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Autore: pastelwriting    12/11/2017    1 recensioni
Dalla storia:
-Voglio dire,- iniziò l'altra, mentre seguiva Celestia per recuperare i vestiti che giacevano sul pavimento freddo -che sei una stronza esattamente come me. Entrambe vogliamo il mondo ai nostri piedi, quindi- raggiunse Celestia, costringendola ad alzare lo sguardo verso di lei poggiandole due dita sotto il mento - perchè non raggiungere la vetta insieme?-
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri | Personaggi: Celestia Ludenberg/Yasuhiro Taeko, Enoshima Junko/Monokuma
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Silenzio.
Nella stanza non si avvertiva alcun rumore, a eccezione di respiri ancora irregolari, sfiniti, che cercavano di far riprendere fiato ai polmoni.
Nella penombra, Junko accarezzava i capelli sciolti di Celestia, la quale era sdraiata sulla bionda, con la testa poggiata al suo petto; Junko giocava con i boccoli neri come la pece della giocatrice d'azzardo, mentre recuperava il fiato e un leggero ghigno si formava sul suo viso.
-Immaginavo fossi brava-
-Per questo mi hai tirato fuori da quel posto?- Celestia formava dei piccoli cerchi con le dita sul petto della bionda, lasciando dei segni bianchi con le unghie.
-Forse, in parte, non lo so. O forse semplicemente mi andava di farlo-
-Che ne sarà degli altri?-
-Come se ti importasse-
Un sorriso si formò anche sul volto di Celestia: era vero, in fondo a lei non era mai importato nulla degli altri suoi compagni. Tutto ciò che le importava era sopravvivere, e se avesse dovuto necessariamente uccidere per farlo, allora avrebbe ucciso.
Tuttavia, Junko l'aveva già fatta uscire di sua spontanea volontà.
-Ti ho osservata, Celes, ti ho osservata davvero bene. So come pensi e so come agisci. Io e te siamo molto simili-
Celes alzò lo sguardo, puntando gli occhi dritti in quelli di Junko, prima di alzarsi per andare a rivestirsi.
-Cosa vorresti dire con questo?- domandò Celestia, mentre dava le spalle alla bionda mentre indossava la sua canottiera che era stata abbandonata a terra e lanciava una camcia bianca a Junko.
-Voglio dire,- iniziò l'altra, mentre seguiva Celestia per recuperare i vestiti che giacevano sul pavimento freddo -che sei una stronza esattamente come me. Entrambe vogliamo il mondo ai nostri piedi, quindi- raggiunse Celestia, costringendola ad alzare lo sguardo verso di lei poggiandole due dita sotto il mento - perchè non raggiungere la vetta insieme?-
Celestia si liberò in fretta del tocco della modella, spostandole la mano con un gesto deciso.
-Se pensi di conoscermi così bene, dovresti sapere di non poterti fidare di me. Nemmeno quando penserai di poterlo fare. Non ci si fida di una bugiarda come me.
Tu, al contrario, sei un libro aperto per me-
Junko non riuscì a trattenere una risata. O forse la sfoderò di proposito.
-Tesoro, allora saprai anche tu che potrei decidere di ucciderti in qualsiasi momento mentre mi sfrutterai per raggiungere il tuo scopo-
Celestia osservò Junko per qualche secondo, prima di sfoderare a sua volta una lieve risata.
-Certo che lo so-
La risata di Junko si fece più insistente e intimidatoria, mentre poggiava nuovamente le mani sul volto della ragazza di fronte a lei, per poi immergerle nei suoi capelli neri e tirarla più vicina a sè. Fece incontrare le loro labbra, schiudendo quelle dell'altra che ricambiò il bacio senza lasciare che Junko la sovrastasse, facendo scorrere le mani sul suo corpo sino a giungere al suo collo, alle sue guance, ai suoi capelli.
Entrambe sapevano che attraverso quel bacio, all'apparenza soltanto passionale, cercavano di far intendere all'altra che accettavano la sfida: nessuna delle due aveva intenzione di morire prima dell'altra.
Celestia guidò entrambe verso il divano su cui erano sdraiate poco prima, interrompendo il bacio e spingendo Junko su di esso.
Junko aprì gli occhi mentre Celestia la sovrastava, ancora in piedi accanto al divano.
-Un amore in cui non ci si può fidare l'una dell'altra, non lo trovi ricco di disperazione?-





Spazio Autrice
Heilà! Innanzitutto, se stai leggendo questa nota significa che hai letto la mia piccola one shot e per questo ti ringrazio!
Ora, mi rendo conto che possa apparire assolutamente insensata e anche che la coppia sia piuttosto insolita, ma che dire, trovo che se queste due si fossero parlate (e se Junko non fosse stata totalmente pazza), ci sarebbe stato del feeling tra di loro.
Mi rendo conto che per essere una one shot è abbastanza corta, speravo uscisse una flash-fic ma alla fine supera le cinquecento parole, quindi eccoci qui, perdonatemi.
Spero mi farete sapere cosa ne pensate e ovviamente anche le critiche sono ben accette (sono consapevole che non sia il migliore dei miei lavori).
Alla prossima!
-Ellie
  
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