Videogiochi > League of Legends
Segui la storia  |       
Autore: Gian94    08/11/2017    0 recensioni
* AGGIORNATA DOPO IL REWORK DELLA LORE DI VARUS.
Una guerra brutale, sanguinosa, fisica e psicologica di eroi, streghe, mostri e Dei che si battono nell'innevato Freljord per il controllo supremo di Runeterra. Chi vincerà? Sarà la fazione degli Avarosani, che aspirano alla pace, oppure saranno i Darkin, demoni semidivini con poteri oscuri e distruttivi, con l'aiuto della strega dei ghiacci?
League of Legends: Lore del Freljord e dei suoi campioni con alcuni riferimenti a Star Wars!
Genere: Guerra, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aatrox, Ashe, Lissandra, Sejuani, Tryndamere
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 15: Ragnarock


Quel giorno il sole non spuntò.

Una grande oscurità avvolse presto tutta Runeterra.

Un suono di corno avvertì il Freljord che il male stava tornando.

A Ionia, una nebbia nera avvolse i sacri templi della luce e della conoscenza. A Shurima, il vento si fece pesante e umido, mentre la sabbia cominciò a diventare fredda. Dopo questi oscuri presagi alle prime ore del giorno, al centro di Valoran giunsero nubi cariche di grandine, neve e ghiaccio che presto sommersero tutte le pianure e le montagne. I villaggi vennero sommersi da quel gelo, soffocando e congelando tutti i loro abitanti, le piante e gli animali. Le isole dell'Ombra stavano cominciando ad espandere il loro esercito di non-morti e gli spiriti malvagi dell'Harrowing su tutta Runeterra. Presto la nebbia oscura invase tutta Valoran, lasciando i suoi abitanti terrorizzati. Dopo il freddo ancestrale, la calamità successiva fu il terremoto: tutta Runeterra venne scossa per almeno un'ora, distruggendo alberi, montagne e paesaggi e radendo al suolo costruzioni e villaggi. L'albero Yggdrasil e il monte Targon vennero scossi da tale potenza e molti fedeli guardiani, come Ryze, Kayle, Pantheon, Leona e altri, si prepararono alla battaglia. Poi fu la volta dell'inondazione e delle onde anomale: le acque cominciarono a diventare sempre più mosse fino a straripare dagli argini e a provocare onde anomale che devastarono tutte le coste di Runeterra con i loro abitanti; l'isola di Bilgewater venne totalmente inghiottita dalle acque e i mostri marini cominciarono a infestare l'isola insieme agli spettri dell'Harrowing. Le isole dell'Ombra stavano espandendo il loro potere oscuro su tutta Valoran!

Finito l'assedio delle acque, a Shurima diversi tornadi e trombe d'aria spazzarono via tutti i villaggi vicini per poi giungere nel centro della città dove c'era il grande disco dell'Ascensione: i Voidborn guidati dai loro nemici Xerath e Renekton sarebbero arrivati di lì a poco per conquistare e infestare Shurima. Nasus e Azir, con i loro seguaci, si prepararono per respingere l'attacco. Le trombe d'aria si ingigantirono quando raccolsero tutto il ghiaccio che a Shurima si era formato, uccidendo gran parte degli abitanti e dei sudditi. Poi il cielo si incupì maggiormente e da lì a poco tutta Runeterra venne tempestata di fulmini, saette, tuoni e lampi, oltre ad una tormenta di neve e ghiaccio che sembrava non cessare. La tempesta si abbatté sulla terra con una potenza disumana, distruggendo intere regioni e paesaggi naturali; inoltre, i fulmini erano infuocati, colorati di un rosso acceso che faceva letteralmente gelare il sangue nelle vene a chiunque osasse guardare sopra di sé; nebbia, fumo, esplosioni, fuoco, freddo, tempeste, ghiaccio, terremoti, onde anomale, rumori assordanti, detriti, venti, alluvioni, tormente, grandini, nevicate, nubi oscure, terrori marini, fantasmi, ombre e spettri non-morti: sembrava proprio che fosse arrivato il Giudizio Universale o, come lo chiamano nel Freljord, il Ragnarock. La fine del mondo degli uomini e degli Dei sembrava essere giunta.

I campioni difensori di Runeterra avvertirono una grande oscurità sovrastare il loro mondo. Non potendo salvare i propri Dei, i guerrieri decisero comunque di battersi fino all'ultima goccia di sangue contro le forze del male. A Ionia, Irelia chiamò a raccolta i suoi uomini per difendere i sacri templi della luce: Lee Sin, Master Yi, Shen, Kennen, Sona, Soraka, Bard, Karma, Akali e Janna insieme alla loro leader si prepararono alla difesa. Anche i Vastaya come Nidalee, Rengar, Rakan, Xayah, Ahri e Wukong ed ioniani esiliati come Jhin e Yasuo misero da parte le loro ostilità con gli ioniani e si unirono a loro per collaborare. Da lontano scorsero una nube nera e cupa che avvolgeva e divorava tutta la terra dove passava: era il presagio che l'ordine dell'ombra stava arrivando ed era più potente che mai! Pian piano cinque figure oscure cominciarono a prendere forma tra le ombre: Zed, Syndra, Kayn, Val e Kai, gli spiriti dell'ordine dell'ombra Darkin, pronti alla battaglia. Dopo l'oscura manifestazione dell'ombra, le due fazioni incominciarono una feroce battaglia.

Nel centro di Valoran, Demacia e Piltover scesero in battaglia contro Noxus e Zaun; come se non fossero già abbastanza i disastri naturale, Singed rincarò la dose lanciando le sue armi chimiche su tutta la terra e sterminando migliaia di persone innocenti e guerrieri di tutte le fazioni. A Shurima, Azir, Nasus, Sivir, Taliyah, Rammus, Skarner, Amumu combatterono contro Xerath, Renekton e l'esercito del vuoto comandato da Malzahar, con l'obiettivo di contaminare tutto il sud di Valoran.

Intanto Ryze, Ivern, Alistar e Kayle difendevano Yggdrasil, mentre Taric, Pantheon, Leona, Zoe e Aurelion Sol difendevano Targon dagli attacchi delle forze del male, quali Brand, Morgana e Diana. L'equilibrio doveva essere salvaguardato! Non poteva cedere, altrimenti il mondo sarebbe stato distrutto, e già era in bilico fra la vita e la morte. Un vascello fantasma poi approdò sulle coste del centro di Valoran, mentre sbarcavano miriadi di spettri e fantasmi guidati da Mordekaiser, Hecarim, Thresh, Karthus, Elise e Evelynn che subito iniziarono a seminare il terrore e il caos:

- Ora è il nostro momento! Infestate tutta Runeterra! Noi porteremo oscurità e sofferenza! - gridò Mordekaiser per caricare il suo esercito di fantasmi e spiriti.

- Che deliziosa agonia tutta da infliggere! - sogghignò Thresh.

- Facciamoli a pezzi! - disse Hecarim caricando coi suoi cavalieri poveri innocenti e trafiggendoli senza pietà.

La regione in maggior pericolo però era il Freljord.

Tutta l'oscurità del Ragnarock si concentrò nell'abisso ululante, il ponte che conduce alla fortezza della Guardia del Gelo, dove risiedeva Lissandra con i Darkin. I cinque Darkin, seduti in cerchio e incappucciati, osservavano lo svolgimento del Ragnarock e la distruzione di Runeterra. Lissandra entrò nella sala e, inginocchiandosi, disse:

- Padroni! Il tempo è giunto! I Guardiani del Gelo stanno annunciando il loro ritorno! Tra poco si uniranno a noi! -

- Molto bene... presto da cinque passeremo ad essere otto; e poi sempre di più, fino a che rimarranno solo i Darkin a Runeterra! - disse Varus.

- Guardate, fratelli miei: il caos sta regnando sovrano a Runeterra, che fra poco sarà distrutta per sempre! - disse Rhaast.

- Loge e Hel sono salpati! Presto il Walhalla sarà bruciato e distrutto, e Yggrasil e Targon crolleranno! Presto i Darkin ritorneranno a essere i padroni di Runeterra! - disse "Draakar" agitando la sua bilancia.

- Posso avere l'onore di annientare Ashe e Sejuani con le mie mani? - disse Lissandra.

- Certo! Ma non scontrarti con Tryndamere: lui dev'essere condotto qui, e allora penseremo noi a lui! - disse Nocturne.

- Sarà lui a venire a cercarci, l'ho percepito! - disse Aatrox, tranquillo.

- Ne sei sicuro? - chiese Nocturne.

- Sì! Così ho previsto! La sua pietà verso di me sarà la sua rovina! E di conseguenza, quella di Runeterra! Lui verrà da noi e poi lo convertiremo al lato oscuro! - disse sogghignando Aatrox.

- Lissandra! Ora vai e prepara le truppe! Ashe e Tryndamere stanno arrivando! Difendete il glorioso ritorno dei Guardiani! - disse Rhaast.

- Sì, Maestri! - disse Lissandra allontanandosi.


Sulla cima del monte Valholl, Greyor, la sentinella dell'abisso ululante, vide una nube oscura accompagnata da delle voci di spettri che stavano annunciando il ritorno dei Guardiani del Gelo. Appena Greyor percepì l'imminente ritorno dei Guardiani si affrettò a suonare il suo corno per richiamare gli eserciti di Ruenterra per la battaglia delle battaglie:

- Popolo di Runeterra! I Guardiani sono tornati! Dobbiamo combatterli e scaraventarli ancora nell'abisso! Combattete per la speranza! Per la pace! Per la libertà! -

Intanto l'esercito di Ashe e Tryndamere si stava muovendo verso l'abisso ululante, dove i Guardiani avrebbero fatto ritorno. In prima fila, i sovrani Ashe e Tryndamere, in armatura da combattimento; subito dietro Sejuani e Udyr; poi i quattro semidei fratelli: Ornn, Anivia, Volibear e Kaspyann; poi tutti gli altri campioni, ovvero, Olaf, Trundle, Nunu, Gragas e Braum; poi, dietro di loro, tutto l'esercito al completo di soldati Avarosani e dell'Artiglio d'Inverno insieme, con insieme gli eserciti di troll, yeti, vichinghi, barbari, eremiti spirituali, ursidi e predoni. L'esercito era immenso, sconfinato e determinato; un'armata che sembrava apparentemente invincibile: tuttavia, un infausto presagio gravava sulle loro teste e sui loro cuori: l'ombra dei Darkin stava oscurando Runeterra e tutto quell'esercito, per quanto enorme, sarebbe servito a ben poco se il lato oscuro avesse trionfato. Mentre procedevano verso il campo di battaglia, gli Iceborn percepirono che il giorno del Ragnarock era giunto e intanto, nel mondo divino, degli Dei del Walhalla stavano combattendo contro le potenze del male guidate da Loge e Hel. Si ascoltavano le grida di battaglia di Wotan che infondeva forza e vigore nelle sue Valchirie; si percepiva il rumore del fuoco che stava bruciando ogni cosa laddove Loge e Hel passavano; si udiva il nitrito e il rumore degli zoccoli di Sleipnir, il cavallo a otto zampe di Wotan, che fremeva dalla voglia di combattere; ma soprattutto si udivano le grida di sofferenza di tutta Runeterra infestata dai demoni oscuri del Ragnarock. Poveri innocenti vennero massacrati e uccisi: alcuni di loro morirono dal freddo, altri furono devastati dal terremoto, altri ancora vennero convertiti in malvagi spiriti dell'ombra, guidati da Hecarim e Mordekaiser. Giunti al confine con la regione estrema della Guardia del Gelo, Anivia disse:

- Amici! Tra poco arriverete a destinazione: l'abisso ululante è a meno di due ore di cammino. Ora è giunto il momento di separarci. Voi continuate su questa strada, io volerò a nord per le montagne gelate e andrò a prendere Gnar! Lui ci aiuterà nella battaglia per sconfiggere i Guardiani del Gelo! -

- Anivia! Torna presto! Che la Forza sia con te! - le disse Ashe abbracciandola.

- Che sia soprattutto con voi! Dovete resistere fino al mio ritorno! - disse la criofenice volando via.

- Ornn! Volibear! Kaspyann! Che cosa avete? - chiese Sejuani, vedendo i semidei accasciarsi come se avessero visto dei fantasmi.

- Il lato oscuro è potente... oggi più che mai... - disse Volibear a bassa voce.

- I fantasmi dell'ombra sono tornati! Sento che Runeterra è in pericolo! - disse Ornn, spaurendo.

I guerrieri si guardarono spaventati. Tryndamere si fece avanti e chiese:

- Ditemi dei Darkin! Sono cinque, ora? I loro apprendisti stanno già combattendo? -

- Sì... Aatrox, Rhaast, Varus Nocturne e "Draakar" ti stanno aspettando nella grande sala della Guardia del Gelo. Lì li troverai e allora si compirà il tuo destino! - disse Kaspyann.

- I loro apprendisti sono a Ionia, a combattere contro i guerrieri del tempio della luce! - disse Volibear.

- Sì! Il mio maestro Lee Sin e i suoi stanno già combattendo contro l'ordine dell'ombra di Zed. L'ho avvertito! - disse Udyr.

- Aspettate: i Darkin hanno preso il possesso del corpo di Zed, Kayn, Syndra, Valmor e Kai! Come possono essere contemporaneamente loro apprendisti? Il loro corpo ora appartiene ai Darkin! Come è possibile? - chiese Tryndamere.

- Il potere dell'ombra, mio Re! Se il corpo del possessore dell'arma Darkin è già potente e forte, allora i Darkin, tramite il potere del lato oscuro della Forza, possono creare uno spirito con le stesse sembianze corporee di coloro che hanno corrotto. Evidentemente quei cinque guerrieri erano già forti di loro, così i Darkin hanno preferito ricreare il loro corpo con l'ombra piuttosto che corrompere altri guerrieri. Aatrox avrebbe fatto la stessa cosa anche con tuo padre se non avesse incontrato te prima! Tu sei più forte di Reklan e questo Aatrox lo percepisce! Ecco perché vuole corromperti! - spiegò Ornn.

- Non temere, non mi farò corrompere l'anima! - disse Tryndamere: - Però voglio salvare mio padre! Se è vero che il corpo dei possessori può essere ricreato, forse, dopo aver sconfitto i Darkin, Zed, Kayn, Syndra, Valmor, Kai e mio padre torneranno normali! -

- Può essere... ma prima dobbiamo sconfiggere i Darkin! Ricorda, mio Re: quando combatti contro Aatrox non pensare che quello è tuo padre! Sconfiggilo, e solo allora potrai appurare se tuo padre può essere salvato! - disse Udyr.

- Così sarà! - rispose il Re.

- Si avvicina una tempesta... - disse all'improvviso Volibear.

- La vedo! È laggiù, a est! - disse Kaspyann.

- Dove c'è l'abisso ululante... andiamo! E che la Forza sia con noi! - disse determinato Ornn.

Mentre Ashe, Tryndamere e gli altri camminavano, non poterono non accorgersi dei disastri naturali che il Ragnarock stava provocando. Gli alberi innevati caddero inceneriti alla tempesta che scagliava fulmini di sangue, le frane delle montagne e le valanghe sommersero i villaggi che sembrava gridassero al cielo perché li soccorresse. La tempesta non diede tregua e il ghiaccio cominciò presto a sommergere gran parte del territorio, e non un ghiaccio qualunque: il ghiaccio oscuro ed eterno di Lissandra, che con un sortilegio stava piegando il Freljord al potere del Gelo.

La situazione peggiorò notevolmente al centro di Valoran. Il monte Targon venne presto infestato dagli spettri delle isole dell'Ombra e la terra tremò per diverso tempo. Le rocce di quel monte saldo ed eterno cominciarono a franare sulla terra uccidendo guerrieri mentre combattevano per difendere il monte. Hecarim, Mordekaiser, Evelynn, Elise, Thresh e Karthus, con il loro esercito di spettri, salirono fino in cima alla montagna e lì li aspettavano Pantheon, Leona, Zoe, Taric e Aurelion Sol, pronti per lo scontro. Hecarim, col suo esercito di cavalieri spettrali, caricò i difensori di Targon, con l'intento di spegnere la fiamma sopra il monte per far calar la tenebra su tutta Valoran. Yggdrasil venne assediato da Morgana, Brand e Diana; nonostante la difesa di Alistar, Ivern, Ryze e Kayle, Yggdrasil incominciò a bruciare sotto i colpi del fuoco scatenato da Brand. Appena il fuoco salì in cima all'albero del mondo, tutto il mondo divino cominciò a prendere fuoco: i campi eterni, verdi e rigogliosi degli Dei vennero bruciati, i fulmini di fuoco cominciarono ad abbattersi sul Walhalla, così Donner col suo martello si preparò a respingere gli attacchi dei fulmini del male: il fuoco di Brand, però, era alimentato da quello di Loge che amplificava i danni dell'incendio.

La fiamma del monte Targon pian piano si affievolì e Yggdrasil venne infine bruciato; così, su Runeterra calò la tenebra.

Al sopraggiungere di quell'oscurità, il popolo di Runeterra, che stava combattendo contro le forze del male, venne assalito dal panico: quella tenebra indebolì i difensori e rafforzò gli adepti del male, i quali iniziarono a combattere con maggior ferocia. Nel giro di qualche ora, il lato oscuro annientò e distrusse tutto ciò che c'era di buono su Runeterra. Rimanevano solo i più valorosi campioni che non si arresero e continuarono a combattere, anche se deboli e provati. A Ionia, Zed e i suoi, sebbene solo in cinque, ebbero la meglio sui campioni difensori di Ionia, i quali non riuscivano a combattere contro tutto quell'esercito di ombre. Zed incontrò finalmente la lama di Shen, suo fratello buono, e i due si diedero aspra battaglia:

- Zed... non voglio combatterti! - disse Shen.

- Oh... io sì! Aspettavo questo momento da tanto tempo! - rispose maligno Zed.

- Ritrova l'equilibrio, fratello! Lascia che l'ombra che è in te si dilegui! -

- Sfidami, Shen! E non dovrai più vivere da orfano! - disse Zed attaccando suo fratello.

Mentre i due fratelli si scontravano, Kayn teneva testa da solo a Lee Sin, Kennen, Wukong e Master Yi; Syndra usò la sua magia nera per respingere gli incantesimi di Karma e usarli contro di lei; i Vastaya, come Rakan, Xayah e altri, affrontarono le ombre di Kai e Valmor. I Vastaya cercarono invano di scacciare la corruzione delle ombre dai loro fratelli:

- Val! Kai! Che cosa fate? Voi in passato eravate Vastaya, come noi! Siamo fratelli, basta combatterci! - disse Xayah.

- Tu non hai idea di chi siamo ora: noi siamo tre in uno: siamo la freccia del castigo! E voi morirete! - risposero insieme.

- Fratelli, voi mi costringete a combattervi, e non vorrei! - disse Rakan, fremendo.

Mentre Val e Kai stavano scoccando la loro freccia avvelenata sui Vastaya, un muro di vento improvviso protesse gli eroi. Era lo scudo di Yasuo, giunto a proteggere i suoi alleati. Le due ombre si voltarono verso lo spadaccino e Valmor gli disse:

- Vieni Yasuo... la morte arriverà anche per te! -

- Uccidermi? - disse Yasuo con tono di sfida: - Provaci! - disse Yasuo sguainando la spada.


Mentre la battaglia di Ionia infuriava, al centro di Valoran la guerra di Demacia e Piltover contro Noxus e Zaun aveva causato il più alto numero di morti e di feriti: le armi chimiche danneggiarono tutto il territorio, e l'aria cominciò a diventare infetta; molti soldati, infatti, morirono esposti a quelle radiazioni, tanto che i soldati non morti cominciarono a mutare di aspetto e a divenire schiavi di Singed, il comandante di Zaun.

Il Ragnarock stava devastando i due mondi e tutto quello che aveva previsto Wotan si stava avverando. Il Dio degli Dei, montato a cavallo, andò contro gli invasori spettrali e i demoni dell'inferno col suo esercito di Valchirie e Einherjar, tra cui Siegmund e Siegfried, Rollo e Ragnar Lothbrock, coi figli di quest'ultimo Björn, Ivarr, Ubbe, Siguror e Hvitsärk. Anche Donner, Froh, Baldr e Tyr lo raggiunsero. Fenrir, Jormungand, Garmr e Surtr li stavano aspettando assieme alle potenze oscure di Nibelheim per dare inizio alla più grande delle battaglie. Lo scontro fu sanguinoso e fu un totale massacro da entrambe le parti: Wotan venne ucciso da Fenrir, a sua volta ucciso dal Dio della guerra Tyr, ucciso a sua volta da Garmr; Donner e Jormungand si uccisero a vicenda, i nibelunghi e i giganti pure; le forze del male guidate da Hagen, Gunther e Gutrune (figli di Alberich) si scontrarono con Valchirie e Einherjar, sterminandosi a vicenda; Brunhilde, vedendo la triste sorte dell'amato Siegfried, si gettò in preda alla disperazione nel fuoco di Loge che stava divampando per tutta Asgard; Fricka uccise Hel, ma venne uccisa subito dopo da Loge, il cui fuoco (alimentato dal gigante Surtr e da Brand) rase al suolo il Walhalla, facendolo sprofondare nelle acque eterne, dove persino Njord, il Dio del mare, annegò. Heimdall e Loge, infine, si scontrarono e la loro battaglia creò una tale energia da creare un'onda d'urto che fece tremare e spaccare in due Runeterra.

Da quella crepa che si andò a formare, tutti i demoni e gli spiriti di Nibelheim tornarono sulla terra dei vivi e la infestarono con la loro magia oscura: tra questi, c'erano i tre Guardiani del Gelo!

La spaccatura arrivò fino all'estremo nord del Freljord, proprio dentro all'abisso ululante, il quale, ormai al colmo, eruttò lava incandescente che inondò l'esercito di Ashe e Tryndamere, appena arrivato sul posto. Nonostante Ornn, Udyr, Volibear e Kaspyann fecero un sortilegio per ripararsi da quell'ondata di fuoco, molti soldati venero spazzati via in pochi secondi e, ciò che è peggio, i morti ripresero vita sotto forma di spettri agli ordini del lato oscuro. Ashe, Tryndamere e gli altri guardarono sconvolti e sconcertati quello che stava succedendo: i Guardiani del Gelo erano ritornati! Il loro glorioso ritorno evocò una schiera di soldati spettrali di puro e oscuro ghiaccio pronti ad eseguire ogni loro ordine.

- Popolo del Freljord! Siamo tornati! Questa terra non è più vostra! L'era delle rune è finita! È iniziata l'era dei Darkin! I nostri seguaci invaderanno il mondo, non ci sarà posto dove potrete nascondervi! - dissero i tre Guardiani ad un unica voce.

Appena i tre Guardiani misero piede su Runterra, con un colpo al suolo della loro spada provocarono un'onda di ghiaccio diretta verso i villaggi del regno di Avarosa; i villaggi colpiti vennero spazzati via e i loro abitanti congelati in blocchi di ghiaccio eterno, che mai si sarebbe sciolto.

- Questo è solo l'inizio! - gridarono i Guardiani.

- No! Il vostro ritorno sarà breve! Presto tornerete da dove siete venuti! - dissero Ashe, Tryndamere e Sejuani facendosi avanti.

- Sì! Questo è per i nostri seguaci che avete ucciso tanti eoni fa! - aggiunse Ornn.

- Voi... assomigliate tanto ad Avarosa e a Serylda! - disse uno dei tre scrutando i volti delle due sorelle: - Sarà un piacere uccidervi in loro ricordo! - disse un altro ridendo.

- Quel compito spetta a me! - disse una voce femminile cavernosa e familiare.

Accanto ai Guardiani, pronti a combattere, apparve in tutta la sua oscurità la strega dei ghiacci Lissandra, la quale si inginocchiò davanti ai suoi padroni.

- Maestri, a lungo vi ho atteso e ora sono pronta a servirvi! -

- Cara Lissandra! Felice che la nostra miglior apprendista ci sia rimasta fedele! - disse uno dei Guardiani.

- Lasciatemi l'onore di uccidere Ashe e Sejuani! - disse la strega.

- Certo! Noi ci occuperemo di Ornn, Volibear e Kaspyann! Se non sbaglio, abbiamo un conto in sospeso con voi... - disse un altro Guardiano del Gelo.

- Sì! Ma anche stavolta, la vostra fiducia nel lato oscuro della Forza sarà la vostra rovina! - disse Kaspyann.

- Coraggio fratelli! All'attacco! Per la Forza di Freljord! - gridò Volibear caricando i Guardiani insieme ai suoi fratelli.

- Per la libertà! - gridarono i soldati Avarosani e dell'Artiglio d'Invero mentre incrociarono le spade con i soldati di Lissandra.

- Lissandra! La tua follia deve essere fermata! - disse Ashe.

- Sarò io a fermarvi! I Darkin e tutti noi seguaci del male presto diventeremo più potenti di tutti voi messi inseme! - disse Lissandra scagliando fulmini di vero ghiaccio dalle dita.

- Hai troppa fiducia nel lato oscuro della Forza! Io e Sejuani metteremo fine alla tua corruzione! - disse Ashe.

- Lissandra, preparati alla fine! - gridò Sejuani, caricando la strega, mentre parava i suoi fulmini.

- Fatevi avanti... ho ucciso così tante Regine che ho perso il conto! - disse ridendo sadicamente la strega dei ghiacci.

Le tre principesse si diedero battaglia; accanto a loro, i Guardiani del Gelo stavano lottando contro Ornn, Kaspyann e Volibear; poi Tryndamere impugnò la sua spada e condusse i suoi uomini allo scontro contro i soldati della Guardia del Gelo:

- Allora, uomini: questa è la battaglia finale! Non risparmiatevi! Lottate fino all'ultima goccia di sangue! In battaglia! - urlò il Re caricando i suoi uomini.

I guerrieri seguirono un Tryndamere ispirato in battaglia e grazie al suo talento di capo carismatico la battaglia volgeva a favore degli Avarosani. Tuttavia, i Guardiani del Gelo stavano respingendo molti attacchi e i loro potere cresceva, alimentato dalla forza della guerra: inoltre, erano Darkin, perciò tutto ciò che era morte, guerra, violenza e odio li nutriva di forza oscura.

I Darkin intanto osservavano la totale disfatta di Runeterra e di Asgard: tutto venne distrutto, incendiato e/o congelato; tutti gli Dei buoni e cattivi erano morti, la terra era sommersa da odio e violenza; i Darkin ormai erano i signori indiscussi dei due mondi: quello terreno e quello celeste. I Darkin esultarono nel vedere tutta quella violenza e quello spargimento di sangue, ed erano più potenti che mai. Aatrox sentì che la resa dei conti finale con Tryndamere era vicina, così lo chiamò:

- Tryndamere... vieni da me! Qui con me è il tuo destino! -

Tryndamere percepì subito quelle parole:

- Sì, Aatrox! Il momento è giunto! - rispose il Re.

Mentre Tryndamere combatteva insieme a Udyr, Gragas, Olaf, Nunu, Trundle e Braum, il Re del Freljord sentiva la Forza scorrergli nelle vene: con un colpo di spada distrusse l'intera ondata di soldati del ghiaccio e poté finalmente rifiatare.

- Bravo Tryndamere! - disse Gragas.

- Forza, non fermiamoci! Continuiamo ad avanzare verso la fortezza della Guardia del Gelo! -

- Perché? Il nostro scontro è qui! - disse Olaf.

- No, amico mio... il vostro scontro è qui! Io devo penetrare nel palazzo di Lissandra. Lì ci sono i Darkin che io devo affrontare e sconfiggere! - rispose Tryndamere.

- Ne sei sicuro? - chiese Nunu.

- Tryndamere sa quello che fa! Lì ci sono i Darkin che lo aspettano, l'ho percepito. - disse Udyr.

- Devo affrontarli! Voi dovete resistere fino all'arrivo di Anivia con Gnar! Poi ci penserà lui! - disse il Re.

- Dobbiamo fare presto allora! Ne stanno arrivando altri! - disse Trundle.

- Presto! Seguitemi! - gridò Tryndamere gettandosi nella mischia, seguito dai suoi.

- Vi copro io! - disse Braum, proteggendo i suoi compagni col suo scudo.

Mentre Tryndamere cercò di farsi largo fra i soldati, volse lo sguardo verso Ashe, poco più indietro che stava combattendo contro Lissandra: Ashe percepì subito che il suo uomo la stava guardando: i due si guardarono intensamente per qualche secondo e poi, appena sentirono la Forza scorrere dentro di loro, si scambiarono l'augurio di un vero Figlio del Gelo: “Che la Forza sia con te!”.

Udyr mise una mano sulla spalla di Tryndamere e gli disse:

- Ciò che provi per Ashe è bellissimo! Non preoccuparti, noi la proteggeremo! Ma sii prudente là dentro! Non sai mai cosa troverai! E poi... ricorda ciò che ti disse Ornn: quando combatti contro i Darkin, seppellisci bene i tuoi sentimenti verso di noi, oppure li useranno per corromperti, e allora il sogno dove Ashe morirà diverrà reale! -

- Non preoccuparti, amico mio! Morirò piuttosto che lasciarmi corrompere, stanne certo! Comunque vada questa battaglia, è stato un onore combattere al tuo fianco, Udyr. Grazie per i tuoi insegnamenti, per il nostro percorso insieme e per aver condiviso con me il sentiero della Forza! - disse Tryndamere stringendo la mano dell'eremita spirituale.

- Lo è stato anche per me poter conoscere il più grande Iceborn di tutti i tempi! Ora vai! Che la Forza sia con te! - rispose Udyr.

Mentre Udyr, Trundle, Olaf, Nunu e Gragas combattevano ai piedi della roccaforte di Lissandra, Tryndamere, accompagnato e protetto da Braum, scalò la fortezza del Derviscio e, una volta arrivato in cima sano e salvo, salutò Braum, dicendogli:

- Braum! Sei il miglior amico che io abbia mai avuto! Grazie per ciò che abbiamo passato! Ma ti chiedo un ultimo favore: se non dovessi sopravvivere, ti prego di occuparti di Ashe: proteggila! Lei non deve morire: se io non sopravvivo solo lei può sconfiggere i Darkin! -

- Tryndamere, mio Re e amico mio, per me è stato un onore servirti! Non temere, sarò con voi fino alla fine! Ora ti copro mentre tu entri dentro il palazzo! - rispose lui.

- Grazie amico mio! Che la Forza sia con te! - disse Tryndamere mentre con un colpo di spada aprì un varco che lo avrebbe condotto dentro la fortezza.

Braum tornò subito giù con un balzo atletico dai suoi compagni, i quali domandarono:

- Tryndamere ce l'ha fatta ad entrare? -

- Sì! Ora dobbiamo resistere fino all'arrivo di Anivia e Gnar! Ora avanti! Andiamo da Ashe! Difendiamola! - gridò Braum mentre lui e i suoi compagni tornarono nel cuore della battaglia.



*************************************



Tryndamere si addentrò cauto e attento dentro la fortezza di Lissandra, dove era sicuro che i Darkin l'avrebbero atteso.

Mentre camminava verso una meta indefinita, il Re del Freljord vide tutta la sua vita passargli davanti, come delle visioni. Rivisse i momenti felici di quando era bambino, di quando giocava con sua madre, di quando suo padre gli regalò la spada che impugna tutt'ora e di quando lo prese in braccio per proclamarlo suo successore; ricordò quella notte terribile dove Aatrox sterminò il suo clan e uccise sua madre; poi ricordò la sua mutazione da giovane guerriero e bellissimo ragazzo a barbaro assetato di sangue; ricordò la sua ferita, il dolore che quella lama vivente gli provocò mentre gli trafisse l'addome; poi rivide la sua prima notte d'amore con Ashe, la donna della sua vita e poi sua Regina; rivisse la rivelazione di Aatrox come sua padre; rivide il suo sentiero con Udyr, l'incontro con il fratellastro Gnar e la guarigione della sua vecchia ferita; rivisse gli incubi della testa fantasma fluttuante, della lama demoniaca, di Aatrox che sterminava i suoi amici, che bruciava il suo regno e che stava per uccidere lui e Ashe; rivisse il sogno in cui il nonno Wotan gli parlava del Ragnarock! E infine udì la profezia, che lo chiamava a sé ora più che mai, con la voce di Aatrox:

- Osserva, Tryndamere: la mia più grande creazione! La sua rabbia cambierà il mondo! -

Quella voce proveniva dal fondo di una cripta, che il Re intravide sulla sua destra: scese le scale e trovò davanti a sé una enorme porta di Vero Ghiaccio. Era buio pesto e un freddo ancestrale subito si infittì nel corpo di Tryndamere: una grande oscurità avvolgeva di significati sinistri quella porta e tutto ciò che c'era al suo interno. Tryndamere però ora era saggio e consapevole: sapeva lì dietro quella porta, in mezzo a quell'oscurità si celavano i Darkin pronti ad attenderlo. Lui respirò profondamente; si sentì tutt'uno con la Forza e, alla fine, spalancò la porta con la Forza del pensiero.

Tryndamere si addentrò all'interno e percepì una Forza oscura e negativa circondarlo: era nel posto giusto, ma stavolta il Re era corazzato. All'improvviso una luce rossa colorò la parte alta della sala: era una sala rotonda, con una sola finestra dal lato nord con affianco apparecchi negromantici; davanti a sé, Tryndamere notò poi una rampa di scale che conduceva a un sinistro baldacchino con cinque troni, fatti di teschi e ghiaccio: sopra quei troni erano seduti cinque esseri oscuri e incappucciati, ognuno impugnando un'arma diversa: Tryndamere riconobbe in una di quelle armi, la spada di Aatrox.

- Aatrox, avevi chiamato? Sono qui ora! - disse deciso Tryndamere.

In quel preciso momento, i cinque esseri oscuri si alzarono in piedi e si tolsero i loro mantelli per rivelarsi in tutta la loro potenza davanti a Tryndamere. Aatrox, Rhaast, Nocturne, Varus e “Draakar” erano lì, pronti per convertire il giovane sovrano al lato oscuro della Forza.

- Benvenuto, Tryndamere. Ti stavamo aspettando. - cominciò “Draakar”.

- Sento che le tue facoltà ora sono complete. Molto bene! - disse Varus, sogghignando.

- Sei veramente potente, Tryndamere, ma lo sarai ancora di più quando ti unirai a noi! - disse Rhaast, maligno.

- Aatrox ti insegnerà le vie del lato oscuro della Forza! Accetta l'oscurità! - disse Nocturne.

- Sì, figlio mio! Sono impaziente di completare la tua istruzione. Vedrai che imparerai a chiamarmi Maestro! - concluse Aatrox.

- Vi state sbagliando. Non mi convertirete come avete fatto con mio padre! - rispose Tryndamere.

- Oh, no, mio giovane apprendista... scoprirai che sei solo tu che stai sbagliando. In merito a questa e a molte altre cose. Tuo padre non ha saputo resistere al fascino del male e all'immenso potere del lato oscuro della Forza... e così sarà anche per te. - disse con un ghigno di malvagità Aatrox.

- Vi sbagliate. Presto morirò. E voi con me! -

- Ahahahahahah!! Penso tu voglia riferirti all'imminente attacco del vostro piccolo esercito. Sì... ti assicuro che siamo del tutto irraggiungibili dai tuoi amici, qui! - disse con falso dispiacere Rhaast.

- No. I miei uomini batteranno i vostri e presto i Guardiani e Lissandra saranno sconfitti! E lo sarete anche voi! -

- Vedo che sei testardo, guerriero... dovresti ringraziarci che ti abbiamo scelto come nostro adepto, anziché spazzare via te e la tua razza! - disse freddo Varus.

- Il lato oscuro della Forza è molto più potente della luce! Essa ti vincola, noi ti offriamo il potere assoluto su ogni cosa! - disse il Darkin con la bilancia: - Vedo la mia bilancia pendere in nostro favore, purtroppo per te... -

- Questa vostra fiducia è la vostra debolezza. - disse Tryndamere.

- E la tua fede nei tuoi amici è la tua. - ribatté Rhaast.

- È vano resistere, Tryndamere! Rassegnati e unisciti a noi! - lo incitò Aatrox.

- Io non cederò! E sarete obbligati ad uccidermi! - disse Tryndamere.

- Se è quello il tuo destino, ti accontenteremo! - disse Varus.

- Tutte le notizie che vi hanno dato sono trapelate secondo i nostri piani. I tuoi amici là fuori, in preda ai nostri uomini, stanno ficcandosi in una trappola. Siamo stati noi a far sì che tu venissi attirato qui: ora i tuoi amici sono indifesi, poiché l'unico guerriero degno e valoroso è qui davanti a noi. Proprio per questo, i tuoi amici presto moriranno. Un'intera legione di spiriti, soldati e fantasmi, uniti alla potenza di Lissandra e dei Guardiani li sta annientando! - disse Aatrox.

- E allora si compia il mio destino! - disse fermo e convinto il Re del Freljord, sguainando la spada.

- Come desideri... - disse Aatrox brandendo la sua spada.






* Il nome "Draakar" è tra virgolette perché è una mia invenzione; anche Nocturne è una mia supposizione che all'interno della mia storia funzionava, come il Darkin ombra che ha corrotto Zed; tuttavia, non appena nel gioco usciranno i campioni Darkin orginali, li sostituirò.
Mancano solo due capitoli, ormai siamo agli sgoccioli!
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > League of Legends / Vai alla pagina dell'autore: Gian94