06/11/2017
3 recensioniATTENZIONE!
1° one-shot della serie "Una ragazza ne amava un'altra"
ossia Storia di una banconista di gelateria e della piccola e fastidiosa collega di cui è innamorata.
Doveva essere una raccolta di one-shot, ma ci ho pensato tardi. Non può essere una vera "serie", perché con le os è tecnicamente contro il regolamento. Allora mi tiro su le maniche e mi arrangio così!
One-shots successive:
2 - Torna
3 - Stupida come un panda
4 - Genesi di un amore estivo
5 - Imparare ad amare
1° one-shot della serie "Una ragazza ne amava un'altra"
ossia Storia di una banconista di gelateria e della piccola e fastidiosa collega di cui è innamorata.
Doveva essere una raccolta di one-shot, ma ci ho pensato tardi. Non può essere una vera "serie", perché con le os è tecnicamente contro il regolamento. Allora mi tiro su le maniche e mi arrangio così!
One-shots successive:
2 - Torna
3 - Stupida come un panda
4 - Genesi di un amore estivo
5 - Imparare ad amare
Innamoramento
Smise di guardare il cellulare quando la sentì chiamare il suo nome. Il corpo le si era irrigidito: lo stomaco riempito di colpo.
Lei era bellissima.
La guardava venirle incontro con stupita ammirazione, come se fosse la prima volta che la vedeva; e non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, ammaliata dal movimento ondoso dei suoi capelli che, sciolti, le accarezzavano le guance e il collo. Provò l’impulso di abbracciare il suo corpo minuto, più piccolo di quello delle altre ragazze che conosceva, e affondare il naso tra i suoi capelli pregni del profumo che usava per uscire, e sentirla poi aggrapparsi a sé, sentirla sorridere sulla sua spalla, e poter respirare la sua amata a pieni polmoni. Voleva sfiorarle il collo col naso, le labbra, per sentire quella scarica elettrica che, però, solo una delle due avrebbe provato. Lei le sorrise e il suo cuore riprese a bruciare, in un incendio che poteva domare solo colei che l’aveva appiccato, una febbre di cui lei era virus e cura insieme. Si soffermò a guardare le sue labbra e si chiese che sensazione desse baciarle. Se sapessero di tabacco e caffè del dopocena oppure di limone e zenzero, come l’infuso che le piaceva così tanto. Sospirò.
Ogni volta che la rivedeva se ne innamorava come il primo giorno.
Lei era bellissima.
La guardava venirle incontro con stupita ammirazione, come se fosse la prima volta che la vedeva; e non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, ammaliata dal movimento ondoso dei suoi capelli che, sciolti, le accarezzavano le guance e il collo. Provò l’impulso di abbracciare il suo corpo minuto, più piccolo di quello delle altre ragazze che conosceva, e affondare il naso tra i suoi capelli pregni del profumo che usava per uscire, e sentirla poi aggrapparsi a sé, sentirla sorridere sulla sua spalla, e poter respirare la sua amata a pieni polmoni. Voleva sfiorarle il collo col naso, le labbra, per sentire quella scarica elettrica che, però, solo una delle due avrebbe provato. Lei le sorrise e il suo cuore riprese a bruciare, in un incendio che poteva domare solo colei che l’aveva appiccato, una febbre di cui lei era virus e cura insieme. Si soffermò a guardare le sue labbra e si chiese che sensazione desse baciarle. Se sapessero di tabacco e caffè del dopocena oppure di limone e zenzero, come l’infuso che le piaceva così tanto. Sospirò.
Ogni volta che la rivedeva se ne innamorava come il primo giorno.
Note dell'Autrice.
Spero vivamente che questa cosa non sia eccessivamente pruriginosa. Odio scrivere cose romantiche perché il più delle volte non so gestirle e viene fuori un tritume di smielatezze assortite... ma sentivo il bisogno di scriverla, dato che rappresenta ciò che provo io per una ragazza, qui rappresentato nel momento in cui ci vediamo per uscire insieme. L'ho intitolata "Innamoramento" perché, sebbene si capisca che lei la ami già da un po', come scrivo nella chiusa, rivederla è un ripetere quel processo ogni volta da capo. Innamorarsi di lei ogni volta da zero, come nell'epifania del primo giorno che l'ha capito - che l'ho capito.
Grazie di aver letto!
Alex