Revenant

Il sole sta scendendo e come ogni sera, allo stesso orario, Shin corre lungo quel canale che ormai vede riflessi da anni nelle proprie acque tutti i suoi sforzi, le sue corse interminabili e gli allenamenti giornalieri per diventare ciò che è ora: la punta di diamante degli Ojo White Knights.

Corre solo, come sempre, con il cappuccio della felpa tirato sul volto e lo sguardo puntato in avanti, verso il prossimo passo. Ma ecco che in lontananza compare quella sagoma ormai a lui familiare, ondeggia regolarmente e sembra una piccola fiammella vista da così lontano sul rettilineo che costeggia il canale. Più si avvicina più prende forma compatta ed il movimento diventa quello tipico di chi sta correndo, il corpo smette di essere un puntino e diventa quello di un essere umano.

Ora i due sono l'uno di fronte all'altro, LEI è protetta dal vento dalla solita felpa bordeaux che indossa tutte le sere con un logo stampato sul petto che Shin non si è mai preoccupato di cercare e ha le gambe nude nonostante sia appena iniziato un autunno piuttosto rigido. Lui la guarda e lei fa lo stesso, ma nessuno dei due saluta, come ogni sera, o meglio c'è solo quel muto e semplice scambio di sguardi che ormai va avanti da diversi mesi.

Shin prosegue e lei continua per la sua strada, situazione ormai vissuta da entrambi così tante volte che nessuno ricorda la prima volta in cui sono diventati qualcuno di definito in mezzo alla massa comune di gente che incontrano durante il loro percorso.

Il difensore così torna presto a perdersi nei propri pensieri.

E' passata un'ora da quel normale incontro ed ormai è sulla via di ritorno perché il sole è calato. Sta passando in quel pezzettino in salita che porta al parco dove in genere si ferma a bere dalla fontana e dove di solito rivede quella ragazza svoltare in una viuzza laterale probabilmente per tornare a casa. Tuttavia in quel momento la strada è vuota.

Non c'è traccia di lei nè della sua felpa bordeaux.

Shin sposta lo sguardo tutt'attorno, pensa che sia strano non vederla, poi scuote la testa e semplicemente prosegue.

Ha superato il parco da un pezzo quando vede delle strane luci intermittenti infondo alla via, proprio dove c'è l'incrocio con una delle strade principali di quella zona. Il rumore delle sirene dell'ambulanza e della polizia è forte e lui si avvicina perché quella è la sua tratta abituale. All'inizio scorge solo una massa di persone composta da curiosi ed addetti, poi una macchina nera ferma e vuota vicino ad una signora in lacrime che ripete in continuazione qualcosa che arriva a pezzi alle sue orecchie.

"...non l'ho vista...io...io...non ho fatto in tempo..."

Shin ormai è vicino e scorge qualcosa a terra circondato da un viavai di uomini con le divise da soccorritori. Quel qualcosa ha le cambe nude in una posizione innaturale, la felpa bordeux strappata e sporca di sangue.

Per la prima volta la corsa di Shin termina prima di essere tornato alla propria scuola. Le braccia si stendono lungo i fianchi e non percepisce più i rumori delle sirene, solo la voce della donna rotta dal pianto.

"...lei...quella ragazza...io non avevo visto la macchina, si è buttata...quella ragazza mi ha salvato la vita!"

La scena passa al rallentatore, il corpo di LEI viene caricato sulla barella e presto l'ambulanza scompare accelerando all'impazzata. Rimangono solo i polizziotti, la macchina senza pilota e la donna che ora Shin nota essere tutta sporca di detriti della strada e sangue non suo.

* * *

Sono passati tre mesi e tutto sembra identico a quel giorno in cui ha smesso di incrociare LEI. Shin ci pensa e come ogni giorno tiene lo sguardo dritto avanti a se ma nulla, non compare nessuna fiammella in lontanaza. Solo nudo asfalto e neve ai bordi della strada lungo il canale. Shin si ferma. Lo fa spesso ormai e guarda l'acqua scorrere a qualche metro di distanza distogliendo l'attenzione da tutto il resto, resta lì per qualche minuto, poi si volta e riprende a correre perdendosi nei propri pensieri.

Ripensa a quando aveva chiesto aiuto a Sakuraba per cercare il logo sulla felpa bordeaux su internet; di colpo gli era salita l'esigenza di sapere il significato di quel dettaglio che poco l'aveva interessato fino a quel punto. Alla fine era saltato fuori che si trattava dell'emblema di una squadra di scherma di un liceo vicino e da lì erano partite le ricerche terminate con un cellulare rotto e nessuna notizia sulla fine che potesse aver fatto LEI.

Shin scuote la testa ed accelera tornando a prestare attenzione a dove sta andando, è così che qualcosa cattura la sua attenzione infondo alla via. La fiammella ora c'è ed ondeggia, più piano di quanto ricordasse effettivamente, ma allo stesso tempo rapidamente diventa una figura femminile dalla felpa bordeaux ed un logo che ora ha significato, questo perché Shin si ritrova ad accelerare, quasi a correre come se stesse per allungare la mano in partita ad afferrare Eyeshield 21, per impedirgli di far meta...per impedire a lei di scomparire di nuovo davanti ai suoi occhi.