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Autore: ranyare    03/11/2017    0 recensioni
Quando Garon ha orchestrato l'incidente di Cheve, non ha pianificato soltanto il brutale assassinio del Re di Hoshido, ma anche di appropriarsi di una specifica bambina dal sangue di drago. Ma come poteva essere certo che la bambina che ha strappato dal corpo ancora caldo del Re sia davvero quella giusta?
Le bugie crollano quando Ileana, cresciuta come una principessa nohriana, viene catturata da una pattuglia hoshijin presso l'Abisso Infinito, e portata al cospetto della regina Mikoto e di una ragazza della sua età, Zoe; ma il prezzo da pagare per la verità si rivelerà, però, troppo alto per entrambe.
Mentre le ombre della guerra si stagliano sul continente di Euanthe, Ileana e Zoe dovranno prendersi per mano per proteggere i propri cari dal pericolo imminente.
Dalla storia:
Ma, se gliel’avesse detto, il Principe Ereditario non sarebbe partito con un’armata, preferendo invece una delegazione diplomatica. E Re Garon non avrebbe avuto la guerra che voleva così tanto – la guerra che lui, il suo fedele e capace Iago, aveva passato tutto quel tempo a preparare. Quindi, ovviamente, non aveva detto nemmeno una parola sulla pergamena, già sparita in uno sbuffo di fiamme guizzanti.
Genere: Guerra, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Avatar/Kamui (F), Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Golden Bridges'
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Aranyhíd

Ttonkolenyo

(Amarico)

Una persona che passa tutto il suo tempo pianificando e preparando piani deviati da cui potrebbe trarne vantaggio, di solito a danno di qualcun altro.

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Da uno dei tanti balconi che circondavano l’esterno della sala del Trono, Iago guardava attentamente le frenetiche attività che imperversavano giù, nel cortile che circondava il Castello di Krakenburg.

Cavalli da guerra di mille sfumature grigie e marroni stavano in formazioni, con due cavalieri in sella ciascuno – Arcieri a Cavallo, Cavalieri Oscuri, Gran Cavalieri o Strateghi sedevano di fronte a Eroi, Berserker, Incantatori o Avventurieri. Lord Viverna e Cavalieri Malig accompagnati da Cameriere e Maggiordomi e Generali occasionalmente si levavano per volare attorno alle torri, perché le viverne si innervosivano ad aspettare a terra, anche se i loro compagni umani si stavano sforzando di non farle stancare troppo prima di dover partire per la marcia.

Tutti erano pronti a cavalcare, a volare – a combattere, spade e lance e tomi e archi e asce e pugnali alla mano, assicurati alle selle delle cavalcature o ai fianchi dei soldati. Iago poteva sentire la loro impazienza, rintuzzata dalle parole arroganti che il Principe Ereditario ruggiva a pieni polmoni mentre faceva trottare il cavallo di fronte alle file della sua armata.

C’erano tutti, in groppa allo stallone nero, alle giumente nere, alla viverna nera. Persino dal balcone, Iago poteva vedere la preoccupazione disegnata sulle fronti dei principi, lo strazio sulle labbra delle principesse.

Era uno spettacolo meraviglioso.

La loro agonia era stata palpabile da quando il Maggiordomo leccapiedi della piccola, dolce Ileana si era precipitato a cavallo nello studio del Principe Ereditario, strillando bocconi di frasi senza senso riguardo a un Cecchino di sangue reale, un ponte crollato e una minaccia di morte.

Fortunatamente, Hans si era presentato con lui per tradurre tutto: Ileana non era riuscita ad attivare una Vena di Drago e si era lasciata cadere in mano a una pattuglia hoshijin.

L’ordine del re – di partire subito, con quel frammento di esercito che era stato preparato per prendere possesso del forte, e di andare al salvataggio della principessa rapita – non era riuscito a lenire il dolore negli occhi dei suoi figli. E Iago era stato ben felice di godersi ogni minuto, se non ogni secondo, di quel dolore.

La splendida Elise non aveva perso il sorriso, ma la sua voce sembrava più acuta, come se si trovasse spaccata tra il suo carattere gioioso e vivace e quell’innaturale senso di fretta e angoscia che pareva aver inghiottito tutta la sua famiglia. Era troppo innocente per sapere esattamente cosa ci fosse in gioco, ma la preoccupazione generale la stava sfinendo.

La principessa Camilla aveva riversato tutta la sua attenzione sull’alleggerire il peso portato dai suoi fratelli, resa persino più appiccicosa a causa della preoccupazione… ma quando restava sola, i suoi occhi emanavano una rabbia fredda, calcolata e tagliente che lei non vedeva l’ora di scatenare su coloro che avevano torto anche un solo capello della sua amata sorellina.

Il principe Leo era diventato ancora più silenzioso, e c’erano ombre scure sotto i suoi occhi – ma non il genere di ombre che si ottengono da una notte passata a studiare. Pensieri e incubi terribili su ciò che gli hoshijin stavano facendo alla sua adorata piccola maghetta dovevano tenerlo sveglio, senza dubbio. Era fin troppo consapevole che le loro possibilità di trovarla viva andavano assottigliandosi di secondo in secondo.

Il principe Xander aveva lavorato senza posa per preparare i soldati alla marcia il prima possibile; ed eccoli lì, tutti in fila e pronti al viaggio, appena due giorni dopo l’arrivo del maggiordomo. Di tutti i suoi fratelli, il Principe Ereditario aveva la più tormentata delle espressioni – perché solo lui sapeva che non era solo per la vita di Ileana che doveva temere, ma anche per la sua lealtà. Lui sapeva che non l’avrebbero solo assillata per avere informazioni…

Sapeva che le avrebbero detto di Cheve.

Sapeva che le avrebbero detto che Nohr non era casa sua, che coloro che lei aveva chiamato fratelli e sorelle per tutta la vita non erano la sua famiglia. Quel pensiero lo stava mangiando vivo e, anche se lo nascondeva bene, lo si poteva intravedere dal tremito delle mani quando si separavano dalla sua spada sacra, e bastava saper dove guardare per coglierlo.

Iago sorrise.

Ovviamente, avrebbe potuto dire al Principe Ereditario che le sue peggiori paure erano infondate – che la sua principessina era non solo viva e al sicuro, ma anche leale a coloro che ancora considerava famiglia, e che lo stava aspettando. Avrebbe potuto dirgli della pergamena che la Regina di Hoshido aveva mandato da parte sua.

Ma, se gliel’avesse detto, il Principe Ereditario non sarebbe partito con un’armata, preferendo invece una delegazione diplomatica. E re Garon non avrebbe avuto la guerra che voleva così tanto – la guerra che lui, il suo fedele e capace Iago, aveva passato tutto quel tempo a preparare. Quindi, ovviamente, non aveva detto nemmeno una parola sulla pergamena, già sparita in uno sbuffo di fiamme guizzanti.

Oh, non vedeva l’ora di sapere come sarebbe andata la riunione di famiglia.

Aveva già affidato ad Hans uno dei suoi cristalli di proiezioni, così che avrebbe potuto materializzare un’ombra di se stesso addirittura dal castello per assistere a tutto di persona – ed era certo che il Berserker l’avrebbe attivato senza indugio: quell’uomo era tanto stupido quanto bravo ad eseguire gli ordini, dopotutto, purché gli venisse concessa la possibilità di spargere sangue.

Iago si ritirò dal balcone mentre le truppe ruggivano, zoccoli e ali che facevano tremare il terreno ed i venti. Gli augurò buon viaggio: anche lui era impaziente che la piccola dolce Ileana tornasse a casa, al sicuro tra le mura di Krakenburg.

“…beh, forse non poi così al sicuro.” si disse, un sorriso predatore sulle labbra.

Povera, povera principessina. Aveva così tragicamente fallito la prova del re… e lui non vedeva l’ora di dimostrarle, nel dettaglio, cosa questo comportasse.

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Writers' Space:

Eccoci di ritorno!

Avrei dovuto aggiornare per il 1° Novembre, perché questa Simpatia Estrema di Iago merita soltanto di essere aggiornata per Ognissanti, ma... va beh.

Un capitolo breve, questa volta, che però non poteva essere altrimenti, in cui torniamo per un istante sotto il cielo buio di Nohr per scoprire come il messaggio della Regina di Hoshido sia stato recepito, cosa stia succedendo ai reali di Nohr e che razza di personcina simpatica sia lo stratega di Garon.

Insomma, facciamo un bel respiro profondo perché le cose non faranno altro che complicarsi, di qui in avanti!

Grazie mille a tutti coloro che ci seguono!

Un abbraccio,

Clarisse&B

   
 
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