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Autore: BenHuznestova    22/06/2009    2 recensioni
"Reason vs Instinct//..who will win?"__Un tacito accordo sussisteva tra Yuriy Ivanov e la tecnologia: alla fine arrivava per uno dei due il momento di farsi da parte..__Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto ci vuole un computer..non aveva idea di dove l'avesse letto,ma Julia si trovava perfettamente d'accordo con quest'affermazione..__Alcune differenze rendono un computer ben più appetibile di una ragazza:Puoi portarlo dove vuoi senza che questi si lamenti.Puoi aprirlo come, quando e quanto ti va.Ti basta un pulsante per accenderlo.Non ti rifiuta mai con la scusa del mal di testa.Ha infinite applicazioni.Quando ti ha stufato è sufficiente spegnerlo..inutile dire quale dei due preferisse Boris Huznestov nell'attuale situazione..__
Genere: Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boris, Julia Fernandez, Yuri
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a Flora e alla senpai Cri...auguri ragazze!
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"Reason vs Instinct//..who will win?"




Un tacito accordo sussisteva tra Yuriy Ivanov e la tecnologia: alla fine arrivava per uno dei due il momento di farsi da parte.

Fu soprattutto in virtù di quest’implicito patto se l'istintivo Neoborg preferì di gran lunga eclissarsi in palestra all'arrivo di Julia,eterna fidanzata e costante rompicapo del gelido capitano russo,in quell'occasione armata nientemeno che di un lucido portatile. Un’unica occhiata terrorizzata del giovane al malefico apparecchio ed eccolo già catapultarsi giù per la tromba delle scale di casa Kinomiya pronto persino a sorbirsi l'insulsa festicciola organizzata dai padroni di casa pur di non dover metter mano al dannato marchingegno.


Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto ci vuole un computer.

Non aveva idea di dove l'avesse letto,ma Julia si trovava perfettamente d'accordo con quest'affermazione:sognatrice distratta,impulsiva e passionale,la giovane spagnola non riusciva proprio ad accostarsi in modo pacifico ad alcun tipo di tecnologia.. quanti pugni al vecchio stereo di Romero,quanti calci a lettori DVD poco collaborativi..

Così, quando il biondo allenatore le aveva regalato quel computer per il suo diciottesimo compleanno,la bella F-Sangre aveva subito pensato ad una sorta di sottile e maligna vendetta,una ripicca per qualche sua mancanza sul lavoro o in squadra. Ma una volta constatato che non aveva nulla da farsi rimproverare se non la constante presenza del capitano russo in ogni singolo istante della sua esistenza -presenza che,detto francamente,alle volte finiva con lo sfiancare persino lei-concluse che quell'allocco ossigenato del suo allenatore aveva semplicemente fatto il regalo sbagliato alla persona sbagliatissima.. ed ora eccola lì,intenta a cercare di capirci qualcosa ed un poco sconfortata dalla fuga di quella che,teoricamente,sarebbe dovuta essere la sua "dolce" metà..

Sospirando, accese lo stupidissimo arnese, unico risultato che fosse riuscita ad ottenere interamente da sola,seppur con qualche difficoltà.. anche se limitarsi a dire "qualche" era decisamente riduttivo!Inizialmente Kyouju si era offerto per configurarglielo ma il successivo arrivo di una certa cantante da strapazzo aveva definitivamente sancito la partenza -senza ritorno alcuno-del giovane informatico per Sbav-sbavlandia.. così eccola di nuovo da capo a dodici dopo il fallimentare tentativo di farsi aiutare da quell'insensibile del suo ragazzo.. non che ci avesse veramente sperato,ovvio.


Alcune differenze rendono un computer ben più appetibile di una ragazza:
Puoi portarlo dove vuoi senza che questi si lamenti.
Puoi aprirlo come, quando e quanto ti va.
Ti basta un pulsante per accenderlo.
Non ti rifiuta mai con la scusa del mal di testa.
Ha infinite applicazioni.
Quando ti ha stufato è sufficiente spegnerlo.

Inutile dire quale dei due preferisse Boris Huznestov nell'attuale situazione:ci aveva provato trenta minuti buoni con Mariam per poi scoprire,abbastanza brutalmente,che la voce per la quale si era lasciata col suo capitano era decisamente falsa.. il livido violaceo sotto lo zigomo sinistro,omaggio di quest'ultimo,ne era la prova evidente. Si era consolato poi con Queen, certamente più libertina, che lo aveva trascinato fin sul retro della palestra per poi piantarlo in asso con un palmo di naso dopo avergli strappato di dosso i pantaloni. Escludendo Hilary,Emily-a priori-,Mao-sempre a priori,anche se una lezioncina sul "quando aprire bocca" gliel'avrebbe anche data volentieri-,Salima,Matilda e la dottoressa Mizhuara-perchè,si,un pensierino l'aveva fatto anche su di lei- rimanevano libere solo Ming e la sorellina di Moses. Troppo oca la prima,troppo piccola la seconda,al Falborgblader non è che rimanesse molta scelta. Anzi, non ne rimaneva alcuna. Ricontrollando la sua lista personale notò però di averne tralasciata una tra le impegnate...già,ma dov'era ora?
Guardandosi un pò attorno per la sala notò Yuriy appoggiato alla porta che dava sul cortile del dojo, circuito serratamente da Queen che evidentemente aveva progetti più stuzzicanti per il capitano di quanti ne avesse avuti per lui.. sorrise quando quest'ultima fu trascinata via da una furibonda Hilary alla quale il rosso sorrise grato. Si ritrovò anche lui a sorridere mentre abbandonava la confusione della festa per dirigersi verso le scale. Aveva bisogno di rilassarsi un poco da solo, magari lontano da tutte quelle coppiette e bellezze inavvicinabili.. aveva appena finito di elucubrare quest'ultimo pensiero che il nominativo mancante di quella famosa lista comparve di fronte ai suoi occhi.
Fernandez.
Vita sottile, forme invitanti e al posto giusto, gambe lunghe e bronzee, serici capelli castani spruzzati d'oro accarezzavano la figura perfetta di quella spagnola orgogliosa e superba.
Forse quegli enormi occhioni verdi dalle lunghe ciglia,forse le labbra rosee e carnose e quella perenne espressione maliziosa.. fatto sta che Julia emanava fascino da ogni singolo poro,un fascino che,unito a chissà cos'altro,aveva conquistato persino l'impassibile capitano dei Neoborg,Yuriy Ivanov.
E,manco a dirlo,a Boris stava tremendamente sul cazzo.
-Che ci fai qui..?-quella del russo poteva essere una domanda come un'accusa.
-E' la camera del mio ragazzo. -rispose acidamente senza staccare gli occhi dal suo computer, evidentemente avendolo sentito arrivare già da prima. Imprecò tra sé e sé premendo per l'ennesima volta tasti a caso,per poi riprendere svogliatamente la parola. -Tu che ci fai qui?-
Non poté nascondere l'irritazione a quella nota di fastidio nella domanda della spagnola, come se fosse stato lui ad essere di troppo!
-E' anche la mia camera. -ribattè piccato andandosi a stendere sul suo letto.


Dalla sua postazione, Julia poteva osservare di sottecchi Boris tentare di ostentare una parvenza d'indifferenza nei suoi confronti, indifferenza del tutto inesistente. Ricordò di essere stata oggetto d'attenzione per il blader russo durante il suo primo campionato.
-Come mai non sei di sotto?-non cercò neanche di fingersi interessata.
-Come mai non sei di sotto?-la imitò l'altro schiudendo le palpebre.
-E' buona educazione rispondere alle domande prima di farne altre.. ma ora che ci penso non sei mai brillato da questo punto di vista.. ne da altri.-
Avvertì l'altro reprimere un ringhio prima di rispondere-Mi annoiavo.-
-Ah.. -fece l'altra-Queen non te l'ha data?-lo sentì irrigidirsi.
-Che cazzo vai dicendo?-ringhiò senza però guardarla. L’altra non riuscì a reprimere un risolino.
-Da questa finestra si vede il retro della palestra.. accidentalmente ho assistito alla figura meschina che hai fatto-immaginò la faccia sconvolta ed imbarazzata di Huznestov e decise di rincarare la dose-anche se non capisco il rifiuto di Queen;da qua sembravi ben piazzato.. -l’altro scattò a sedere.
-Forse non ero il suo tipo-ribattè rabbioso-quando me ne sono andato stava girando attorno al tuo ragazzo..-
-Yuriy non è quel tipo di persona. -disse totalmente disinteressata.
-E tu?Tu sei quel tipo di persona?-
Si voltò a quel tono così insinuante. Occhi verdi fissi in occhi altrettanto verdi,uno sguardo elettrico a collegarli..
-Qual è il tuo problema Boris?-domandò senza interrompere quel contatto.
-Sei poco educata Julia-ridacchiò il moscovita-prima si risponde alle domande, poi se ne pongono altre-si finse pensieroso-allora,come mai non sei di sotto?-
Sbuffò.
-Devo sistemare.. -gesticolò,non sapendo come definire quel coso-..questo.-
-Ah-osservò l'altro-ora capisco perchè anche Yuriy era di sotto!-l'altra arrossì irritata.
-Bene, dato che capisci, vedi di lasciarmi in pace!-concluse tornando alla sua impresa.
-Vuoi che ti aiuti?-la proposta arrivò come un lampo a ciel sereno lasciandola spiazzata.
-C-che?-
-Non fraintendere: prima finisci, prima te ne vai. -si alzò andandosi a sedere accanto alla sua eterna avversaria. Le prese di mano il computer lasciandosi sfuggire una risatina al casino creato dalla giovane;questa spalancò tanto d'occhi quando il russo cominciò a sbloccare la situazione con estrema facilità. Quest’ultimo le rivolse un'occhiata strana.
-Che c'è?Eppure una volta sei stata tu a farmi notare quanto me la cavassi meglio con i computer piuttosto che con le ragazze..-
A Julia non poté sfuggire una nota malinconica in quelle parole. Come non poté sfuggirle la bellezza arrogante ed enigmatica di quel profilo dagli occhi smeraldo. Una bellezza che era certa di non aver mai notato.
-Boris..-


-Finito. -chiuse il portatile poggiandolo sul comodino a fianco. Finalmente poteva andarsene, sfuggire allo sguardo inquisitore di quegli occhi che avevano preso a scrutarlo in un modo tanto strano da metterlo a disagio. Si alzò dal letto affrettandosi a lasciare la stanza, quando si sentì afferrare il polso. Si voltò basito verso la ragazza in ginocchio sul letto, sorpresa quanto lui di quel gesto dettato dall'istinto.
Lo sguardo che le rivolse conteneva null'altro che una lecitissima domanda, domanda che lei,con quei suoi grandi occhi tremanti ed i capelli scomposti non sembrava essere in grado di dargli.
-.. ah.. io.. io,non.. -balbettò smarrita senza smettere di fissarlo,senza smettere di stringere quella presa malata. Boris chiuse gli occhi. Quando li riaprì,lei lo stava baciando.

Un sospiro. Un sospiro lo fece tremare quando prese a carezzarle le gambe lisce e perfette fasciate da nient'altro che minuscoli shorts.
Ancor più perchè quel sospiro veniva da lui.


Lei non gli diede il tempo di stare a rifletterci: lo attirò di nuovo a sé, lasciò che quell'istinto lacerante prendesse nuovamente controllo su di lei divorandola come la stavano divorando quei baci rabbiosi,quei dolcissimi e famelici morsi che maliziosi formavano una scia dal suo collo al suo seno.
-Rispondi alla mia domanda. -il respiro caldo e irregolare di Boris sul suo petto la faceva impazzire.
-N.. ah!.. non.. non lo so.. -gemette lei mentre le labbra del russo giocavano esperte coi suoi capezzoli..
-Rispondimi-rincarò lui mordendola e succhiando-sei quel tipo di persona?-
-Io.. -sussurrò mentre la lingua dell'altro le percorreva bramosa il ventre-io non.. -avvertì le mani di Boris strapparle con prepotenza gli shorts dalle gambe,le sue labbra riprendere a percorrere,crudeli predatrici,il bordo degli slip. Schiuse appena gli occhi e sollevò il capo: in basso, tra le sue gambe, due smeraldi brillavano terribili e accusatori nella loro bellezza diabolica.
-N.. no.. -mormorò appena in risposta ma quegli occhi non smisero di giudicarla.
Cos'era diventato?

..Istinto. Quella folle divinità che ella stessa si era sempre premurata di adorare,quella stessa divinità che ora la stava sopraffacendo dopo essersi impossessato di quello che una volta era il razionale e pragmatico Falborgblader.
Quegli occhi."gioco al tuo stesso gioco"sembravano dire..
E Julia,Julia sapeva come rispondere alla loro domanda,sapeva,labile illusione,di non essere nel torto. Era l'Istinto, non l'Amore, era l'Istinto che la spingeva nelle fauci di quella passione,lei,innocente bambola di stracci,setaccio della follia del dio.
"Sei quel tipo di persona?"
-NO!-un urlo e delle lussuriose lacrime, l'ennesima offerta all'insaziabile entità.


Anche gli slip vennero scaraventati a terra,un pò come i loro due cuori con cui qualcuno o qualcosa si stava brutalmente divertendo. I gemiti di lei gli massacravano le orecchie mentre,come una furia,le alzava una gamba e la faceva tremare con la crudeltà di quei piccoli,fottuti baci. La vide allargare le gambe, nuda e scomposta alla sua mercè, lui che invece si era a malapena slacciato i pantaloni, preso com'era stato da quel corpo. La vide sudare, ansimare come un animale, i capelli appiccicati al volto, gli occhi vacui e socchiusi e le guance rosse. Sfiorava da sé il suo corpo marchiato di morsi e baci col tocco tremante delle dita sottili, le labbra gonfie ed incandescenti umettate talvolta dal tocco di una calda lingua.
La osservò ancora a lungo. Non la riconobbe.
Si chinò di nuovo tra le sue gambe, sollevandole ed iniziando a leccare con lentezza e cura estenuante la pelle umida della sua apertura. Si odiò e la odiò quando la udì sussultare e premergli in basso la testa affinché la stuprasse con quella odiosa lingua. La accontentò riservandole lunghe lappate e baci traditori.
-Perchè Julia-sussurrò scostandosi da quella duplice tortura-perchè quel giorno mi rifiutasti?-un ricordo.. una vergognosa istantanea che ancora faceva male..
Si sollevò cercando il suo sguardo. Non lo trovò. Al suo posto,un sorriso crudele di fiera.
Il petto superbo si scosse in una risata.
-Perchè?Perchè sei una macchina, Boris. -mormorò spietata.

Incredibile a dirsi, a quelle parole la malia s'interruppe.
Boris si sollevò da quel sudario d'insane passioni e Julia impallidì nell'appena riconquistata ragione.
-Boris.. -sussurrò una volta presa coscienza di cos'avevano fatto. Di cosa stavano per fare.
Era stato un terribile scontro.
Istinto e Ragione si erano dati battaglia lì, su quel letto, Istinto soggiogandoli entrambi e Ragione risorgendo da un errore di quest'ultimo.
Boris la guardò, la riconobbe di nuovo e mai prima d'allora gli era parsa così bella..

Purtroppo..

..e così sbagliata.
-Boris.. -lei.. lei nel profondo non ne era pentita e lo sentiva. Lo voleva ancora,lei,nido d’Istinto era attratta dalla sua opposta diversità,desiderava ancora che lui,che un tempo aveva rifiutato,la facesse sua in quell'irrazionalità che poco prima li aveva irretiti entrambi.
Capì anche che lui stesso, per quell'incolmabile differenza, qualche anno prima l'aveva trasformata nella sua ossessione.
A lui stava decidere se la Ragione dovesse piegarsi nuovamente all'Istinto.
Scostò lo sguardo da lei. E lo vide.
La causa di tutto.

Galeotto fu il portatile,potremmo dire..

Sorrise.


Alcune differenze rendono un computer più appetibile di una ragazza..


Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto ci vuole un computer..


Un tacito accordo sussisteva tra Yuriy Ivanov e la tecnologia: alla fine arrivava per uno dei due il momento di farsi da parte..


Yuriy..
-Ho incasinato tutto come quel maledetto computer.. -mormorò tra sé e sé riallacciandosi i pantaloni.


-Boris?-Julia non capiva. Sentiva che si stava perdendo qualcosa, ma non riusciva a comprendere cosa.


Era vero,Boris era una macchina. Julia era la carne. Yuriy.. Yuriy era l'equilibrio necessario a non farli scontrare.
E inoltre.. Yuriy era Yuriy.

-Hai ragione-disse alzandosi dal letto-non sei quel tipo di persona.-
Julia si portò una mano al cuore realizzando quello che l'altro stava per dire.
-Ma sarebbe stato meglio che lo fossi stata.. -aggiunse mestamente lasciando la stanza.


Come per la tecnologia, un tacito accordo sussisteva anche tra Yuriy Ivanov e Boris Huznestov..


Si richiuse la porta alle spalle per poi accasciarvisi contro.
Dietro di essa,Julia aveva iniziato a piangere.


..alla fine arrivava anche per uno dei due il momento di farsi da parte.


-Avevi ragione piccola..-
Errare è umano. Solo qualcosa d'incredibilmente inumano e stupido aveva potuto incasinare tutto fino a quel punto.
Qualcosa come una macchina.

La Ragione abbandonò il capo sulle ginocchia versando la sua ultima ed istintiva lacrima.. in virtù di un Equilibrio crudele.. ma necessario.




"..no winners....no losers."

"No love."



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..teoricamente dovrei stare a studiare che dopodomani ho l'esame teorico della patente e non so niente..ma vabbè ^^'''...
Che dire,in questi ultimi giorni ho tirato fuori DUE storie a sfondo eterosessuale,dove Ivanov non viene bistrattato -anche se qui è quasi semi-cornificato..- e nelle quali è presente Julia..non che io non adori questo personaggio ma la cosa è..strana..o sospetta..che sia una fase momentanea come suggeriscono alcuni?Speriamo,detto fra noi ho nostalgia delle vecchie fic malate..ed anche voi ne avete un pochina,dai ammettetelo XD!Comunque,che altro aggiungere su questa fic se non che era nata come un qualcosa di puramente ingenuo e scherzoso ispirata dal mio regalo per i diciotto anni -un portatile appunto- ma che poi è sfociata -come mio solito- nel più totale e sfrenato non-sense?O che mi sono divertita come una pazza con i colori?Un altra cosa..Boris e Julia?!?..come si vede che amo stupire (o inorridire,chissà XD!)..comunque se in Julia e Yuriy trovo i contrasti che amo,in Julia e Boris vedo come un sottile legame..qualcosa come due spiriti affini eppure opposti............ok Doma,riprenditi la canna che qui ci stiamo largamente dilungando in conneries...un bacione a tutti gli amici lettori,fatemi sapere qualcosa su quest'ennesimo parto XD!A presto ^.-!

..:*Ben Huznestova*:..
   
 
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