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Autore: Cordelia_Sakamaki    11/11/2017    1 recensioni
Christine è una giovane serva, Viktor è un nobile. Il loro primo incontro/scontro avviene per puro caso, dopo che il cocchiere di lui investe accidentalmente la ragazza con la carrozza. In entrambi scatterà qualcosa, ma a differenza di Viktor, Christine non accetterà da subito i sentimenti che prova, e proverà con tutti i costi ad opporvisi, ricordandosi delle origini di entrambi. Una volta che entrambi avranno accettato i loro sentimenti, si presenteranno parecchi ostacoli sul loro cammino: il fratello minore di Viktor torna in città, e non pare intenzionato a permettere questa unione tra nobili e servi. La minaccia di una maledizione antica incombe sulla famiglia Meekhiv, e Christine ritroverà un suo familiare proprio dove meno se lo aspetta. Cosa accadrà? Di che terribile maledizione si tratta? Riusciranno Viktor e Christine a vivere il loro amore alla luce del sole? Mi raccomando, leggete e recensite se volete! Spero che la storia vi piacerà! Baci e buona lettura
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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E' passato circa un anno dagli ultimi eventi, e le novità non sono di certo mancate: dopo Natasha, Viktor e Christine hanno avuto un'altra figlia, Evitha. La piccola ha pochi mesi di vita ma, al contrario della sorellina di quasi tre anni, si può notare la sua straordinaria somiglianza con il padre: ha i suoi stessi capelli corvini e gli occhi della sua stessa tonalità di celeste. La sua nascita è stata accolta con gioia da tutti quanti, ed è stata del tutto inaspettata seppur un pò di timore aleggiasse: infatti un pò tutti quanti a palazzo temevano che il Corvo potesse rapire o far del male alla piccola, proprio come accadde alla nascita di Natasha e di Igor, tanto che Dimitri aveva deciso di erigere una bariera protettiva intorno alla più piccola delle eredi. Fortunatamente invece, stavolta non è accaduto niente di grave. Il piccolo Adrian è cresciuto parecchio, e quanto meno fisicamente pare essere molto simile a suo zio Vladislav: ha i suoi stessi capelli biondi e, come le sue sorelle del resto, ha gli occhi celesti splendidi. Dalla nascita di Evitha ha sempre cercato di proteggerla, volendosi comportare da bravo fratello maggiore esattamente come fu per Natasha quando nacque lui. I tre piccoli stanno crescendo uniti come veri fratelli, ed il bimbo considera Viktor come il suo vero padre. Questo ha fatto capire al giovane conte quanto sia stata giusta la sua decisione di tenere con sè il figlio di Christine, sotto la loro protezione e non dando modo a Lukas di poterlo prendere per poterlo crescere come lui. Vladislav continua a restare accanto alla sorella, ed ha stretto con Danilo un rapporto pari a quello di un padre ed un figlio: si sono confortati a vicenda, superando la perdita di Irina nel migliore dei modi, pur avendo ancora l'amaro in bocca dato che il colpevole è fuggito impunito. Dimitri ed Amanda invece non hanno ancora rivelato nulla circa la loro relazione se non a poche persone, tra cui Alice: la ragazaza è stata davvero felice della cosa, contenta che in fine anche il giovane abbia potuto trovare l'amore dopo il suo rifiuto. Tuttavia non si può certo dire che la stessa felicità brilli negli occhi della bionda: da diversi mesi è sempre più cupa, ed esce sempre più di rado dalla sua stanza. Al di fuori cerca di mostrarsi forte come è sempre stata, ma quando è chiusa in camera sua non fa altro che piangere. Ed il motivo non è solo la lontananza da Boris: due mesi dopo il loro incontro infatti, la ragazza aveva scoperto di essere incinta. Era felice, ma diede la notizia solo a Christine e Dimitri, volendo anche cercare di capire come gestire la situazione a palazzo: di certo non poteva rivelare di essere incinta e che il padre era Boris! La ragazza si confidò poi con Vladislav, nel frattempo diventato suo grande amico essendo molto vicino a Christine ed essendosi dimostrato una persona del tutto affidabile. A sorpresa il fratello minore di Viktor le propose un patto: avrebbe detto a tutti che era lui il padre del figlio che portava in grembo, tirandola così fuori dai pasticci: essendo un'amica di Christine è anche una sua amica, non l'avrebbe mai lasciata nei guai. La sorella e la sua giovane dama di compagnia gli hanno raccontato tutta la verità, capendo che le avrebbe aiutate incondizionatamente e ritenendo che non meritasse le loro menzogne. Purtroppo tuttavia,giunta al sesto mese di gravidanza un demone del Corvo aggredì Alice, o almeno così lei pensa: sa solo che una raffica di piume nere la investì. Ebbe una violenta collutazione con un essere di certo non umano, per poi finire per cadere dalle scale. L'oblio ebbe la meglio su di lei per diverso tempo, sino a quando si svegliò e le fu data la drammatica notizia: a causa della caduta aveva subito un aborto spontaneo, perdendo il bambino. Si, avrebbe avuto un maschietto le dissero. A distanza di mesi, ancora oggi ogni immagine ed ogni parola di quel drammatico giorno scorrono nella sua mente come un brutto sogno, o un film che lei mai più vorrebbe rivedere. Anche quella sera la ragazza è chiusa nella sua stanza, non sapendo nemmeno se sia giorno o notte: è rimasta in indumenti da notte, con le tende chiuse per non permettere alla luce del sole di filtrare. Ha delegato i suoi compiti a Felitsiya ed Agatha, che sono davanti alla porta della sua stanza con sguardo triste e pensieroso: non sanno come aiutarla, e questo dispiace molto ad entrambe: non osano immaginare cosa stia passando la poverina, la perdita di un figlio deve essere devastante. Prima toccò alla contessa, ed ora alla sua dama di compagnia. Quante altre perdite causerà il COrvo, con i suoi demoni? Quando finirà mai tutto ciò? Di li a poco dei passi le fanno sussultare, e le due donne si voltano verso colui che è appena giunto. Il ragazzo le scruta per poi prendere finalmente parola. " Allora? Vi ha fatto entrare? ". Chiede, rivelandosi essere Vladislav Meekhiv. Agatha lo guarda, per poi scuotere la testa in segno di diniego.

" Mi dispiace... purtroppo, nemmeno oggi siamo riuscite a vederla: ci ha detto che vuole restare sola, di pensare ai suoi compiti per oggi e che le dispiace, ma non ha forza per uscire dalla sua stanza. E' li al buio da ieri sera, e noi siamo molto preoccupate per il suo stato ". Ammette dispiaciuta la domestica, mentre lui sospira pesantemente.

" Capisco... ". Mormora solamente, posando una mano sulla maniglia. Fa per aprire, ma la domestica lo ferma nuovamente.

" Lord Vladislav... ". Sussurra l'anziana, mentre lui si volta verso di lei in attesa che prosegua, cosa che fa di li a poco posandogli una mano sulla spalla con fare materno. " State bene? ". Gli chiede, mentre lui abbassa lo sguardo senza risponderle. " Avete subito troppe perdite ravvicinate, ma non vi siete mai sfogato: prima vostra madre, ora vostro figlio ". Commenta, mentre lui sorride appena nel sentire quanto affetto ancora una volta gli dimostra la servitù.

" Grazie, Felitsiya, ma io sto bene: devo occuparmi di Alice ora, non posso permettere che il dolore la divori giorno dopo giorno ". Spiega, mentre la tata annuisce per poi lasciarlo andare. Agatha le si avvicina di li a poco.

" Hanno entrambi bisogno di noi, Felitsiya. Non li dobbiamo lasciare soli, nessuno dei due ". Fa, mentre la collega annuisce per poi fissare qualche istante la porta. Vladislav è invece entrato , notando subito Alice: è seduta accanto alla finestra, la sola luce della candela la illumina. Stringe tra le braccia un orsetto di pezza, il primo regalo che le fece Vladislav per il nascituro. Da quando ha perso il suo bambino non se n'è mai separata, come fosse un legame tra lei e quella creatura che purtroppo non potrà mai stringere tra le braccia. La bionda si accorge della presenza del ragazzo, ma a differenza di Agatha e Felitsiya a lui permette di rimanere. Non dice nulla ma gli allunga una mano, forse desiderosa di un contatto. Lui capisce subito, e le si avvicina inginocchiandosi accanto a lei e prendendo la sua mano tra le proprie.

" Alice... ". La chiama in un sussurro, mentre lei lo guarda: non pare aver pianto, ma ha lo sguardo spento e privo di qualsiasi voglia di vivere.

" Mi dispiace tanto, Vlad... ". Inizia il discorso la bionda. " Perdonami. Avrei tanto voluto che tu facessi da padre a mio figlio, saresti stato il migliore che si potesse desiderare. E invece ora stai soffrendo per colpa mia, che non l'ho protetto a dovere ". Singhiozza un pò, mentre lui la fa alzare per poi prenderla tra le braccia e stringerla a se.

" Basta, Alice, Non è colpa tua, ma del Corvo e dei suoi demoni. Credimi, anche io avrei voluto fare da padre a quel bambino, che già sentivo mio. Nina era felicissima all'idea di avere un fratellino, ma purtroppo è andata così. E noi dobbiamo essere forti proprio per lui: non vorrebbe vedere la sua mamma spegnersi giorno dopo giorno, non fargli questo, Alice! Non farci questo, e vivi! Vivi per tuo figlio ". Piange anche lui, mentre anche la ragazza sfoga tutto il suo dolore. Entrambi finiscono per cadere in ginocchio pur restando abbracciati, e continuando a piangere per un bel pò sino a quando non riescono a calmarsi un pò, rialzandosi da terra. Vladislav aiuta Alice a mettersi a letto. " Riposati ora, perchè questa sera ti voglio vedere a cena con noi, intesi? ". Chiede, mentre lei annuisce incerta. Lui fa per andarsene, ma lei lo ferma trattenendolo per il braccio.

" Vladislav... ". Lo chiama, mentre lui si volta a guardarla. " Posso chiederti una cosa? ". Chiede, mentre lui annuisce per poi riprendere parola.

" Tutto quello che vuoi ". La rassicura, mentre lei annuisce per poi proseguire la frase.

" Perchè? Perchè fai tutto questo per me? Avresti fatto da padre al figlio di un altro uomo, mi sei sempre rimasto accanto sia prima che dopo la disgrazia, e in cambio non hai mai chiesto nulla. Perchè? ". Chiede nuovamente, mentre luile si avvicina nuovamente, cercando le parole giuste. Ma non ne trova di appropriate, e solo una cosa gli viene spontanea.

" spokoynaya noch', Alice ( buonanotte)". Le sussurra solamente, dopo aver dato un bacio alla ragazza che la lascia decisamente ammutolita. Fa per dire qualcosa, ma lui è più svelto e va alla porta, per poi uscirne. Alice si alza di scatto dal letto raggiungendolo alle scale, con ancora addosso gli indumenti da notte.

" Aspetta! ". Lo chiama, e lui si ferma a metà scala, guardandola con quei bellissimi occhi azzurri che quasi le mettono soggezione. " Vlad... io non voglio ferirti. Non l'ho mai voluto, credimi. Ma io... ". Fa per dire, ma lui la ammutolisce posandole un dito sulle labbra.

" Va bene così, Alice. So a chi appartiene il tuo cuore, non temere. Non hai nessuna colpa se il mio ha iniziato a battere per te ". E' sorprendente quanto sia calmo, pensa Alice. " Ho accettato io di starti accanto come amico, e non me ne pento. Ma tu volevi una risposta da me, ed io te l'ho data. Non cambia nulla tra di noi, non temere ". La rassicura nuovamente, per poi voltarsi ed andandosene salutandola con un cenno della mano. La ragazza rimane imbambolata qualche istante, mentre lui scende le scale tranquillo per poi sospirare pesantemente. Una volta giunto in salone osserva il ritratto di Irina, sorseggiando la sua vodka. Ah, quanto è difficile e complicato l'amore.

Nel cuore della notte una misteriosa figura esce di soppiatto da palazzo, arrivando in un luogo alquanto isolato. Di li a poco nche un'altra figura giunge: entrambe portano un cappuccio, che rende impossibile riconoscerle. La nuova arrivata prende parola, sogghiognando un pò. " Che sorpresa, non credevo che avresti nuovamente accettato un mio invito ". Fa, mentre l'altra donna le risponde di li a poco.

" Siete voi a sorprendermi, milady: siete giunta sin qui per incontrare una Opekun? ". Chiede, rivelandosi essere una dei sette guardiani. L'altra ride alle sue parole, per poi risponderle.

" Una Opekun traditrice, aggiungiamo pure. Devo ammettere che mi hai sorpresa, quando sei mesi fa hai usato il potere di guardiana per far del male a quella mocciosa, fingendoti un demone del Corvo ". Rivela la dama, mentre l'altra ghigna in modo sinistro.

" L'unico imprevisto è stato la morte di quel bambino: io volevo solo dare una lezione ad Alice, mi avrebbe fatto comodo quel moccioso. Sarebbe stato la chiave di volta per conseguire i miei obiettivi ". Rivela in tono crudele.

" Portava il sangue di tuo marito, non lo avresti odiato anche se fossi riuscita a strapparlo a quella sgualdrina? Dopo tutto non sei mai stata una donna buona d'animo, mia cara Elvira ". La chiama per nome senza timore, mentre colei che si rivela essere Elvira si toglie il cappuccio, rivelando la sua lunga chioma color mogano.

" Nemmeno voi siete così caritatevole, Lady Alexandria. Tuttavia sono curiosa: perchè mi avete cercata, senza denunciare il mio tradimento? ". Chiede la sposa di Vladislav, mentre la donna che si rivela essere niente poco di meno che Alexandria Meekhiva toglie a sua volta il cappuccio, rivelando la sua lunga chioma bionda lasciata libera. I suoi lunghi boccoli biondi le ricadono sulle spalle, mentre il suo sguardo di ghiaccio è puntato ad Elvira.

" Sono qui perchè abbiamo un problema comune: quell'Alice ha insidiato i nostri mariti, e solo tu puoi risolvere la situazione ". Elvira pare interessata alla proposta della moglie di Boris, e le fa cenno di proseguire. " Sistema quella ragazzina: poni fine alla sua esistenza, e ti assicuro che in cambio ti darò tutto ciò che desideri ". Le si avvicina posandole una mano sul viso, mentre l'altra sembra pendere dalle sue labbra.

" Avete detto tutto? ". Chiede, ed Alexandria annuisce con fare diabolico.

" Tutto ". Le ripete, mentre Elvira la fissa: se accetterà o meno la proposta della sua signora, non è ancora dato saperlo. 


Ciao amici miei! Ed ecco il capitolo 42, che ve ne pare? Un altro anno è passato, e Viktor e Christine hanno avuto un altra figlia. Vladislav si è avvicinato ad Alice, che abbiamo scoperto aver perso un figlio. A cosa porterà tutto ciò? In tutto questo, Elvira avrà accettato lòa proposta di Alexandria? Coraggio! Aspetto pareri e recensioni :D Baci
   
 
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