr_
 
Titolo: Di bambole vodoo, capitani sfigati e vecchie strane, ma veramente strane.
 
Rraiting: giallo
 
Genere: comico, romantico
 
Personaggi: Sud Italia/Lovino Vargas, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Inghilterra/Arthur Kirkland, Francia/Francis Bonnefoy
 
Note: Pirate AU
 
Pairing: Spamano, accenni di FrUk 
 
Nota autore: Ho cercato di mantenere i personaggi il più fedelmente possibile, credo di essere andata lievemente fuori personaggio con Arthur, ma tutto sommato spero di essere riuscita a rendere bene!
 
 
 
Di bambole vodoo, capitani sifgati e vecchie strane, ma veramente strane
 
 
 
 
Lovino Vargas roteò gli occhi al cielo, cercando di mordere ancora le corde che gli tenevano le mani legate in alto, alla testiera del letto ligneo. 
Sentiva lo sciabordio delle onde sulla fiancata della nave e le risate dei marinai, appena fuori dalla cabina del capitano. 
Del bastardissimo capitano. 
Di quel coglione, deficiente, pallone gonfiato e bastardo capitano. 
Lo maledisse per l'ennesima volta quella notte. 
 
Una in più non fa mai male
 
Maledisse anche quel sopracciglione del cazzo e tutti i suoi trucchetti stupidi che gli si ritorcevano sempre contro. 
Lanciando un'occhiataccia alla bambola vodoo di Antonio Fernandez Carriedo, sistemata, per macabra ironia del suddetto, nella sedia accanto a letto si contorse per riuscire ad arrivarci almeno con il piede. 
Sentiva ancora il sordo cicaleccio dei mariani sopra la sua testa, il suono del violino di quel cretino di quartiermastro e la chitarra di quell'ancor più cretino capitano che davano il ritmo ai piedi che battevano ritmicamente sull'assito del ponte. 
Con uno sforzo sovrumano riuscì a sfiorare la bambola. 
 
Ancora troppo lontano.
 
Sentiva il sudore scorrere tra i suoi capelli e la stoffa con cui quel deficiente, maledetto lui, gli aveva serrato la bocca farsi sempre più umida e sottile. 
 
Ancora un po', dai Lovi...
 
Finalmente riuscì ad assestare un poderoso calcio all'ammasso di stoffa, unghie e capelli che somigliava ad Antonio e a scagliarla contro al muro della cabina. 
Accolse con una risatina soffocata il pesante tonfo e il relativo silenzio che venne da sopra. 
Si fece i complimenti per il colpo. Magari si è rotto il braccio. 
 

Quando vide la porta spalancarsi di colpo se lo aspettava. 
Si aspettava anche che venisse richiusa a chiave, a tripla mandata, e che le grandi finestre della cabina di poppa venissero chiuse. 
-Per evitare che sentano le tue urla. 
Il sorriso dolce, quello non se lo aspettava di certo. 
Lo fissò confuso, cercando di dissimulare finchè il capitano non raccolse la bambolina da terra. 
-Bel colpo, te lo concedo ragazzino. 
Lovino alzò le sopracciglia in un'espressione vittoriosa e ironica come a dire ''Pensavi davvero che ti avrei lasciato stare senza provare a vendicarmi?''
L'altro rise. 
-No, non ci speravo neanche. Solo... ora dovrò vendicarmi anche io. 
Il cuore di Lovino prese a battere ferocemente. 
 
Quando avevano buttato l'ancora a New Orleans, ormai una settimana e mezzo prima, Lovino aveva vagato per il mercato in cerca della vendetta perfetta all'essere stato preso, caricato su una nave e costretto a dormire col capitano per più di otto mesi. 
Non che gli dispiacesse l'ultima parte ma suvvia, aveva ancora una facciata da mantenere e una dignità da raccogliere, almeno gli ultimi frammenti. 
Aveva errato per le bancarelle e le botteghe finchè non gli si era avvicinata una vecchia gobba che, allungando le mani nodose verso di lui, gli aveva arraffato la camicia e l'aveva tirato nella parte buia di un vicolo. 
 
-Tu, ragazzo, sei in cerca di qualcosa.. qualcosa di oscuro e potente... 
Lovino aveva elegantemente inarcato il sopracciglio chinandosi alla sua altezza. 
-Sì, devo vendicarmi di una persona, in effetti.
La vecchia aveva emesso un gorgoglio estasiato e aveva iniziato a cercare qualcosa nella pesante borsa che si portava a tracolla.
-Ho la cosa giusta per te, il tuo capitano non ne uscirà vivo di certo con questa.
Ridacchiò con una strana cadenza che fece spuntare un sorrisino sinistro sul viso dell'italiano. 
-Come fai a sapere del capitano Carriedo? 
La vecchia ridacchiò di nuovo e il sorrisino si allargò ulteriormente. 
-La vecchia Roxanne sa tutto e vede tutto, angioletto. 
Finalmente la mano nodosa ma comunque troppo bianca per essere creola uscì dalla stoffa, lasciando intravedere un luccichio sinistro al suo interno, stringendo una bambolina scura vestita di rosso. 
-La vecchia Roxanne ha anche una pistola a doppia canna nella borsa vedo.
Si chinò un po' di più e alzò il viso della vecchia. 
-Arthur, piantala di gracchiare e alzati dignitosamente. 
La vecchia, Inghilerra, aveva sbuffato teatralmente e aveva levato il velo.
-Porca puttana cos'è che non ha funzionato? Le mani vero?
-Sì, e la voce, gli occhi, le sopracciglia, tutto. Che ci fai qui? Non è territorio di Francis? 
L'inglese era violentemente arrossito sugli zigomi e aveva distolto lo sguardo, rispondendo con un velato colpo di tosse. 
-Sì. Ehm, affari della Regina. 
-Certo, ti occupi dei suoi affari a 180 gradi. 
Altra ondata di imbarazzo. 
-Vuoi una mano o no? 
-Lo dici anche a Francis o passate direttamente ad altre faccende? 
 
Il calcio sugli stinchi se l'era meritato. 
Però era tornato in cabina con la ferma intenzione di riempire quella stupida bambolina di capelli e unghie del bastardo. 
Le aveva raccolte in modi non propriamente ortodossi, strappargli i capelli mentre facevano sesso in cabina e strappargli pezzi di unghie mentre lo medicava, ma le aveva raccolte e alla fine il suo piccolo mostro era pronto. 
Per tutta la settimana Antonio era caduto in acqua, si era bruciato il culo e aveva sbattuto la faccia contro l'albero maestro svariate volte al giorno. 
Lovino non si era mai divertito così tanto come in quel periodo. 
Finchè non si era svegliato legato al letto, imbavagliato e con la bambolina che lo fissava dalla sedia di vimini accanto al cuscino. 
Oh sì, e Antonio che lo fissava con gli occhi verdi e pesti di lividi stretti in due fessure incazzate. 
E adesso erano in quella situazione. 
 
-Lovino Vargas. 
Sussultò. 
-Mi spieghi perchè l'hai fatto? 
Lo fissò con sfida, invitandolo a levare il bavaglio dalla sua bocca. 
Lo spagnolo eseguì e poi tornò a fissarlo, sempre con quello sguardo indagatore, mitigato da un inquietantissimo sorriso dolce. 
Lovino alzò un labbro, scoprendo i denti in un sorriso ironico. 
-Ti lamentavi, dicevi di voler provare esperienze nuove. 
Antonio rise per qualche secondo, finchè non tornò serio di botto.
-Mi ha quasi divorato un coccodrillo. 
-Ma non l'ha fatto, no? 
Rise e si sedette accanto a lui, lo spagnolo. 
-Amore mio, se tu avessi voluto provare qualcosa di nuovo, di estremo, avresti dovuto semplicemente chiedere. Non hai idea di quante fantasie io abbia su di te leg-..
- NON DIRLO NEANCHE BASTARDO. 
Il capitano rise e gli accarezzò il viso con un dito.
-Lo sai cosa vuol dire questo adesso, vero? 
Lovino scosse la testa e cercò di allontanarsi da lui ma venne prontamente girato dalle mani forti dello spagnolo e premuto contro al materasso. 
Oh, sapeva perfettamente cosa significava quello. 
Poteva negare a se stesso di non volerlo ma non poteva mascherare troppo a lungo le reazioni del suo stesso corpo.
Le labbra bollenti di Antonio gli scorrevano sulla pelle, facendogli venire mille brividi e le sue mani lo stringevano in quella maniera che, Dio, lo faceva sentire l'unico uomo sulla terra. 
Almeno, l'unico per lui. 
Tremò lievemente quando si premette contro il bacino già gonfio di Antonio, e sussultò al gemito di risposta dello spagnolo. 
-Cosa.. vuol dire? 
Entrambi sapevano che lo aveva chiesto solo per darsi un contegno. 
Il capitano sfiorò il ciuffo ricurvo con deliberata lentezza, strappandogli un mugolio estasiato. 
-Ora, è l'ora della mia vendetta. 
 
 
Quando Francis Bonnefoy alzò gli occhi dal suo libro per posarli su quelli del capitano Carriedo davanti a lui, capì subito che c'era qualcosa in ballo. 
-Che è successo Tonio? 
Lo spagnolo sorrise alzò una bambolina con le sue fattezze. 
Francis scoppiò a ridere. 
-Dieu, è per questo che hai gli occhi pesti in questa maniera? 
Gli fece spazio sul divanetto e continuò a ridere. 
-Quel pazzo di Inghilterra gli ha dato questa cosa per vendicarsi di averlo portato in viaggio con me. Ora, gli chiedi come rompere l'incantesimo? 
Francis sorrise bonariamente e sollevò una bambola simile a quella di Antonio, con i capelli biondi e gli occhi turchesi. 
La sua personale bambola vodoo, a quanto pareva. 
 
-Glielo chiederei ma sta dormendo, ieri sera si è allenato molto. 
 
Il medesimo ghigno comparve sulle labbra dei due uomini. 
Oh, sarebbe stata una giornata molto, molto divertente. 
 
 
  
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