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Autore: lavirgy90    06/11/2017    6 recensioni
"Non mi importava davvero che Ken se ne andasse, quando ce lo fece sapere. Non fino al giorno in cui la verità mi colpì. Ma il fatto era che SAPEVO che sarebbe tornato"
A Bridget non è mai piaciuto Ken, ma al tempo stesso mai avrebbe potuto odiarlo. Quindi perché alla notizia che suo padre l'avrebbe mandato alla scuola militare, iniziò a sentirsi...vuota?
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dolcetta, Iris, Kentin
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Consegnai controvoglia quei dieci dollari che Ambra bramava così tanto da me. 
La osservai contare ogni singola banconota con un ghigno antipatico stampato sul suo volto.
"Non c'è bisogno che vi preoccupiate, ragazze" disse Ambra mentre infilava le banconote su una taschina della sua maglietta "È una tipa remissiva... proprio come Ken."
Lo sguardo che mi fece quando pronunciò il nome di Ken avrebbe potuto tramutare il più forte degli uomini in pietra. 
Qualcosa nel mio sangue ribollì nel momento in cui fece riferimento al suo nome, e sentii il mio morale abbassarsi considerevolmente. 
Ambra l'avrebbe pagata cara, e non solo perché in quei giorni diffamare (scherzosamente) il nome di Ken era il mio unico scopo al liceo.
Beh, non mi importava davvero che Ken se ne andasse, quando lo fece sapere a tutti. 
O almeno, non fino a quando, il giorno seguente, nessuno si sedette insieme a me ed Iris e fu lì che la verità mi colpì.
Kentin se n'era andato.
Lui non era più uno studente del Dolce Amoris e probabilmente mai sarebbe tornato. 
Ma il fatto è che nel profondo SAPEVO sarebbe successo il contrario. 
Ciò che "Febbre d'amore" e "Il tempo della nostra vita" mi avevano insegnato dopo 10 anni di visione era che uno come Ken sarebbe tornato; anche se fosse cambiato radicalmente di colpo in tutto quel tempo, lui alla fine lo AVREBBE fatto.
Quindi... perché, ogni volta che si faceva menzione al suo nome, mi sentivo così sola?
Ricordo le ultime cose che mi disse prima di andarsene. Le interpretai in malo modo senza realmente sapere che mi avrebbero ferito per un bel po'.
"Ci incontreremo di nuovo, Bridget" mi fece sapere Ken mentre chiudevo il mio armadietto dopo quella giornata "E parleremo a riguardo di ciò che abbiamo passato insieme una volta che sarò via. Papà non può mantenermi in quella scuola militare se questo significa star lontano da te."
"Già" dissi, sbuffando dubbiosa e in maniera insopportabile "Poi potremmo fare qualcosa insieme come ai vecchi tempi."
"Forse potremmo... potremmo ballare" suggerì Ken, iniziando ad arrossire vistosamente "Sai... forse appartati se lo desideri..."
Nonostante compresi la sua richiesta, per un momento la mia mente perversa pensò ad un'altra forma di "danza" e che quel "appartarsi" significasse "in camera da letto". 
E considerando la maniera in cui Ken arrossiva così esplicitamente, non sarei stata sorpresa nel sapere che intendesse esattamente quello.
"Forse..." ammisi piano, non volendo lasciar intendere quello che il mio cervello stesse macchinando selvaggiamente "Ma dovremmo scegliere una canzone per ballare..."
Guardai Ken e mi rivolse un grande sorriso pieno di gratitudine. 
Wow, realizzai solo in quell'istante quanto mi piacesse quel sorriso che sarebbe stato a migliaia di chilometri lontano da me!
"Che ne dici di un bacio d'addio?" domandò Ken una volta che lasciammo insieme l'edificio.
"Ehm..." balbettai mentre mi guardai intorno.
Ambra e le sue amichette non erano minimamente nei paraggi, Castiel se ne stava nel suo angolo preferito a mangiare con gli occhi tutte le belle ragazze che passavano, neanche Nathaniel sembrava esserci... dovevo osare e darglielo?
Ma ad interrompere i miei pensieri, il padre di Ken che suonò repentinamente il clacson.
Era lì, aspettando con la jeep per portare il figlio direttamente alla scuola militare.
"Io... devo andare" mi fece Ken dispiaciuto, mentre si avviò mesto alla macchina di suo padre.
"Hey, Ken!" gridai, quasi contro la mia volontà.
Istantaneamente, Ken si girò per guardarmi un'ultima volta e fu allora che gli mandai un bacio.
Era un gesto semplice (baciai il palmo della mia mano, poi finsi di mandare un bacio lontano da essa) ma fu efficace tanto da far arrossire intensamente Ken.
Sono quasi certa che suo padre gli abbia insegnato qualcosa a riguardo dell'amore, specie dal tipo di conversazione che iniziano ad intrattenere prima che la macchina parta in moto.
"Sentirai la sua mancanza?" mi chiese qualcuno dietro di me. Mi girai e vidi Iris, la mia prima e nuova amica da quando sono arrivata qui a studiare al Dolce Amoris.
"Un po'" le risposi. "Non mi piace davvero in quel senso, ma è impossibile odiarlo"
"Ma pensi che tornerà un giorno?" aggiunse la rossa un poco asfissiante. La guardai e le sorrisi di rimando.
"Non ho dubbi" le feci mentre guardavo partire la keep del padre di Kentin e quest'ultimo salutarmi con un velo di nostalgia negli occhi.
Certo, non c'era alcun dubbio che l'avrei visto di nuovo il prima possibile...

 

"Non credo (ancora) completamente in noi.
Ma ai quei tempi, perché eri al mio fianco
La tua luce riusciva a trovarmi nel bel mezzo della notte
(Utada Hikaru - Hikari)
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Il modo in cui mi stai facendo sentire stanotte è unico e puro
Per cui è difficile lasciarti andare...."
(ultimo ritornello di Simple & Clean)

 
The End
 
Traduzione dell'autrice Kessie-Louise e della sua one-shot spudoratamente Kentin/Dolcetta.
Se desiderate leggere l'opera originale, potete trovarla proprio qui:

Hard to let go
   
 
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