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Autore: Bunny17    07/11/2017    4 recensioni
"Signorina, le sto per raccontare una storia. La storia di come la più bella del paese è riuscita a diventare anche la più forte delle donne del Giappone."
Lo guardo divertita mentre sfioro la chiave con le dita e il luccichio mi sembra sempre più forte.
Ce la farà la nostra Akane a combattere le sue paure e a risolvere tutto il caos nella sua vita?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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L'urlo straziante, le ginocchia a terra. Non sento, non vedo. Gli occhi si appannano prima di veder correre la figura di Mousse che si siede per reggere Shampoo priva di sensi. Sento un vuoto mentre il sapore salato delle lacrime mi invade la bocca. La scena di fronte a me mi sconvolge e non riesco a pensare se non quella figura che tanto ho cercato di odiare, mentre Mousse cerca di chiamarla per farla rinsavire. Obaba si avvicina a lei ma lo percepisco, è distrutta. Con il suo bastone si mette in silenzio affianco del corpo di sua nipote senza vita, ma calde lacrime la tradiscono. È colpa mia, sapevo che chiunque avesse toccato la chiave al di fuori del cuore puro sarebbe andato incontro a morte certa ed io non ho fatto in tempo per impedirlo. 

"È morta! Shampoo! Shampoo, non lasciarmi. Ti prego! 

Gli urli strazianti di Mousse mi stanno dilaniando mentre poggio le mani a terra per sostenermi. 

"Akane!"

La voce di Ryoga mi scuote, ma non al punto di voltarmi. Sento una calda mano toccarmi la spalla, è Ranma. Non riesco a vedere nient'altro intorno a me, prima di buttarmi tra le sue braccia e piangere a singhiozzi come non ho mai fatto nella mia vita. Il corpo esanime di Shampoo è impresso nella mia mente mentre cerco di aggrapparmi all'unica certezza che ho, le sue spalle.

"Akane."

Mi volto immediatamente al richiamo di quella voce così melodiosa ma rotta dal pianto. La principessa sta percependo tutto il mio dolore cercando di dissimularlo tenendo le nocche delle mani ben strette, quasi facendole sbiancare. La guardo con occhi esasperati mentre stringo più forte la giacca di Ranma senza osare guardarlo negli occhi, non ci riuscirei, non potrei. 

"C'è un modo per far ritornare in vita la tua amica. Ma non assicuro che funzionerà."

Sento il silenzio intorno a me, tutti sono fermi ad ascoltare tranne Mousse che continua ad urlare quasi come se fosse un pazzo, ma in realtà lo è già. É pazzo di amore, di amore per lei. Si alza in piedi e con uno scatto prende per le spalle la principessa stringendola forte. 

"Dimmi, dimmi cosa bisogna fare. Farò di tutto per riportarla in vita!"

Mi alzo affiancando Kazuma mentre con un braccio sposto di qualche metro Mousse. Kazuma ha anticipato il mio pensiero, toccarlo significava mettere in pericolo l'intero equilibrio del lago. L'avrebbe fatto male sul serio e questo non gliel'avrei mai perdonato. La principessa si ricompone prima di parlare ancora. 

"Non hai abbastanza forza per poter adempiere alla prova."

La vedo voltarsi verso di me mentre sento sempre la presenza di Ranma dietro le mie spalle, è affranto e i continui singhiozzi degli altri mi fanno sentire soltanto più sporca di quanto lo sono già. 

"Tu o l'uomo alle tue spalle potreste avere la possibilità di farlo. Gli altri dovranno rimanere qui."

Si innalza un dibattito tra i presenti che mi snerva fin quando do un urlo capace di zittire tutta la mia famiglia e il resto. 

"Ditemi cosa devo fare."

"Kazuma aprirà un varco in cui c'è un ulteriore spazio temporale. Incontrerai il dio del tempo, dovrai convincerlo a farti ritornare indietro e li dovrai proteggere la tua amica. Non so in cosa consista la prova, mi dispiace."

Rispondo senza esitazione.

"Kazuma, aprimi il varco."

"Verrò con te."

La voce dietro le mie spalle mi fa rabbrividire, prima di vedere Ranma serio e composto. Lo conosco quello sguardo, ottiene sempre ciò che vuole. Faccio un cenno con la testa prima di vedere Kazuma che in silenzio apre un varco con la sua spada. Con un colpo ha squarciato il cielo: un colore viola e nero si confonde, si muove in continuazione quasi fossero nuvole impazzite nell'immensità del vuoto. Mi sento stringere per un fianco e con un salto riusciamo ad oltrepassare il varco. Poso i piedi a terra ma indietreggio, mi sento stanca e avvilita. Ranma mi guarda preoccupato prima che io con uno sguardo rassicurante gli faccio capire di stare bene. È tutto un vuoto, un continuo protrarsi di cose indefinite che fanno quasi scivolare nell'oblio dell'anima. Mi fermo, chiudo gli occhi e respiro a fondo. 

"È li!"

Inizio a correre nella direzione che ho appena percepito mentre Ranma mi tiene il passo con difficoltà. 

"Akane, cosa...?"

Prendo la spada al mio fianco causando uno squarcio nel nulla, lo scenario cambia prima di arrestarmi totalmente. Orologi, orologi di qualsiasi tipo di dimensione. Un ticchettio preciso, invadente, insopportabile.

"Come avete fatto a trovarmi?"

Una voce ci fa voltare prima di renderci conto di star al cospetto del dio del tempo. Barba lunga, tunica nera con uno scettro che finisce con una palla di cristallo così lucente che quasi mi acceca. È seduto su un trono fatto di metallo, il suo sguardo è serio e astioso prima di rendermi conto che la cosa più giusta da fare è inginocchiarmi immediatamente. Con la coda nell'occhio vedo Ranma fare lo stesso, farfugliando cose senza senso. 

"Scusi le nostre presenza senza preavviso, grande Dio del tempo. Le volevo chiedere -con tutta l' umiltà- se fosse possibile rimandare indietro il tempo, affinché possa salvare la nostra amica da morte certa."

Alzo gli occhi, si sta prendendo gioco di me. La sua risata rimbomba in tutte le pareti facendo tremare impercettibilmente gli orologi appesi. 

"E perché dovrei farlo?"

"Le chiedo umilmente di accontentarmi, ve ne prego."

Spero vivamente che Ranma non apra la sua bocca arrogante e saccente, altrimenti saremo in seri guai. 

"Dai, vecchio. È importante, la nostra amica è morta..."

Come non detto, gli do un calcio talmente forte da farlo zittire all'istante. 

"Accetto, ma solo se superiate una prova."

Si alza dal trono lentamente prima di avvicinarsi a me. Mi tocca la guancia con un dito mentre percepisco i muscoli di Ranma irrigidirsi. 

"Lo faccio solo perché sei così bella, Akane. Un cuore puro che è arrivata fino a questo punto. Mi chiedo però dove sia la tua chiave."

Abbasso gli occhi imbarazzata prima di spiegargli il motivo per cui Shampoo sia morta. Ranma è arrabbiato anche se non ne capisco il motivo.

"Che senso ha salvarla? Una persona così cattiva di animo non è degna di vivere."

"Non è cattiva! Lei... lei nonostante tutto, è mia amica."

Mi si appannano gli occhi ma non voglio mostrarmi debole. Così di scatto volto il viso verso la parte opposta mentre stringo i pugni attorno ai miei fianchi.

"Se così la metti. Vi proporrò una cosa semplice. Percepisco perfettamente i vostri animi, ma vi chiedo di rispondere con assoluta sincerità."

Perdo un battito di cuore, ho paura. 

"Nel caso mentiate, uno dei due morirà. Intesi?"

Guardo Ranma che si fa immediatamente rosso in viso. Sbotterà tra 3...2...1...

"Ma ti è saltato il cervello, brutto vecchiaccio che non sei altro!"

Gli do un pugno così forte sul viso da farlo volare mentre sento le mie sopracciglia alzarsi fino all'attaccatura dei capelli. 

"Akane, da quando sei diventata così forte?!"

Sorrido,  Ranma non hai nemmeno idea di quanto lo sia diventata. 

"Diteci pure, siamo pronti"

"Bene."

Lo vedo unirsi le mani con un unico gesto e con un sorriso che sotto i baffi bianchi sembrerebbe anche rassicurante se non fosse per questo posto pieno di orologi che mi mettono una totale ansia. 

"Salvereste l'altro, pur sapendo di mettere in pericolo la vostra vita?"

Rispondo senza esitazione.

"Sí."

Il mio cuore batte velocemente quando mi rendo conto che insieme alla mia voce all'unisono la stessa risposta è stata data da Ranma. Sento un calore invadermi le guance. A cosa serve sentirsi dire ti amo dopo un'affermazione del genere?

"Avete risposto immediatamente. Senza pensarci."

Abbasso gli occhi, mentre sento il terrore invadermi le membra. Mi tremano le mani, se qualcuno dei due avesse mentito? Chi sarebbe morto, io o lui? Non posso morire senza aver fatto quello che avrei sempre voluto fare. Mi giro verso di Ranma prima di lanciarmi tra le sue braccia. Premo le mie labbra sulle sue. Combaciano magnificamente prima di sentire le lacrime scendere copiose sulle mie guance. Sento le sue mani che mi stringono, percepisco in lui la mia stessa paura. La paura di perdersi. Un bacio casto, dolce, delicato. Le sue labbra sono morbide e sanno di forza, di qualcosa di inafferrabile. Niente a che vedere con il regalo della principessa, questa volta Ranma è presente. Perché mi sta stringendo come se fossi la cosa più bella della sua vita. Le mie braccia vanno a cercare immediatamente le sue spalle prime di stringere i capelli sulla nuca tra le dita. Mi lecca piano le labbra quasi come se cercasse il mio consenso, che io non sto per negargli fin quando non sento una voce che ci fa staccare immediatamente.

"Calma, ragazzi. Siete ancora vivi per il momento. Avete risposto con sincerità. Porterò indietro il tempo ma prima per uscire da qui dovrete affrontare lui."

Non abbiamo nemmeno il tempo di guardare i nostri visi imbarazzati che ci voltiamo in direzione del dito del dio. 

"Ancora?! Io non ce la faccio più!"

Grido esasperata prima di vedere Ranma sorridermi.

"Fammi vedere quanto sei diventata forte, maschiaccio."

Lo guardo convinta prima di ringraziare il dio del tempo concesso, correndo in direzione del mostro davanti a noi. Con la spada lo colpisco in un fianco mentre vedo Ranma colpirlo in più direzioni. Gli sorrido mentre salto verso di lui e insieme facciamo indietreggiare il mostro che non fa altro che lamentarsi dal dolore. 

"Notevole."

Il suo sorriso mi fa perdere un battito prima di dargli un calcio sincronizzato che lo fa stramazzare al suolo. Fin troppo facile. Salutiamo con la mano il dio del tempo, prima di saltare nuovamente il varco. Appoggio i piedi a terra prima di rendermi conto di dove io sia finita. 

"Akane, cos'è questa storia? Perché tu potrai diventare la più forte e io no?"

Stessa scena, stesso posto. Vedo Shampoo correre in mia direzione. Con una rovesciata mi allontano da lei il prima possibile mentre con la coda dell'occhio vedo lo scrigno luccicare sempre di più. Corro a più non posso intanto che gli altri sono rimasti inermi, come se non sapessero cosa potrebbe succedere da lì a breve. La chiave pulsa sempre di più mentre la sfilo dal collo e con un salto mi sento sbattere a terra da due mani che mi graffiano. Shampoo cerca di bloccarmi a terra, ma la sento la forza dentro di me. Do un urlo così forte che la spingo via da me, facendola sbattere sul muro. La vedo rialzarsi ma Ranma con un balzo arriva dietro alle sue spalle e la blocca. 

"Akane non sprecare questa possibilità, corri!"

Nonostante provi dolore mi alzo in fretta e con un'unica mossa riesco ad infilare la chiave nello scrigno. Emana una luce intensa a tal punto da farci coprire gli occhi. Sento un tepore invadermi le ossa, i muscoli e il sangue che scorre impazzito nelle vene mentre sento una forza immensa crescere dentro di me. Mi guardo le mani, le braccia prima di girarmi verso tutti gli altri. Mi fissNo sconvolti prima di sentire l'urlo di Shampoo dietro le spalle. Con una mano la spingo nella parte opposta del lago, non ho saputo controllare la mia forza. 

"Shampoo, sta ferma. Non è nelle tue possibilità sconfiggerla e nemmeno nelle mie."

Obaba da voce ai suoi pensieri, mentre io sono così sbalordita da non saper cosa dire.

"Perché Akane ed io no? Akane allenami!"

Eccolo il solito bambino che urla ogni volta che non ottiene niente. Stupido Ranma.

"Akane. Ce l'hai fatta."

Mi giro verso la principessa Sayuri e Kazuma che mi guardano sereni e orgogliosi. 

"Grazie, grazie di tutto. Non vi dimenticherò mai!"

Mi lancio tra le braccia della principessa che mi stringe così forte da non respirare. Devo tutto a loro. Mi hanno accolta come una figlia e mi hanno resa forte come una guerriera. La principessa mi accarezza il viso prima di allontanarsi lentamente. 

"Kazuma."

Tocco la chiave, tocco il ciondolo di luna.

"Questo è un addio?"

La mia voce è rotta dal pianto. I suoi occhi blu mi trafiggono, lo sento che che è fiero di me.

"Sí, lo è."

Posa le labbra sulle mie dolcemente mentre io chiudo gli occhi, lasciandomi cullare dalla consapevolezza che rimarrà nel mio cuore nonostante tutto. Il bacio più dolce, quello che mi sta dicendo 'ti considero degna del mio rispetto'. Lo guardo riconoscente prima di vederli sparire nel nulla, quasi fosse tutto un sogno. Mi giro mentre vedo le facce degli altri sconvolti, quella nervosa di Ryoga e quella di mio padre in lacrime. 

"È mia figlia! Lei è mia figlia!"

Sorrido pensando che è tutto finito, prima di accorgermi che Ranma è totalmente sconvolto e ha gli occhi bassi. 

"Ranma ti ha tradito! Questo matrimonio non dovrà avvenire"

Ryoga, che idiota. Mi avvicino a l'uomo della mia vita mentre tutti mi chiedono perché ho i capelli lunghi, come ho fatto a dimagrire in una settimana e perché la mia aura è aumentata quasi del triplo. 

"Calma, ragazzi. Vi spiegherò tutto durante il viaggio."

 

 

 

Angolo autrice 

 

Siamo quasi alla fine, non mi sembra vero! Il prossimo sarà l'ultimo capitolo. Volevo solo chiarire una cosa: chi ha seguito la storia è totalmente a conoscenza che un non cuore puro sarebbe morto indossando la chiave. La morte di Shampoo ne è la prova. Il bacio con Kazuma non è nulla di malizioso, è semplicemente il modo in cui i demoni si salutano quando sanno di non vedersi mai più. Allora cosa ne pensate? Grazie per le recensioni, mi fate sempre emozionare!

   
 
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