Non ho mai avuto il coraggio di definirla in tale modo, neanche ora ne avrei il coraggio. Questo stato di malessere mi porta ad affermare con certezza che forse si tratta di depressione, o forse mi sbaglio, forse cambiando la prima lettera posso correggermi. Si tratta di repressione.
Repressione, sì, l'impedimento cosciente e volontario alla soddisfazione di un impulso. Io vorrei essere diversa da come sono ora, vorrei stare diversamente da come sono ora. Vorrei essere qui, dove sono ora. Affianco ad una delle persone più importanti della mia vita, e solo a pronunciarla mi scendono le lacrime sul viso. 
Quella sensazione di insoddisfazione, quando il malessere generale danza un lento con la repressione, ecco questa definirei la depressione.
Non mi sento all'interno della mia fiaba, vedo un bosco oscuro e solo lupi che mi vengono incontro. 
Quando saprò difendermi? Quando riuscirò a rendermi agile per combatterli? E quando invece sarò abbastanza agile per combattermi? 
Io sono una serie di questioni, di domande, irrisolte. 
La mia vita è solo composta da ''quando''. Quando farò questo? Quando farò quest'altro? Quando lo farò?Quando?
Provoca ansia, lo so, questa ripetizione straziante di domande, lo so.
Ti prego solo di capirti.
E cerca di scongelare questo senso di invincibilità che sai di avere in petto, e prendi in mano la tua vita, tu che puoi farlo.