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Autore: LordPando    08/11/2017    0 recensioni
Sei ragazzi, in un pomeriggio poco assolato, decidono di fuggire dalla scuola... e fin qui, tutto quasi normale.
Ma quella scuola è il Castello, isola centrale delle Terre Del Cielo, e il mondo è più a spero di quanto ci si aspetti. Perché se il piano è salire su un vascello mercantile, le cose si stravolgeranno e loro si troveranno costretti a diventare assassini per difendere le proprie vite.
Nel frattempo due cacciatrici cercano vendetta...
Un barone cerca una via di fuga dalla nobiltà...
Un Re cerca il proprio figlio morto...
E "se in un racconto appare una pistola, prima o poi dovrà sparare".
-cit.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Nei successivi trenta minuti il ragazzo scrisse un dettagliatissimo piano di fuga con la sua calligrafia orrenda. Quindi cercò di mostrarlo agli altri senza che loro capissero sbuffò e lo illustrò ai suoi amici: «Fra sette giorni fuggiremo. Preparerò con la calligrafia della preside una lettera di scuse per i nostri genitori, che verranno a sapere troppo tardi per acchiapparci della nostra fuga rocambolesca. Qualcun altro scriverà per i nostri parenti una scuse per la Clivet. Il vascello mercantile delle due di notte passa vicinissimo al castello ogni settimana e ci lascia alcune delle provviste, per cui salire non dovrebbe essere così difficile.»

 «Ma sei stupido?!» Esclamò Dora stizzita. Non ci avete chiesto niente e lasciare il castello0, falsificare la firma del preside e quella dei nostri genitori è illegale! Il Castello ha una giurisdizione  a sé, non come le altre Terre! A differenza di qualcuno queste cose le ho studiate!»

 «Le abbiamo studiate tutti, ce l’hanno detto nella prima lezione di Leggi e Codici dei cieli. E se tu avessi ascoltato…» cominciò Karl, interrotto da Serae.

 «Lei ha ascoltato, così come me. E sappiamo tutti che appena si superano i trecento Kolphi da attorno al Castello si entra nell’area legislativa di un’isola.»

 A quelle parole Karl si alzò di scatto. Detestava essere interrotto. «Quello lo dovevo dire io!ı» Poi sospirò. «Comunque è così. Pensaci, Dora.»

 Nhon li guardò arrabbiato. «Se mi lasciaste finire il piano sarebbe tutto molto più facile! Stavo dicendo… Noi saliremo sul vascello a quel punto ci nasconderemo. Alla prima tappa approdiamo su un’isoletta e dopo qualche giorno troveremo certamente qualche nave disposta ad accompagnare “dei poveri ragazzi portati via dalla loro scuola contro le loro volontà”. Se ci va male veniamo beccati e messi in punizione, se ci va bene dopo due mesi su un vascello saremo così diversi che potremo spacciarci per altri studenti iscritti quell’anno o… Beh, qualche scusa inventeremo. Che ne pensate?»

 «Già, un piano di dubbia riuscita, progettato in mezz’ora, ed a parte questo (su cui torniamo dopo) hai dimenticato la terza ed ultima eventualità: se va malissimo i mercanti ci buttano giù dalla nave e non oso pensare che potrebbe succederci. Oppure veniamo attaccati dai pirati. O peggio… l’altra dimensione!» Disse Serae con voce saccente. a quelle parole anche Kalneby cominciò ad esprimere la propria disapprovazione per il piano.

 «Ma non eri tu a volertene andare?» Controbatté Nhon. Stranamente a difenderlo si aggiunsero Maila e Karl. Il secondo parlò di coerenza con una voce esasperata, mentre Maila disse:

 «Non è possibile. Pensateci: se ci scoprono non uccideranno mai dei ragazzi ma ci riporteranno al Castello… e questo ci rimanderebbe alla prima opzione. Mi pesa ammetterlo ma il piano di Nhon… non fa una piega.»

 Dopo un po’ di chiacchiericcio anche le sue amiche si dissero d’accordo, nonostante non ne spiegarono le ragioni. era però evidente che si fidavano ciecamente di Maila, che dopo Dora era la più prudente. Anche Kalneby si conferì, perché di restare da solo a terra “non gli andava”. Tradotto: non li voleva abbandonare a sé stessi e ai piani folli di Nhon. Quel ragazzo aveva il sangue di un Leader, ma un capo troppo folle aveva bisogno di essere riportato con i piedi per terra.

 Intanto che gli amici parlavano mano a mano alcuni se ne andavano lasciando Dora da sola, con Nhon e Kalneby. Anche questi ultimi, dopo averla definitivamente convinta, si alzarono e tornarono nelle loro stanze.

 La luce del sole lentamente si spegneva, molto più velocemente che in altri universi. Il tramonto era tinto di una sfumatura di rosso e rosa che rendeva poetico il profilo della scuola dei Cieli che si stagliava all’orizzonte. Molto presto in quell’edificio sei presenze sarebbero mancate.

SPAZIO AUTORE
E dopo un po' di tempo siamo tornati, i nostri giovani eroi stanno per fuggire... ma sappiate che dal prossimo capitolo glissiamo. Cambio di situazione e introduzione di una coppia di personaggi ce credo vi piaceranno. Invece... recensioni ancora non se ne vede manco mezza, ma spero che con l'avanzare dei capitoli potremo averne un po'.
Questo capitolo sei l'ho pubblicato con un po' di ritardo perché sto revisionando i capitoli successivi, adesso credo che i prossimi 3 o 4 siano pronti. Chi scrive sa che senza almeno una rivisita qualsiasi testo diventa illegibile. Comunque...
Ciao, e al prossimo capitolo!
LordPando

 
   
 
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