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Autore: Niley story    01/11/2017    3 recensioni
Sono complicata. Avremo un amore complicato.
Questa raccolta è dedicata a tutte le lettrici della storia. I capitoli verranno infatti decisi da voi, potrete chiedermi "cosa sarebbe successo...." "qual era il pov di...." e via dicendo. Insomma questa è una raccolta tutta per voi, una sorta di ringraziamento per aver seguito la storia, per capire meglio la funzionalità potrete leggere il primo capitolo. Spero che l'idea vi piaccia e altrettanto i capitoli e ora a voi la scelta...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Jorge Blanco, Lodovica Comello, Sorpresa, Violetta
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Accesi nuovamente il dislpay del mio cellulare per osservarne l’ora, sbuffai, possibile che quelle ragazze ancora non fossero andate a dormire?
Tutta quella situazione era così strana, insomma da quanto tempo era che non dormivo per una ragazza? Una ragazza con la quale dormo soltanto, no, era una situazione molto più che assurda.
Non sapevo dire con esattezza cosa mi spingesse a essere così iperprotettivo nei confronti di Martina, forse perché è la sorella del mio migliore amico, forse perché sembra così fragile e indifesa, ma allo stesso tempo è forte. Mi sono sforzato più volte di mettere insieme i pezzi, di capire cosa stesse succedendo dentro di lei, avevo soltanto poche certezze, la prima era che qualsiasi cosa fosse, aveva a che fare con quell’apparecchio elettronico vecchio di non so quanti anni, la seconda, non ero davvero sicuro, ma credevo fermamente che in tutta questa storia c’entrasse Fernando. Terzo, questo segreto la stava distruggendo dentro da anni, non potrò mai dimenticare la reazione che ha avuto alla visione di quel computer, quanto avrei voluto sapere di più, eppure non potevo. Accesi ancora il display in attesa del messaggio di Tini, ancora nulla, sospirai. «JORGE! SVEGLIATI! ORA!» corrugai la fronte sentendo la voce di Francisco, era impazzito?! Perché cavolo stava urlando per tutta la casa nel cuore della notte?! Chiusi immediatamente gli occhi per fingere di dormire, misi il cellulare sotto al cuscino e alzai il lenzuolo fin sopra la testa. «JORGE! Ti ho detto di svegliarti, su, andiamo!» prima che potessi fare effettivamente un movimento, Fran mi si buttò letteralmente addosso da sopra al lenzuolo, se non fossi steso sul fianco mi avrebbe frantumato una costola. «Cazzo, Fran! Sta dormendo! Esattamente come stavo facendo io! Lasciaci in pace!» riconobbi subito la voce ancora assonnata di Diego mentre protestava. «In pace?! In pace?! Ti pare che io possa stare in pace?! JORGE!» Francisco si sedette sopra di me e allora finsi di “svegliarmi” togliendo di poco il lenzuolo «Mh…che sta succedendo?» «Succede che ho un cugino coglione!» «TU STA ZITTO.» Francisco puntò l’indice sinistro verso Diego, per poi guardare me, mi mossi quanto bastava per riuscire a scrollarmi il mio migliore amico di dosso e farlo cadere seduto sul materasso «Ma che ore sono?» finsi di non saperlo mettendomi a sedere, mi strofinai gli occhi e mi preoccupai di parlare con voce roca, affinché credesse davvero che mi fossi appena svegliato. Sì, sarebbe stato troppo complesso spiegare perché ero sveglio. «Sono le due! E NON STO ZITTO VISTO CHE MI HAI SVEGLIATO!» «DIEGO!» «OOH! ZITTI TUTTI E DUE, PROCA MISERIA. Sveglierete anche il resto della casa così!» sì, le loro urla mi stavano innervosendo, ma prestai ugualmente attenzione ad urlare con un tono basso, esattamente da appena sveglio…che contraddizione, dovevo fare l’attore. «Hai ragione, non perdiamo altro tempo, andiamo!» Francisco si mise in piedi e mi prese il braccio per trascinarmi giù dal letto «Ma andiamo dove?! Che stai facendo!?» cercai di liberare il braccio, ma Fran stringeva davvero forte «A casa di Candelaria, è ovvio, no? Deve darmi delle spiegazioni» okay, ero parecchio confuso in quel momento. Lanciai uno sguardo a Diego nella speranza che lui potesse spiegarmi meglio quella situazione «Candelaria l’ha chiamato per dirgli che lo lasciava» l’illuminazione era arrivata. «Cosa?! Oh ma dai, Cande non lo farebbe mai, non per telefono almeno, sono sicuro che è uno scherzo. Domani ci facciamo spiegare tutto con calma, eh?» finsi di tornare a stendermi, ma Francisco prese nuovamente il mio braccio e mi tirò facendomi cadere dal letto, quando ci si metteva, non voleva sentire ragioni. «Non scherzare! È una cosa seria, capsici?! Andiamo, muoviti! Vestiti. Puoi anche metterti solo la maglietta o uscire così, non mi interessa. Dove sono le chiavi della macchina? Posso guidare anche io» lo fulminai con lo sguardo per avermi trascinato a terra in quel modo, quando si avvicinò alla scrivania per cercare le chiavi della mia macchina mi alzai in piedi e le presi prima che potesse farlo lui «Tu non guidi le mie macchine in questo stato, mi sono spiegato?» mi mancava solo di fare un’incidente a causa sua. Sembrava che il nervosismo e la perdita di controllo emozionale fosse una caratteristica degli Stoessel. «Come vuoi, ma muoviti» sbuffai e iniziai a vestirmi, Diego si stese sul mio letto, chiuse gli occhi per qualche secondo prima che il cugino gli desse uno schiaffo sul braccio «Non ci provare! Dobbiamo uscire!» Diego riaprì gli occhi ed emanò un grugnito «Giuro, che ti soffocherò con un cuscino mentre dormi.» era una fortuna che io non stessi dormendo per davvero, altrimenti avrei reagito esattamente come Diego, se non peggio. «Io ti passo il cuscino» dissi mentre sollevavo la zip dei pantaloni, sì, dovevo davvero fare l’attore. In macchina, l’umore di Francisco non era migliorato affatto «Vuoi andare più veloce?! Non c’è nessuno per strada!» guidare con un rompicoglioni al proprio fianco, non è il massimo, lo giuro. «Sto andando veloce! Non mi stressare Fran, perché ti giuro che ti faccio scendere e arrivi a casa di Cande a piedi» nel caso qualcuno si stesse chiedendo se fossi davvero capace di fare una cosa del genere, ebbene, la risposta è sì. Pensandoci quella situazione si stava rigirando a mio vantaggio, avevo la possibilità di restare a dormire da Cande senza alcun problema, senza nascondermi o filare a casa di corsa al sorgere del sole, avrei potuto dormire con Martina in modo indisturbato anche se…abbastanza pericoloso, tuttavia confidavo nel fatto che Fran avrebbe avuto molto da fare con Cande per preoccuparsi della sorella minore. Quando entrai nel vialetto di casa di Candelaria, Fran non mi diede neanche il tempo di fermare completamente la macchina, scese dall’auto e si diresse verso il portone. «Ti giuro che se non è stata ricattata con una pistola alla tempia, io stasera li uccido tutti e due» risi alle parole di Diego, probabilmente era lui quello che aveva sofferto da più da tutta quella situazione. «E se c’entrano anche Lodovica e Martina, cosa molto probabile, faccio fuori anche loro» annuii col capo «Conta su di me per tutti e quattro» e detto questo scesi dalla macchina, seguito dal moro. «Francisco! Smettila! Se urli così sveglierai tutto il vicinato!» gli diedi uno schiaffo dietro la testa per farlo calmare, fortunatamente Cande si affrettò ad aprire la porta. La rossa era visibilmente sorpresa, lo si intuiva anche dal tono di voce quando pronunciò il nome del fidanzato. «MI VUOI SPIEGARE CHE CAVOLO SIGNIFICA CHE TRA NOI È FINITA?!» iniziai a chiedermi quando la sua voce sarebbe calata a furia di urlare. «Sì Candelaria, ti prego, spiegaglielo.» io e Diego ci accomodammo in casa dietro Francisco, «Così viviamo tutti felici e contenti e torniamo a dormire » dopo aver chiuso la porta, Diego finì la mia frase e poi poggiò il gomito sulla mia spalla. I miei occhi cercarono immediatamente quella ragazzina dai capelli castani, la trovai praticamente subito, era sul divano insieme a Lodovica e stavano assistendo anche loro alla scena. Ciò che seguì fu una motivazione abbastanza stupida, una scena abbastanza da volta stomaco e io e Diego seduti sul divano per disintegrare Tini e Lodo con il solo sguardo.
Non avevo dubbi riguardo al fatto che Candelaria non avesse lasciato davvero Francisco, non ero davvero arrabbiato per quello scherzo, perché sì, mi aveva fatto comodo. Avrei atteso che tutti dormissero, poi mi sarei diretto sul divano, quello stesso divano sulla quale sedavano le ragazze e avrei atteso ancora, che Tini venisse da me. Non avrei fatto domande quella sera, mi sarei limitato a fare quello che cercavo di fare da quando la conoscevo, starle vicino e proteggerla, in silenzio. 
Volevo credere di vedere in lei una sorella, una piccola sorella da proteggere, ma dentro di me, ero perfettamente cosciente che tutto quel senso di protezione, mi portava a una conclusione molto diversa. Non avrei permesso a niente e nessuno di farle del male, neanche a me stesso, per questo tenevo sempre chiara la mia posizione in quella storia, senza mai perdere il controllo, senza mai lasciare che le emozioni mi sopraffacessero. Perché questo è quello che un vero amico deve fare, giusto?




*Angolo autrice*
Taa daaa siete sorprese? Lo siete? E beh vi avevo detto che avrei postato un capitolo a settimana no? E se riesco anche due, magari il prossimo lo posto sabato. Io sto continuando con l'esaudire le vostre richieste per le raccolte, come sapete potete scrivermi tutte quelle che volete e nulla, spero che anche questo momento flash sulla conoscenza della mente di Jorge vi sia piaciuto. Ricordo che la scio alla fine il "What if Sarah non fosse mai stata dichiarata morta?" Perché quello richiede più capitoli. Ma in tanto pregoo a voi le richieste, grazie sempre per la lettura del capitolo e....beh che dire...
Besosssss <3

 
   
 
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