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Autore: Mahlerlucia    30/10/2017    12 recensioni
"Hajime arrivò nella stanza di Mamoru domandandosi che cosa volesse il suo amico da lui.
Dubitava del fatto che Teppei avesse potuto confidargli quello che era successo tra loro un paio di giorni prima. Sarebbe stato troppo imbarazzante per lui. Certo non si aspettava che gli cadesse tra le braccia e accettasse i suoi sentimenti da un momento all'altro, ma neanche che uscisse dalla stanza correndo come se fosse stato appena schiaffeggiato. Non gli era piaciuto quel piccolo contatto tra le loro labbra e non ne voleva sapere di tramutare la loro storica amicizia in qualcosa di più profondo. Magari in quel momento non voleva più averlo nemmeno come amico."
[Breve one shot sui mitici componenti del trio Shutetsu, ovvero Kisugi, Taki e Izawa, più sorpresina finale]
Genere: Commedia, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hajime Taki/Ted Carter, Mamoru Izawa/Paul Diamond, Sorpresa, Teppei Kisugi/Johnny Mason
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pieces of us'
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Tokyo, maggio 2011

 

 

Mamoru era arrivato per primo nel parco antistante al dormitorio del ritiro, il posto in cui si dovevano incontrare. Si stupì del fatto che Teppei non fosse già lì. Si concesse una sigaretta per ammazzare l'attesa.

 

“Ehi Mamoru! Non starai fumando un po' troppo ultimamente?”

 

Riccioli d'oro era arrivato. Ormai si era abituato ad usare quel nomignolo con lui. Non era farina del suo sacco ma derivava dallo stesso motivo per cui aveva iniziato a fumare con più frequenza.

 

“Forse. Comunque sei in ritardo e non è da te!”

 

“Di dieci minuti, capirai. Tu sei perennemente in ritardo.”

 

“Non questa volta. Ci tengo ad essere il tuo confidente. Dai, spara!”

 

Teppei si sedette di fianco all'amico di sempre con aria pensierosa. Strinse i pugni sulle ginocchia tenendo la testa bassa. Mamoru l'osservò per tutto il tempo e non riuscì a trattenere un sorriso sbilenco nel momento in cui lo sentì sospirare.

 

“E' successa una cosa strana ad un mio amico.”

 

Il terzino spense il mozzicone di sigaretta con la punta delle scarpe, lo raccolse e lo gettò nella pattumiera. Stava cercando di evitare il suo sguardo. La solita storia dell'amico.

 

“Chi è questo tuo amico? Lo conosco?”

 

“No. È più un conoscente che un amico.”

 

“Ah! E ha una situazione che ti fa preoccupare così tanto?”

 

“Sì! Assolutamente sì! E tu sei la persona che può maggiormente comprendere questa sua situazione.”

 

“Perché?”

 

“Perché a questo mio amico...”

 

“Conoscente...”

 

“Sì...”

 

“Bisogna essere precisi.”

 

“Sì, insomma, un suo amico si è dichiarato.”

 

“Un amico del tuo conoscente si è dichiarato... intendi maschio che dice all'altro maschio I love you?”

 

Teppei si mise entrambe le mani sulle guance per cercare di nascondere l'imbarazzo. Stava diventando bordeaux. Non tollerava il fatto che Mamoru parlasse di una cosa del genere con tanta leggerezza, visto che solo un anno prima si era ritrovato nella sua stessa situazione.

 

“Ma tu con questi due cosa c'entri?”

 

“Come cosa c'entro?! Mi ha detto che è innamorato di me dopo tutti questi anni... Cosa dovrei fare?”

 

Mamoru gli poggiò pesantemente una mano sulla spalla. Gli sorrise inclinando la testa. Ridacchiò quando si rese conto che l'amico aveva realizzato di aver toppato.

 

“Stai parlando di Haji, non è così?”

 

Il giovane attaccante evitò lo sguardo dell'amico. In quel momento capì che forse sapeva già qualcosa. Probabilmente anche Hajime aveva avuto l'idea di confidarsi con lui.

 

“Sì, me ne aveva parlato. Per lo stesso motivo per cui tu pensavi che io potessi essere la persona più idonea per comprendere la situazione. Siete così simili...”

 

“Cosa ti ha detto?”

 

“Voleva un consiglio per trovare le parole giuste per dichiararti i suoi sentimenti. Dimenticava però che io nel mio caso ho fatto la parte del corteggiato e non del corteggiatore.”

 

“Pure io mi trovo in quel ruolo ora. Ma io non sono te.”

 

“Cosa significa?”

 

“Che ci trova Haji in me? Io che sono sempre stato il suo migliore amico. Cos'è questa novità di punto in bianco?”

 

“Forse non è poi così tanto una novità. Insomma, possibile che non ti sia mai accorto di niente?”

 

Teppei si girò verso il numero otto in maniera molto lenta e sgranando gli occhi. Possibile che per gli altri fosse così evidente? Perché lui non si era mai reso conto di tutto ciò?

 

“Da quanto tempo se lo tiene dentro?”

 

“Probabilmente da un bel po'.”

 

“Cosa dovrei fare secondo te?”

 

“Non secondo me... ma secondo te! Sei arrabbiato con lui per la sua dichiarazione?”

 

“No.”

 

“E se ti baciasse?”

 

Teppei schizzò in piedi con gli occhi spalancati e le mani chiuse a pugno lungo i fianchi.

 

“Lo ha fatto...”

 

Mamoru si sollevò dalla panchina e cominciò a saltellare come una fangirl di Le Blanc. Sorrise a trentadue denti per poi fare un paio di giravolte su se stesso.

 

“Grandissimo Haji! Dategli un premio, una coppa, una medaglia, qualcosa che attesti il suo grande atto di coraggio!”

 

“Piantala idiota! È stato solo un bacio a stampo.”

 

“Beh, mica poteva lanciarsi subito con il limone duro. Piano piano...”

 

“Mamoru!”

 

“Ok, la smetto. Facciamo i seri ora. Tu cos'hai provato?”

 

Teppei si fermò a riflettere qualche istante. Gli angoli delle sue labbra s'incurvarono leggermente verso l'alto e questo dettaglio non sfuggì al terzino.

 

“Inizialmente avrei voluto lanciarlo fuori dalla finestra...”

 

“Ma poi...”

 

“Fammi finire! Ma poi... Quando se n'è andato ho capito che in realtà...”

 

“In realtà...?”

 

“Mamoru!”

 

“Sì? In realtà cosa?!”

 

“In realtà... non mi ha dato così fastidio! Anzi...”

 

“Ma diglielo! Ma siete bellissimi insieme. Io sono il vostro sostenitore numero uno e mi prenoto già da ora per farvi da testimone quando sarà il momento. Wow!”

 

“Mamoru scendi dalle nuvole per favore. Stai facendo più casino di quanto non ne faccia di solito Shingo Aoi e ci potrebbero sentire.”

 

“No, no e poi no. Sei tu che ti devi svegliare! Haji ti ama e lui non ti è indifferente, si capisce. Lasciatelo dire da uno che sta da quasi un anno con una persona che mai avrebbe considerato se non fosse successo quello che è successo. Nel vostro caso è tutto più semplice perché siete amici, vi conoscete a menadito, vi rispettate e vi sostenete da sempre. Cosa ci deve essere di sbagliato in questo?”

 

Teppei guardò il suo amico con occhi lucidi e bocca tremante. Quel fiume in piena aveva detto tutto quello che implicitamente era balenato nella sua testa nelle ultime ore ma che non aveva avuto il coraggio di ammettere consciamente.

 

“Non c'è niente di sbagliato. Ma ho bisogno di tempo per abituarmi all'idea. Abbi pazienza anche tu.”

 

“Certo.”

 

 

*+*

 

 

Hajime arrivò nella stanza di Mamoru domandandosi che cosa volesse il suo amico da lui.

Dubitava del fatto che Teppei avesse potuto confidargli quello che era successo tra loro un paio di giorni prima. Sarebbe stato troppo imbarazzante per lui. Certo non si aspettava che gli cadesse tra le braccia e accettasse i suoi sentimenti da un momento all'altro, ma neanche che uscisse dalla stanza correndo come se fosse stato appena schiaffeggiato. Non gli era piaciuto quel piccolo contatto tra le loro labbra e non ne voleva sapere di tramutare la loro storica amicizia in qualcosa di più profondo. Magari in quel momento non voleva più averlo nemmeno come amico.

 

“Ciao Mamo! Sei solo vero?”

 

“Sì, sì. L'ho mandato a spasso con Matsuyama.”

 

“Meglio così. Già non è giornata.”

 

“Perché?”

 

“Ci ho provato, ma è andata male. Anzi, malissimo... con Tep intendo.”

 

Il terzino incrociò le gambe e sorrise. Hajime lo squadrò e gli tirò un'occhiataccia.

 

“Che hai da ridere?”

 

“Non sto ridendo, ma sorridendo.”

 

“Io ti dico che sono giù perché ho fatto la figura di merda più grande della mia vita con il mio migliore amico e tu sorridi? Mi prendi in giro?”

 

“Assolutamente no. Il punto è che ieri ho parlato con lui.”

 

La giovane ala dei Tokyo Verdy fissò il suo storico amico con aria sorpresa. Avrebbe voluto replicare ma si sentiva pietrificato e pronto ad essere asfaltato da quello che Mamoru gli avrebbe riferito su Teppei.

 

“Mi ha cercato lui, aveva bisogno di confidarsi con qualcuno che ha già vissuto quello che sta vivendo lui adesso.”

 

“Ok. Dai dimmi tutto. Gli ha fatto così schifo?”

 

“Ah! Ma tu sei un grande, lo hai baciato! Sei il mio eroe, sappilo!”

 

“Non esagerare. Comunque... Te lo ha detto lui?”

 

“Certo. Chi se no?”

 

“Non me lo sarei mai aspettato...”

 

“Perché?”

 

“Da uno che scappa via coprendosi la bocca come se stesse per vomitare, cosa mi dovevo aspettare?”

 

“Dettaglio che ha omesso. A me ha detto che avrebbe voluto lanciarti dalla finestra... ma poi ci ha ripensato e non gli ha dato così fastidio. Considera che mentre lo diceva aveva questa faccia.”

 

Mamoru indicò il proprio viso mentre sorrideva timidamente scimmiottando l'amico attaccante.

 

“Dici sul serio?”

 

“Certo. Mica passo il tempo a raccontare balle ai miei amici.”

 

“Che altro ha detto?”

 

“In pratica ha bisogno di un po' di tempo per abituarsi all'idea. Per lui non è facile il passaggio da amicizia fraterna a... a... fidanzamento, insomma. È comprensibile.”

 

Hajime alzò il pugno verso il soffitto in segno di vittoria. Ridacchiò imbarazzato e scosse la testa totalmente immerso nei suoi pensieri. Mamoru l'osservò con aria interrogativa.

 

“Tu insisti. Anche per me ci è voluto un po', ma ora sono felice. Lo sarete anche voi perché insieme siete belli belli. E io mi sono già prenotato per farvi da testimone quando sarà il momento. L'ho detto anche a Teppei.”

 

“Eh? Tu sei fuori! Dobbiamo fare le cose con calma. Comunque...”

 

“Comunque?”

 

“Grazie Mamo! Sei il migliore amico che io e Tep potessimo avere. Hai ragione, meritiamo tutti e tre di essere felici. Quindi se il tuo fidanzato ti fa incazzare, faccelo sapere che...”

 

“Tranquillo. Procede tutto bene.”

 

Mamoru si morse il labbro inferiore mentre sorrideva leggermente a disagio. Con una mano strinse un lembo della coperta del suo letto. Quando rialzò lo sguardo si accorse delle braccia spalancate di Hajime rivolte verso di lui. Accolse subito quell'abbraccio carico di affetto e gratitudine.

 

 

*+*

 

 

Mamoru era seduto sul letto e leggeva un libro in attesa del suo rientro. Dove diavolo se n'era andato con Matsuyama? Per fortuna che il difensore del Consadole Sapporo era affidabile e felicemente fidanzato.

Ripensò per un attimo a Teppei e Hajime, a quello che stava accadendo tra loro, a quello che era accaduto a lui un anno prima. Sorrise e nascose il viso nel libro.

In quel momento udì lo scatto della serratura della porta della stanza che preannunciava il suo ritorno.

 

“Eccomi, sono tornato.”

 

Era sudato e stanco. Aveva partecipato al solito allenamento extra organizzato dal montanaro. Si fece una doccia e prima di coricarsi si fumò un'ultima sigaretta sbuffando fuori dalla finestra.

 

“Allora procede tutto bene tra quei due? Hanno scoperto l'acqua calda?”

 

“Abbastanza. Sono a buon punto.”

 

“Ci hai messo lo zampino?”

 

“Qualcosa dovevo pur fare.”

 

Si girò e lo guardò di soppiatto. Spense la sigaretta nel posacenere. Da quando non c'era più Gamo era più semplice trasgredire le regole.

Si avvicinò al terzino, gli tolse il libro dalle mani e lo baciò. Gli carezzò i capelli e gli schioccò un altro bacio sulla fronte.

 

“Il mio Angioletto in realtà è Cupido.”

 

“Esagerato. Faccio la mia parte, da buon amico.”

 

“Giusto. Hai un ruolo, giocatelo. Buonanotte Mamoru-San”

 

“Buonanotte Koto.”


 





Angolo dell'autrice
Questa è la prima ff che pubblico in assoluto, ma non la prima che scrivo. Ho deciso di "sfruttare" i personaggi di Teppei Kisugi e Hajime Taki per introdurre un'altra ff che sto ultimando e che pubblicherò presto. I protagonisti non saranno loro, ma in qualche modo li ritroveremo. 
Il personaggio misterioso penso si sia capito e non aggiungo altro. XD

A presto,

Mahlerlucia 

   
 
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