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Autore: InsaneMonkey    31/10/2017    2 recensioni
Una notte di Halloween un po' diversa dal solito...
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angol Mois, Keroro, Ragazza fantasma
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Dolce malinconia'
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«Lady Angol Mois, hai preso i sacchetti per le caramelle?» la voce trillante e gremita di sfumature di euforia apparteneva ad un ranocchio buffo, incapace di smettere di sorridere, avendo realizzato che finalmente fosse arrivata quella notte attesa con tanta impazienza.

Era occupato a studiare con attenzione il suo stesso riflesso allo specchio: attraverso la lucida lastra di vetro osservava il suo volto, il cappello color delle tenebre, il tetro costume che aveva deciso di indossare dopo aver valutato che si adattasse perfettamente al clima lugubre di quella festa così bella per i bambini e il lungo mantello viola - accessorio chiaramente immancabile, dato che desiderava somigliare il più possibile ad un vampiro, sebbene la sua natura smentisse l'immagine sinistra di quella creatura dell'oscurità.

Keroro si sentiva davvero contento, perché entro pochi minuti lui e i suoi amici sarebbero usciti e, camuffandosi tra gli esseri umani grazie ai loro travestimenti, avrebbero trascorso del tempo insieme.

Halloween non rappresentava solamente un'occasione di svago in cui si scherzava per le strade della città gustando zuccherose leccornie: a detta del sergente era anche utile a rilassare le menti e a rafforzare il legame che aveva coi componenti del plotone, compagni di mille avventure.

«Sì, certo, ne ho presi due!» rispose la ragazza dai capelli biondi, avvolta dalla morbida stoffa del suo vestito da strega di una tonalità particolare, un marrone sfumato appena di palissandro; curvando le labbra a mezzaluna, mostrò a Keroro i sacchetti che teneva con la mano destra - uno rosa per lei, l'altro verde per la rana.

Lieta di passare assieme a colui che adorava sopra ogni altra cosa al mondo la serata, si augurò con tutto il cuore che quell'esperienza potesse rivelarsi magica e darle ulteriore felicità.

Come avrebbe voluto che si accorgesse del sentimento amoroso che provava per lui, che la guardasse allo stesso modo in cui contemplava i suoi preziosi giocattoli - i robot Gundam - quando terminava di assemblarne i pezzi.

Tuttavia per quella notte si sarebbe accontentata semplicemente di star accanto a Keroro, senza preoccuparsi di nulla: avrebbe lasciato che il destino seguisse il proprio corso, continuando a custodire la speranza di vedere in futuro sogni e auspici concretizzarsi - sbocciare come le rose in primavera.

«Benissimo!» proferì felice l'alieno - che tra l'altro era addirittura stato in grado di convincere Giroro a partecipare all'evento, inventandosi la scusa che avesse escogitato un'efficace strategia di conquista che prevedeva di spiare i comportamenti dei terrestri.

Keroro era anche più tranquillo, perché lui e gli altri avevano stretto una certa amicizia con Alisa - quella ragazza misteriosa e a tratti distaccata che per Fuyuki nutriva qualcosa che nessuno in fin dei conti era ancora riuscito a comprendere e identificare con precisione - quindi non correvano affatto il pericolo di ricevere un'aggressione simile a quella accaduta pochi anni prima.

«Natsumi però ha detto che non possiamo stare troppo tempo fuori casa» gli ricordò Angol Mois, con un accenno di disappunto nella voce: percepì un leggero senso di timore quando in testa le ronzò il mesto pensiero che forse per le parole appena pronunciate avesse spento o attenuato l'entusiasmo del ranocchio o che quella piccola puntualizzazione rischiasse di stridere come una nota stonata con il ritmo pacato di quei minuti.

«Kero, kero! - tuttavia la rana, ancora davanti allo specchio, raffreddò subito il dubbio della ragazza, che si sentì decisamente più sollevata. - Quella befana può dire tutto quel che vuole, non me ne importa nulla!»

Era proprio vero: Natsumi aveva imposto l'obbligo che tornassero a casa prima della mezzanotte e se Keroro lo avesse violato sarebbe stato severamente punito non solo con un aumento dei turni lavorativi, ma anche con la violenza, pertanto era sicuramente più ragionevole obbedire.

Angol Mois gli rivolse un tenero sorriso, certa in cuor suo che l'amato avrebbe rispettato la condizione senza trasgredire, dal momento che tutto sommato voleva bene a Natsumi e almeno per quel giorno non aveva intenzione di farla alterare.

Mentre i due continuavano a parlare e ad ultimare i preparativi prima della grande festa, all'improvviso, proprio come se fosse stata evocata dall'aldilà, comparve alle loro spalle la ragazza fantasma.

Né Keroro né Angol Mois si resero conto della presenza che nell'ombra non cessava di ascoltare la loro conversazione e di osservarli, mentre fluttuava.

Si era materializzata in silenzio, attratta dal fascino dell'atmosfera spettrale - ma paradossalmente e contemporaneamente anche giocosa - che aleggiava nell'aria.

La sua repentina apparizione in realtà era anche dovuta al fatto che da anni ormai un'amara sensazione di solitudine le attanagliasse l'animo, senza lasciarlo più andare: sebbene si sforzasse davvero di catalizzare su di sé l'attenzione dei membri della famiglia Hinata e delle rane falliva miseramente e costantemente nel suo intento dettato dal desiderio di un po' di affetto; anche lei, infatti, nonostante fosse uno spirito, voleva che qualcuno si curasse di lei, donandole conforto nei momenti di tristezza.

Anche lei, infatti, voleva che qualcuno indirizzasse a lei i pensieri, aiutandola a strappare i fili di quella fitta coltre di malinconia e trasmettendole serenità.

Anche lei, infatti, voleva che qualcuno la rassicurasse dicendole che per nessuna ragione al mondo fosse condannata al nero oblio.

Sconsolato, lo spettro dalla candida veste, i lineamenti delicati e i lunghi capelli color della notte si fece sfuggire un sospiro rassegnato, consapevole che il tempo di riscattarsi, di sfoggiare sorrisi di dolcezza e di vedere fiori di gioia germogliare non fosse ancora arrivato.





















~ Magico Regno dei Kinder Pinguì ~

È insolito scrivere ad Halloween qualcosa che non comprenda sangue e atmosfere dark; diciamo che ho voluto dare una mia personale interpretazione alla festa, mettendo in luce un dolce spaccato di vita quotidiana ma anche un'amara (e ingiusta) sorte di un personaggio così bello ai miei occhi.

Non so voi, ma spero proprio che come Angol Mois e Keroro, così anche la ragazza fantasma possa trovare diletto e gioia!✨🌼🌸

Un bacio,

InsaneMonkey🎃






   
 
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