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Autore: Altair4    13/11/2017    0 recensioni
Se siete appassionati di Star Wars, Star Trek, Galattica, Farscape ecc… questa storia potrebbe piacervi. Sequel di “Senza Nome le origini”, è ambientata in un’altra dimensione rispetto la nostra ed in una galassia a spirale barrata come la Via Lattea. Questa galassia è chiamata Trixtar ed è ricca di mondi popolati da esseri viventi e senzienti. Come nella storia precedente ci saranno dei gialli da risolvere, per cui Senza Nome sarà ancora una volta alla ricerca della verità, stavolta però con l’aiuto di personaggi davvero singolari. Tanto singolari da non saper definire se una delle coppie che si formeranno sia het, FemSlash…ecc. Non resta che togliervi la curiosità…
Genere: Avventura, Science-fiction, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il Verano Frero era l’unico dei sette interrogati che non mostrava il minimo timore e sedeva in modo strafottente di fronte a Tril e Ṡénza, quest’ultima cominciò a subissarlo di domande.
         -Bene Frero, sappiamo che sei stato tu a portare la Terziana su Vera per volere del principe-
         -Sì certo e che male c’è?-
         -Allora perché tutti quei sotterfugi la notte dell’omicidio?-
         -Lo ha chiesto la Terziana, era andata da Shara per chiedere consigli sul cugino, ma la venerabile ha tentato di dissuaderla, non voleva vedesse più il principe, così gli incontri successivi sono stati più radi e sempre di nascosto. Temeva ritorsioni, l’amante del principe crede che siamo violenti come i Terziani-
         -Come mai tutto questo riguardo per una straniera?-
         -E’ stato il principe ad insistere che la trattassimo meglio possibile, ci disse di esaudire tutti i suoi desideri e così abbiamo fatto-
         -Come è arrivata qui?-
         -Devo proprio parlarne?-
         -Non stai facendo un favore a noi, ma a tutto il popolo Verano-
         -So che vi è stato vietato di leggermi nella mente e se non volessi parlare?-
         -Ti sbatteremmo in prigione! Ho pieno potere, non posso farti giustiziare, ma posso farti passare un brutto periodo-
Ṡénza stava cercando di usare il vecchio trucco del poliziotto cattivo e di quello buono, aspettava solo che Tril facesse la sua parte senza nemmeno saperlo.
         -Ṡénza cosa intendi, non vuoi solo rinchiuderlo?- Chiese Tril allarmato.
         -No, pensavo anche di rinchiuderlo con Krio…sai l’ho tenuto senza mangiare…hai visto il mio Krio, Frero? Ha dei canini e degli artigli affilatissimi. I Petril addestrati come lui sul momento non uccidono, ma si divertono a torturare la loro preda ferendola in parti del corpo non mortali. Il dolore è intollerabile e prima di morire dissanguati passa molto tempo…a quel punto, quando hai perso tutto il tuo sangue e sei solo carne frollata, il Petril ti divora-
Il Verano questa volta si preoccupò davvero, mentre Tril storse il naso disgustato e guardava Ṡénza interdetto.
         -Voi non potete uccidermi, il popolo Verano non lo permetterà-
         -Anche nel caso dell’assassino del principe?-
         -Non sono stato io! Non avete le prove-
         -Ne sei sicuro? Le tue impronte sono state trovate sul letto del principe e siccome non ti occupi delle pulizie della stanza, sono convinta che le hai lasciate quando sei andato a rimuovere il cadavere dell’amante-
         -Non è possibile, non ho toccato il letto!-
         -Il nostro computer dice di sì-
         -Bé il vostro computer sbaglia!-
         -Quindi non hai toccato il letto…-
         -No…-
         -Ma eri lì, quella notte-
         -Sì…no!-
         -Sì o no?-
         -No!-
         -Menti, le tua impronte sono nella stanza, non puoi negarlo!-
         -Calmati Ṡénza- Disse Tril, che non capiva cosa stesse succedendo ed era molto preoccupato.
         -Non posso calmarmi…portami Krio-
         -Dici sul serio?- Rispose Tril molto sorpreso.
         -Sì portamelo subito, diremo che Frero ha cercato di scappare perché è stato lui ad uccidere il principe!-
         -Non sono stato io e quando sono entrato nella stanza Gilta non c’era più!-
Gridò Frero preso dalla paura.
         -E’ così che si chiama la Terziana?-
         -Sì…-
         -Perché sei andato nella stanza del principe?-
         -Ecco io non lo so…me lo ho ha chiesto Gilta…mi ha detto che sarei dovuto andare per volere del principe…giuro che non so perché…sono io che ho trovato il cadavere ed ho dato l’allarme-
         -Chi ha portato via Gilta?-
         -Non lo so, lei nella stanza non c’era…c’era solo il principe morto…ero così sconvolto che dopo sono andato da mio fratello in campagna per riprendermi, sono tornato da pochi giorni-
         -Va bene, va bene, ma non hai risposto alla domanda di prima: chi è che ha portato qui la Terziana?-
         -Si chiama Xronodor…è un tipo strano…uno storpio, non ho mai capito nemmeno da dove venga, non è nemmeno Terziano, porta una corazza…ma è alto come voi, non l’ho mai visto in faccia-
         -E voi fate affari con alieni poco raccomandabili?- Chiese Tril.
         -Mi ha procurato una spada Paichiana per il principe, una cosa rarissima da trovare, perché viene dalle zone proibite della Trixtar. Dopo quella volta il principe lo ha voluto conoscere ed a volte sono andati in viaggio insieme-
         -L’alieno e Fertel andavano in giro insieme?-
         -Sì per lunghi viaggi spaziali, non so dove andassero-
         -Dobbiamo parlare con questo Xronodor-
         -Non lo trovo più è sparito…non so dove sia andato…mi dispiace-
         -Va bene, basta così- Disse Ṡénza.
         -Ma…credo che…- Balbettò Tril.
         -Non sa altro credimi…e poi sono stanca, resta da queste parti Frero, potremmo avere ancora bisogno di te...adesso vai-
Frero non se lo fece ripetere uscì dalla stanza, quando si trovò Krio davanti sussultò e cominciò a correre spaventato.
         -Perché lo hai lasciato andare? Sapeva altro ne sono sicuro- Disse Tril contrariato.
         -Perché voglio che ci porti da quello Xronodor…Krio seguilo e portami da lui, deve incontrare un alieno, sarà alto come noi, stai attento a non farti vedere-
Krio mosse la coda in su ed in giù e corse leggero dietro al Verano.
         -Posso sapere cosa ti passa per la testa? Cosa volevi che gli facesse Krio?-
         -Era un trucco, io sono il poliziotto cattivo e tu quello buono, spaventiamo a morte l’interrogato: tu mi trattieni da fare quello che dico (anche se è un bluff) e così pensa di avere come unica via di uscita la verità o almeno parte di essa-
         -Quindi tu gli credi?-
         -Solo in parte, lo so quando qualcuno mente…ed anche quella Pepa non ci ha detto tutto, non credo che sia un semplice caso di omicidio passionale-
         -Adesso che facciamo?-
         -Voglio parlare con i Terziani in carcere-
         -Forse quella Gilta saprà qualcosa di più-
         -E’ quello che spero-
Tril e Ṡénza si recarono nella zona di detenzione del palazzo, Prescilla aveva già informato le guardie. Alcuni Verani in divisa stavano impettiti lungo il corridoio.
         -Secondo te questi nanerottoli sono in grado di combattere?- Chiese Ṡénza a bassa voce.
         -Smettila di chiamarli così, da quando abbiamo lasciato Xiar non fai che peggiorare…sei irriverente, truce, crudele, dispettosa…ed indifferente…-
Ṡénza lo guardò come se osservasse un bambino capriccioso a cui non va data troppa corda e tornò alla domanda precedente.
         -…secondo me li stendo in due secondi…-
         -E’ per questo che hanno delle armi sciamaniche, sono dei laser che possono uccidere, ma generalmente li tengono nella modalità che stordisce, come avrai capito non sono molto violenti- Appena giunti di fronte alla prigione si avvicinarono a quello che sembrava il capo dall’atteggiamento di superiorità e dallo sguardo severo.
         -Ci manda Prescilla, vogliamo vedere i Terziani- Disse Ṡénza.
         -Sono il comandante della guardia, seguitemi-
La prigione non era una tetra spelonca come se la immaginava Ṡénza, delle torce accese dal potere sciamanico rischiaravano le mura che per assurdo erano di un verdolino pisello.
         -Comandante, ma dove ci stai portando?- Chiese Ṡénza.
         -Dai detenuti-
         -Sembra un albergo…cioè un luogo di vacanza…di ricreazione-
         -Non siamo crudeli come i Terziani, i detenuti vengono trattati in modo corretto. Devono uscire di qui che hanno veramente scontato le loro malefatte, ma non per questo dobbiamo trattarli come animali e poi questi Terziani non hanno fatto nulla…per quanto ne sappiamo…per cui si trovano nell’ala del carcere dove di solito mettiamo i colpevoli di reati minori, anzi direi che sono molto comodi. Ognuno ha la sua stanza, una saletta comune dove mangiano e possono comunicare con i loro cari grazie a quei trabiccoli infernali per la telepatia…è per la loro sicurezza-
Il comandante avvicinò la sua mano ad una specie di fonte luminosa sulla parete, un schermo di energia si spense rivelando una porta. Varcata la soglia si trovarono in una piccola anticamera e poi la saletta comune dove erano radunati sei Terziani. Due Terziani parlavano tra di loro, tre avevano delle strane corone fatte di metallo e lucine lampeggianti, un’altra Terziana era seduta in disparte che fissava il muro. Il comandante gridò alla Terziana che sedeva isolata:
         -Allora non ti suicidi oggi? Perché non ci racconti da dove vieni?-
Ṡénza allarmata si rivolse al Verano.
         -Ha tentato il suicidio e non sapete da dove viene?-
         -Dice che non ricorda niente, allora perché si vuole suicidare? Mi chiedo io, mentre gli altri Terziani dicono che è una loro parente. Con tutta la faccenda del principe nessuno si è occupato della questione, lo farete voi?-
         -Sì, ci penseremo noi e adesso per favore lasciaci soli. Tril comincia a prendere le impronte degli altri cinque-
         -Agli ordini mia padrona assetata di sangue!-
         -Non fare lo spiritoso, tu sei troppo morbido-
Ṡénza osservò la Terziana rivolta verso il muro, era china con le mani sul viso, forse piangeva, si avvicinò e le mise una mano sulla spalla.
         -Gilta perché piangi?-
La Terziana la guardò stupita.
         -Come sai il mio nome?-
         -Ho saputo che sei stata portata qui da Xronodor…forse tu ci potrai aiutare…eri con lui quella notte?-
         -No…non so di cosa parli-
         -Faccio fatica a crederti, Frero mi ha detto che vedevi il principe regolarmente. Come mai tu sei viva?-
         -Non ero col principe…lasciami in pace-
         -Ho bisogno delle tue impronte…-
         -Per quale motivo? Io non ho fatto nulla…vattene!-
         -Non vuoi sapere chi ha ucciso Fertel?-
         -No, non mi riguarda…non sono Verana-
         -Non puoi farci nulla, con le buone o con le cattive mi dovrai dare le tue impronte-
Ṡénza aveva perso il tono gentile.
         -Tu non sei una Xiariana, loro non sono così aggressivi-
         -Hai ragione…sono mezza terrestre…-
         -Cos’è un terrestre?-
         -Mio padre è del pianeta Terra…si trova in un’altra dimensione…mentre mia madre è di Xiar-
         -Non vedi che sto soffrendo…lasciami in pace…se ancora c’è qualcosa di Xiariano in te…-
         -Tu sai cosa è successo, vero? Perché sei così addolorata?-
         -Io non so nulla, so solo il mio nome e adesso vattene-
Ṡénza tirò fuori il tablet e stava per prendere quelle manine delicate con la forza per scannerizzare le impronte, ma Tril la bloccò.
         -Aspetta…non così…ritorneremo-
         -Perché?-
         -Non può scappare e noi abbiamo altro da fare, vieni-
Tril era serissimo.
         -Ma dico sei di fuori? E’ una sciocchezza ci metto un secondo a prendere le impronte, non le farò del male-
         -Ti prego, devo parlarti-
Tril portò Ṡénza fuori della stanza comune ed il comandante chiuse l’entrata, una volta fuori dalla prigione finalmente il mezzo Kreosiano parlò.
         -Che cosa ti prende Ṡénza? Non lo vedi che è disperata? E sono sicuro che senti empaticamente quello che io ho solo intravisto a malapena! Lo sappiamo che è Gilta e che lei era lì, ma non mi sembra un’assassina-
         -Non hai idea di cosa può fare la gente…-
         -Non senti la sua sofferenza? Non ti fa pena?-
         -E’ come svuotata non le importa più di nulla…per qualche motivo che non capisco, i terrestri erano più facili da capire e più difficili da tollerare, i Verani ed Terziani mi comunicano meno sofferenza-
         -Forse non comprendo, forse come dici tu, tutti siamo capaci di tutto, ma faremo con calma, non può fuggire, piuttosto troviamo questo Xronodor, mi sembra il colpevole più probabile. Gilta è solo una pedina…mi chiedo se c’era veramente lei nella stanza del principe e se la riposta è sì perché è ancora viva?-
         -Forse anche i Terziani resistono a quel veleno-
         -Forse…vieni ho bisogno di prendere un po’ d’aria-
         -Scherzi vero? Tenterebbero di ucciderci- Disse Ṡénza con voce alterata.
         -Allora andiamo ad analizzare le frecce che ci hanno lanciato-
         -L’ho già fatto col bracciale. C’è sopra lo stesso veleno…l’assassino non è certo una cima, se usa lo stesso stratagemma tutte le volte-
         -Va bene, allora andiamo a bere qualcosa e rilassiamoci, dobbiamo pensare ed aspettare il ritorno di Krio-
Tril convinse Ṡénza a tornare al tempio. Giunti in refettorio trovarono Treodor e Cleria che chiacchieravano animatamente bevendo birra di Raha.
         -Allora Ṡénza come vanno le indagini?- Chiese Treodor con voce da ubriaco.
         -Abbiamo nuovi elementi…ma si può sapere come mai sei già brillo? Non è giusto approfittare della gentilezza dei Verani così-
         -Non vuoi provare? E’ meglio della birra di bacche della Bluer-
         -No grazie…mi andrebbe tanto una bella spremuta fresca di arance…ma è una richiesta impossibile…chi l’avrebbe detto che mi sarebbero mancate le arance…piuttosto ho fame, non è ora di pranzo?-
         -Non so cosa siano queste arance, ma ho capito che qui quando uno ha fame mangia, non ci sono orari, ci pensa la magia degli sciamani a cucinare il cibo e stasera ci sarà la festa per quei due che ci lasceranno le loro camere ed andranno finalmente a palazzo- Commentò Cleria che era solo un po’ alticcia e non vedeva l’ora di stare sola con Tril.
Una volta seduti a tavola portarono delle strane verdure fritte ed una bevanda non alcolica che sembrava succo di mirtillo per Ṡénza.
         -Sembra fritto misto alla piemontese-
         -Cosa vuol dire piemontese?- Chiese Tril che era seduto di fronte a Cleria ma di lato a Ṡénza.
         -E’ una regione dell’Italia sulla Terra…friggono qualsiasi cosa anche alimenti dolci-
         -Questo fritto è squisito-  disse Treodor che si trovava di fronte a Ṡénza e si era ripreso un attimo, infatti aggiunse -allora? Non ci hai raccontato cosa avete scoperto-
         -Forse sappiamo chi è l’amante del principe, si chiama Gilta, ma sono molto confusa perché lei è Terziana, mentre l’impronta che ho rilevato sul calice nella stanza del prinicipe non è nel database e non sembra del pianeta Terzia-
         -Dobbiamo ancora analizzare le impronte degli altri Terziani che erano in carcere, forse il campione rilevato nella stanza del principe non è buono…poi all’inizio avevi sbagliato risoluzione delle immagini, forse non hai analizzato bene i dati raccolti-
         -Va bene Tril, riguarderemo tutto insieme-
Proprio in quel momento Krio con un balzo saltò sul tavolino e con la coda cominciò a comunicare rapidissimo con Ṡénza.
         -Ok Krio ottimo lavoro…faccio finta di andare in camera, voi restate qui-
         -Non vorrai andare da sola?- Chiese Tril.
         -Da sola, a fare cosa?- Commentò Treodor.
         -Devo seguire una pista e voi mi sareste di intralcio, credetemi nessuno è in gamba come me a nascondersi nel buio e spiare…Krio deve aver trovato chi ha portato questa Gilta qui su Vera…devo andare, voi fate finta di nulla, se chiedono di me sono a riposare in camera-
Cleria fu felicissima di esaudire l’ordine ed attaccò discorso con Tril, mentre Treodor era troppo brillo e la lasciò andare senza discutere. Ṡénza seguita da Krio si diresse nella camera di Prescilla, appena entrata si avvicinò a quelle che sembrava una piccola apertura, ma tastando a caso si trasformò in una finestra più grande ed uscì indisturbata con facilità perché si trovavano a piano terra.
         -Troppo facile- Pensò Ṡénza che era abituata ad arrampicarsi su per i palazzi, poi bastò guardare negli occhi Krio e cominciarono a correre velocissimi, lo pesudolfelino l’avrebbe guidata. Per sicurezza Ṡénza saltava tra gli alberi e seguiva Krio dall’alto per non lasciare troppe tracce nel terreno, in poco tempo raggiunsero una specie di palude, sulla sua riva riconobbe un qualcosa a lei ormai familiare. La struttura era più piccola di quella che aveva visto la prima volta, ma era senz’altro una nave Paichiana, Xronodor era sicuramente un Paichiano, anche il suo nome ricordava quello di Treodor. Ṡénza saltò su un albero vicino alla casa-nave, rimase in ascolto ed accese il bracciale per registrare eventuali interessanti conversazioni.
         -La pianti di urlare? Non sono mica sordo, ma perché voi esseri alti e secchi dovete sempre spaventarci con i vostri modi rudi!- Disse Frero.
         -Non fare la solita mammoletta! Se hai detto che gli ambasciatori Xiariani sono qui con dei Paichiani…non sono poi così pacifici- Rispose Xronodor.
         -E perché scusa?-
         -Sei proprio un’idiota, non lo sai che i Paichiani provengono dalla zona proibita!? Sono pericolosi-
         -E tu invece dici di essere Xixxiano…giusto? –
         -Sì certo!-
         -Anche se non sei prestante come Treodor e bello come Cleria…un po’ me li ricordi…la tua statura e… l’armatura è dello stesso metallo dei vestiti dei Paichiani-
         -Ma cosa vi hanno fatto da bambini a voi Verani? Perché siete così limitati? Hai mai visto uno Xixxiano dal vivo?-
         -Ecco…no…so solo che sono alti e secchi…-
         -Allora come fai a dire che non lo sono?-
         -Ecco …io…-
         -Devo andarmene al più presto, sono sicuro che quegli alieni verranno a cercarmi, adesso va’ e cerca di fare bene il tuo lavoro! –
         -Ma io non so come fare…il Curba non ha funzionato…-
         -Non ha funzionato perché non mi hai detto che c’erano dei Paichiani, idiota! Loro tollerano il Curba-
         -Ora vivono nel tempio non è possibile avvicinarli!-
         -Trova il modo di farli uscire e seccali con un laser sciamano, non potranno risalire a te-
         -E dove me lo procuro?-
         -Ce ne ho io un bel po’, fatti aiutare dalla tua amichetta-
         -Non sa sparare…-
         -Imparerà! Ovviamente dovrai coinvolgere altri Verani.  Ed adesso vattene, parto e mi nascondo per un po’, tu fai secondo il nostro accordo-
         -Ma io…-
         -Non farmi perdere la pazienza, se non farai come ti ho detto, scopriranno tutto e tu verrai condannato per alto tradimento ed omicidio-
         -Ma io…-
         -Ne ho abbastanza, prendi i laser e sparisci, non voglio più vederti-
Xronodor cacciò Frero fuori della nave ed accese i motori. Ṡénza saltò dall’albero e con l’aiuto della sua capacità di attraversare i metalli penetrò in quella struttura aliena diretta verso la cabina di pilotaggio. In poco tempo si trovò di fronte Xronodor, il quale si era tolto l’elmetto mostrando la sua folta capigliatura nera, la carnagione bluastra e gli occhi rossi di rabbia: non c’erano dubbi era un Paichiano.
         -Cosa diavolo succede, come hai fatto ad entrare?-
Ṡénza era di fronte a lui con i capelli metallici direzionati verso il bersaglio e puntava il suo bracciale pronta a sparare.
         -E tu saresti la pacifica Xiariana?-
         -Cosa ci fai su questo pianeta, Paichiano? Ferma la nave e atterra-
         -Altrimenti?-
         -Sono mezza terrestre, lo sai cosa significa? Che sono in grado di combattere e di uccidere, non sono una pacifica Xiariana-
         -Non conosco i terrestri…sono una popolazione di quelle zone che voi chiamate proibite?-
         -No, la Terra è in un’altra dimensione, è più giovane e più barbara, anche noi come su Paico lottiamo l’uno contro l’altro e la morte è qualcosa di tutti i giorni-
         -Già! Siamo barbari per gli Xiariani-
         -Anche i terrestri lo sono…ci somigliamo-
         -Basta chiacchiere ragazzina, fammi vedere cosa sai fare-
Xronodor tirò fuori una scimitarra da dietro la schiena, aveva una specie di armatura che ricopriva tutto il corpo e la gamba destra era cibernetica ma deformata dalle battaglie. Ṡénza non voleva mostrare tutte le sue abilità, l’avrebbe potuto stendere a terra in pochi secondi, ma formò un prolungamento del bracciale a forma di spada e si mise sullo stesso piano del suo avversario.
         -Arrenditi e consegnati-
         -E perché mai? Ragazzina metallica-
         -Non sono una ragazzina!-
Ṡénza con una stoccata lo colpì al braccio coperto dall’armatura.
         -Mi fai il solletico così-
         -Atterra e spegni il motore o ti riduco in brandelli-
Il Paichiano cominciò a ridere, Ṡénza andò di nuovo all’attacco, cominciò a colpirlo ed a smontare l’armatura pezzo per pezzo.
         -Cosa stai facendo?-
         -Non lo vedi? Ti rendo inoffensivo senza ucciderti, mi servi vivo!-
         -Adesso basta, mi hai stufato-
Xronodor rapido prese una boccettina di vetro che aveva nella cintura e la infranse a terra.
         -Cos’è?-
         -Il Curba io sono abituato, tu no!-
Il veleno si sarebbe diffuso rapidamente nella cabina di pilotaggio e Ṡénza si sentiva già strana, fu costretta ad attraversare il metallo della nave ed uscire all’aria aperta. Mentre precipitava nel vuoto cominciò a produrre, grazie al bracciale, dei cristalli neri che cominciarono a vorticarle intorno, si aggregarono e formarono una navetta a forma di freccia identica a quella che cinque anni prima l’aveva portata a spasso nei cieli della Terra. Ṡénza smise di precipitare, ma aveva la vista annebbiata, cercò di atterrare senza danni e poi svenne.
Quando Ṡénza aprì gli occhi si ritrovò tre visi familiari che la fissavano preoccupati e lo pseudofelino le leccava una guancia.
         -Che cosa è successo?-
         -Diccelo tu!- Commentò Tril infuriato – te ne se andata così, senza nemmeno ascoltare il mio parere…se non fosse stato per Krio, chi ci vuole morti ti avrebbe trovato e…-
         -Grazie Krio, ti devo la vita amico…ho travato Xronodor quel mercante di schiave… è un Paichiano come voi, cosa ci fa in questo quadrante?-
         -Come hai detto che si chiama?- Chiese Treodor.
         -Xronodor-
         -Cleria mi sembra di aver già sentito questo nome? A te?-
         -Sì…è sicuramente del clan dei Ghu-
         -Il clan che ha cercato di sterminarvi?- chiese Ṡénza.
         -Sì, proprio quel simpatico gruppo di bastardi tagliagole- Rispose Cleria.
         -Sono proprio gentaglia, trafficanti di schiave, assassini…di cos’altro si macchieranno?- Commentò Tril.
         -Non c’è mai limite al peggio…quel bastardo ha tentato di avvelenarmi di nuovo- Disse Ṡénza che tentò di alzarsi.
         -Ferma dove sei, riposati. Ha detto Prescilla che assorbire quel veleno nell’arco di due giorni è molto pericoloso, potresti perdere conoscenza all’improvviso, devi stare sdraiata-
         -Dove mi trovo?-
         -Questa è la tua nuova stanza- Disse Tril.
         -Ed anche la mia…stasera saremo tutti soli- Precisò Treodor.
         -Non ti approfittare di lei se sviene…non fare il Paichiano- Commentò Tril.
         -Noi non abbiamo rapporti con gente svenuta, sembra più un qualcosa da esseri sessualmente confusi come i tuoi simili-
         -Oh piantatela per favore, ho un gran mal di testa…la devo smettere con il Curba!-
         -Cosa è il Curba?- Chiese Tril.
         -E’ il veleno con cui tentano di ucciderci da quando siamo arrivati…lo ha chiamato così Xronodor-
         -Ha qualcosa di familiare, temo sia un antico veleno Paichiano usato nella caccia- Commentò Treodor.
         -Sì lo usavano i Paichiani del passato…risolto il mistero, adesso andiamo? Prescilla ci ha invitato alla festa dei due nuovi sciamani- Rispose Cleria.
         -E lasciamo Ṡénza tutta sola? Vuoi che resti a farti compagnia?- Disse Tril.
         -Vai pure sto bene, resterà qui Krio a farmi compagnia, ma portategli qualcosa da mangiare-
         -Va bene…- Disse Tril. Cleria lo trascinò fuori dalla stanza di Ṡénza, Treodor prima di uscire disse:
         -Vuoi che ti porti qualcosa?-
         -Non accetto cibo da te…-
         -Su, non era un doppio senso, rilassati, non mi approfitto di giovani mezze terrestri indifese…a dopo-
Ṡénza rimase da sola con Krio, avevano ormai una sorta di connessione e forse era l’unico tipo di attaccamento che non turbava la mezza terrestre.
         -Ti dispiace rimanere qui da solo con me?-
Krio mosse la coda da destra a sinistra.
         -Grazie amico mio-
Lo pseudofelino cominciò tutta una serie di movimenti della coda, talmente rapidi che Ṡénza fu costretta a dirgli di rallentare.
         -Calma, vai piano, ancora non ti capisco al cento per cento…cosa ha detto Treodor? …Vuole un piccolo da me? Sei sicuro?...quando lo avrebbe detto?...quando ero dentro la stanza a studiare gli indizi?...Grazie della soffiata, ma non cambia nulla è uno zoticone…cosa vuoi dire? Che conosci Paichiani ben peggiori di lui? Non c’è davvero limite al peggio-     
Ṡénza incrociò le braccia dietro la testa e si buttò giù, si sentiva stanchissima, inoltre era stata battuta da uno stupido e storpio Paichiano. Aveva un potere immenso e nemmeno lo sapeva gestire. Una voce familiare le risuonò nella testa.
         -La tua amica terrestre Melissa ti aveva avvisato, nessuno è onnipotente e tu devi ancora imparare ad usare le tue potenzialità-
         -Kara…mi sento così vulnerabile…quel veleno è stato troppo per me…hai letto le intenzioni di quel Paichiano? Non mi è venuto di leggergli la mente-
         -Nemmeno io l’ho fatto, sono troppo occupata a seguire i vostri pensieri e quando siete separati è ancora più difficile-
         -Però hai visto cosa è successo tra me e Tril…-
         -Era inevitabile…Tril è curioso e poi credo che capire l’amore lo aiuterebbe a capire di più i suoi genitori-
         -Davvero non lo vogliono più vedere?-
         -No, non è così, quando avrete finito la missione potrà incontrarli-
         -Dici sul serio?-
         -Sì, stavo aspettando che maturasse e conoscerti lo sta aiutando molto, è molto colpito dal tuo amore per David, ma devi avere pazienza se non ti comprende a pieno…-
         -Cosa pensa di Cleria?-
         -Non posso dirtelo-
         -Ma voi Xiariani un po’ di strappi alle regole mai?-
         -No, non in questi casi e poi comunque è ancora molto confuso-
         -Krio mi ha detto che Treodor vuole avere un piccolo da me…-
         -Anche lui è rimasto molto colpito da te, soprattutto non gli è mai capitato di essere rifiutato-
         -Quindi non fa sul serio?-
         -Dovrai scoprirlo da sola-
         -Ok ho capito…ma è possibile che possa avere figli da lui?-
         -Sì, la tua componente Xiariana lo permetterebbe, noi possiamo avere figli da tutti gli esseri viventi con il nostro livello intellettivo e sarebbero tutti splendidi come te e Tril-
Un rumore la riportò alla realtà, Treodor era tornato con qualcosa da mangiare per Krio ed un calice per Ṡénza.
         -Credevo che sarebbe venuto Tril…-
         -Lo chiamerei…ma Cleria se ne sta occupando…-
Disse Treodor con un sorriso molto malizioso.
         -Lo so che Cleria è innamorata di Tril, lo sento e spero che anche lui se ne accorga e ricambi-
         -Quindi Tril non ti interessa-
         -No, non mi interessa nessuno-
Ṡénza era in forma umana ed era morbidamente sdraiata in mezzo al letto ovale, Treodor si mise a sedere vicino a lei squadrandola da capo a piedi.
         -Sei molto più bella in versione terrestre…non avevo mai visto una pelle così chiara, pensavo non mi sarebbe mai piaciuta, ma su di te sta benissimo-
         -Wow che adulatore, ma non servirà-
         -Non penso di conquistarti con queste parole…peccato che non mi lasci avvicinare, so essere molto convincente con i fatti-
Ṡénza arrossì, non era più abituata a certe attenzioni ed il suo debole lato terrestre le apprezzava anche troppo.
         -Sei arrossita di nuovo, io lo prendo come un buon segno, non ti lascio indifferente-
         -Non c’è l’energia di Xiar che mi protegge, ma non ti lascerò avvicinare, perché non vuoi capire che non posso?-
         -Perché non vuoi capire che non fai nulla di male? Non vedrai mai più quel David, vuoi stare sola tutta la vita?-
         -Sì-
         -Non avevo mai conosciuto un essere come te…sono tutte così le terrestri?-
         -Non tutte…-
         -Ed i terrestri?-
         -Vi somigliano molto…e poi ci sono quelli come David…in questo momento lui soffre per me…-
         -Non ne hai la certezza…-
         -No…-
         -Stasera non insisterò, ma non mi arrendo…vorrei tanto conoscere l’effetto che fa la tua pelle delicata sulla mia e vedere come sei fatta, anche se so da Kara che non siete tanto diverse dalle nostre femmine-
Ṡénza era arrossita ancora di più, ma non avrebbe mai ceduto, cambiò discorso.
         -Com’è la festa?-
         -Dovresti vederli quei nanerottoli quanto ballano, si prendono per mano e si muovono come indemoniati tutti insieme. Abbiamo partecipato al ballo…Tril è sempre il solito imbranato manca poco ci fa cadere tutti a terra, non capisco cosa ci trovi mia sorella-
         -A modo suo è affascinante, credimi-
         -Mi ha detto Cleria che vi ha trovato tutti nudi abbracciati nella foresta, a lui hai permesso di toccarti…-
         -Cosa vorresti dire? Dovrei portare un cartello al collo con scritto “toccatemi pure è gratis”? Mi ha semplicemente abbracciato…l’ho fermato prima che succedesse qualcosa-
         -Non vi hanno interrotti con due frecce?-
         -Sì, ma dopo mi sono rifiutata…credo che l’argomento sia chiuso-
         -Come desideri, andrò a farmi qualche altra birra, così sarò talmente sfatto che non potrò darti nessun fastidio stasera-
Treodor si alzò, sembrava quasi triste e se ne andò. Ṡénza si sentì in colpa, ma non disse nulla e cercò di dormire, l’ultimo pensiero fu “devo smetterla di farmi di Curba…”
 
 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
Altri personaggi altre storie…sì lo so ci sono troppi nomi strani…non so che farci… non so come facciano gli scrittori seri a raccontarci le loro storie senza confonderci con i dettagli…vabbè…Xronodor è Paichiano come Treodor, Cleria, Pacor e Krio (Petril) ed appartiene al clan avversario: i temibili Ghu…i nostri protagonisti appartengono al clan Thu, vedrete…e Frero? Cha parte ha ed avrà in tutto questo? Chi ha ucciso il principe? E Gilta, l’amante del principe, cosa nasconde e perché si vuole suicidare?
Alla prossima
Ciaux
 
Altair
   
 
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