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Autore: komova_va    04/11/2017    0 recensioni
Ambientata durante la 1x05. Mentre Suor Angela, Giulia e Marco sono al ballo a cercare di fare chiarezza sul caso della signora Casalgrande, Azzurra rimane al convento con la gamba ingessata. (S)fortunatamente, la compagnia non le manca.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Azzurra Leonardi, Cecilia Sabatini, Giulia Sabatini, Margherita Morbidelli
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il secondo pensiero di Azzurra quando bussa alla sua porta, è che non avrebbe dovuto farlo. E' un po' la sua specialità, agire senza riflettere e pentirsene dopo neanche un istante. Il primo pensiero invece, è che ci sta mettendo decisamente troppo a venire ad aprire. Forse è un chiaro segno del fatto che dovrebbe tornarsene in camera a leggere l'ultima rivista di moda appena arrivatale per posta – sta quasi considerando l'idea quando, finalmente, la porta si apre.

-Eccomi eccomi, scusa mamma non la finiva più al telef- l'altra ragazza tronca la frase a metà quando, dopo aver riposto il telefono nella tasca dell'orrendo plaid verde e giallo che sta indossando, alza lo sguardo e scopre finalmente chi è la persona che la sta cercando.

-E tu che ci fai qui? - Sembra sinceramente sorpresa, Azzurra non trova traccia di sarcasmo o cattiveria nel suo tono di voce – lei lo sa bene, essendo un'esperta in materia. -Non dici sempre che l'arredamento di camera mia è un affronto personale al buon gusto?

E' vero, ma non è colpa sua se in effetti lo è. Comunque, il fatto che a discapito di ciò sia venuta fin lì dovrebbe significare qualcosa, no?

-Senti pensavo, dato che stasera siamo entrambe qua al convento e tu non devi studiare perchè la sessione d'esame ti è appena finita, perchè non ci vediamo un film assieme?

Sulla faccia di Margherita si dipinge un sorriso entusiasta. E' vero, avrebbe potuto tranquillamente vederselo da sola, in fondo un computer ce l'ha, eppure negli ultimi tempi sta lentamente cominciando ad abituarsi alla presenza, per non dire alla compagnia, di quella goffa ragazza dai modi di fare completamente diversi dai propri e totalmente priva di senso del buon gusto. Anche se la loro convivenza non sta andando avanti da molto tempo ormai è chiaro a tutti all'interno del convitto, in particolar modo a suor Angela, che le due ragazze non hanno assolutamente niente in comune, a cominciare dal tipo di ambiente in cui sono cresciute, per non parlare poi di interessi, gusti, modi di fare... si potrebbe dire che sono esattamente agli antipodi.

Nonostante questo, Azzurra deve ammettere che non le sono affatto dispiaciuti i pomeriggi di shopping recentemente passati in compagnia di Margherita – aveva indubbiamente contribuito il fatto che quest'ultima si fosse offerta di sua spontanea, anzi, spontaneissima volontà chiaramente di portarle le borse, ma non è solo questo. Si è anche divertita ad insegnarle tutti i rudimenti in fatto di moda, a indicarle le marche più consigliate e quelle da evitare come la peste – le basi proprio. E nonostante si sia accorta che Margherita era visibilmente annoiata e affaticata – come darle torto d'altra parte, da ogni negozio in cui entravano Azzurra usciva con almeno un paio di sacchetti, quando decideva di non comprare tanto, - Azzurra aveva anche notato che in realtà Margherita aveva ascoltato con attenzione ogni sua spiegazione, tant'è che alla fine aveva saputo rispondere bene ad ogni domanda che la sua “insegnante” le aveva rivolto per verificarlo. Spera solo che sappia applicare quei concetti anche alla praticità e alla vita di tutti giorni, anche se ne dubita fortemente. Margherita sembra come avere un radar per abbinamenti orribili e motivi altrettanto osceni.

Ma comunque, Azzurra aveva apprezzato molto il fatto che fosse stata attenta e l'avesse ascoltata, nonostante la sua chiara mancanza di interesse e il fatto che avrebbe potuto tranquillamente fingere di farlo. E' bello per una volta avere qualcuno che presti attenzione a quello che dice e che non la ignori guardando il telefono o pensando agli affari propri. Suo padre lo faceva tutto il tempo, al punto che per lei era quasi diventata la normalità, stupendosi quando invece accadeva il contrario. Anche le sue amiche non erano tante diverse, specialmente ai tempi del liceo – essendo una delle ragazze più ricche e popolari della scuola, era normale che molte sue coetanee facessero soltanto finta di interessarsi a lei per entrare nella sua cerchia e ottenere un po' di popolarità. Azzurra naturalmente interpretava il ruolo dell'ingenua e fingeva di non accorgersene, perchè in fondo le piaceva avere tanta gente attorno, ma la realtà è che all'epoca finiva spesso col sentirsi segretamente ed irrimediabilmente sola, proprio a causa di questa ragione.

Con Margherita è diverso. Non la definirebbe un'amica, non ancora perlomeno, si conoscono da poco, e nonostante vivano sotto lo stesso tetto sono state poche le occasioni avute per scambiare quattro chiacchiere; in parte perchè Margherita è una studentessa universitaria che si sta laureando in medicina, per cui quando non è a lezione generalmente studia; in parte perchè Azzurra aveva provato una naturale repulsione nei suoi confronti fin dal loro primo incontro, solo per il modo in cui era vestita in realtà, di conseguenza gli sforzi fatti da parte sua per riuscire a socializzare con lei erano stati, bhe, inesistenti. Ma soprattutto, anche nelle rare volte in cui si erano ritrovate da sole, per un motivo o per l'altro, ad esempio in coda per il bagno, all'angolo divino a bere un caffè o durante i pasti, entrambe in attesa che il cibo fosse pronto, avevano effettivamente provato a far nascere una conversazione, se non per stima reciproca almeno per far passare un po' più velocemente il tempo in quei momenti morti... peccato che con scarsi risultati. E' strano per Azzurra non sapere di cosa parlare, data la sua estroversione e la facilità con la quale riesce a fare nuove conoscenze, inserirsi nelle feste, intrattenere la gente... eppure con Margherita è così. Sarà che non hanno molti argomenti in comune, sta di fatto che oltre ai soliti convenevoli e quelle due domande di cortesia non riescono ad andare. Con le sue “amiche” del liceo era totalmente diverso, sarebbe potuta andare avanti a parlare per ore, nonostante la loro mancanza di interesse nella conversazione.

Nonostante ciò, Azzurra deve ammettere – a sé stessa, più che altro - che l'attenzione che Margherita le ha riservato durante le loro sessioni di shopping le ha fatto piacere, ed è stata anche sufficiente a convincerla a presentarsi davanti alla porta di camera sua questa sera per proporle l'idea del film – in fondo è sempre meglio che guardarselo da sola. E poi, le piace avere qualcuno vicino a cui esporre i propri commenti e impressioni nel processo, e con cui dividere i pop corn – si sente meno in colpa se non li mangia tutti da sé, ovviamente. Naturalmente, c'è soltanto una condizione che non è trattabile:

-In camera mia, ovviamente, - precisa la ragazza.

A Margherita non sembra importare tanto della stanza, dal momento che risponde sorridendo allegramente:- Certo, perchè no! Tanto mamma questa sera l'ho già chiamata.

Azzurra accenna ad un sorriso, conducendola nella propria stanza.

-Ti serve una mano?- domanda Margherita, accennando alle stampelle della ragazza.

-Tranquilla, mi ci sto quasi abituando, - le risponde l'altra, un attimo prima di perdere momentaneamente l'equilibrio – che per sua fortuna riesce a recuperare dopo pochi istanti.

-Menomale che questi cosi sono solo temporanei, ce li ho da un giorno e già non ne posso più, - impreca a gran voce, incurante del fatto che è sera e si trovano in un convento di suore. Ormai nessuna delle due fa nemmeno più caso a questo particolare dettaglio.

….

 

 

-Allora, che ci guardiamo?- Domanda Margherita, una volta che entrambe sono comodamente sistemate sul letto di Azzurra e fornite di pop corn riscaldati al microonde. -Il mio genere preferito sono le commedie romantiche, mi piacciono solo quelle che finiscono bene però, perchè se uno dei due muore poi ci resto male pure io e finisce che sono triste per tutta la giornata. Ah neanche l'horror mi piace, mi mettono tanta di quella paura, nono poi finisce che non dormo per una settima, meglio evitarli.

-Margherita ti fai troppo impressionare, lo sai che è tutto finto vero? - la rimprovera Azzurra. -Sono film, servono apposta per staccare dalla realtà. Altrimenti che senso ha guardarli?

-Lo so, è che mi immedesimo troppo nei personaggi, quando succede qualcosa a loro nel film è come se succedesse anche a me. Figuriamoci poi se muoiono...

-Bene allora sceglilo tu il film, - la invita Azzurra, porgendole il pc, - che tanto io non sono pratica di computer e non sono capace, fai tu.

-No ma che fai tu, io non ho mai scaricato un film in vita mia! E' Giulia quella brava al computer.

Azzurra è presa leggermente alla sprovvista dalla sua risposta; in realtà, riflettendoci in un secondo momento, avrebbe dovuto prevederlo, Margherita non sembra esattamente il tipo di ragazza che se la cava con la tecnologia.

-Vero, però lei è al ballo... Che si fa?

Dopo qualche secondo, a Margherita si accende una lampadina: -Oh, ho un'idea! Potrei andare a vedere all'angolo divino se le suore hanno qualche DVD.

-Giusto! In fondo sono pur sempre umane, sai che palle star qua dentro tutto il giorno, dovranno pur far qualcosa quando si annoiano...

Cinque minuti dopo, Margherita è già di ritorno, con la bellezza di sette DVD.

-Questo è tutto quello che ho trovato.

Peccato che cinque su sette siano a film a tema religioso, e a sto punto ad Azzurra converrebbe andare direttamente a dormire, che tanto non farebbe una grande differenza; il sesto è Bambi, mentre l'ultimo... l'ultimo, con sorpresa di entrambe le ragazze, è “Arancia meccanica.”

-Arancia meccanica? Perchè le suore ce l'hanno? Non credevo fosse roba da convento... - si stupisce Azzurra.

-Magari non è di suor Angela ma di una delle ragazze che alloggia qua.

-E allora perchè non se lo è tenuto in camera?

-Giusto... magari è solo un regalo di Natale e loro non lo hanno buttato per essere gentili, - ipotizza Margherita.

-E chi regalerebbe un film così a delle suore?- domanda l'altra retoricamente, infilando il disco nel computer. -Anche se sarebbe divertente però. E poi hai visto la roba che hanno, qualcosa di diverso ogni tanto ci vuole.

-Allora ce lo vediamo?

-Per forza, o questo o bambi. E domani mattina dobbiamo farci insegnare da Giulia come scaricare i film,- ricorda la ragazza.

-Giusto.

Il film, riconosce Azzurra, non è male. Per quanto sia strano e controverso e certe scene siano parecchio disturbanti, se non altro l'aiuta a non pensare alla sua temporanea situazione di reclusione in un convento, il che è già qualcosa. Margherita d'altro canto, seduta accanto a lei, con ogni scena che passa diventa sempre più sconvolta. Osservare le sue reazioni è quasi divertente; almeno per la prima mezz'ora. Dopodichè, il film viene interrotto da un rumore improvviso: qualcuno sta bussando alla porta.

Sarà suor Angela probabilmente, venuta a sgridarle per il rumore troppo alto, o a confiscare direttamente il film. E' sempre così, sembra quasi che le suore odino tutto ciò che è divertente o che piace ad Azzurra (non che le due cose differiscano tanto).

-Sì?- da il permesso di entrare, abbassando lo schermo del pc per non far vedere cosa stanno vedendo. Con sua sorpresa, la ragazza constata che non è stata suor Angela a bussare, ma Cecilia, la figlia piccola di Giulia. Non dovrebbe stare con la madre? O con le suore, dal momento che Giulia è al ballo, fingendo di essere la stessa Azzurra tra l'altro. A proposito, chissà come stanno andando le cose. Più tardi telefonerà sicuramente, giusto per verificare che tutto stia andando secondo i piani e che non abbia attaccato bottone con nessuno sfigato.

-Ceci, che ci fai qui?-

Dal suo tono di voce, Margherita sembra quasi contenta di vedere la piccola. Azzurra non fatica a capire perchè, realizza tra sé e sé leggermente divertita.

-Infatti nana, non dovresti essere con le suore? Sparisci, stiamo vedendo un film che per i bambini non va bene.

La piccola alza gli occhi al cielo. -Mamma è andata al ballo, e suor Angela è dovuta uscire di corsa, dice che deve andare ad avvisare Marco di una cosa importante... mi ha detto di venire da te per questa sera, fino a quando non torna.

-Senti cosa, per chi mi hai preso, una baby sitter? Qui è pieno di suore, cercatene un'altra che ti faccia da balia.

-Dai Azzurra, non essere cattiva- l'ammonisce Margherita, facendo cenno alla bimba di entrare.

-Le altre suore stanno già dormendo, e comunque guarda che neanche a me va di stare con te- risponde a tono la bambina.

-Bene, allora perchè non te ne vai nella tua cameretta a giocare con le bambole?

-Non ascoltarla Ceci, vieni qua. - Margherita fa cenno alla bambina di salire sul letto, e la piccola Cecilia coglie subito il segnale, salendole in braccio. Poi, si volta verso Azzurra e la guarda di sottecchi.

-E comunque, suor Angela mi ha detto che se ti rifiuti ti toglierà tutti i permessi di rientrare più tardi e di dormire fuori, quindi non hai scelta.

-Menomale che sono suore, ma dove sta la carità cristiana?

Mentre la ragazza siciliana si lamenta, la bimba fa per aprire il computer, curiosa di sapere cosa stessero guardando le altre due. Fortuna che Margherita riesce a bloccarla in tempo.

-No Ceci quello lascialo stare, ecco, mettiamolo via va che è meglio, - e così dicendo si alza per riporre il portatile sulla scrivania di Azzurra, accompagnata dal “ma” della sua legittima proprietaria, che però non può fare altro che rassegnarsi e accantonare una volta per tutte l'idea di Arancia meccanica e di quel figo del protagonista; per una volta che aveva trovato qualcosa di bello da fare in un posto noioso come quello.

-Allora nana, che cosa vuoi fare?- chiede rassegnata Azzurra rivolgendosi alla bambina, ora seduta sul letto accanto a lei.

-Oh oh ho un'idea, perchè non giochiamo con i pupazzi? Ne ho un sacco in camera mia, sono bellissimi!- Suggerisce Margherita entusiasta. Azzurra la osserva con un certo divertimento.

-Margherita ti ricordo che la bambina è lei, non te.

-Vabbè dicevo così, per dire...- risponde l'altra, incrociando le braccia un po' delusa.

-Veramente io un'idea ce l'avrei... - si inserisce timidamente la bimba, attirando su di sé lo sguardo incuriosito delle due ragazze. Azzurra spera che stia per dire qualche gioco tipo nascondino, dal quale sarebbe automaticamente esentata, ovviamente, viste le condizioni della sua gamba. Invece, va anche meglio di quanto sperasse:

-Visto che non ti puoi alzare e sei bloccata a letto, perchè non mi insegni a truccarmi?

A quella proposta, gli occhi della ragazza si illuminano (quasi letteralmente).

-Brava nana, hai avuto un'ottima idea!

-Però devi promettere di non dire niente a mamma. Lei si arrabbierebbe se lo sapesse.

-Tranquilla, neanche una parola. Ti sei rivolta alla persona giusta, anche perchè senza offesa eh però se aspetti tua madre...

-Infatti, a mamma non interessano tanto queste cose e io non ho nessun altro...

Per un attimo, ma solo per un attimo, quella bimba le fa quasi tenerezza, ed Azzurra riesce a rivedere in lei una versione più giovane di sé stessa... e più rompipalle e fastidiosa. Anche lei ha dovuto imparare a truccarsi dalla propria baby sitter, vista la costante indisponibilità di sua madre nei suoi confronti.

-Azzurra, sei sicura di quello che fai? E' una bambina, ne ha di tempo per imparare... - le fa notare Margherita, decisamente scettica.

Azzurra neanche l'ascolta.

-Margherita, passami la trousse. E vieni qua, mi farai da assistente, così già che ci siamo due cose le insegno anche a te.

Cecilia sorride soddisfatta, sedendosi a gambe incrociate sul letto. In ogni caso, Azzurra non ha intenzione di dimenticarsi di Arancia Meccanica tanto presto; mentalmente stabilisce già di tornare nella stanza di Margherita l'indomani, per convincerla a finire di vedere il film assieme.

 

 

La mattina dopo.

-Hey Azzurra, grazie per ieri sera.

La ragazza alza lo sguardo dal proprio telefono – non che stesse facendo qualcosa di importante in ogni caso, se non scorrere i propri contatti su facebook e decidere a chi chiedere di uscire non appena si sarà tolta quelle dannate stampelle. Non si era nemmeno accorta dell'arrivo della cameriera dell'angolo divino, ora intenta a versare il caffè ad una ragazza seduta al bancone, poco distante da lei. Dopo aver sorseggiato ciò che rimane del suo cappuccino, risponde:

-Bhe, non è che avessi tante alternative, suor Angela mi ha praticamente obbligato a darti il mio invito... non c'è di che, comunque.

-Non mi riferivo a quello, anzi, credimi che sarei rimasta a casa molto volentieri. Dicevo di Cecilia, mi ha detto suor Angela che tu e Margherita avete badato a lei ieri sera.

Proprio in quel momento arrivano Margherita e Cecilia, quest'ultima con lo zaino in spalla pronta per andare a scuola.

-Ah sì, abbiamo giocato con i pupazzi di Margherita, vero?- si intromette la bambina, lanciando un'occhiata complice alla ragazza mora.

-Sisi, infatti, nessun problema comunque.

-Ah senti una cosa, non è che ieri qualcuna di voi ha visto il mio DVD di Arancia Meccanica?- domanda la cameriera, rivolgendosi anche a Margherita. -L'avevo lasciato lì, assieme ai film del convento...

-Veramente...

Non appena la piccola Cecilia apre bocca, sia Margherita che Azzurra la fulminano con lo sguardo. Ovviamente Azzurra non ha intenzione di tenerselo per sempre, non appena avranno finito di guardarlo lo rimetterà al suo posto... possibilmente senza far sapere a nessuno del loro piccolo prestito.

-Dovresti chiedere a suor Costanza, è lei la madre superiora, sicuramente lo saprà, - conclude la frase la bambina, sveglia quanto basta da rispettare quel tacito accordo appena stabilito tra lei e le due ragazze.

-A proposito Giulia, - la chiama Margherita, prima che la giovane madre torni al lavoro. -Non è che più tardi quando torno da lezione mi insegneresti a scaricare i film da internet?

   
 
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