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Autore: Giuly_2905    09/11/2017    2 recensioni
{Hayffie}
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"Haymitch, sei l'uomo più scortese e disgustoso che io abbia mai incontrato. Come puoi pensare di offrirmi questo- disse indicando le prelibatezze sul tavolo- sono un'ospite a casa tua e... " non finì la frase perché iniziò a piangere. Si girò dall'altra parte, cercando di asciugarsi gli occhi, ma fallì miseramente poiché le lacrime continuavano a scendere, lasciando dei solchi sulle sue guance rosee.
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[Post-MJ]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PRINCIPESSA 
 
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Mi ha accarezzato i capelli 
e il mio cuore ha martellato così forte 
che ho pensato: se mi bacia, muoio. 
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"Haymitch Abernathy, ti odio !" urlò   Effie. Le sue urla furono seguite dal rumore di qualcosa che cadeva per terra, provocando un rumoroso e irritante frastuono.  Sentii la sua voce da sotto e risi. Presi così la mia bottiglia di liquore, e decisi di andare a  vedere che cosa stava combinando la mia capitolina preferita. Stavo camminando verso la cucina, poiché sentivo che i rumori provenivano da quella direzione. Effie stava lì, circondata da pezzi di vetro rotti, piatti e pentole per terra. Di fianco a lei c'era una credenza , che prima conteneva tutti gli oggetti che ora erano sparsi per terra. Trattenni una risata, poiché la pazza era già molto arrabbiata per causa mia; anche se non ne capivo il motivo.  

"Principessa, perché hai rotto tutti i miei piatti? Come farò a mangiare adesso?" scherzai. 

"Haymitch, non mi chiamare in quel modo!- sbraitò- Inoltre non l'ho fatto apposta: ho aperto l'armadio e mi sono cadute tutte queste cose." Continuò poi, indicando i pezzi di quelle che una volta dovevano essere state delle stoviglie. " Come hai fatto a farci entrare tutto? Come è anche possibile farci entrare tutte queste cose in quella credenza; è mai possibile che non riesci a fare qualcosa di giusto?"

"Principessa," decisi di punzecchiarla con quel nomignolo, " cosa stavi cercando?" Domandai, ignorando tutte le domande che mi aveva posto poco prima. Effie mi guardò come se stesse pensando di uccidermi o di fare qualcos'altro di simile. Magari voleva soltanto tirarmi un pugno, come fanno di solito i maschi; ma, probabilmente, questo gesto non sarebbe stato adatto ad  una donna con classe e sarebbe stato di pessimo esempio. 

Effie, con il volto paonazzo, mi spiegò:  "Volevo cucinare qualcosa perché sono affamata e, visto che non ho trovato niente che fosse già pronto, ho deciso di dare un'occhiata dentro la credenza, poi tutte queste schifezze mi sono cadute addosso!"

"Shh, dolcezza, non piangere" notai che aveva gli occhi lucidi, come se stesse per mettersi a piangere. Forse si era spaventata. 

"Sono la tua ospite, Haymitch! Quando si hanno degli ospiti si presume che si debba aver preparato qualcosa da mangiare, è da maleducati lasciarli a stomaco vuoto!" Continuò poi, agitando convulsamente le mani in aria. Adesso sí che stava per impazzire sul serio. 

"Penso che ti andrò a cercare qualcosa da poter cucinare". Dissi, solo per poterla calmare almeno un pochino. Non mi rispose, ma almeno si zittí. 

"Prima prendi questo". Le misi davanti agli occhi il mio liquore, che tenevo ancora stretto nella  mia mano destra. Lei, d'altro canto,  mi fulminó con lo sguardo, come se fossi il più grande idiota sulla faccia della terra; ma, probabilmente, aveva ragione. Quando finalmente prese in mano il liquore, mi avviai a passo svelto e sicuro verso la credenza più vicina a quella che aveva aperto la mia ex-accompagnatrice, calpestando i pezzi di vetro e le altre cianfrusaglie sparse per terra. 

"Principessa, questa è la credenza giusta" mormorai, indicando con la mano il mobile. Quando lo aprii, notai che vi erano solo pochi pezzi di pane bruciacchiato e due vecchie banane. Anche qualche cereale sparso qua e là sopra. Non mi ero mai preoccupato per il cibo e adesso non avevo niente da poter offrire a Effie. Maledizione!

Presi i rimasugli del pane e li gettai sul tavolo. Effie aprì la sua bocca come se volesse dire qualcosa, ma non uscì nessun suono. Rimase lì. In piedi, ad osservare con una faccia schifata quello che una volta era una deliziosa pagnotta di pane. Apriva e richiudeva velocemente la bocca, senza emettere alcun suono, come un pesce. 

"Se vuoi c'è anche una vecchia banana" suggerii. Questo particolare le fece tornare la voce.

"Haymitch, sei l'uomo più scortese e disgustoso che io abbia mai incontrato. Come puoi pensare di offrirmi questo- disse indicando le prelibatezze sul tavolo- sono un'ospite a casa tua  e... " non finì la frase perché iniziò a piangere. Si girò dall'altra parte, cercando di asciugarsi gli occhi, ma fallì miseramente poiché le lacrime continuavano a scendere, lasciando dei solchi sulle sue guance rosee. 

Non avevo mai visto qualcuno piangere in questo modo. Almeno non con la stessa eleganza che aveva Effie ogni volta che faceva qualcosa. Lei stava piangendo perché io ero uno stupido idiota. Maledizione, Haymitch, fa qualcosa, pensai; ma non sapevo come comportarmi. 

"Mi dispiace, dolcezza. Adesso vado a prenderti da mangiare, aspettami qui principessa" mentre glielo dissi le accarezzai la spalla. Quello era tutto ciò che potessi fare. Effie annuì piano e si girò dalla mia parte. I nostri sguardi si incrociarono, e i miei occhi incontrarono i suoi. Grandi e blu, ora rossi a causa del pianto. 

"Grazie,Haymitch" singhiozzó e subito dopo mi abbracció. Emanava calore. Avvolsi il suo corpo con le mie braccia. Non riuscivo a ricordare quando fosse stata l'ultima volta che abbracciai qualcuno in questo modo.

Rimanemmo in quella posizione per circa un minuto e passa, Effie stava ancora singhiozzando.

"Principessa, se vuoi mettere qualcosa tra i denti dovrei andare via adesso" dissi. 

Lei, per tutta risposta, si allontanò e si asciugó l'ultima lacrima, cercando di sorridere. Dovevo ammettere che il calore del suo corpo e, soprattutto, il suo profumo al gelsomino, ora mi mancavano. 

"Adesso, sistemati il trucco. Ritornerò fra pochi minuti."

 Mi avviai verso l'ingresso ma, prima di aprire la porta, aggiunsi senza pensarci " E gradirei molto che ti levassi quella cosa rosa che hai in testa. Vorrei vederti senza la parrucca."

Prima di uscire di casa, sentii una piccola, acuta risata. 

Mi avviai verso la casa di Peeta e, appena giunsi alla porta, entrai dentro senza neanche prendermi la briga di bussare. La porta sbattè contro qualcosa, provocando un rumore fastidioso, seguito subito dopo da alcuni passi che provenivano dal piano di sopra. 

Volsi il mio sguardo verso le scale e vidi scendere frettolosamente il ragazzo del pane che, appena mi notò, si fermò e mi chiese "Haymitch, cosa ci fai qui?"

"Ho bisogno di qualcosa da poter sgranocchiare"

"Da quand'è che hai iniziato a chiedere del cibo?" 

"Da adesso. La mia ospite è affamata e io ho solamente qualche mollica di pane e delle vecchie banane. Non è abbastanza per il clown tutto rosa."

"Quindi stai ospitando Effie? Sei fortunato! Stamattina ho fatto il pane, prendi pure tutto quello che ti serve." 
"Grazie, mister generoso."

Mi diressi verso la cucina, dove presi qualche pagnotta e poi tornai indietro. 

"Hey, è Effie. Lascia che ti aiuti." Mi disse Peeta, mentre prendeva un cesto per poterlo riempire.

Per prima cosa mi tolse il pane dalle mani, poi aprì il frigo e tirò fuori del formaggio, un succo di frutta e qualche barretta di cioccolato. Mise tutte queste cose dentro il cesto, aggiungendovi anche due arance e una fetta di torta.

"Ecco, ora se vuoi puoi andare." Peeta mi consegnò il cesto ricco di tutte le prelibatezze che vi aveva posto dentro. 

"Quindi non hai nient'altro da darmi?" Scherzai.

"Più  tardi, quando tornerà Katniss, ti porterò della carne. Lo sai benissimo che delle fette di pane non sono abbastanza. Dovresti mangiare anche tu qualcosa." Peeta era serio e mi guardava dritto negli occhi.

"Non ti preoccupare, sono a posto così. Ho ancora delle bottiglie di liquore, a casa. Grazie Ragazzo del Pane." 

Uscii e tornai a casa mia, sorpreso di trovare la cucina pulita. Non vi era traccia di alcun pezzo di vetro o altro. Non trovai Effie, perciò appoggiai il cesto sul tavolo.

"Principessa!" La chiamai mentre stavo incominciando a svuotare il cesto. La torta sembrava deliziosa, le arance erano fresche e il pane ancora caldo."Principessa, sono tornato!" Tentai di nuovo.

Udii qualcuno scendere dal piano di sopra. Mi volta verso il rumore dei passi.

"Peeta mi ha dato un po' di pane e...wow." Effie mi raggiunse in cucina. Era struccata e a differenza di quando portava il trucco non era così tanto pallida; le sue guance erano leggermente arrossate, aveva anche degli accenni di occhiaie sotto gli occhi e le sue ciglia erano più corte rispetto a come mi sarei immaginato. Non stava indossando la parrucca. I suoi capelli erano biondi e boccolosi, le incorniciavano il viso perfetto, ricadendo poi sulle sue spalle. Era bellissima.

"Sei carina, principessa. Stai bene."

"Oh, grazie Haymitch." Il rossore sulle sue guance divenne più evidente. Entrambi non sapevamo cosa dire, perciò rimanemmo fermi ad osservarci.

"Hai ancora fame,dolcezza?" Odiavo quei momenti di silenzio che si creavano fra noi.

"Sì,  grazie mille." Sorrise, prima di sedersi a tavola. Tagliò il pane e prese il formaggio, iniziando così a mangiare. Aprii una nuova bottiglia di liquore e mi sedetti di fianco a Effie.

"Dovresti mangiare anche tu qualcosa."
"Peeta mi ha detto la stessa cosa."
"Ha ragione."
"Sono a posto così." Bevvi un sorso di liquore. 
"No, Haymitch. Devi mangiare. Ecco, prendi questo." Effie mi passò una fetta di pane, simile a quella che lei aveva appena finito di mangiare. La guardai come se potesse farmi del male. 
"Bene." Mi arresi e presi la fetta, posando sul tavolo la bottiglia. Questo mi fece ottenere un sorriso da Effie. 

Maledizione, il suo sorriso - quello vero- era meraviglioso. Diedi un morso alla pagnotta, mentre continuavo ad ammirare il suo sorriso che non era ancora scomparso dalle sue labbra. Chissà quale sarà il loro sapore, pensai. Scossi il capo come per togliermi quel pensiero, che tuttavia continuava ad aleggiare nella mia testa. 

"Cosa?" Mi domandò lei, quando si accorse che la stavo ancora fissando.
"Niente che ti possa interessare." Le risposi senza guardarla in faccia. "Vuoi del succo?"
"Sì,  grazie."

Presi due bicchieri e li riempii-quasi- fino all'orlo, ne passai uno a lei, che ne bevve un sorso. Tagliai a metà la fetta di torta, offrendole una metà. Mangiai la mia in pochi secondi, lei non fu così veloce. Forse pensava che mangiarla in quel modo non dovesse essere molto educato.

"Ottimo, era tutto molto buono." Disse. "Grazie mille,Haymitch". Mi ringraziò, dopo aver preso un altro sorso dal bicchiere.
"Principessa, perché indossi quelle stupide parrucche per tutto il tempo?" Le chiesi. Era da un po' che questa domanda vagava nella mia testa. 

"Haymitch!" Sibilò. "Comunque, il motivo per cui le indosso è che mi fanno apparire più bella."

"No. Stai meglio senza."

"Oh, grazie ancora; ma questo non è vero."

"Invece si. Sembri più... vera. Inoltre sei bellissima senza di essa e tutto quel trucco."

"Beh..." iniziò.

"Non mi devi ringraziare."

Rimase interdetta, immobile. Così approfittai di questo momento per porle una domanda "Cosa vorresti fare oggi, Principessa?"

"Credo che ti aiuterò a pulire e a mettere in ordine la casa" affermò risolutamente.

"Se vuoi puoi pulirla, ma io di sicuro non ti aiuterò." Risi. Mi fulminó con lo sguardo e, senza proferire parola, si alzò e se ne andò, lasciandomi da solo in cucina.

Effie, dopo aver buttato via tutte le bottiglie di liquore vuote e sistemato la casa, lavó il pavimento. Dopodiché fece il bucato e stiró i vestiti. Trovò anche il tempo per pulire le finestre, che in effetti erano coperte di polvere. Seguii i movimenti delle sue braccia e del suo corpo per tutto il giorno, osservandola mentre sbrigava le faccende di casa. Sembrava felice, come se sgobbare tutto il giorno non fosse la cosa più noiosa al mondo. 

Peeta e Katniss ci portarono la carne che Effie mangiò e subito dopo lavó i piatti. Infine scrolló la tovaglia. Adesso non sapeva più come tenersi occupata. Così si sedette e sospirò.

"Haymitch, adesso vorresti mangiare qualcosa?" Mi domandò. Mi alzai dal divano e guardai fuori dalla finestra, notando che il cielo si stava imbrunendo. 

"No, non ho fame. Vieni qui, Principessa." Ero appoggiato allo stipite della porta della cucina. Lei si avvicinò e si fermò davanti a me, la circondai in un abbraccio, tenendola stretta al mio corpo. 

"Grazie, Principessa." Mormorai nei suoi capelli.

"Figurati." La sua voce era dolce. Mi resi conto solo in quel momento che aveva appoggiato la testa sul mio petto, e circondato il mio collo con le sue braccia. Sorrisi e le accarezzai dolcemente i capelli. 

"Penso che dovresti andare a dormire, Principessa. Hai lavorato tutto il giorno, sarai stanca morta." Dissi. Lei annuì e si avviò verso la camera degli ospiti. La seguii. Si sedette sul bordo del letto, mentre io la osservavo dalla porta.

"Siediti qui." Mi imploró. Feci come richiesto e mi sedetti di fianco a lei. Una volta seduto, Effie intrecció la mia mano nella sua.

"Non riesco a dormire. Io... io non voglio più avere gli incubi." La sua voce era quasi un sussurro.

"Vuoi... vuoi che resti?" Tentai. Guardai i suoi occhi, la sua bocca, soffermandomi -anche un po' troppo- sulle sue labbra perfette, rosse; poi volsi nuovamente il mio sguardo sui suoi occhi.

"Vorresti?" I suoi occhi avevano una strana luce, brillavano. Riuscivo a percepire nella sua voce un pizzico di speranza. 
"Se tu sei d'accordo."

Lei annuì sorridendo. I miei occhi caddero di nuovo sulle sue labbra. Desideravo baciarla. Volevo sentire il sapore delle sue labbra sulle mie. Bramavo quel bacio più di qualsiasi altra cosa. Degludii.

"Haymitch?" Effie richiamò la mia attenzione. La guardai negli occhi.

"Sì? "

"Perché sei stato gentile e carino con me, oggi? Intendo, dopo quello che è successo stamattina?"

"Perché... mi piaci." Queste parole uscirono dalla mia bocca senza il mio permesso. Quando mi accorsi di quello che avevo detto, era troppo tardi. Ormai il casino lo avevo combinato. Aspettai che Effie mi schiaffeggiasse o facesse qualcosa del genere. Invece, la sua reazione mi lasciò di sasso. Sentii le sue labbra sulle mie. Ricambiai il bacio, approfondendolo. La sua bocca sapeva di fragole e di cioccolato.

Purtroppo Effie si separó troppo presto dalle mie labbra.

"Wow, Principessa..." sogghignai. 

"Perché mi chiami sempre 'Principessa'?"

"Semplice. Perché sei una Principessa."  Sorrisi e le baciai la punta del naso.

"Dovrei quindi chiamarti Principe?" Era ovvio che ad Effie non piacesse per niente il nomignolo che le avevo dato. Le accarezzai dolcemente la guancia.

"Non può esistere un Principe senza la sua Principessa." Affermai.

"Quindi dovrei essere una principessa senza il mio principe?" Mi chiese.

"No, se per te io vado bene." Sorrisi, mentre lei mi lasciò un bacio sulla guancia, sussurrando "Ovvio. Per me sei perfetto."


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Quella notte Haymitch non ebbe incubi e, invece di dormire con un coltello sotto il cuscino,  strinse tra le braccia la sua Principessa.













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Spazio Autrice 
Ok, allora prima di tutto voglio ringraziare chi deciderà di leggere questa one-shot. Spero che vi piacerá e non siate timidi a lasciare qualche recensione, non mangio ahha. Accetto anche le critiche, se costruttive. Vi prego,  non mi insultate ahh.
È la seconda volta che scrivo su questa coppia, per chi avesse letto la prima OS sa che sono totalmente diverse che sembrano quasi il giorno e la notte. Questa storia è Fluff con pochissimo Angst. Solitamente non mi fanno impazzire le storie dove tutti sono così zuccherosi da farmi venire il diabete. 
Questa OS l'ho scritta due anni fa e tradotta in inglese, ma non l'avevo mai pubblicata qui. Oggi l'ho trovata e ho deciso di pubblicarla.
Spero che Haymitch non risulti OOC, però credo che tutti siamo dei Teddy Bear infondo infondo, e anche il nostro mentore preferito ha quel lato che è nascosto da qualche parte, ma che Effie riesce a farglielo tirare fuori.
La vicenda si svolge dopo la rivoluzione, quindi Post-Mockingjay, ma prima dell'epilogo. 
Qui I nostri amati beniamini si stanno riscoprendo. Durante i giochi erano soltanto "amici".

Lasciatemi un vostro parere e ditemi cosa ne pensate.






p.s Amo gli Hayffie quindi mi sa che a breve pubblicherò un'altra storia su di loro.


   
 
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