Raccolti tra le braccia del vento
nel mezzo di una frase,
accade a noi, eterni sognatori,
che la notte silente ci porga la mano
e questo buio, freddo,
non porti timore con sé;
soltanto ignoto, questo avvenire
a noi che intraprendiamo il viaggio,
a noi che vi stringiamo la mano.
E vi guardiamo passeggiare e gioire insieme;
sorride l’ultimo sguardo umido di rugiada.
Lontano il tuo ricordo all’orizzonte
nell’animo rimane vicino.
M’hai atteso placido giaciglio
e rifugio paziente dalle tenebre
all’alba delle paure schiaccianti.
Ma, madre, non mi spaventa
questo vuoto –non più-
né così bianca sembra una tela
spoglia dei suoi colori;
ora vedo la bellezza e la vita,
che tanto hai amato,
con il mio cuore solitario,
e so che in me brilla la tua luce,
illuminandomi il cammino