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Autore: Ancient_Mariner    01/11/2017    2 recensioni
Alcibiade o 'L'Albero della Vita' è un nero abisso che precipita nell'Inconscio Collettivo, lì dove riposano per sempre le spoglie degli Dei e degli Antenati, dove gli spettri degli eroi, dei profeti e degli antichi filosofi vengono rievocati dai loro sepolcri e interrogati attraverso i sogni, in un caleidoscopio divinatorio di mitologia greca, cristiana, norrena, egizia. In altri termini, è il percorso di un’anima in cerca della redenzione.
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I - Immortalità
II - Qualche Breve Considerazione
III - Un Piccolo Viaggio
IV - Primo Nodo Lunare
V - Aphrodite Pandemos
VI - Le Chevalier de Coupes
VII - Et Clamavit Leo
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Ringrazio già di cuore chi volesse lasciare un suo parere.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VII

ET CLAMAVIT LEO

 
Et clamavit leo:
“Super speculam Domini ego sum” *

Se davvero hai un potere divino,
Perché non evochi un leone?

Perché non vorrei mai portarti
Quello che scavò la tomba
Di Maria Egiziaca,
Perché inizi a scavare la tua.
Perché non vorrei estirpare
La pianta che con fatica ho seminato
Con queste mani, e che ho cresciuto
Sul Nilo dell’anima.
Perché ho visto Iside,
L’ho toccata, ma ancora
Non sono certo che esista.

E la nostra è una nave
Che va a fondo
Dove si accendono,
Una ad una,
Gelide luci di emergenza.

 
E gridò il leone: "Io sto sulla torre di vedetta del Signore".
 
Angolo dell'Autore
Ciao! Da molto non aggiorno la raccolta, non perché non abbia più la volontà di concluderla ma perché l'ispirazione a volte manca. Questa settima poesia è di matrice egizia, dove il simbolo principale è il leone. La prima citazione è tratta da Isaia, 21, 8, ed è un'errata traduzione del testo ebraico. Infatti sulla vedetta non c'è davvero un leone, ma una guardia che è come un leone. E' stata però creduta la versione corretta nella Vulgata per molti secoli ed è proprio questo errore che mi ha ispirato la poesia: perché è un errore anche ciò che mi si chiede al primo verso, di "far comparire" quel leone. La forza e il potere psichico sono fatti interiori e non necessitano di manifestazioni fisiche o concrete. 
Sull'immagine dell'animale si gioca anche un contrasto tra la voce poetante e ciò che le è richiesto, le è strappato con la forza. Si veda anche l'immagine dell'Arcano XI - La Force, del Tarot marsigliese.
Maria Egiziaca è una santa egizia che, dapprima prostituta, si converte e fa propria la fede cristiana. Viaggia per l'Egitto con un leone, che alla fine le scaverà la tomba, che diventerà anche monumento sacro.
L'immagine della nave che affonda mi deriva sempre da esperienze oniriche.
 
   
 
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