Alola, il paradiso tropicale del mondo pokemon: spiagge candide, acqua cristallina, natura rigogliosa e lussureggiante, villaggi caratteristici colmi di tradizioni dal sapore esotico.

In pratica, il posto perfetto per rilassarsi dopo quasi sei mesi di concerti no stop: a volte era davvero dura essere famose, e Roxie lo pensava davvero.
Aveva iniziato a suonare a quindici anni perchè a Zondopoli si sentiva soffocata dalla vita cittadina e frenetica, oltre che dalle regole imposte: casa, scuola, e tutto il contorno di bella gente che avrebbe volentieri lanciato a calci giù dal molo, ma che non poteva fare per ovvie ragioni.
Certo all’inizio aveva considerato l'idea di andarsene in giro con qualche ragazzaccio della zona, e lo aveva pure fatto per qualche anno, poi Billy, la sua migliore amica, se ne era uscita con un “Formiamo una Band!” e si era lanciata a cercare un batterista.

Power trio, con lei alla chitarra e Roxy che pestava sul basso dando la carica a tutto il gruppo.
E così’ aveva iniziato a intraprendere una doppia vita: la mattina studentessa svogliata che appuntava roba su quaderni e diari intramezzando a bozze di testi, e nel pomeriggio bassista di una ribelle garage band che aveva iniziato a distruggere le finestre del vicinato e ad attirare tutti quei ragazzi, e ragazze, che in genere facevano accapponare la pelle ai suoi genitori.

Era stato divertente, e poi.. Vennero lanciati, schizzati in cima alle classifiche su una strada di note e veleno: ai giovani piaceva il rock e piacevano loro, e nel giro di tre anni eccoli in tour fuori da Unima.

A Sinnoh, Hoenn, Kanto, Johto..! Live House e stadi e anche in mezzo alle piazze senza dire nulla a nessuno se avevano la possibilità.. In fondo era la loro anima..!

Di anni da quel giorno in cui vennero “Scoperti” ne erano ormai passati sei.. Ora ne aveva ventuno ed era già stanca di quella vita che alla fine, oltre al palco e oltre alle luci della ribalta, era ancora più frenetica e rigida di quando era una ragazzina.

Aveva decisamente bisogno di staccare la spina e.. Tornare a essere Velia, spogliarsi qualche tempo del suo nome d'arte e andarsene dove non era ancora arrivata con la band.

Andarsene ad Alola, anche se non amava particolarmente il sole dei tropici: era bianca cadaverica rispetto alla gente del posto, ma doveva ammettere che quelle isole erano davvero un posto fantastico.. E c'erano pokemon come quelli di Kanto, che lei amava, ma completamente diversi!

Soprattutto Grimer: lì era assurdo, tutto colorato e coperto di cristalli, inoltre sembrava felice di aiutare la gente delle isole con i rifiuti, mentre a Zondopoli erano una piaga infestante e deleteria… certo, continuavano a puzzare da morire, sia ben chiaro.

Ed eccola lì, sotto a un’ ombrellone di uno dei tanti villaggi turistici mentre in costume da bagno strimpellava distrattamente il suo amato basso, personalizzato per ricordare le antenne del suo amato Skolipede,rilassandosi e cercando di evitare un’ ustione che l’ avrebbe trasformata in un Krabby a vapore.

Aveva già detto di non essere in buoni rapporti col sole tropicale? Sì lo aveva detto, ma questo non bastava a farla desistere dal godersi il clima della regione e un gigantesco the ghiacciato, che stava sorseggiando proprio in quel momento, quando un tipo si fermò a guardarla con un certo interesse.. Ma che vol.? Ah no, guardava il suo strumento.

-Ehy, bel basso. Sono antenne di uno Skolipede quelle?-

Domanda ovvia.. O no? molta gente di Alola non lasciava l’ isola e in generale da una regione all’ altra i pokemon cambiavano completamente spesso e volentieri, riconoscere un dettaglio del genere non era poi da tutti.

-Uh, sì? Hai un bel colpo d’ occhio. Sì, è uno dei miei preferiti, adoro i pokemon veleno -

Il tipo senza complimenti si prende la sdraio vuota accanto alla sua. Guardandolo bene era un tipo tosto, con una certa muscolatura anche se chiaramente non faceva palestra.. Rissoso, lo riconobbe subito, dato che anche lei era stata così prima della band, e i ragazzi della sua gang erano tutti leccapiedi o dei duri.

-Occhio? Direi di no, mi piacciono un sacco i coleotteri e Skolipede è uno dei più cattivi, devi essere una tosta se ne riesci a domare uno -

Ribattè il tipo, accomodandosi con le braccia dietro la testa di capelli tinti e sparati in ogni direzione, con un sogghigno soddisfatto.

-Non ti dispiace vero, se ti faccio compagnia? -

Che faccia tosta, aveva fatto tutto da solo..!

-Bhe accomodati, ti direi, ma hai già fatto tutto da solo. -

Rispose Velia con un sorrisetto sarcastico e un tono acido. Bhe, non che avesse molto da ridire, alla fine lei non era la persona migliore per parlare di educazione e buon costume, e in fondo non gli dispiaceva un po’ di compagnia.. La giornata stava proseguendo abbastanza noiosamente e un piccolo imprevisto non poteva che giovare: ne approfittò per guardare un po’ meglio chi aveva di fronte..

Pelle abbronzata ma non scura, capelli da pazzo; portava un tatuaggio che sembrava tanto il simbolo di una gang du entrambi gli avambracci e quegli occhiali assurdi dalle lenti diverse che gli oscuravano gli occhi.. Aveva qualche anno in più di lei, forse cinque, sei, ma per come si era conciato sembrava portarli davvero male.

-Mh, Giusto. Allora, dimmi un po’ cosa suoni con quel bel basso-

La esortò l’ uomo, e.. Tenendosi ben lontano dal dire che era una rock star, Velia iniziò a chiacchierare.. Ne uscì un po’ del suo passato e della sua ribellione giovanile. Ci risero su, e venne fuori che il tipo aveva guidato una gang di gentaglia che non aveva un posto migliore dove andare e nulla da fare, qualche anno fa, ma a causa di certi eventi si era sciolta e lui era rimasto “a piedi” e si era rimesso ad allenare i suoi pokemon, diventando un allenatore alla ricerca della forza.

Insomma, era stato un bullo, e poi un boss di una gang di strada.. Skull aveva detto si chiamavano? Un nome davvero classico, ma ancora una volta chi era lei per criticare? la sua band si chiamava I Koffing!

Comunque, alla fine scoprì che non era così marcio come era sembrato all’ inizio.. certo, era un po’ una canaglia, ma c’ era molto di peggio al mondo, e almeno sembrava schietto con se stesso e gli altri, una qualità che Velia apprezzava.
Ne sapeva un po’ anche di musica, e le insegnò un paio di riff punk che con gli amplificatori avrebbero davvero spaccato, scambiarono qualche opinione sulla musica da “ribelli” e alla fine si salutarono quando gli arrivò una telefonata da un certo prof, probabilmente il professore dell’ isola, specializzato in mosse pokemon.

-Allora ci becchiamo, bella? -

Disse, con un sogghigno, alzandosi dalla sdraio con un saluto della mano.

-Bella a chi?! Mi chiamo Velia, Teschietto -

Lui rise ficcandosi le mani in tasca e scuotendo la testa.

-Guzman.. Ti chiamo io, se succede qualcosa di divertente, Bella -

Che faccia tosta..! Bhe.. non male.. La vacanza poteva anche farsi interessante.

Oh bhe.. Tanto si erano comunque scambiati i numeri.

Certo che anche lei, aveva proprio voglia di staccare se si era fatta rimorchiare da un ex teppista.

Angolo Autore:

Hello, guys, grazie di aver letto fin qui.. ! Quindi Velia (O Roxie che dir si voglia) e Guzman, perchè sì, mi piace l’ idea di vederli insieme. E sì, ho cambiato un po’ le età ricamandoci sopra immaginando che gli eventi NON siano contemporanei a Sole e Luna, ne chiaramente a Bianco e Nero per questioni di età e perchè.. Oh perchè mi andava così, che altro!

Spero che sia piaciuto, e spero possa essere la rampa di lancio per qualcosa di più con questi due protagonisti.. Vedremo!