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Autore: clairemonchelepausini    09/11/2017    3 recensioni
[Kol/Davina]
“Si dice che ci vogliono anni per conoscere una persona, e pochi minuti per odiarla e infinito tempo per amarla, ma loro hanno fatto tutto il contrario. Kol e Davina si sono innamorati subito, approfondendo la conoscenza in poco tempo e non si sono odiati mai, neanche quando l’uno è stato la rovina dell’altro. Due metà che insieme combaciano perfettamente.”
Raccolta di drabble, flashfic e one shot che cercano di esprimere quanto li amo, raccontando piccoli momenti di quotidianità, di amore, promesse, delusioni…. Piccoli attimi che sanno di loro.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Davina, Davina/Kol, Kol Mikaelson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Cos’era davvero l’anima gemella?
Kol continuava a chiederselo, ma solo quando i suoi occhi si posarono su una dolce ragazza mora per la prima volta, capì ciò che Rebekah si ostinava a ribattere per secoli.
Sua sorella aveva trovato l’amore, lottato per averlo e non perderlo, ma nulla era andato come voleva, ritrovandosi nuovamente da sola.
 I due condividevano la stessa strada, eppure adesso, da quando Davina era entrata nella sua vita, gli era difficile credere che la direzione giusta fosse quella della solitudine.
Non lo avrebbe mai ammesso, ma… doveva ringraziare Rebekah per averle fatto capire quanto l’amore era importante.
Non riusciva a crederci.
Davina era sempre stata forte, sapeva cosa voleva e come ottenerlo, ma eppure la sua vita era cambiata e ora… si sentiva parte di una famiglia, anche se non era la classica famiglia cui aspirare.
Non era il primo vampiro che conosceva, ma l’unico per cui avrebbe sacrificato la vita.
 
La mia anima gemella… sei tu” affermò, mentalmente quando una sera l’ accompagnò davanti alla porta, le diede il bacio della buon notte e se ne andò.
 
Non lo aveva mai fatto, ma per lei voleva essere migliore.
Kol Mikaelson si era innamorato. E, stavolta per davvero.
La strega non odiava i vampiri, aveva Marcel che era un po’ come suo fratello maggiore, ma detestava essere manipolata, trattata come una bambina e sottovalutata.
Marcel per quanto le stava vicino non riusciva a capirla nel profondo, vedeva ciò che vedevano gli altri, ma Kol, lui aveva visto la profondità di quella donna e si era perso in essa.
Le loro strade s’incontrarono perché era destino, ma ci credevano davvero?
 
“Forse non te lo dirò mai, ma… Grazie” disse a se stessa, poi aggiunse “ Sì, grazie Kol per non vedere solo la strega, o la ragazza del raccolto o ... Grazie per vedere me” concluse, socchiuse gli occhi, alzò i piedi e gli posò un bacio delicato sulle labbra.
 
Quel ricordo provocò un brivido lungo la schiena della giovane, mentre dall’altra parte Kol pensava di aver vagato per secoli con un vuoto che solo Davina era riuscita a colmare. Lei, la ragazza sopravvissuta al raccolto, aveva grandi aspettative per se, ma quando lo incontrò per la prima volta con un viso e un aspetto diverso capì che nulla sarebbe stato più come prima.
Nacquero incomprensioni, lottò per rimanere al suo fianco e vendette l’anima se solo questo sarebbe bastato, ma forse la loro storia non era stata ancora scritta.
Hanno dovuto affrontare più di quanto era umanamente possibile, ma questo non li ha mai fermati.
Kol rimase a guardarla da lontano -dopo essere morto-  e rifletté, capì che sarebbe dovuto essere sincero con lei e, Davina riconobbe che la sua vita non aveva più senso, ma uno scopo per cui avrebbe persistito finché non sarebbe stato raggiunto.
Poteva anche essere solo una ragazzina, ma l’amore che provava per il vampiro era forte, così come tutte le battaglie che avevano superato, fu quella consapevolezza che le diede la forza di combattere e provare a riportarlo in vita.
Doveva farlo.
Nessuno dei due poteva vivere senza l’altro.
 «Sono qui» disse lui mettendosi di fronte a lei, mentre silenziosamente lasciava scorrere il suo sguardo sul suo corpo perfetto.
Riconobbe quel look. Oh, sì!
Erano le cose che avevano comprato insieme in una pazza giornata di shopping.
Quel ricordo lo rattristò, ma quando gli occhi di Davina si fermarono nei suoi ,il respiro si bloccò e mando in corto circuito il suo cervello.
Non si sarebbe mai abituato a vederla sorridere così per lui.
«Kol» chiamò lei aspettando una risposta che non arrivò.
«Sei qui» continuò ancora, ma quelle parole svanirono così com’erano state sussurrate.
Chiuse gli occhi, inspirò e lasciò che il cuore si riempisse di amore, felicità e gioia. Iniziò a visualizzare i dettagli del suo viso, gli occhi, le labbra e lentamente aprì gli occhi.
L’originale fece la stessa cosa, ma qualcuno stava cercando di impedirglielo, poteva sentire il sapore amaro sulla lingua come se stesse stringendo del ferro, ma persistette.
No, non era la prima volta .
Credette in se stesso più di quanto avesse mai fatto e sussurrò di amarla e… si sa, non c’è sentimento più forte dell’amore.
Suo fratello Klaus aveva sempre detto che l’amore ti rende debole, ma… era il contrario.
 Kol potè affermarlo un attimo dopo quando comparve di fronte alla sua donna.
Entrambi videro l’altro e, mentre volevano dire tanto furono gli occhi protagonisti di quel momento.
Kol allungò una mano e Davina timidamente avvicinò la sua a quella di lui.
Si guardarono, si persero in quell’espressione familiare ed entrambi rimasero sconvolti di leggere la stessa emozione.
Era impossibile.
Quel gesto fece accelerare i battiti dei loro cuori e, mentre loro si muovevano in sintonia attorno a loro una luce chiara, luminosa splendeva e quel contatto sembrò reale.
«Ti riporterò in vita. Te lo prometto» affermò convinta non togliendo lo sguardo dal suo, quando sentì il viso bagnato da una calda lacrima.
«Lo so. Ho fiducia in te e… e credo in noi» replicò Kol, ma sapeva che lei non poteva sentirlo.
Quella era la sua punizione, ma non era l’unica.
Rimasero con le mani alzate, con gli sguardi colmi di amore e promesse che entrambi sapevano un giorno si sarebbero realizzate.
Kol detestava vederla così abbattuta, il suo viso sciupato per la stanchezza, gli occhi segnati di nero per il sonno perso e lei, Davina era furiosa perché le streghe non volevano aiutarla, ma più che mai con se stessa per non esserci ancora riuscita.
All’improvviso la loro espressione mutò, apparve un sorriso che era uguale per entrambi e, sicuramente i due avevano avuto lo stesso flashback: Il loro primo incontro.
Quell’unione, quel legame speciale diede la forza l’uno all’altro, sapevano di non dover mollare.
Magari Davina non sarebbe riuscita a riportarlo in vita quella sera, ma c’è l’avrebbe fatta e, Kol, forse non sarebbe riuscito a comunicare con lei a parole, ma bastava guardarla per dirle tutto ciò che provava.
Erano due sopravvissuti e…  proprio quello li avrebbe portati l’uno nelle braccia dell’altro.
Per sempre, stavolta.
 
 
 
 
 
 
 







Spazio d'autrice:
Nuovo giorno e nuova storia, ma stavolta il paring è tutto Kolvina.
Ho iniziato questa raccolta perchè nella mia pagina facebook che condivido con la mia best friend ho aperto questa specie di iniziativa. Ho deciso di fare dei regali sulla coppia, basta che mi mandavano una foto, una frase e io scrivevo per loro.
Ecco da dove nasce la raccolta e poi, non posso stare troppo tempo senza scrivere su di loro XD
Spero che vi piaccia e, nel caso in cui voleste potete scrivermi in privato e partecipare anche voi a questa piccola iniziativa.
Non so che cadenza avrà, ma cercherò di pubblicare qualcosa ogni settimana, sia con foto/ frasi suggerite che con idee mie.

Buona lettura ^_^

Alla prossima,
Claire

 
   
 
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