Serie TV > Elisa di Rivombrosa
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Autore: saramik    04/11/2017    0 recensioni
una principessa cresciuta come una cameriera di un palazzo. Un Barone che la vuole per se. Cristiano riuscirà anche lui ad avere il suo lieto fine?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui nelle stanze di Palazzo Conegliano agli ordini del Barone. Io unica superstite del principato dei Caracciolo. Una notte da bambina la mia famiglia venne sterminata, i miei fratelli uccisi barbaramente. All'epoca ero troppo piccola per capire queste cose, avevo appena tre anni e la mia balia mi protesse da quella furia omicida che si scatenò sulla mia famiglia. Fui cresciuta da lei e adesso eccomi domestica alle dipendenze di un barone era l'unica maniera di sopravvivere la mia balia non poteva più lavorare e quindi avevo accettato il primo lavoro che mi era stato proposto. C'era fermento nell'aria dopo l'uccisione della Baronessa, a lei ero veramente affezionata mi trattava come una figlia. Entrai per sistemare la stanza del Barone quando lui entrò come una furia.
Barone - ancora in queste condizioni la mia stanza?? -
Angelica - mi scusi Barone...- dissi abbassando gli occhi. 
Barone - Angelica adesso non c'è più la mia cara madre che vi protegge...- disse stringendomi a se.
Io mi liberai con tutta la forza che avevo in corpo. 
Angelica - io non so con chi voi abbiate a che fare, ma io esigo rispetto...- lo so che quelle parole mi avrebbero provocato una punizione ma non mi interessava. 
Il Barone mi diede uno schiaffo. 
Barone - come hai osato? Io sono il tuo signore ricordalo...- disse guardandomi.
Io usci da quella stanza di corsa. 
Mi rintanai in una delle stanze. Piansi molto. 
Una volta ripresami feci attenzione, concludendo tutte le mie faccende a non incontrare il Barone. Intravidi solo la Marchesa Van Neker, aveva ammaliato il Barone. Ma io la conoscevo bene Isabella mi aveva parlato di lei. Era una donna avida e molto invidiosa. La cuoca mi mandò a servirgli il thè io tremavo al solo pensiero di riverderlo. 
Entrai che loro due si stavano baciando.
Angelica - scusate...- dissi imbarazzata. 
Il Barone si allontanò subito, e la Marchesa ci rimase.
Barone - ma no, la Marchesa mi stava solo sistemando il colletto...- disse quasi a scusarsi. 
Lucrezia - cos'è adesso ti giustifichi con una cameriera? Voi siete Angelica no?? La preferita della povera Baronessa..- disse avvicinandosi.
Angelica - si Marchesa...- dissi sistemando le stoviglie sul tavolino.
Lucrezia - conosco un altra domestica come voi...quella che tutti chiamano ora la Contessa Ristori..siete solo delle brave ammaliatrici...- disse guardandomi - lei ha saputo entrare nelle grazie prima della Contessa Agnese e poi in quelle di suo figlio...o meglio nel letto del figlio...spero che voi caro Barone Nicola non facciate lo stesso sbaglio...- e rise.
Angelica - non c'è nulla da temere Marchesa il Barone non ha di questi problemi...e non credo che la Contessa Ristori sia la donna che voi descriviate...- cosa mi potevano fare cacciarmi?? tanto sarebbe successo prima o poi visto che il Barone non mi aveva mai visto di buon occhio, solo perché non avevo ceduto alle sue continue lusinghe. 
Il Barone mi guardò malissimo e poi mi congedò. Io finito il mio lavoro tornai a casa, vivevo vicino ai 4 venti e ogni giorno tornare tra la mia gente era come una boccata di aria fresca. 
Incontrai Isabella per strada.
Angelica - Isabella buonasera! - dissi.
Isabella - Angelica di ritorno da Palazzo Conegliano?- disse accompagnandomi.
Angelica - si non so quanto resisterò, il Barone mi sta rendendo la vita impossibile...comunque ho delle informazioni per la tua preziosa Contessa..- dissi.
Isabella - accompagnami allora io sto andando al funerale del povero Padre Simone....- disse facendosi il segno della croce. 
Angelica - cosa padre Simone è morto?- non potevo crederci. 
Isabella - è stata Lucrezia...ma vieni andiamo...- ci avviamo, arrivate davanti la chiesa vedemmo il Capitano Grey che parlava con Gaetano. Non capivo perchè si stesse mettendo male. Isabella si avvicinò al marito, io rimasi in disparte. Il capitano Grey sali sul tavolo.
Cristiano - ascoltate Lazzaroni di Montesanto io sono Cristiano Carracciolo  principe di Montesanto...- non riuscii più a capire nulla, lui era mio fratello? Come poteva essere sopravvissuto? 
Non ci credetti finchè non mostrò lo stemma e la stella Marina, la gemma che per anni era stata al collo di mio padre e di tutti i principi di Montesanto. Io per poco non svenni, mi senti mancare la terra sotto i piedi. 
Mi appoggiai al muro, Isabella si accorse del mio malore e accorse in mio aiuto. Si avvicinarono anche Cristiano, Gaetano e la contessa Ristori. 
Isabella - Angelica, che succede? parlami- disse lei guardandomi. 
Angelica - portami a casa te ne prego...- dissi pregandola.
Cristiano - non può camminare, non si regge in piedi...- e mi prese in braccio. Entrammo in quello che era la mia casa adesso, la mia balia era intenta a cucinare. 
Margherita - oh misericodia...Angelica che succede ?- disse avvicinandosi.
Cristiano mi possò sul letto, quando si girò e vide la Balia per poco non gli prese un colpo.
Cristiano - Balia?- disse guardandola.
Margherita - voi non potete...o signore principino...- disse abbracciandolo - siete vivo....- e iniziò a piangere. 
Gaetano - ma che sta succendendo?- chiese. 
Cristiano - lei è Margherita, è stata la mia Balia quando ero piccolo...- disse guardandola. 
Margherita - ero la  Balia dei principi a Montesanto...sono riuscita a scappare per miracolo quella notte...ve la ricordate?- chiese a mio fratello.
Cristiano - e come potrei scordarla? Quel farabutto del Barone Michele ha fatto fuori tutta la mia famiglia...- disse stringendo i pugni.
Angelica - è stato il Barone Michele con i suoi uomini??- dissi rabiosa. 
Isabella - non ti devi aggitare...- disse cercando di calmarmi. 
Angelica - come posso stare calma...- iniziai a piangere. 
Margherita - non fate cosi...- disse stringendosi a me. 
Cristiano - adesso dobbiamo vendicarci...dobbiamo liberare Montesanto e io devo riprendermi ciò che è mio...a sterminato la mia intera famiglia..- disse. Io non riuscivo a parlare.
Margherita - io Principe devo dirvi una cosa...vedete quella notte io feci una cosa, mi trovavo in camera della vostra sorella più piccola...Maria ve la ricordate?- disse.
Cristiano - come non potrei? avevamo anche la stessa voglia...- e mostrò la sua voglia sul polso. La Balia allora si avvicinò a me e prese il mio polso e lo scoprii. La stessa identica voglia.
Cristiano - Maria...- disse. 
Margherita - sono riuscita a portare in salvo solo lei, l'ho fatta crescere come una mia nipote....- disse guardandolo. 
Elisa - questo vuol dire che Angelica è Maria Caracciolo Principessa di Montesanto..- disse la contessa tra lo sgomento generale.
Mio fratello mi abbracciò. 
Cristiano - pensavo che fossi morta...- disse stritolandomi. 
Angelica - io pensavo lo stesso di te...- piansi.
Gaetano - ma che storia...- disse.
Angelica - adesso dobbiamo solo pensare a come riprenderci quello che è nostro...ma una cosa mi devi promettere il Barone, non devi fargli del male... - chiesi.
Cristiano - lo so che lui non c'entra...ma la deve pagare per quello che ha fatto alla nostra gente...- disse rancoroso.
Angelica - è manovrato, da quella Marchesa prima non era cosi...- dissi io quasi a volerlo proteggere.
Elisa - parlate della Van Ncker?- 
Angelica - si di lei contessa, è perfida dovete stare attenta...- 
Elisa . non vi preoccupate principessa, so come è..- 
Angelica - mi chiamo Angelica contessa solo Angelica...Maria avrebbe dato troppo nell'occhio cosi Margherita ha usato il mio secondo nome..- dissi.
Dopo pochi giorni, Cristiano entrò con i suoi uomini a Palazzo aiutati da me, anche se lui mi aveva detto di stare lontana da quello che stavano per fare io li seguii. Mi misi dientro una porta e spiai quello che stavano facendo. 
Barone - come osate entrare nel mio Palazzo?- disse arrivando nella stanza. 
Cristiano - nulla di quello che c'è qui è vostro Barone...- 
Barone - Capitano Grey...- poi lo guardò un attimo, forse si accorse del medaglione che portava al collo - ho capito voi chi siete...- 
Cristiano - io sono Cristiano Caracciolo Principe di Montesanto..- disse.
Barone - che strano..avevo sempre detto a mio Padre che qualcuno l'avrebbe cercato per le sue malefatte e invece ironia della sorte, avete trovato me..- disse quasi ridendo. Cristiano gli puntò l'arma contro.
Cristiano - adesso finalmente questa storia avrà la fine che merita..- non potevo crederci me lo aveva promesso, io uscii dal mio nascondiglio e mi misi davanti al Barone. 
Angelica - me lo avevi promesso..- dissi guardandolo in faccia. Il Barone mi tirò dietro di se.
Barone - che fai, sei impazzita?- disse guardandomi. 
Angelica - lasciatemi, è una questione tra me e il Principe...- mio fratello mi guardò strano. 
Cristiano - adesso ce ne andiamo ma stia attento Barone..- disse andandonese con tutti i Lazzaroni. 
Io non so cosa mi prese ma vidi tutto nero e svenni. 
Mi svegliai in un letto, mi guardai intorno e riconobbi subito la stanza. Era la stanza del Barone, lui era li seduto su una sedia e mi guardava. 
Barone - ed eccola la nostra intrepida cammeriera...finalmente vi siete svegliata..- disse, avvicinandosi.
Angelica - cosa ci faccio qui?- chiesi. 
Barone - la vostra audacia è stata ammirevole...ma purtroppo siete svenuta poco dopo...- disse. 
Angelica - devo andare mi aspettano...- dissi cercando di alzarmi. 
Barone - chi vi sta aspettando eh? il vostro bel Principe..- disse rabioso.
Angelica - non sapete quello che state dicendo..- dissi cercando di andare alla porta.
Barone - adesso voi mi spiegherete Angelica come hanno fatto ad entrare nel mio palazzo quei Lazzaroni...e che accordo avevate con lui?- disse prendendomi per un polso. 
Angelica - forse prima dovreste sapere altro..la Marchesa Van Necker ha ucciso la vostra povera madre...- dissi. Lui si fermò un attimo. 
Barone - cosa state dicendo? - chiese.
Angelica - perchè non lo chiedete a Maria...anche padre Simone lo sapeva e per questo è stato ucciso da Lucrezia...ma non lo capite che vi sta solo manipolando..venite con me Maria ve lo confermerà di persona..- dissi. 
Lui fece sellare un cavallo, e mi prese tra le sue braccia. Arrivammo nel borgo, davanti alla casa di Maria. Lui bussò con insistenza e poi sfodò la porta. La trovammo che era morta di paura. 
Mamma di Maria - Barone la supplico non ci faccia del male...- 
Angelica - stia tranquilla signora, non si preoccupi..- dissi io rassicurandola. 
Mamma di Maria - ma voi siete..- e mi fece la riverenza, il Barone era stupito da tale comportamento, ma si avvicinò a Maria.
Maria gli raccontò quello che aveva visto quella notte, e di come l'unica possibile assasina fosse la Marchesa.
Il Barone uscii di li come un diavolo, era arrabbiatissimo con Lucrezia. Io lo seguii, avevo promesso a sua madre di vegliare su di lui. 
Sali con rabbia sul suo cavallo. 
Angelica - dove pensate di andare??- dissi io, fermando il cavallo.
Barone - non lo immaginate?- mi  chiese di rimando.
Angelica - cosa otterette cosi, vendetta? La Marchesa saprà gia che sapete tutto ha spie ad ogni angolo quella..- dissi pensando al male che aveva fatto ad Elisa e alla sua famiglia. 
Barone - e cosa vorreste che facessi? che lasciassi impunita l'uccisione di mia madre??- quello che stavo facendo io. 
Angelica - vengo con voi...dovete sbollire prima di aggire- mi sembrava l'unica opzione. Lui mi aiuto a salire e insieme andammo fuori città. 
Il Barone mi aiutò a scendere.
Barone - dovestri avercela con me...e invece sei stata l'unica sincera Angelica....- disse passeggiando, mi aveva portato nel posto preferito di sua madre. Un castello abbandonato poco fuori i confini della città. 
Angelica - in realtà Barone, non sono stata sincera neache io con voi...ma non ne ho colpe, fino a pochi giorni fa non avevo nessuno al mondo...e non sapevo che vostro padre avesse sterminato la famiglia dei Principi di Montesanto...- dissi tristemente.
Barone - Mio padre ha fatto di tutto per accrescere il suo potere...anche cose deplorevoli, io ne sono venuto a conoscezza poco prima della sua morte e gliel'ho rinfacciato...pensavo che tutti fossero morti di quella famiglia...Ridarò al Principe i suoi averi o almeno quelli che sono rimasti in mio possesso...ma ditemi su cosa avete mentito??- chiese curioso
Angelica - vedete Barone in realtà io sono la Principessa Maria Angelica di Montesanto...- dissi tutto di un fiato. 
Lui rimase di sasso. 
Barone - voi siete la Principessa di Montesanto...- ripetete. 
Angelica - la mia Balia mi trasse in salvo quella notte...mi ha cresciuta come una nipote e nessuno ha pensato che io potessi essere la figlia del Principe..- dissi guardandolo. 
Barone - ma ieri vi siete messa tra me e vostro fratello? Perchè? io sono il figlio dell'uomo che ha sterminato la vostra famiglia..- disse. 
Angelica - forse sembrerà strano per voi...ma per me voi non dovete pagare per le colpe di vostro padre, avevo fatto un giuramento a vostra madre che sarei stata al vostro fianco e ho intenzione di rispettarlo..- dissi. 
Barone - solo per questo?- chiese lui, facendomi girare adesso eravamo viso contro viso. Mi baciò fu irruente ma anche dolce e passionale. Non parlammo più, dopo poco risalimmo in sella e ci dirigemmo ai 4 VENTI. Appena entrati mio fratello corse vicino a me. 
Cristiano - lasciatela andare..- disse facendomi scendere bruscamente da cavallo. 
Angelica - ma che stai facendo? - dissi io togliendomi dalla sua presa. 
Cristiano - cosa ti è venuto in mente di portare qui il Barone...- piano piano di radunò gente. 
Barone - l'ho solo riportata a casa...ma era con voi che volevo parlare Principe, io vi devo delle scuse...riavrete tutti i possedimenti che vi sono stati tolti e parlerò io stesso con il re perchè vi reintegri come Principe di Montesanto..- disse inchinandosi. 
Cristiano - e chi mi dice che non mentite...- chiese sospettoso.
Angelica - lo posso confermare io...Maria ha raccontato al Barone cosa ha fatto Lucrezia e adesso è disposto ad aiutare Elisa con la tenuta..- dissi guardandolo.
Elisa - dite davvero...- disse Elisa comparendo da dietro l'angolo. 
Barone - io devo a voi contessa Ristori le mie più profonde scuse...Lucrezia mi ha tratto in inganno...- disse pensando alla madre. 
Elisa - l'importante è che adesso abiate capito chi è veramente dalla vostra parte..- disse sorridendomi - ma forse è meglio che entriamo a parlare dentro...- ci acomoddamo dentro. 
Il Barone mi fu sempre accanto. Ci accomodammo a casa di Isabella, io presi in braccio la Contessina.
Angelica - Agnese..- dissi prendendola in braccio. 
Barone - e questa bella Bambina?- disse sorridendole.
Elisa - lei è mia figlia, la contessina Agnese Ristori...mi dispiace avervela tenuta nascosta, ma con Lucrezia...ho gia perso un figlio per colpa dei suoi inganni contro il nostro defunto re e non volevo rischiare anche con lei...- disse sorridendole. 
Barone - mi dispiace per la vostra perdita...- disse. 
Isabella - qui siamo in molti a cui la Marchesa Lucrezia Van Necker deve qualcosa....ha attentato alla mia vita, quando ero sua dama di compagnia...a quella di Elisa, e alla fine alla vostra povera madre e Padre Simone..che il signore l'abbia in Gloria...Barone noi vogliamo solo giustizia e che lei paghi per i suoi crimini...- disse passandogli da bere. 
Barone - dobbiamo stare attenti, lei ha amicizie potenti...- disse guardandomi. 
Cristiano - se voi siete d'accordo Barone intanto io rimandarei Elisa con sua figlia a Rivombrosa, e mi sentirei più sicuro se con loro andasse anche mia sorella...- disse guardandomi.
Angelica - Cristiano, io devo rimanere qui...- dissi guardando il Barone.
Barone - sono d'accordo con il Principe, voi qui non siete al sicuro Principessa...- io arrossii quando mi chiamò cosi. 
Angelica - Angelica il mio nome è Angelica...- dissi guardandolo.
Barone - come preferite, ma lo sapete la Van Necker non ha simpatia per voi...e se dovesse scoprire chi siete...non posso farvi correre un pericolo simile..- disse prendendomi la mano.
Cristiano - Allora è deciso, quando avremmo assicurato alla giustizia la Marchesa verremmo da voi...- disse rivolgendosi a me ed Elisa. 
Barone - sono d'accordo con voi....adesso se permettete dovrei tornare al Palazzo non vorrei che la Marchesa sospettasse qualcosa...- disse - domani Contessa vi darò prima che partiate tutto il denaro necessario per riscattare la tenuta...- e uscii. Io lo accompagnai al cavallo. 
Barone - non siate in pena per me Angelica, ti giurò che appena questa storia si sarà conclusa verrò da te...anche se dovessi attraversare tutta l'Italia a piedi...- disse baciandomi la fronte.
Angelica - mi raccomando fate attenzione, ve ne prego..- dissi imbarazzata.
Barone - non sarebbe il caso di darmi del tu, infondo io sono un Barone e tu una Principessa...dopo oggi poi...- disse ridendo.
Angelica - come desiderate...scusami come desideri...- dissi, mi azzardai e lo baciai. 
Barone - ci vediamo domani prima che tu parta..- disse e si allontanò. La sera preparammo i bagagli, Margherita non sarebbe venuta con me sarebbe andata da sua figlia, aveva bisogno di lei. 
Arrivammo al porto la mattina prestissimo, anche se io ero contrariata di separarmi da mio fratello e da Nicola. 
Il Barone si fece trovare gia li. 
Barone - Buongiorno...- disse inchinandosi. 
Angelica - Buongiorno Barone - dissi inchinandomi.
Barone - forse ti devo ricordare che tu sei una Principessa e io un Semplice Barone...- disse prendendomi la mano. 
Angelica - è ancora dura per me..- dissi abbassando lo sguardo. Parlò poi con Elisa le diede i soldi promessi, e poi mi prese da una parte. 
Barone - vorrei che tu avessi questa..- disse mettendomi al collo un collana. 
Angelica - ma questa è...- dissi toccandola.
Barone - questa era la collana preferita di mia madre...voglio che l'abbia tu come mia promessa...- mi scese una lacrima. L'abbracciai nello stupore generale. 
Cristiano - penso che dobbiate imbarcarvi..- disse avvicinandosi a me. 
Angelica - mi raccomando, adesso che ti ho ritrovato non voglio perderti...- dissi abbracciandolo.
Cristiano - stai tranquilla...adesso vai..Angelo le affido a te...- disse mentre con Elisa salivamo sulla nave che ci avrebbe condotto a Genova.
Durante il viaggio, ebbi molta paura per quello che sarebbe potuto accadere sia a Nicola che a mio fratello, Elisa mi fu accanto anche lei preoccupata per Cristiano, che lo volesse o meno si erano innamorati. 
Arrivammo dopo 4 giorni a Rivombrosa, la villa era splendida. Ad attenderci c'era sua cognata Anna e il dottor Ceppi suo marito. 
Anna - Elisa...- disse abbranciadola. 
Elisa - Anna che bello essere di nuovo qui a Rivombrosa..- disse sorridendo. 
Anna - Agnese, mamma mia quanto è cresciuta..- disse prendendo in braccio la piccola. 
Elisa - è vero...scusate non vi ho presentato, lei è la Marchesa Anna Ristori e lui è suo marito il Dottor Antonio Ceppi...lei è la principessa Maria Angelica di Montesanto..- io mi inchinai. 
Angelica - è un piacere conoscervi, scusate il mio abbigliamento...- dissi guardando il mio vestiario. 
Anna - venite Principessa sarete stanca...- disse accompagnandomi. I saloni di Villa Ristori erano bellissimi, la Marchesa Anna fece preparare dalle domestiche una stanza per me. Io non volevo essere di disturbo. 
Angelica - Elisa sei sicuro che non sono di disturbo? Hai molti affarri da concludere..- 
Elisa - Angelica, non ti devi preoccupare...adesso che il Barone mi ha dato il denaro che mi doveva, sarà molto più semplice...- disse. 
Giannina - Elisa,Principessa.. i signori Benac chiedono di te...- disse una domestica. 
Elisa - falli passare Giannina..- disse. 
Victor - Contessa è un piacere rivedervi...- disse facendole il baciamano - la Marchesa Anna ci aveva avvertito del vostro ritorno, e siamo venuti subito a farvi visita..spero che il vostro soggiorno a Napoli sia stato piacevole..- non mi piacevano nessuno dei due, suo fratello Armand aveva uno sguardo che non mi piaceva. 
Elisa - molto bene a proposito vorrei parlarvi...- io mi sentivo di troppo - Ma lasciate che vi presenti la mia ospite la Principessa Maria Angelica di Montesanto..- loro rimasero stupiti, i miei abiti non erano proprio quelli di una principessa. Loro si inchinarono, Armand prese la mia mano.
Armand - è un onore conoscervi Principessa...sono Armando Benac - io sorrisi ma per circostanza.
Angelica - il piacere è tutto mio... adesso non vorrei essere scortese, ma perdonatemi Elisa sono veramente stanca vorrei andare nella mia stanza..- mi fece accompagnare da una domestica Bianca. 
Bianca - ecco Principessa questa è la vostra stanza, se permettete vi sistemo i vestiti...- disse spostando il mio baule. 
Angelica - aspettate vi aiuto..- dissi aiutandola. 
Bianca - voi Principessa che aiutate una domestica?- chiese sorpresa.
Angelica - sono molto più simile a voi, sono nata come una principessa ma sono cresciuta come una domestica di Palazzo Conegliano...- le confidai. 
Riposai per un paio d'ore, ero veramente stanca e in pensiero. Mi alzai che era gia ora di cena, mi cambiai d'abito mi misi uno dei miei vestiti migliori, la baronessa me ne aveva regalati 4. Arrivai nel salone, la tavola era imbadita.
Anna - Principessa, volevo presentarvi mia figlia la Marchesina Emilia e mio nipote il Conte Martino Ristori..- loro si inchinarono. 
Angelica - vi prego sono solo Angelica...- dissi io.
Anna - come desiderate Angelica..- cenammo tutti in allegria. 
Elisa - vorrei fare un brindisi, a Rivombrosa che è tornata pienamente nelle nostre mani..e che sarà il futuro dei nostri figli..e ai nostri amici lontani che possano raggiungerci al più presto..- brindammo alla loro salute. 
Sentii Elisa parlare con Anna dell'amore che provava per mio fratello, Anna la convinse a non rinunciare all'amore, che il suo defunto marito l'avrebbe voluta felice. 
Qualche giorno dopo arrivò una terribile notizia, mio fratello era Morto o almeno era questo quello che diceva una lettera. Io con Elisa decidemmo subito di ripartire, i due fratelle Benac ci avrebbero accompagnate fino a Gevona. Eravamo in calesse quando Armand si girò verso di me
Armand - non vi preoccupate Principessa, ci siamo noi a proteggervi..perchè non bevete un pò d'acqua...anche voi Contessa vi vedo pallida..- non so cosa ci fosse in quell'acqua ma so che mi risvegliai in un fienile legate e imbavagliata. Vidi solo Armand che si avvicinava. 
Armand - mia cara Principessina, è da quando vi ho visto che non ho altro per la mente...- disse accarezzandomi il viso, io cercai di ribellarmi. Lui mi tolse il bavaglio. 
Angelica - cosa volete da me? dov'è Elisa?- chiesi preoccupata.
Armand - la contessa è con mio fratello, vedete anche lei dovrà ricambiare il suo amore...- io aveva paura di quel folle. Sentimmo poco dopo la voce di Angelo e sentii quella di Mio fratello. Armand scappò, io iniziai a gridare.
Angelica - sono qui,aiuto...vi prego...- dissi con tutta la voce che avevo in corpo. Non potei credere ai miei occhi quando vidi Nicola. 
Angelica - Nicola sei qui...- Mi liberò e io lo abbracciai. Nicola - vieni presto, dobbiamo trovare Elisa..- vidi poi mio fratello che usciva da un altro fabbricato con Elisa. Corsi ad abbracciarlo. Tornammo insieme a Villa Ristori. 
Anna - Elisa Angelica...oh mio dio..come hanno potuto?- disse facendoci accomodare in salotto.
Elisa - sono due mostri...- disse sedendosi.
Nicola - Angelica ti senti bene?- disse vendomi in viso. 
Angelica - si, troppe emozioni tutte insieme...- dissi prendendogli la mano. 
Antonio - perchè non mi permettete che vi controlli, forse dovreste andare a riposare, siete bianca....anche tu Elisa..- disse.
Angelica - forse stendermi non mi farà male...- andai in camera mia. Nicola mi accompagnò. Lo feci entrare, anche se sapevo esserlo sconveniente. 
Nicola - Angelica dovresti riposare un pò..hai sentito il dottor Ceppi..- disse.
Angelica - non riesco a credere a quello che è successo oggi...- mi sedetti sul letto - ma dimmi come stanno a Napoli..- chiesi curiosa. 
Nicola - tutti bene, il Principe è diventato consigliere del Re, e lo ha mandato qui in missione...sarà lui a gestire i rapporti tra i due regni, quindi Rimarrà qui a Torino ancora per un pò...- ero contenta di ciò.
Angelica - e Lucrezia?- 
Nicola - quella vipera, è riuscita a farla franca ma non vi preoccupate prima o poi pagherà per le sue maleffatte...- disse stringendo i pugni.
Angelica - ne sono sicura...- dissi alzandomi e avvicinandomi a lui. Lui mi abbracciò.
Nicola - mi sei mancata...soprattutto non avevo qualcuno con cui battibeccare...- disse ridendo.
Angelica - ah è cosi...bhe è vero vi ho sempre tenuto testa...- dissi.
Nicola - si, anche quando eri la mia cammeriera non hai mai avuto problemi a dirmi che sbagliavo...e forse è proprio per questo che mi sono innamorato di te...- mi baciò fu passionale, dolce.
Mi lasciò riposare, non cenai neanche. Mi svegliai la mattina successiva ben riposata. Sistemai la stanza e poi andai nel salone per la colazione, erano gia tutti li. 
Nicola - Buongiorno dormito bene?- disse spostandomi la sera per farmi accomodare.
Angelica - meravigliosamente come non capitava da molto..- dissi sorridendo. 
Anna - adesso che tutto si è risolto quali sono i vostri progetti Angelica?- mi chiese, io non avevo mai pensato alla mia vita dopo. Nicola sicuramente sarebbe ritornato a Napoli, io sarei rimasta con mio fratello. 
Angelica - ancora non so dipende tutto dal mio caro fratello...- dissi guardandolo. 
Cristiano - io devo rimanere qui, ho delle faccende da sbrigare per conto di sua Maesta...non penso di ritornare a Napoli prima di un anno o due...- disse, io ci rimasi male. 
Nicola - Principe potrei parlarvi in privato se posso...- disse intromettendosi.
Cristiano - vogliate scusarci...- e andarono nell'altra stanza. 
Io dopo colazione mi ritrovai a camminare per gli splendidi giardini di Rivombrosa, accompagnata da Elisa. 
Elisa - qualcosa vi turba Angelica?- chiese.
Angelica - lo avete capito...è il Barone Nicola, tra noi è nato qualcosa, e saperlo lontano non sarà facile...mio fratello qui ha voi vi amate gli starete vicino..potete capirmi spero..- dissi confidandomi. 
Elisa - vi comprendo benissimo, ma vedrete che troveranno una soluzione..- disse lei rincuorandomi.
Cristiano e Nicola ci vennero incontro, e il Barone mi chiese di accompagnarlo per parlarmi. 
Angelica - quando ripartirete?- chiesi io.
Nicola - tra pochi giorni, ci sono ancora tante cose da sistemare...è proprio di questo che volevo parlarti..con tuo Fratello abbiamo deciso che potresti, ovviamente se vuoi, venire con me...tuo fratello ha deciso di lasciarmi Palazzo Conegliano, in cambio io darò a lui la mi residenza di Torino...gli ho gia restituito il suo patrimonio, ma mi ha detto che in sua assenza sarò io ad occuparmi di Montesanto...a patto che tu sia con me...- io non potevo crederci, mio fratello accettava quindi il nostro amore. 
Angelica - io ne sarei felice..- lui mi abbracciò e mi baciò. 
Nicola - ovviamente dovremmo organizzare le Nozze al più presto...- disse. Alla parole Nozze io rimasi sorpresa.
Angelica - nozze?- ripetei.
Nicola - certo, gli ho chiesto la tua mano...io ti amo Angelica...- disse convinto.
Angelica - anche io Nicola, ma scusate e il corteggiamento? - dissi io prendendolo in giro.
Nicola - e tutti gli aguati che ti ho fatto??- rispose lui.
Angelica - ahh e me li chiami corteggiamento...?? a me sembrano solo brama di possedermi..- dissi impertinente.
Nicola - erano entrambi..- e rise. 
Angelica - dovrò dire agli altri che tra poco ci sarà un matrimonio allora...- e lo baciai.
Quella sera stessa demmo la notizia. Nessuno se l'aspettava. 
Nicola - se permettete vorrei fare un brindisi, la qui presente Principessa Maria Angelica ha accettato di sposarmi..- tutti rimasero sorpresi, e partirono poi con gli applausi - ad Angelica la futura Baronessa di Conegliano..- tutti si congratularono. Dopo cena ebbi modo di parlare con mio fratello in privato.
Cristiano - sei felice?- mi chiese.
Angelica - molto, non credevo che tu saresti stato d'accordo...- dissi.
Cristiano - spero di non sbagliarmi, ma il Barone è molto diverso da suo padre...e l'unica cosa che importa è che tu sia felice..- disse abbracciandomi.
Angelica - l'unica cosa che mi dispiace è che starai lontano...- dissi.
Cristiano - dovrò comunque venire a Napoli spesso, e quando vorrai mi raggiungerai qui a Torino...e poi presto ci vedremmo al tue nozze...- 
Angelica - ovviamente se no chi mi accompagna all'altare...con Nicola pensavamo alla fine del mese prossimo...il tempo per farmi fare un corredo, e un guardaroba adeguato...- ne avevamo parlato quel pomeriggio. 
Dopo pochi giorni io e Nicola partimmo, sarei stata sua ospite nel frattempo che completavamo tutte le faccende per il matrimonio. Il giorno dopo essere arrivati, andai ai 4 venti, morivo dalla voglia di rivedere la mia gente. 
Angelica - Nicola allora con il tuo permesso io vado, non starò via molto...- dissi dopo colazione.
Nicola - mi raccomando fai attenzione mia cara...e comunque non devi chiedermi il permesso sei la padrona qui...- mi baciò.
Angelica - ancora non lo sono...anche se tra poco diventerò tua moglie...- dissi.
Nicola - devi abituarti, adesso vai...io devo sbrigare delle pratiche e vedere gli scavi come vanno...- disse congedandomi. 
Angelica - a dopo..- andai a cavallo, Nicola me ne aveva preso uno bianco bellissimo. 
Arrivata trovai il solito mercato, mi sembrava essere passata una vita. 
Bussai alla porta di Isabella.
Isabella - Angelica...- disse abbracciandomi.
Angelica - quanto mi siete mancati...e Gaetano?- dissi.
Isabella - è di la, te lo chiamo...Gaetano vieni, vieni a vedere chi c'è..- lui si affacciò dall'altra stanza.
Gaetano - Principessa...siete tornata, allora piaciuto il Piemonte..- disse ridendo.
Angelica - Principessa? Gaetano sono sempre io Angelica...non chiamarmi Principessa ci conosciamo da una vita e poi tra poco non lo sarò più...- dissi.
Gaetano - che vuoi dire? non mi dire che il Barone vi ha giocato qualche brutto scherzo...- chiese preoccupato.
Angelica - bhe si in un certo senso...a chiesto la mia mano e alla fine si questo mese ci sposiamo...- dissi contenta.
Isabella - sono cosi contenta per te...- disse abbranciodomi.
Gaetano - congratulazioni, futura Baronessa..- disse ridendo. 
Rimasi li per un pò era quasi tardo pomeriggio, quando rientrai a palazzo. 
Angelica - scusami Nicola, ma il tempo è volato..- dissi raggiungendolo nel suo studio. 
Nicola - non ti preoccupare, sono stato molto preso..allora che dicono ai 4 venti..- chiese, mentre mi accompagnava in uno dei saloni. 
Angelica - o non molte, sempre le solite. Sono felici per il nostro matrimonio..- dissi io.
Nicola - ne sono contento, adesso però c'è una cosa che voglio fare..- disse avvicinandosi a me. Mi baciò con passione, mi fece indietreggiare fino a farmi entrare in una stanza, la riconobbi era la sua. Mi fece sedere sul letto Inzio a sbottonarmi il corsetto, avevo capito le sue intenzioni, ma non mi sentivo pronta. Lo spostai e fuggii via. Vagai un pò per i giardini, cercai di trovare un posto dove poter pensare indisturbata, infondo era una cosa normale tra due innamorati, ma per me era la prima volta. Si fece sera, rientrai nella mia stanza, ad attedermi c'era Nicola seduto su una poltrona, dormiva. Presi una coperta gliela misi sopra, lui aveva dei desideri ma io non mi sentivo pronta. Avevo sempre pensato che sarei arrivata pura al matrimonio, ma lui da esperto quant'era non poteva di certo capirlo. Andai nella stanza da bagno mi cambiai, indossai la camicia da notte e mi misi sotto le coperte, ormai si era fatto tardi. Un pò mi dispiaceva vederlo dormire li sulla poltrona, ma non avevo il coraggio di affrontarlo. 
Non riuscii a dormire molto mi svegliai che erano le 3 di notte, mi girai molto nel letto. 
Nicola - non riesci a dormire?- senti all'improvviso.
Angelica - sei sveglio..- osservai. Mi tirai su, e mi portai le coperte per celarmi. 
Nicola - non devi avere paura...- disse alzandosi e venendo verso di me. 
Angelica - non puoi capire...- ammisi, tremavo quasi. 
Nicola - cosa non posso capire?- disse tirandomi via le coperte. Io mi strinsi a riccio, come se questo mi avrebbe protetto da un suo assalto. 
Angelica - io non sono mai stata con un uomo...- dissi impaurita. 
Nicola - bhe io sono il vostro promesso sposo..- disse inziandomi a baciare il collo. 
Angelica - io...e se non sono capace, sei stato con molte donne, che sicuramente vi avranno allietato meglio di come mai potrei fare io...- dissi alzandomi. 
Nicola - è solo questo il problema?- disse avvicinandosi a me. 
Angelica - ho paura..- ammisi. Lui mi prese per mano, mi accompagnò a letto. Io mi rimisi sotto le coperte, lui si tolse la vesteglia da notte che indossava era a petto nudo io mi voltai dall'altra parte. Scosto le coperte dall'altra parte del letto e si sdraio. 
Nicola - non devi avere paura, adesso dormi amore..- disse prendendomi tra le sue braccia. Io mi rilassai completamente e mi addormentai. La mattina successiva mi alzai e lo cercai nel letto ma non lo trovai. Che mi fossi immaginata tutto? Corsi a vestirmi. 
Lo trovai che faceva colazione. 
Angelica - Buongiorno..- dissi imbarazzata - dormito bene?- chiesi.
Nicola - Buongiorno, che dire ho dormito splendidamente...lo sai che hai il vizio di parlare nel sonno?- io per poco non mi strozzai con del succo. 
Angelica - me lo hanno detto..- ammisi. 
Nicola - e chi di grazia?- chiese geloso. 
Angelica - la mia Balia...- risi - Cosa avrei detto?- chiesi curiosa.
Nicola - a parte che dovevi pulire la stanza...- rise - che mi amavi..- si sporse e mi rubò un bacio. Quel giorno vennero le sarte per prendermi le misure per il mio vestito da sposa, e anche per confezionarmi alcuni abiti per il mio guardaroba. Avremmo avuto un importante ricevimento di li a poco. Io speravo solo di non incontrare Lucrezia. Alla regina non era molto simpatica fortunatamente. 
Arrivo anche la sera del ricevimento, si teneva presso il Palazzo Salva. Il Barone lo aveva dato in onore della nascita del suo primo erede, non potevamo mancare. Anche il re avrebbe partecipato. Era il mio primo recevimento come Principessa di Montesanto. 
Nicola - sei nervosa?- mi chiese in carrozza. 
Angelica - molto...e se ci fosse Lucrezia?- chiesi timorosa.
Nicola - purtroppo dovrai fare buon viso a cattivo gioco...ma stai tranquilla non potrà farti nulla...- arrivammo poco dopo. Il Palazzo era magnifico, avevo visto molto volte i recevimenti come quelli a palazzo Conegliano ma solo da lontano. 
Entrati andammo subito a salutare i padroni di casa. 
Barone Salva- Nicola, caro amico mio...quale onore averti qui..- disse abbracciandolo. 
Nicola - Alfredo, grazie a te per avermi invitato..- disse lui. 
Alfredo - e questa splendida fanciulla?- chiese vedendo come stringevo il braccio del mio promesso.
Nicola - oh ma certo, non ho ancora avuto modo...Alfredo vi presento la Principessa Maria Angelica di Montesanto..Angelica lui è il Barone Salva un mio ottimo amico, ma anche il padrone di casa..- io mi inchinai.
Angelica - è un piacere conoscervi Barone...- dissi io.
Alfredo - il piacere è mio Principessa...- disse stupito. 
Nicola - presto la Principessa diverrà mia moglie...- disse lui orgoglioso.
Alfredo - ma...- rimase senza parole - congratulazioni caro mio...- disse abbracciandolo. 
Incontrammo anche la Baronessa, le feci le congratulazioni per la nascita del piccolo erede e poi Nicola mi presentò a qualcuno dei suoi amici. Arrivarono anche il re e la regina a cui Nicola mi presentò. 
Regina - è un piacere conoscervi, ho sentito molte cose su di voi...- disse. 
Angelica - spero tutte positive vostra maesta..- dissi imbarazzata. 
Re - oh direi più che positive, e ditemi come sta il vostro caro fratello? si trova bene nel Piemonte..- mi chiese. 
Angelica - direi benissimo, è ospite dalla Contessa Ristori al momento..ma sogna sempre il sole della nostra terra ne sono sicura...- il ricevimento prosegui senza intoppi finchè non mi imbateii in Lucrezia. 
Lucrezia - eccola qui la nostra Principessina, finalmente avete ottenuto quello che volevate no?- mi disse cogliendomi di sorpresa. Nicola si era assentato per parlare un attimo di affari. 
Angelica - Marchesa..- dissi io con ribrezzo. 
Lucrezia - vedo che il Barone Nicola non c'è...cos'è si è gia stufato di voi? - disse.
Mi sentii afferrare da dietro, riconobbi subito il profumo di Nicola.
Nicola - Lucrezia, forse dite cosi perchè non avete saputo la lieta notizia..la Principessa mi ha fatto il grande onore di accettare la mia proposta..- disse lui duro.
Lucrezia - quale proposta?- disse lei nello stesso tono.
Nicola - di diventare la mia promessa sposa..- lei ci rimase di sasso. Dovette far buon viso a cattivo gioco.
Lucrezia - ma ne sono felicissima...- il Barone Salvo si era avvicinato. Mi abbracciò - Vedremmo quando vi troverete soli, scommetto che vi tradirà con qualcuna alla prima occasione...dopo essere stato con me...- io non ci potevo credere. Rimasi di sasso. 
Lucrezia - i miei più sentiti auguri Barone Nicola..- e abbracciò anche lui, eravamo cosi vicini che riuscii a sentire quello che gli disse - quando vorrete il mio letto è sempre disponibile..- io non so cosa mi prese ma mi allontanai con una scusa. 
Angelica - vogliate scusarmi...- mi riffugiai fuori al balcone. Dovevo dire che la vista da quel palazzo era stupenda. Ero scossa dalle parole di Lucrezia, da quello che aveva osato dire. 
Nicola - non ti senti bene?- disse cogliendomi di sorpresa.
Angelica - no è che non respiravo bene dentro...- mentii. 
Nicola - dimmi la verità è per Lucrezia?...- disse stringendomi a se.
Angelica - ho sentito quello che ti ha detto..- ammisi. 
Nicola - non devi credere alle parole di quella donna...dovrebbe solo marcire in carcere...- lo sentii irrigidirsi.
Angelica - mi dispiace...non devo dar retta a quello che dice lo so..ma se penso a tutte le donne con cui sei stato...io? io non sono nemmeno un pò come loro..- 
Nicola - ed è per questo che ti amo..sei unica, un fiore di rara bellezza...- e mi baciò. Fui rincuorata dalle sue parole. Tornammo a Palazzo molto tardi, lui mi diede la buonanotte e io andai nella mia stanza. Decisi di fare una pazzia, mi cambiai e mi misi poi una vestaglia. Andai in camera sua. Sapevo che c'era una guardia sempre a sorvegliarla. Io potevo entrare però senza problemi. Lo trovai gia nel letto, quando entrai mi guardò incuriosito. 
Angelica - non pensare male di me...- dissi diventando rossa - posso dormire con te stanotte?- chiesi. 
Nicola - ma certo..- io mi infilai subito sotto le coperte - posso sapere perchè?- mi chiese. 
Angelica - perchè...ti amo..e poi dormo meglio se ci sei tu accanto a me..- lui mi baciò, fu molto audace. Questa volta non mi tirai indietro, non mi importava più di aspettare dopo le nozze, finalmente avevo capito ci amavamo e questo era tutto quello che volevo. Mi tolse la camicia da notte, adesso eravamo pelle contro pelle, passamo la notte a fare l'amore e fu la cosa più bella che avvessi mai vissuto. 
La mattina dopo mi alzai più tardi di quanto avessi mai fatto, Nicola gia si era alzato perchè il suo posto era freddo. Io mi rivesti e corsi in camera mia a cambiarmi. Cercai Nicola ma era gia uscito per andare agli scavi, non mi aveva lasciato neanche un biglietto. Che non gli fosse piaciuto? Me ne restai tutto il giorno nella mia stanza. Lui non rientrò per pranzo, e la sera neanche. Non lo vidi, decisi di andare a letto piansi finchè non mi addormentai. Forse le parole di Lucrezia erano vere. Venni svegliata da qualcuno che mi accarezzava. 
Nicola - non volevo svegliarti. Perdonami...- disse baciandomi una spalla. 
Angelica - non ti preoccupare...- dissi tristemente. 
Nicola - mi dispiace essere stato via tutto il giorno, ma il Re mi ha convocato, e sono dovuto andare...- disse. 
Angelica - spero nulla di cui preoccuparsi..- chiesi.
Nicola - no solo un parere su un ritrovamento, un anfora molto bella..e sapendo che io sono un esperto ha voluto una mia opinione..- disse spogliandosi. 
Angelica - ne sono contenta..- dissi con un sorriso amaro.
Nicola - qualcosa ti turba...dimmi cosa pensi?- disse infilandosi nel letto. 
Angelica - no solo brutti pensieri...- 
Nicola - riguardano me?- 
Angelica - io ho pensato...ho creduto..che ieri notte non fossi stata all'altezza e se è cosi...me ne dispiaccio..- dissi piangendo. 
Nicola - shhh shhh cosa te l'ha fatto credere? la mia assenza di oggi?? Ma no amore mio ieri sera è stata la notte più bella della mia vita...- disse prendendomi tra le sue braccia. 
Angelica - sono solo una stupida...- dissi lasciandomi cullare.
Nicola - è in parte colpa mia...dovevo capire che le parole di ieri ti avevano colpita...ma tu devi credermi non ho conosciuto mai una donna pura, dolce, passionale quanto te...- mi baciò. Quella notte fui ancora sua. La mattina mi svegliai che lui ancora dormiva, era bello osservarlo cosi indifeso. 
Mio fratello, Elisa e tutta la famiglia Ristori arrivarono qualche giorno prima del mio matrimonio. Io appena li vidi corsi ad abbracciare mio fratello.
Angelica - Cristiano...- lui mi prese tra le sue braccia.
Cristiano - Angelica...oh mio dio ti sei fatta ancora più bella...- disse. 
Angelica - bugiardo...Elisa Anna è un piacere avervi qui, Dottor Ceppi..Martino Agnese Emilia..- dissi salutandoli tutti. 
Anna - grazie ancora per l'invito..- disse Anna abbracciandomi.
Angelica - sono contenta che siete riusciti a venire...- dissi accompagnandoli nel salotto di Palazzo Conegliano.
Elisa - come vanno le cose, qualche problema con Lucrezia...?- chiese. 
Angelica - no fortunatamente, anzi so che si è trasferita a Venezia il Re ha fatto parecchia pressione...- dissi sorridendo - purtroppo Nicola è a corte oggi, non ha potuto rimandare...ma lo vedrete sicuramente stasera ai 4 venti hanno organizzato una festa...- ci ripossamo un pò. Erano giorni che ero sempre stanca che mangiavo poco, ma pensai che fosse l'ansia per le nozze. Arrivò la sera e andammo tutti ai 4 venti. 
Gaetano - Principe siete tornato finalmente..- disse abbracciandolo. 
Cristiano - Gaetano, che piacere allora come va? - 
Gaetano - molto meglio, la Principessina ci tiene tutti in suo potere ma noi ne siamo più che felici...- e ridemmo tutti. Isabella raggiunse il marito. Abbracciò Elisa. 
Isabella - Elisa che gioia rivederti...- disse - Marchesa Anna Dottor Ceppi..- disse inchinandosi.
Martino - Isabella..- disse abbracciandola. 
Isabella - oh signore...Conte Ristori...quanto siete cresciuto..- disse. 
Martino - e devo tutto a voi Isabella, se non ci fosse stata voi quel giorno..- confessò. 
Nicola arrivò poco dopo. Salutò tutti con i solito convenevoli. Poi mi prese e mi fece ballare. Io ero molto felice, poi mi fermai a riposarmi, lo osservai che prendeva la contessina Agnese in braccio e la fece ballare. 
Cristiano - gia stanca?- disse mio fratello porgendomi la mano per farmi ballare. 
Ballammo, ma forse per il troppo girare o forse per la troppa stanchezza svenni. 
Mi ritrovai nella mia stanza a palazzo, era ancora notte fonda, vicino a me il medico. 
Medico - come vi sentite Principessa?- chiese. 
Angelica - bene, ma cosa è successo?- 
Medico - siete svenuta...vi succede spesso ultimamente?- mi domandò.
Angelica - no, ultimamente però sono sempre stanca e ho una forte nausea sopratutto la mattina appena sveglia...- dissi - è molto grave?- chiesi preoccupata.
Medico - oh no Principessa, un ultima domanda quando è stato il vostro ultimo periodo...-  diventai rossa. 
Io ci pensai bene. 
Angelica - più di un mese fa...- dissi convinta.
Medico - la mia diagnosi è che sicuramente siete in stato interessante...- disse. Non credetti alle mie orecchie.
Angelica - ne siete sicuro?- dissi.
Medico - si Principessa, le mie più sincere congratulazioni...- 
Angelica - un bambino...ve ne prego non dite nulla al momento, dite uno svenimento dovuto a...quello che volete..ma ve ne prego, vorrei dare io la notizia ai miei cari...- lo pregai e lui accettò, poi si congedò. Io ero al settimo cielo, un bambino mio e di Nicola. Nicola entrò poco dopo, seguito da mio fratello ed Elisa. 
Angelica - ancora svegli? mi dispiace avervi fatto preoccupare...- dissi dispiaciuta. 
Nicola - sei sicura di star bene adesso??- chiese preoccupato.
Angelica - vedrai un bella dormita e domani starò ancora meglio...- 
Elisa - ci siamo molto preoccupati..- disse 
Cristiano - non farmi mai più uno scherzo di questo genere...- 
Angelica- adesso andate sarete sicuramente stanchi...- 
Mi augurarono la buona notte 
Nicola - sarà una notte molto lunga senza averti al mio fianco..- mi disse all'orecchio. Io quando loro uscirono mi toccai il ventre. Pensai tutta la notte a quel piccolo esserino che cresceva nel mio ventre. La mattina dopo mi alzai più riposata che mai, Elisa e Anna mi aiutarono a scegliere le stoviglie per il ricevimento e altri mille piccoli dettagli che furono molto importanti però. 
Arrivò anche il giorno delle nozze, indossai il mio abito e il velo. La chiesa era gremita di fiori, e di Nobili ma anche dei Lazzaroni che avevano voluto essere presenti. Mio fratello mi condusse all'altare e li io e Nicola ci giurammo amore eterno. La festa fu magnifica, io e Nicola godemmo a pieno di quella giornata circondati dall'amore delle persone a noi più care. La sera arrivò in un attimo, e finalmente dopo giorni potei dormire con quello che a tutti gli effetti adesso era il mio sposo. 
Nicola - finalmente un pò soli..- disse prendendomi in braccio. 
Angelica - veramente non siamo proprio soli...- dissi ridendo.
Nicola - ma io qui non vedo nessun altro..- disse mettendomi giu.
Angelica - c'è ma ancora è piccolo e non si vede, ma tra qualche mese sarà qui ad allietare le nostre giornate..- mi portai la mano al ventre. 
Nicola - vuoi dire che sei...- disse sorpreso.
Angelica - che sono in dolce attesa...- lui mi baciò, poi prese e mi fece girare. La notte la passamo a parlare di come sarebbe stato, facemmo anche l'amore. 
La mattina successiva demmo l'annuncio alla nostra famiglia. 
Angelica - avremmo un annuncio da fare...- dissi io richiamando l'attenzione di tutti. 
Nicola - vedete cari amici, cognato...- disse rivolgendosi a Cristiano - ieri la mia novella sposa a deciso di farmi un regalo..- e rise - tra qualche mese avremmo un altro Barone di Conegliano..- disse.
Angelica - o baronessa- aggiunsi io. 
Tutti furono sorpresi, si congratularono con noi per il lieto evento. 
Cristiano - sono felice per te sorellina....- 

                                               

  
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