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Autore: Ventodivino87    31/10/2017    2 recensioni
Prendendo ispirazione dalla serie "Piccoli Brividi", quest'opera vede protagonista la città di Ponyville ed i suoi abitanti in situazioni tanto incredibili quanto terrorizzanti. Cosa accadrà agli abitanti del piccolo paesino?
Ogni episodio è autoconclusivo.
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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PREMESSA
Speravo di riuscire a concludere questa storia e donarvela completa proprio per oggi (Halloween), tuttavia non ho avuto il tempo di iniziarla prima a causa di forze maggiori. Però... mi sembrava comunque sbagliato lasciarvi a bocca asciutta se l'idea c'era, quindi...
Ho pensato che donarvi questa piccola Preview fosse di vostro gradimento.
Passate un felice Halloween and... get spooked






-Wow Twilight sei davvero riuscita a fare tutto questo da sola?
-Sì Rainbow Dash, è stata una vera faticaccia ma è fatta.
La pegaso osservava stupefatta la tavola della biblioteca, la quale era apparecchiata per dieci, ogni posto aveva tre piatti, uno per gli antipasti, uno per il primo ed uno per il secondo, accompagnati da bicchieri di vetro e posate di metallo, regolarmente poste con precisione sopra dei tovaglioli di stoffa; i piatti avevano delle decorazioni lungo tutta la circonferenza, segnata da un motivo floreale blu; il tutto sopra una tovaglia bianca e rossa.
-Sai Rainbow, credo che sia stata una buona idea programmare questa cena, è da un bel pezzo che non ci riuniamo tutti insieme in circostanze tranquille.
-Ti do pienamente ragione, prendersi una pausa da tutto quello che fronteggiamo è stata una pensata geniale.
-E come celebrare se non con una cena?
Rainbow si avvicinò al tavolo.
-Quale di questi è il mio posto?
Twilight ridacchiò.
-Rainbow, non c'è mica scritto il tuo nome sopra, nessuno ti vieta di metterti a capo tavola.
-Preferisco aspettare le altre, che posto mi capita si vedrà.
-Intanto che le altre non arrivano ed io finisco di cucinare, che ne dici di andare a rilassarti di sopra?
Rainbow non sembrò dispiacersi.
-E sia, ci vediamo dopo secchiona.
Rainbow spiegò le ali e salì per la tromba delle scale: non vedeva l'ora che anche le altre riuscissero a presentarsi.
Passò qualche secondo prima che raggiungesse la porta della camera di Twilight, la pegaso la aprì, con in mente anche il desiderio di provare per la prima volta il letto della sua amica violacea, qualcosa che non fosse fatto di nuvole.
Rainbow fece qualche passo all'interno della stanza, tuttavia si bloccò istantaneamente appena si sentì toccare la zampa destra posteriore. Non riuscì a trattenere un urlo, girandosi e vedendo cosa fosse stato ad afferrarla.
-S... Spike! Scootaloo! Ma cosa diamine vi è saltato in testa?!
Il draghetto e la piccola pegaso arancione ridevano come matti; Scootaloo rispose.
-L'idea è stata di Spike, non dirmi che hai avuto paura.
-Cos... no! Certo che no! Mi dà solo fastidio che... ehm... uh... mi vengano toccate le zampe posteriori senza preavviso.

[...]

Rainbow stava dormendo senza alcun problema, il suo respiro era più che regolare, le coperte del letto la tenevano ben calda ed il materasso, per quanto non fosse una nuvola, la teneva rilassata al punto giusto; dopo l'abbuffata eseguita qualche ora prima tutto era dalla sua parte per far si che dormisse senza problemi.
Stava sognando una vista dei campi dolcimele dall'alto, probabilmente causata dal dolce offerto dalla sua amica arancione; Rainbow riusciva a percepire l'odore dei frutti come se fossero a due passi da lei, proprio a tal proposito decise di abbassare la quota e di vedere effettivamente le mele da vicino. Nel momento in cui prese una delle mele dal primo albero che si trovò davanti le sembrò di vedere qualcosa dietro di essa, qualcosa come una specie di bruco, verdolino e leggermente peloso.
Rainbow non lasciò cadere la mela, non subito almeno, si sentì incuriosita da quel bizzarro esserino... poi le saltò addosso. Rainbow scattò all'indietro cadendo a terra.
Il bruco strisciò a velocità impressionante sulla faccia della pegaso entrandole nel naso: Rainbow iniziò ad avere paura, provò a toglierlo con i propri zoccoli ma non accadde nulla, tuttavia il pelo cominciò a farle prudere il naso. Rainbow iniziò ad inalare con la bocca a piccoli intervalli, fino a che non starnutì violentemente.
Lo starnuto riuscì a cacciare via la creatura dal naso della pegaso, la quale si ritrovò seduta a terra ad osservare il bruco, questa volta mettendosi sulla difensiva.
L'ambientazione cambiò rapidamente dai campi di Applejack alla camera che le era stata data da Twilight.
Rainbow stava ad osservare spaventata lo strano essere, quando ad un certo punto il suddetto si scagliò verso di lei; senza pensarci due volte, Rainbow si parò con lo zoccolo destro, tuttavia quando lo girò verso di sé quello che vide le fece rizzare il pelo. Il bruco si era fatto strada dentro la sua zampa, lasciando un buco proprio al centro dello zoccolo, e come se non bastasse stava risalendo la sua zampa nel sottopelle. In preda al panico, Rainbow fece la cosa più istintiva che potesse pensare: si girò verso il suo letto, prese la coperta e se la legò attorno ala zampa stringendo quanto più forte potesse, tenendo un'estremità fra i denti e l'altra sotto la zampa posteriore destra. Sebbene a denti stretti, cercò di chiamare aiuto.
Passò circa una decina di secondi prima che Twilight irruppe nella stanza.
-Rainbow? Cosa succede?
Quando l'unicorno vide la sua amica con le lenzuola legate alla zampa iniziò a capire meglio la situazione.
-Ra... Rainbow? Rainbow cosa sta succedendo?!
-Ualaigh! Aiuahi! Uahoa hi è ehao ehha ahha!
Twilight corse verso la sua amica afferrando con la magia la parte di coperta che Rainbow teneva in bocca, senza tuttavia rallentare la presa.
-Dimmi cosa succede!
-Qualcosa.... qualcosa mi è entrato dentro la zampa! Ti prego fai qualcosa Twilight!
L'unicorno vide la zampa della pegaso assumere un colore blu diverso dal solito, segno che la presa stava iniziando a non farle circolare sangue.
-Rainbow, da dove è entrata quella cosa?
-Da... dallo zoccolo! C'è un buco proprio lì!
Rainbow sentiva la sua zampa formicolare, quando vi buttò lo sguardo sopra vide quella specie di rigonfiamento sulla zampa assottigliarsi per poi sparire a metà zampa.
-Rainbow, io non vedo nessun buco.
-C... cosa?!
-Non c'è niente sul tuo zoccolo, sei sicura di non aver sognato tutto?
-Io... ti giuro che è successo qualcosa! Era nella mia zampa, proprio qui, e adesso è sparito!
Rainbow indicò con la zampa sinistra il punto in cui il bruco si era fermato. Twilight osservò.
-L'unica cosa che vedo è che bisogna allentare la presa, altrimenti chissà cosa ti succede alla zampa.
-Ma se quella cosa non aspettasse altro che quello per risalire più in alto?!
-Rainbow, cerca di calmarti, probabilmente è colpa di tutto il sidro che hai bevuto stasera, sicura di non esserti immaginata tutto?
Rainbow rimase in silenzio per qualche secondo, l'ipotesi della sua amica poteva anche essere corretta.
-Po... potresti avere ragione ma...
-Sta succedendo qualcosa?                 Chiese una vocina femminile dalla soglia della porta.
Twilight e Rainbow si girarono, vedendo sia Spike che Scootaloo affacciati.
-Spike, capiti al momento giusto, perdonami se te lo chiedo così senza preavviso ma portami qualcosa da legare alla zampa di Rainbow, qualcosa che possa stringere, tipo un asciugazoccoli.
-Per caso... l'ha morsa un pipistrello o...
-Spike fai quello che ti ho detto. Adesso. Senza discutere. Prima torni e meglio è.
Il draghetto non se lo fece ripetere una terza volta, correndo giù per le scale; Scootaloo si avvicinò.
-Twilight cosa è successo?
-La possibilità più plausibile è che Rainbow abbia sognato troppo, ma la prudenza non è mai troppa.
-Io... penso che mi sia entrato un bruco nella zampa.
-D... davvero? Fai sogni così strani?
-N... non so se fosse un sogno.
Spike rientrò in camera con un panno bianco fra le zampe.
-Fantastico Spike.
Twilight usò la magia per legare il telo alla zampa di Rainbow proprio nello spazio successivo alle lenzuola, si assicurò di stringerlo ma non troppo, dopodiché lasciò la presa sulla coperta. La zampa di Rainbow sembrò riprendere leggermente più colore, così come il pelo su di essa cominciò a riabbassarsi.
-T... Twilight. Cosa pensi che fosse?
-A parte troppo sidro? Non saprei, se tutto ciò che dici è vero non so cosa possa entrare da uno zoccolo senza lasciare traccia.
-E se chiedessimo a Fluttershy? È lei quella brava con gli animali.
Twilight sembrò titubante, tuttavia non le sembrò una cattiva idea.
-Dici che sarà sveglia a quest'ora?                Chiese l'unicorno.
-Probabilmente starà dormendo ma... preferisco togliermi questo dubbio.
Scootaloo si mise in mezzo alla discussione.
-Non sarà scortese andare da lei adesso? Twilight potrebbe mandarle una lettera e farla venire domattina.
Twilight si chinò al livello della piccola pegaso.
-Non prendertela a male, ma se fosse qualcosa di pericoloso è meglio agire subito.
Scootaloo non rispose, tuttavia sembrò comprendere la situazione.
-Vieni Rainbow. Andiamo da Fluttershy.
 
 
-Fluttershy?! Fluttershy svegliati!
Twilight bussò alla porta della pegaso senza dare segni di pazienza, solamente dopo una ventina di secondi Fluttershy si presentò sulla soglia: era visibilmente assonnata.
-T... Twilight... Rainbow... sono le 3 e mezza di mattina... sta succedendo qualcosa?
-In tutta sincerità speravamo che fossi tu a darci una risposta.
La pegaso gialla era ancora più confusa.
-Stanotte Rainbow si è svegliata con le lenzuola legate alla zampa, sostenendo che qualcosa vi fosse entrato dentro e avesse cercato di risalire.
Dopo qualche secondo, Fluttershy invitò le due amiche ad entrare in casa sua.
Rainbow venne fatta accomodare sul divano di Fluttershy con la zampa anteriore destra posata sul tavolo, ancora con l'asciugazoccoli addosso.
-Raccontami Rainbow.
-Ecco... quella cosa sembrava una specie di bruco, era pelosa, era... veloce. Ha provato ad entrare nel mio naso, dopodiché ho starnutito e l'ho cacciata via, poi è schizzata verso di me, mi sono parata con la zampa e... quell'affare è entrato attraverso il mio zoccolo, ci aveva lasciato un buco che poi è sparito. L'ho visto risalire la mia zampa ed ho cercato di fermarlo stringendomi la coperta attorno ad essa, poi quando è arrivata Twilight quel coso è scomparso.
Nonostante l'ora, Fluttershy sembrò piuttosto attenta; rimase in silenzio ad osservare Rainbow.
-Cosa pensi che potesse essere?
-Un bruco può certo entrare nel naso di un pony, ma certamente non è veloce e non buca uno zoccolo in pochi secondi.
Rainbow sembrò tesa.
-Pensi che possa essere... v... velenoso?
-Cos'altro sai dirmi?
-Solo che era verde, peloso e veloce.
Fluttershy continuò a pensare.
-Twilight, in quella libreria ci dovrebbe essere un enciclopedia sugli insetti. Cercamela.
-S... subito.
L'unicorno viola si mise alla ricerca del libro nella libreria dietro di sé, mentre Fluttershy si avvicinò a Dash guardandole meglio la zampa.
-Stai tranquilla Rainbow, andrà tutto a meraviglia.
-S... sei sicura? E se fosse qualcosa di pericoloso?
-Calmati, non ti accadrà assolutamente nulla, se proprio le cose si mettono male ti porteremo all'ospedale per farti fare un controllo. Un medico saprà certamente cosa succede.
-Trovato.
Twilight posò il libro sul tavolino, dopodiché Fluttershy iniziò a sfogliarlo. Rainbow non sa di preciso quante raffigurazioni di insetti vide, tuttavia sapeva per certo che dopo una cinquantina di pagine ancora non aveva trovato nulla che somigliasse a ciò che aveva visto. Arrivati a pagina 73 Rainbow sembrò smettere di respirare per un momento.
-È.. è quello.
-Sicura Rainbow?
-Sicurissima.
Lo sguardo delle tre si posò sull'immagine di un bruco verde, peloso e con due piccole antenne sulla testa.
-Rainbow non credo che sia questo.
-Perché no Fluttershy?
-Questa specie si nutre solamente di foglie di quercia, per di più non ne ho mai visto un esemplare qua a Ponyville.
-Eppure... ti giuro che è questo. Sei assolutamente sicura?
-Gli animali sono la mia vita Rainbow.
La pegaso azzurra cominciò a pensare.
-Sapete? Penso che farmi fare una visita all'ospedale di Ponyville non sia tanto una cattiva idea.
Twilight fece un passo avanti.
-Se può farti sentire calma, ti ci porto io.
-Nessun problema se vi seguo?                   Chiese Fluttershy.
-Dovresti tornare a letto, ti abbiamo svegliata anche troppo presto.
-Non reputo che Rainbow sia diventata pazza, a tal proposito desidero venire anche io con voi.
Nessuna delle due si trovò in disaccordo con l'affermazione di Fluttershy.
Rainbow provò ad alzarsi dal divano, solamente dopo qualche secondo la sua zampa destra iniziò a formicolare di nuovo, il tutto misto ad una piccola vampata di calore.
-Rainbow? Stai bene?                     Chiese Twilight.
-Non... non ne sono tanto sicura...
-Fluttershy, aiutami a portarla.
L'unicorno e la pegaso gialla afferrarono Rainbow e la scortarono all'ingresso.
 
[...]
 
Rainbow non riusciva a capire, Fluttershy era pienamente convinta che quel bruco fosse innocuo, Twilight era convinta che tutto sommato si fosse trattato di un sogno con relativa suggestione, e dai controlli effettuati in ospedale risultava essere sana come un pesce.
In mezzo ai mille pensieri, Rainbow staccò il fuoco e si versò del caffè nella sua tazza.
-Mah... forse Twilight aveva ragione, troppo sidro...
Rainbow afferrò la tazzina con la sua zampa destra, portandosela alla bocca come se fosse la cosa più naturale del mondo. Fra un sorso e l'altro le sembrò di sentire qualcosa.
-S... sba... glia... to.
-Mh?
Rainbow abbassò la tazzina, tuttavia nel farlo le scivolò dalla zampa, fortunatamente cadde sul tavolo senza subire troppi danni.
La pegaso era confusa, stanca, ma non al punto di far cadere la sua tazza da colazione. Si guardò la zampa destra.
"Ha... ha parlato? Non lo avrò immaginato? "
-E... rro... re.
Questa volta Rainbow era sicura di aver sentito una voce, ma ancora non sapeva da dove.
-C... chi è?
Rainbow vide qualcosa sulla sua zampa, qualcosa che riuscì a bloccarle totalmente il corpo: la sua zampa iniziò a deformarsi in modo irregolare, assumendo una forma leggermente rotonda sullo zoccolo.
-C... c... co... cosa...
Sullo zoccolo sembrò formarsi una specie di bocca, seguita da un paio di occhi dalle pupille gialle, i quali stavano sopra delle specie di protuberanze che ricordava gli occhi delle lumache.
-Z... zam... pa.          Ho... per... so.
Rainbow osservava la propria zampa, cominciò ad ansimare.
-C... cosa... cosa sei?
-Dovevo… prendere… testa
La pegaso pensò che forse vi fosse lo zampino della sua amica rosa, che in qualche modo fosse riuscita ad architettare uno scherzo talmente elaborato da riuscire a fregarla.
-O… ok… questo è tutto uno scherzo vero? Pinkie? Qualsiasi cosa tu abbia fatto ci sei riuscita benissimo. Adesso falla finita e vieni fuori. P… per… per favore.
La voce della strana cosa sembrò diventare più regolare.
-Pin… kie… chi?
Rainbow era instabile.
-Ah… ah ah.. ah ah ah! AH! AH AH! AH! AAAAAAAAH! CHE ACCIDENTI SEI?! COSA DIAMINE CI FAI NELLA MIA ZAMPA?!
Adesso era letteralmente immersa nel panico, ancora sperava che tutto quanto fosse uno scherzo, ma in che modo Pinkie sarebbe riuscita a comandare a distanza un pupazzo attaccato alla sua zampa?
-Tu… insegna me…
-COSA CAVOLO DEVO INSEGNARTI?! COME NON TERRORIZARE QUALCUNO?! NON È AFFATTO DIVERTENTE!
In preda al panico, Rainbow si girò verso uno dei cassetti a sé vicini, lo aprì per poi tirarne fuori un coltello che puntò contro la propria zampa destra.
-NON HO LA MINIMA IDEA DI COSA TU SIA MA SE NON MI DAI DELLE SPIEGAZIONI GIURO CHE TI ATTACCO!
-Se tu… colpire me… sangue… anche tu… perdere…
Rainbow stava sudando freddo, la sua zampa sinistra tremava, il suo pelo si era rizzato senza che neanche se ne rendesse conto e le sue pupille si erano ristrette. L’unico pensiero che balenava nella sua mente era di cacciare via quella cosa dal suo corpo.
-S… Stai… STAI ZITTO!
Rainbow agitò il suo coltello pronta a colpire la propria zampa destra, tuttavia rimase pietrificata nel vedere la rapidità con la quale la strana creatura generò una sorta di arti che bloccarono la lama del coltello, la tagliarono e afferrarono la parte rimossa per poi lanciarla verso di lei; la parte di coltello rimossa venne scagliata verso la sua guancia sinistra, provocandole un leggero taglio su di essa.
-Tu… non attacca… me.
Adesso la pegaso aveva esaurito del tutto ogni possibile risorsa e speculazione su cosa stesse accadendo, cadde a terra spaventata più che mai, osservando la sua zampa destra che la scrutava dall’alto verso il basso senza mostrare emozioni. Rainbow non aveva neanche più il coraggio per urlare, e non avrebbe certo potuto scappare dal momento che quell’abominio era attaccato al suo corpo.
   
 
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