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Autore: Light_darkness97    06/11/2017    1 recensioni
"Il nostro limite siamo noi stessi", da cosa nascono le nostre limitazioni? La paura, le incertezze, i dubbi e le tante regole che nella vita di ogni giorno influiscono le nostre scelte impedendoci di rischiare e osare qualcosa di nuovo, qualcosa che potrebbe dare una svolta significativa a tutto quanto...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quante sono le volte che ci domandiamo se fare una cosa o no? Quante le volte in cui anche se potremmo fare un passo avanti preferiamo restare fermi o indietreggiare perché troppo presi dalla paura del cambiamento o anche semplicemente dalla paura di sbagliare o di non farcela?

“la mia ambizione è limitata dalla mia pigrizia” cit. Bukowski

Quanto può essere vasta la mente umana e quanto poco possiamo capire il perché succedono certe cose, il perché proviamo certe cose… Io mi sono sempre fissato molte regole, molti paletti, per essere garbato con le persone o per non essere impulsivo ritrovandomi in situazioni spiacevoli, tanti limiti per non allontanare le persone attorno a me che fossero amici o meno non importava. Più volte nella vita di ciascuno di noi c’è un momento in cui si devono fare delle scelte e le opzioni sono fondamentalmente due: La scelta sicura e quella rischiosa.
La scelta sicura ti fa rimanere con i piedi per terra e ti permette di proseguire tranquillo la tua vita ma non necessariamente in modo felice, la scelta rischiosa è quella che da una svolta decisiva alla tua strada, quella svolta che potrebbe portarti ovunque e da nessuna parte, non siamo nati limitati, siamo liberi di fare tutto quello che vogliamo ma alla fine ciò che ci frena e ciò che limita ogni nostra azione o scelta è la ragione che acquisiamo con il passare del tempo. Da bambino, mi dice mia madre, avevo l’abitudine di uscire sempre dal lettino cadendo a terra o di mettere le dita nelle prese di corrente ecc… tutte cose che da bambini non avendo conoscenza di ciò che ci circonda è naturale fare ma perché non lo facciamo più?
Perché non ci si spinge più ad avvicinare la mano al fuoco o a cercare di arrampicarsi ovunque si trovi un appiglio? Con il tempo, crescendo e facendo esperienze, si impara che il fuoco brucia che gli spigoli e le sporgenze non sempre sono stabili e si rischi di cadere se ci appoggi sopra cose o se ti ci appoggi tu, che la corrente dà la scossa lasciando piccoli punti rossi se particolarmente forti e quindi non lo facciamo più e ci costruiamo queste regole perché di regole si trattano, piccoli divieti che poniamo a noi stessi per salvaguardarci e che si vanno pian piano ad accumulare insieme a paure o incertezze trasformandosi in limiti che ci impediscono di osare di più per non ferire le persone o molto semplicemente per non rischiare di perdere qualcosa o qualcuno a causa del cambiamento portato dalla scelta fatta ma cosa succederebbe a osare di tanto in tanto e superare quei limiti che ci siamo creati, quei limiti che ci impediscono di andare oltre la paura o la stanchezza o il dolore, cosa succederebbe se per una volta ignorassimo la vocina dentro la testa che dice “rinuncia perché non è possibile”, “è aldilà delle tue possibilità quindi non farlo”? Non sarebbe bello poter decidere liberamente cosa fare senza la paura di non farcela? 

Per mia opinione personale sono estremamente limitato, dalla pigrizia, dalla quotidianità e da tanti altri fattori ma facendo scout una cosa che ho imparato è che superando certi muri si scoprono cose su se stessi che inizialmente non si potevano immaginare, nuove prospettive, nuove idee e nuove sicurezze. Quando avevo 8 anni e mi sono unito al gruppo scout non sapevo fare molto e non mi interessava più di tanto il socializzare con qualcuno, il problema era che ero anche molto debole a detta mia e non riuscivo a stare al passo con gli altri che in qualche modo dovevano sempre aiutarmi, durante le “lunghe” camminate in particolar modo, poi quando sono diventato più grande e anche più testardo ho cominciato il mio percorso con i ragazzi più grandi e ho dovuto affrontare il tipico dilemma di chi ha un fratello o una sorella maggiore che vengono riconosciuti per tante cose mentre tu vieni messo sotto esame perché più grandi sono i riconoscimenti avuti dal più grande e più sono le aspettative su di te. Anche chi non ha fratelli o sorelle più grandi comunque affronta questo dilemma anche se in modo diverso ma è un periodo difficile per tutti fino a quando non riesci a farti riconoscere per quello che sei anziché per la parentela o il legame che hai con qualcuno. È stato proprio allora che per voler essere riconosciuto ho cominciato a cercare di superare tutti i limiti che mi ponevo, anche se ero sfinito rifiutavo l’aiuto di qualcuno perché  volevo farcela con le mie forze superando così i miei limiti fisici e oltrepassando finalmente quella vocina che mi diceva che non potevo farcela ad arrivare fino in fondo insieme agli altri ed ho scoperto di potercela fare davvero e anche se inizialmente arrivavo a fine percorso che non riuscivo a muovere un muscolo o che avevo dolori ovunque la sensazione di esserci riuscito con le mie sole forze era impagabile. Da allora ogni volta che mi trovo davanti a una difficoltà cerco di pensare che posso farcela e la affronto cercando di superare ogni volta un mio limite e ponendolo a un livello successivo fino a quando non riuscirò a superarlo ancora. La sensazione di riuscita che ti dà una determina cosa portata a termine ti ripaga in qualche modo dello sforzo fatto per arrivare a farla e anche se non ci si riesce sempre e tante volte la paura, le incertezze e i dubbi ci assalgono non bisogna mai smettere di tentare, si può rimandare il momento certo ma prima o poi ti si ripresenterà quel problema assieme a un altro e così via fino a quando non deciderai di mettere da parte le regole che ti prefiggi e i limiti dettati dai sensi negativi e li affronti riuscendo a scoprire sempre più aspetti di te stesso e scoprendo che le cose che puoi fare sono davvero tante.

Più il tempo passa e più limiti vengono imposti, le paure diventano più forti, i dubbi e le incertezze più radicate fino a quando guardando indietro non ti accorgi di quante possibilità avevi e ti sei lasciato alle spalle per non dover affrontare quei cambiamenti, fino a che non ti accorgi del muro di limiti e paure che pian piano stai costruendo davanti a te e che ti ritroverai addosso un giorno quando non potrai più rimandare… 
   
 
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