7.CENA
Toby cucina i pasticci
allegro, è felice perché Nellie lo tratta da figlio. Sforna il cibo
poi li mette sui vassoi e sale dalla donna, mentre preparano per
l'inaugurazione Sweeney gira il quartiere incollando i manifesti
pubblicitari su muri e lampioni; Nellie l'aveva obbligato a uscire
dalla mansarda cosicché nessuno possa insospettirsi! Finito quel
compito noioso sulla strada del ritorno incontra Anthony.”State
bene signore? Siete ancora più pallido di quando vi ho trovato
nell'oceano mesi fa.”domanda preoccupato per la salute dell'amico,
Sweeney quasi non lo sente.”Sì... sto bene. Non preoccuparti...
devo andare.”risponde automaticamente ma in realtà finché non
sgozza Turpin starà male.”Ho visto che il ristorante della vostra
vicina riapre stasera! A dopo!”saluta l'amico ed entra
nell'edificio. Sweeney quando torna a casa siede sulla
poltrona.”Tutti dobbiamo morire. I più ricchi uccideranno la gente
povera.”dice osservando i rasoi, l'unica cosa pulita sono quelle
lame perché in modo perverso gli ricordano Lucy. Johanna controlla
l'orologio: alle 19.30 Turpin andrà con Bamford da un amico quindi
lei e Anthony possono uscire! Entra una cameriera.”Mia signora
vostro padre è uscito. Volete che vi vesta?”domanda chiudendo la
porta, Johanna annuisce quindi apre l'anta dell'armadio. Indossa un
vestito verde. Esce dalla casa, per andare a Fleet Street sale sulla
carrozza.”Dove trovo il ristorante della signora Lovett?”domanda
curiosa al cocchiere osservando i palazzi fatiscenti; quel quartiere
è diverso dai posti eleganti in cui vive.”Certo mia signora...
vada avanti pochi metri.”spiega andandosene. Johanna arrivata
davanti il locale si ferma quindi un bambino le avvicina l'arma al
collo per derubarla... Sweeney vedendo tutta la scena dal suo
ballatoio corre da lei.”Toglile quel coltellino dalla gola e dalle
i gioielli!”ordina mostrandogli un rasoio.”Ho fame! Perché gli
aristocratici sono ricchi e io non posso mangiare?!”l'uomo infila
l'oggetto nel collo del ladro schizzando sangue sul muro. Johanna
resta immobile terrificata.”Venite a casa mia finché non vi
tranquillizzate. Potete restare quanto volete.”dice gentile
accompagnandola nel solaio. Lei siede sulla poltrona invece l'uomo
lava il rasoio dal sangue poi lo ripone nella custodia.”Vi
ringrazio. Posso sapere il nome del mio salvatore?”domanda
infatuatosi del barbiere, per un motivo a lui sconosciuto sente di
esserne legato.”Sweeney Todd. È questo il mio nome. Torno
subito... scusatemi.”risponde poi scende dalla vicina, sta scopando
il pavimento invece suo figlio apparecchia i tavoli.”E' entrato un
poliziotto poco fa perché hanno sgozzato un bambino!”esclama
spaventata. Teme che la polizia li scopra... l'uomo vuole dirle tutto
ma essendoci Toby torna da Johanna.”Ragazza cosa fate qui? È
pericoloso! Non tornate più!”dice sedendosi sul divano davanti a
lei, la ragazza lo guarda confusa... è gentile eppure c'è qualcosa
in quegli occhi neri da metterle ansia.”Mi chiamo Johanna Turpin.
Mia madre è morta quando avevo due anni, sono stata adottata dal
giudice.”dice tristemente.”E del vostro padre biologico sapete
qualcosa?”domanda tranquillo. Non vuole insospettirla.”No. Avevo
una sorella gemella: Vera. Eravamo identiche, il giudice la chiusa
nel manicomio Foggs.”spiega salutandolo. Giunta giù vede Anthony
siedono ad un tavolo dentro al ristorante, quello è il loro primo
appuntamento. “E' buonissimo questo pasticcio speziato!”dice alla
ragazza mangiandone altri sei. Sweeney ruba una carrozza, va al
manicomio fingendosi un fabbricante di parrucche. Suona il
campanello; dopo poco arriva un uomo.”Buonasera. Cosa volete?”dice
dubbioso.
”Sono un fabbricante di parrucche. Mi servirebbero dei
capelli biondi... li avete?”domanda mentre entrano, arrivati
davanti alla cella apre la porta. Sweeney cerca Vera.”Quale biondo
vi servirebbe?”indica sua figlia, l'uomo trascina quella ragazza
confusa da lui poi il barbiere estrae un rasoio e gli taglia una
gamba.”Mi dispiace... ti prego... perdonami...”sgozza Vera
successivamente cerca un lavandino per lavare le mani e l'arma.
Trascina il cadavere fuori dall'edificio po lo mette nella carrozza,
galoppa fino al palazzo del giudice dopodiché apre la portiera.
Scende silenzioso dal veicolo. Corre a casa quando è in mansarda si
stende sul letto felice, ha conosciuto Johanna finalmente e
l'uccisione di Turpin è vicina.