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Autore: Artemys22    02/11/2017    0 recensioni
Thor Ragnarok
ATTENZIONE!: può contenere spoiler
Ragnarok è terminato... Cosa viene dopo?
***
"Ti dona"
"Se fossi qui ti abbraccerei"
Loki afferrò l'oggetto.
"Sono qui"
***
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Thor
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Quella volta l’avevano proprio scampata. Suo fratello per primo. Ma alla fine Hela era andata, e con lei anche lo scheletro di fuoco e la loro terra e Asgard era salva. Si chiese, ancora una volta, cosa lo stesse trattenendo ancora a quella astronave piena di rifugiati, a quel nome, che aveva così tanto voluto odiare, che era Asgard, a quell’idea di… famiglia, che voleva convincersi di non aver mai avuto davvero.
Non poteva non ringraziarlo. Per quanto il suo orgoglio ne dolesse e per la vergogna che un poco sembrava sigillargli le articolazioni, volle almeno mostrarsi e vedere chi per primo aveva salvato Asgard e lui, niente magie, niente giochetti per nascondersi. Thor stava osservandosi allo specchio quando entrò. Si stava sfiorando l’occhio coperto con le punte dei polpastrelli, nell’unico occhio tutta la malinconia e la tristezza per il padre perduto che ora, anche lui, vedeva in quella benda. “Ti dona” esordì. Thor notò la sua presenza nello specchio e fu abile nel mascherare quasi immediatamente le emozioni cui aveva dovuto far fronte in quelle appena trentasei ore. “Ti ho sempre ammirato, fratello”, già, e ora si rendeva conto che anche lui lo ammirava. Si rese conto che era geloso di quella stessa ammirazione che il padre aveva nei confronti di suo fratello, il “dio del tuono”, ma non nei suoi. No, quando lo guardava nei suoi occhi celesti non brillava lo stesso orgoglio, o almeno così era sempre parso a Loki. Eppure, quando se n’era andato, aveva sentito un intenso e persistente bruciore nel petto, un dolore che si era allargato alle viscere e che non aveva smesso un momento di tormentarlo non appena i suoi pensieri subdolamente lo riconducevano a lui.
“Se fossi qui ti abbraccerei”, gli lanciò distrattamente qualcosa, come ormai era solito fare, forse col tempo divenuta più un’abitudine che un controllo nella speranza che fosse veramente lì. Loki afferrò l’oggetto di metallo. “Sono qui”. Il volto di Thor si distese. No, davvero, non se l’aspettava.
“Vedi, la vita significa anche crescere… Io mi sono sempre fidato di te, e tu ogni volta mi tradivi…”. Che fosse questo un segno di cambiamento? O un altro subdolo inganno di suo fratello? Ma di subdolo c’era ben poco nel suo sguardo, Thor lo conosceva troppo bene.
“E tu ogni volta mi tradivi…”… Sì. Sì, ma non oggi, non ora. No, perché lui l’aveva salvato troppe volte e non gli aveva mai detto grazie. No, perché era lui l’oggetto dei suoi terribili scherzi da bambini. No, perché aver perso anche suo padre dopo Frigga era già troppo, e gli aveva fatto ancora più male l’aver realizzato che proprio la sua morte era stata in grado di aprirgli gli occhi e mostrargli che lui una famiglia l’aveva sempre avuta. Sì, era stato cattivo, ingiusto, sfalso. Ma non in quel momento.
“Mi sono sempre fidato…”, e perché avrebbe dovuto farlo proprio allora? Non l’aveva nemmeno aiutato ad evadere da quel… pianeta, era arrivato ad Asgard dopo la puzza. Però era arrivato.
Ogni dubbio del maggiore venne dissimulato proprio dal gesto che avrebbe definito quasi avventato da parte del fratello. Loki fece un passo avanti, lentamente. Poi due, poi tre, quattro… fino a trovarsi faccia a faccia con Thor. Odino aveva ragione: una famiglia l’aveva e lui l’ha distrutta quasi completamente. Ma quel poco che era rimasto, forse, poteva ancora salvarlo. ‘Ti abbraccerei, eh…? Eppure non ti muovi’. Ma Thor rispose subito quando gli si accostò e lo cinse goffamente con le braccia, e questo gesto lasciò per un attimo interdetto Loki. Sì, in fondo, suo fratello era sempre stato così… stupido, rammollito l’avrebbe chiamato. Ma si rese conto che non lo era mai stato. Sì, forse ai primi tempi stupido lo era davvero. Ma quella non poteva essere definita tale. Lui era sempre stato un uomo buono, e aveva sempre amato suo fratello nonostante non ci fossero legami di sangue, nonostante tutto quello che gli aveva fatto.
Si abbracciarono in silenzio, le parole non erano necessarie. Mentre Thor non poteva vedere, Loki chiuse gli occhi, li strinse forte e si lasciò andare per un solo, bellissimo momento, al calore che quell’abbraccio, forse troppo atteso, era in grado di donare. Si separarono di comune e tacito accordo, tenendosi ciascuno la spalla dell’altro. “Grazie, fratello” e non ci fu mai momento in cui quella parola venisse direttamente dal cuore.
   
 
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