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Autore: GGandGLEE    01/11/2017    0 recensioni
One-shot nata dal prompt sul gruppo fb "We are out for prompt."
Vorrei poter dare la colpa di tutto questo ad una qualche maledizione, ma suppongo di essere soltanto sfortunato, che questa sia la mia vita.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Melinda May, Phil Coulson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei poter dare la colpa di tutto questo ad una qualche maledizione, ma suppongo di essere soltanto sfortunato, che questa sia la mia vita.
Le possibilità che si apra un tunnel interdimensionale alle tue spalle e ti risucchi sono normalmente minime, ma se sei il direttore dello S.H.I.E.L.D impari che nulla è impossibile. 
E quindi eccomi qui, bloccato a metà tra la realtà e questa nuova dimensione. 
Ho sempre pensato che la cosa peggiore che potesse capitare ad un uomo fosse parlare senza essere capito. Mi sono appena reso conto che c'è di peggio: parlare senza essere sentito. 

"Phil.. Ti prego, torna."

La voce spezzata e fragile di Melinda mi tormenta ancora più della sua vista. Sono qui. Sono qui, dannazione.

"Sai Phil, ho così tante cose da dirti. Quella famosa bottiglia di Haig? Avremmo dovuto aprirla anni fa. Ho detto a Daisy che tornerai, non perché me lo avesse chiesto, ma perché sentivo il bisogno di dirlo ad alta voce. E anche perché una parte di me credeva che mi avresti sentito e saresti comparso davanti ai miei occhi."

Ho sentito Mel, ho sentito ogni parola. No, non farlo. Non piangere. Ascoltami Mel, concentrati. 

Ci dev'essere un modo per comunicare con la realtà, no? Dove c'è un entrata c'è un'uscita. È questo che ci insegnano all'accademia. 
Ma io come ci sono entrato qui? 

*Flashback*

"Coulson, sono in troppi, non li fermeremo mai."
"Daisy, ascoltami, fa quello che ti dico. Vedi questo dispositivo? Altera i campi elettrici invertendo i poli delle cariche. Se lo piazziamo nel generatore lo spegnerà."
"Ma..?"
"C'è una lieve complicazione. Disattiverà tutto. Armi incluse. Dovete essere fuori dal raggio d'azione quando verrà innescato."
"Dovete?"
"Qualcuno deve pur metterlo in funzione."
"Coulson..non-"
"Vai Daisy, ci vediamo all'uscita."

*fine del flashback*

Anni e anni di carriera nello S.H.I.E.L.D avrebbero dovuto insegnarmi che se un congegno non è stato brevettato potrebbe non funzionare a dovere. Centinaia di campi elettromagnetici quasi nulli tutti improvvisamente carichi. Una luce così forte da risultare accecante e un ronzio continuo e che cresceva in intensità. Poi ad un tratto più nulla. 
La luce... La luce! Ma certo! 
Se è stato un campo elettrico a portarmi qui sarà un campo elettrico a farmi tornare indietro. 
Avvicinandomi ad una fonte di luce dovrei distorcerla e forse potrei invertire il processo. 

Improvvisamente sento May tossire, china sul cestini dei rifiuti accanto al suo letto. 

"Oh Phil, questa è un'altra cosa di cui dovremo discutere al tuo rientro.."

È pallida in viso e il suo corpo è improvvisamente più fragile. 

"Non credo sia più possibile tenere la nostra relazione segreta."

Sta sorridendo. Non l'avevo ancora vista sorridere da quando mi trovo qui. 

"Certo, non ne sono sicura.. Ma l'ultima settimana mi ha dato modo di credere che avremo presto un altro piccolo agente a bordo."

Non riesco a credere alle mie orecchie. Lo ha detto davvero? Oh mio Dio Melinda May, mi hai appena reso l'uomo più felice dell'universo. 

"È per questo che devi tornare. Non puoi lasciarmi. Non puoi lasciarci."

Non ti lascerei mai Mel, mai. 

Istintivamente mi avvicino per abbracciarla, dimenticando per un attimo che non mi è possibile farlo. La sento sfuggire via dalle mie braccia e vedo la sua pelle rabbrividire. 

"Phil?"

Sì Mel, sì. Sono io. Sono qui. 

"Phil, sei tu? Se sei tu ti prego, dammi un cenno."

E allora la bacio. Uno di quei baci che vogliono dire "ehi, tranquilla, ci sono io con te." e mentre la bacio porto una mano sul suo ventre, dove la presenza del frutto del nostro amore è ancora impercettibile.

Lo sente anche questa volta e sorride con gli occhi pieni di lacrime. 

"Phil.." è tutto ciò che riesce a dire prima di tornare la Melinda May che tutti conoscono. In men che non si dica è in piedi, sguardo deciso, diretta verso la porta. 

"Corro a chiamare Fitz e Simmons. Non ti perdo una seconda volta."

   
 
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