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Autore: Silvia_sic    08/11/2017    4 recensioni
"Ormai che tutto è finito dovresti sentirti felice, sollevato. Invece quel sorriso amaro che hai dipinto sulle labbra vuole nascondere una strana sensazione… di cosa? Cosa sono io per te? Rabbia, gelosia, fastidio oppure rammarico? È fuori luogo quello che stai provando adesso e lo sai bene, però non puoi fartene una ragione, vero? La terra è salva, Majin Bu è stato sconfitto, tu sei ancora vivo… ma il tuo pensiero fisso è un altro."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Crilin, Trunks, Vegeta, Yamcha | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ormai che tutto è finito dovresti sentirti felice, sollevato. Invece quel sorriso amaro che hai dipinto sulle labbra vuole nascondere una strana sensazione… di cosa? Cosa sono io per te? Rabbia, gelosia, fastidio oppure rammarico? È fuori luogo quello che stai provando adesso e lo sai bene, però non puoi fartene una ragione, vero? La terra è salva, Majin Bu è stato sconfitto, tu sei ancora vivo… ma il tuo pensiero fisso è un altro.
 
Quel pazzo, quel maniaco della guerra, quell’assassino… è tornato in vita anche lui. L’hai visto avanzare verso tutti voi, qualche metro dietro l’eroe che ha salvato la Terra dall’ennesima sciagura, con quel suo passo regale da principe di un popolo quasi del tutto estinto. Stringi i pugni per sbollire la rabbia o perché hai intenzione di attaccarlo? No, questo mai, non saresti in grado di fargli neanche un graffio anche ora che è spossato dalla battaglia. Quindi è rabbia quella che senti scorrere sotto la pelle? Ira nei confronti di colui che è causa di tutto quel disastro appena superato. Sì, perché è colpa sua se Majin Bu si è risvegliato. Si è fatto possedere la mente da un mago da strapazzo solo per bramosia di potere e desiderio di combattere contro Goku… Aveva ucciso ancora. Decimato centinaia di vittime allo stadio e c’era mancato poco che colpisse pure te e lei ovviamente. Già, Bulma… come poteva perdonarlo per un simile gesto? Come? Che domanda sciocca che ti poni, cosa vuoi che sia quel piccolo incidente? Le sfere del drago avrebbero, ed effettivamente hanno, rimesso a posto ogni cosa. Vegeta aveva fatto ben di peggio nel corso della sua vita.
 
Infatti adesso sei l’unico a provare risentimento nei suoi confronti. Il resto della compagnia sembra quasi essersi dimenticata che sia lui la causa di quella disgrazia. Ma è davvero questo il motivo per cui ce l’hai tanto con lui? Io non credo… La questione è un’altra ed è radicata nel tuo cuore da anni. Sei proprio un povero stolto, Yamcha, ancora non hai digerito il fatto che lei abbia preferito quel pazzo, quel maniaco della guerra, quell’assassino a te.
 
E mentre lo fissi con astio, vedi avvicinarsi a lui quell’ibrido dai capelli lavanda. Perché tanto rancore nei confronti di quel bambino? Forse perché Trunks è prova del loro legame? Lo vedi che con uno slancio d’affetto abbraccia forte la gamba muscolosa di suo padre e per la prima volta ti stupisci davanti ad un gesto tanto semplice quanto nella maggioranza dei casi normale, perché i tuoi occhi scorgono un accenno di sorriso che Vegeta dona a suo figlio e una mano guantata ad accarezzargli distrattamente la zazzera lilla. Ma perché questo ti sorprende? Come puoi essere a conoscenza del rapporto che con gli anni padre e figlio hanno instaurato? Eppure sai che quel gesto non è abituale. Lo sai perché hai origliato e spiato senza riguardi una conversazione tra madre e figlio che da poco avevano ricevuto la straziante notizia del loro familiare deceduto in battaglia.
 
Piangeva, il piccolo Trunks, tra le braccia della madre che aveva esaurito tutte le lacrime da poter versare. Sentivi solo i suoi singhiozzi, mentre incurante del resto ti nascondevi lesto dietro una colonna del santuario per origliare senza alcun rispetto e decenza il dolore di un bambino. -Mamma…- E ascoltando quella vocina rotta dal pianto ti si era inspiegabilmente stretto il cuore. -Prima di morire, papà mi ha abbracciato… mi ha abbracciato per la prima volta.- In quel momento avresti dovuto allontanarti e lasciare loro un po’ di privacy. Ma a quanto pare sei più viscido di quanto lasci trasparire, perché avevi volutamente evitato di percepire il filo di gioia che la voce di Trunks emetteva, e l’unico pensiero che ti era balzato nella testa era il disprezzo per colui che mai aveva elargito un gesto d’affetto al suo unico figlio. E, maleducato, avevi continuato ad ascoltare. -Mi ha detto di prendermi cura di te, mamma. Papà si è sacrificato per noi.- Avevi scosso la testa con quel sorrisetto beffardo dipinto sulle labbra, pensando che quel bambino fosse solo un povero illuso. Invece no, il povero illuso sei tu, Yamcha. Perché se solo avessi avuto la possibilità di scorgere gli occhi di Bulma ci avresti letto gioia allo stato puro perché lei aveva trionfato dove chiunque altro aveva fallito oppure non ci aveva neanche provato. La coraggiosa e avventurosa donna dai capelli turchini era riuscita a cambiare lo spietato principe dei saiyan.
 
Quel pazzo, quel maniaco della guerra, quell’assassino ora se ne sta immobile con le braccia abbandonate lungo i fianchi e lo sguardo perso all’orizzonte. Ma quegli occhi ossidiana non sono puntati sul nulla, loro stanno guardando lei. La vedi, forse indecisa nell’avvicinarsi o meno a quello che è noto ai più come suo marito. Ti fa piacere la sensazione di illusione che ti sei creato nel pensare che lei abbia persino paura di avvicinarsi al sanguinario saiyan. E invece, come nel profondo sospettavi, questo tuo pensiero è pura menzogna… perché la vedi correre disperata verso Vegeta, gettandogli le braccia al collo, aggrappandosi stretta, quasi non volesse più lasciarlo andare mentre soffoca un pianto di gioia nascondendo il viso sul suo petto. E lui, incurante del tuo sguardo penetrante e invasivo, seppellisce tra i suoi capelli azzurri le dita ancora coperte da quei guanti bianchi, che tutto stanno a significare tranne purezza e candore. La stringe a sé, inspirando la fragranza di quella donna che mai è stata veramente tua.
 
Il prurito alle mani che senti adesso avresti dovuto percepirlo tempo addietro. Non credi che dopo quasi dieci anni sia troppo tardi? Avresti dovuto chiamarmi in causa quando davanti ai tuoi occhi lei, l’amore della tua vita, si era lanciata in suo soccorso, scavando a mani nude tra le macerie, ferendosi quelle perfette dita affusolate che mai più ti avrebbero fatto gioire di una sola carezza.
 
Quel pazzo, quel maniaco della guerra, quell’assassino… si era sepolto vivo sotto i detriti della gravity room e, devi ammetterlo, avevi sperato fosse morto. Invece un ammasso di lamiere si era mosso e successivamente il braccio martoriato del saiyan era spuntato come a voler uscire dalla sua tomba che tu, nella tua ingenua testolina, gli avevi già scavato. Ecco, proprio in quel preciso istante era successo, ma tu eri troppo cieco per vederlo oppure volontariamente preferivi non scorgere l’espressione sul viso di Bulma? Sì, in quell’attimo, lei ha smesso di appartenerti. Che idiozia… lei non è mai stata di tua proprietà, è sempre stata una ragazza troppo indipendente per gravitare intorno a qualcuno. Diciamo che in quell’attimo tu sei diventato nessuno ai suoi occhi azzurri. Ed eri rimasto a bocca aperta, tremante col sedere a terra a fissare la tua donna accogliere tra le braccia un altro uomo.
 
-Tutto bene, Yamcha?- Crilin si è accorto di come li stai guardando.
 
Annuisci senza riuscire a staccare gli occhi da Bulma ed è proprio in quel momento che i tuoi ricordi tornano indietro nel tempo, ti investono, ti colpiscono come uno schiaffo in pieno volto. Sussurri amareggiato una frase che il tuo amico percepisce senza problemi. -Quando sono tornato in vita io, non ha reagito così.- Ricordi bene com’era andata quella volta che Shenron ti aveva riportato all’esistenza. Lei si era limitata ad un abbraccio e ad una pacca sulla spalla come si fa per un vecchio amico; non una lacrima di gioia, non un bacio. Avresti dovuto capire già allora che qualcosa era cambiato in lei, eppure avevi fatto finta di niente illudendoti di poter continuare la vostra relazione da dove l’avevate lasciata.
 
Crilin punta a sua volta gli occhi sulla fonte del tuo interesse; sai benissimo che poco prima si era astenuto dal farlo per semplice rispetto di privacy nei confronti della vostra amica, o forse per Vegeta? Non dice nulla, sa perfettamente che ciò che dici risulta il vero e a detta di ciò l’hai messo a disagio, lo percepisci dal fatto che non muove un solo muscolo. Allora decidi di azzardare e gli poni quella domanda che ti frulla per la testa da tutto il giorno. -Come ha reagito quando sono morto?- Già, perché la reazione di Bulma alla notizia della morte di Vegeta ti ha scosso ancor più del comunicato che per l’ennesima volta la Terra e tutta la sua popolazione rischiava di estinguersi per sempre per colpa di un mostro. Disperazione. Questo è ciò che aveva provato e le sue calde lacrime amare erano state solo una piccola prova di quello stato d’animo. Aveva gridato con dolore il suo nome al cielo quasi invocandolo come fosse un Dio. E tu ingenuo hai tentato pure di chetarla poggiando le tue mani su quelle minute spalle scosse dai singhiozzi. Cosa ti aspettavi? Che cercasse conforto tra le braccia di un altro uomo? Le tue braccia? Ma fammi il piacere… Ora vuoi confrontarti con lui anche in questo campo? Quanto sei meschino, caro Yamcha. Cerchi di trionfare in una gara persa in partenza e per di più il metro di giudizio sta nel dolore di una donna.
 
Il tuo amico non ti risponde, probabilmente sta provando pena per te, ma cerchi di illuderti pensando che il suo silenzio sia dovuto al fatto che non sa rispondere a questa domanda… Crilin non era lì con Bulma nell’esatto momento in cui un saibaim aveva seguito alla lettera gli ordini di colui che adesso la stringeva a sé. In tutti questi anni è questo che ti ha maggiormente mandato in bestia, vero? Che lei sia finita tra le braccia del tuo assassino.
 
-È una faccenda ben diversa, Yamcha.- Sussulti perché il tono della sua voce è acido, quasi seccato. Perché ti stupisci tanto? Tutti quanti sono andati avanti con le loro vite, solo tu sei rimasto fermo in quel limbo tra amarezza e mancata rassegnazione a rimembrare momenti perduti per sempre. Stacchi finalmente gli occhi dal terzetto per puntarli verso Crilin. -Il vostro era un amore acerbo, immaturo… Ti posso dire che è stata male quando ha saputo della tua morte e non posso negare di averla vista con le lacrime agli occhi, ma… Yamcha, non era niente paragonato a quello che Bulma ha provato per la morte di Vegeta.- Che ti aspettavi? Una risposta meno diretta? Anche i tuoi amici si sono stufati di indorarti la pillola. -Lo sai benissimo anche tu. Lo so che te ne sei accorto.- Sì, è vero. Forse sei stato il primo a capirlo, ma piuttosto di credere a quel sentore avresti forse preferito trovarti davanti a Majin Bu. -Sull’elicar quando c’è stata quella turbolenza noi tutti abbiamo sentito l’aura di Vegeta spegnersi completamente. Bulma no. Lei non è in grado di percepire le auree eppure è stato evidente come improvvisamente si sia fatta cupa, preoccupata, affranta.- Ora è Crilin che li fissa quasi con insistenza come a volersi dare una risposta, che dal profondo del cuore sai di non voler sentire, eppure… perché non chiudi quella conversazione, andandotene prima di fare la figura dell’imbecille? -Io non so che tipo di legame ci sia tra loro due, ma sono certo solo di una cosa… Bulma ha sentito Vegeta morire.-
 
Abbassi gli occhi come un cane bastonato e dai voce a quei pensieri che sono sempre stati un segreto da non svelare. -Ho sempre pensato che fosse lei la donna della mia vita.- Ti sei affogato in un mare di menzogne per anni, caro mio, nell’illusione che da un giorno ad un altro lei sarebbe tornata da te… ed hai aspettato invano perché il legame che c’è tra quei due sancisce un’unione nella vita ma anche nella morte.
 
-Ti sei sbagliato, Yamcha, fattene una ragione.- E anche il tuo amico si allontana da te invitandoti a voltare pagina una volta per tutte. Già, perché il libro della tua vita è aperto da anni sulla stessa facciata; il ricordo del predone del deserto che conquista la ragazzina in cerca del principe azzurro ormai è ricoperto da uno strato di polvere grigia e stantia.
 
Trunks ti passa di fianco correndo in direzione del più piccolo dei Son che per lui è come un fratello. Probabilmente ha preferito lasciare un momento di intimità ai suoi genitori, e tu sei troppo curioso per non verificarlo con i tuoi occhi, vero? E nello stesso istante in cui posi lo sguardo sui fianchi di Bulma cinti dal braccio del suo saiyan, è anche Vegeta a voltarsi leggermente verso di te come se avesse sentito la tua costante invadenza. Probabilmente ha anche udito la breve conversazione che hai avuto con Crilin, perché anche se vi separano metri di distanza sai che i saiyan hanno i sensi molto più sviluppati di quelli terrestri. Resti pietrificato con le iridi agganciate in quei pozzi bui del principe dei saiyan. Hai paura, vero, Yamcha? Lo sento dal martellare tumultuoso del tuo cuore che ti sbatte prepotente nelle orecchie; già, perché per te lui non è cambiato, il suo sguardo ti terrorizza nello stesso identico modo di quando per la prima volta è atterrato sulla Terra.
 
Se fai un po’ di attenzione, però, potresti accorgertene anche tu… I suoi occhi neri sono calmi, vuoti, privi della solita violenza o del solito scherno. Infatti non si cura minimamente di vincere questa vostra battaglia fatta di sguardi e, scostandosi leggermente senza sciogliere l’abbraccio, volge l'attenzione a colei che presumibilmente ha invocato nuovamente il suo nome in un sussurro.
 
Vedi le sue labbra sottili scandire una risposta che non ti giunge alle orecchie e poi i tuoi occhi increduli assistono a ciò che verosimilmente nessuno è mai stato spettatore: quel pazzo, quel maniaco della guerra, quell’assassino la bacia. E no, mio povero sciocco, non lo fa per dar fastidio a te. Perché tu sei nessuno al suo cospetto; perché non vi state contendendo l’amore di una donna; perché quella è la sua Bulma e lui ha già vinto.
 
Abbassi lo sguardo sconfitto e solo ora prendi la decisione di abbandonarmi. Ma chi riempirà quella lacuna che per anni hai rattoppato con la mia compagnia? Chi potrà mai sostituire un misto di sentimenti forti quanto gelosia, rabbia, fastidio e amarezza? Tu lo sai bene, hai lottato contro la sua sottomissione eppure adesso quel vuoto verrà immediatamente colmato dalla peggiore delle despote: La Rassegnazione.
 
Esatto, perché ora colui che dipingi come pazzo, maniaco della guerra e assassino sarà per sempre incoronato come eroe.
 
 
 






 
NdA: Salve a tutti gente! Prima o poi ritorno anche io con qualche esperimento da sottoporvi 😊 Dunque… è la prima volta che scelgo questo tipo di narrazione e spero che la one-shot sia venuta bene xD Mi sembra chiaro quanto io non sopporti il personaggio di Yamcha… quell’inutile mollusco… xD lasciamo perdere va’! Comunque… avevo da tempo in mente di scrivere una one-shot dell’esatto momento in cui dopo la battaglia contro Majin Bu tutti gli eroi tornavano al santuario del supremo e ovviamente dell’incontro tra Bulma e Vegeta (adoro questi due)… però ci sono già tante storie che rivivono quel momento e per non essere ripetitiva ho adottato un nuovo approccio con un terzo incomodo ad assistere alla scena e la vocina nella sua testa a narrare il tutto… Spero di esser stata almeno originale xD Mi farebbe tanto piacere sapere cosa ne pensate 😊 Recensioni sempre gradite 😉 Grazie a tutti per averla letta! 😊 Un bacio, alla prossima (non si sa quando)…
Silvia
   
 
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