INIZIAMO?
INIZIAMO!
Rileggendo le poche righe del messaggio sul telefono, Ash non poteva crederci.
Lesse una, due, dieci volte il contenuto ma il
significato non cambiò.
Le mani gli erano tremate appena quando sul dispaly era comparso un nome che non sentiva da tempo.
Brock.
Quanti anni erano passati? Quanto tempo aveva passato
senza ricevere una sua notizia o una sua chiamata? Si sentì in colpa, in quel
momento, per non aver contattato il suo vecchio e caro amico di avventure; eppure
vedere lì il suo messaggio non poteva che renderlo radioso: lui non aveva mai
dimenticato, anzi! Si era ricordato specificatamente di lui per una cosa del
genere.
Caro Ash,
I miei genitori festeggeranno venticinque anni di
matrimonio questo fine settimana.
Io e la mia famiglia volevamo festeggiare insieme a te e
con altri amici!
So che sei in viaggio, ad Unima,
ma se riuscissi ad arrivare a Kanto sarei troppo
felice!
Non vedo l'ora di rivederti e aggiornarci su tutto!
Ti aspetterò ad Aranciopoli.
Un abbraccio fortissimo,
Brock
Ps: porta naturalmente sia Iris che Spighetto!
Un tenerone, ecco cos'era Brock! Nonostante il suo aspetto e i suoi pokemon, prettamente di tipo roccia in nome della palestra
che gestiva, quel ragazzo aveva un cuore d'oro e un carattere gentile ma molto determinato.
Si erano trovati subito in sintonia.
Eh sì, lui e Brock erano
davvero una bella squadra, ovviamente insieme a...
-Uhm? Ash, sono venti minuti
che fissi quel telefono. Dobbiamo preoccuparci?- fu la sua amica dai capelli
viola, Iris, a riportarlo alla realtà.
-Eh? Ah.- il moro fece un
sorriso mentre riponeva il telefono in tasca. -Era Brock,
un mio amico con cui ho iniziato il mio viaggio per diventare Maestro di pokemon, anni fa a Kanto.-
-Ho capito, il ragazzo che sapeva cucinare bene, fissato
con le infermiere Joy e le agenti Jenny!- il cuoco, Spighetto,
nel ricordare quei dettagli sorrise divertito mettendosi di fianco alla
ragazza.
Ash ridacchiò un po' imbarazzato pensando a quella
rappresentazione di Brock tanto..stereotipata.
-Esatto. Ci ha invitato a festeggiare con la sua famiglia
ed alcuni amici l'anniversario dei suoi genitori, ad Aranciopoli, questo fine
settimana.- spiegò l'allenatore guardando entusiasta il suo Pikachu
che, di rimando, squittì raggiante.
-E' un bel viaggio da fare da fare in pochi giorni!-
-Ce la faremo, Spighetto!-
dichiarò convinta la corvina sorridendo determinata.-Ci serve una vacanza,
quindi direi di iniziare a incamminarci! Non è vero Axew?-
il pokemon drago annuì vistoso dalla sua spalla.
-Allora non perdiamo altro tempo!- Ash
digitò due parole come risposta al mittente. -Andiamo!-
Ciao Brock,
ci saremo!
***
-Brock, ho fame!-
-Lo so
Billy, ma non possiamo spostarci da qui finché non saranno arrivati tutti.-
-Ti prego,
un pacchetto di patatine!-
-Ma perché
non lo chiedi a papà? E' proprio qui!-
-..ma no,
prendimele tu!-
Tutta la
famiglia Harrison, composta da dieci figli e due genitori, sostava davanti al
porto di Aranciopoli, attendendo i loro amici per invitarli alla crociera per
festeggiare le nozze d'argento dei due coniugi Lola e Flint.
L'uomo, il
cui gene dominante aveva reso identica l'intera sua prole, strinse maggiormente
sua moglie a sé mentre osservava il figlioletto che si lamentava con il
maggiore.
-Billy, tra poco saliremo a bordo e potrai mangiare quello che
vorrai.-
-Ma nulla
è buono come il cibo di Brock!-
Il ragazzo
in questione non poté evitare di sorridere trionfante a quell'affermazione.
-Beh..-
-E poi tu
non puoi dirci cosa possiamo o non possiamo fare!- rispose un secondo fratello,
Timmy, mettendo le mani incrociate al petto. Non
potevano certo dimenticare di come entrambi i genitori se ne erano andati per
inseguire i loro obiettivi , lasciando tutto il peso della palestra e della
famiglia su Brock! Lui era il capo famiglia, almeno
per i fratellini.
Flint,
sentendo la provocazione, si irrigidì di colpo, facendo qualche colpetto di
tosse forzato. -Non parlare così al tuo vecchio!-
Tutti
rimasero in silenzio.
-Comunque,
a breve saliremo.- sottolineò Lola,
l'unica della famiglia ad avere gli occhi aperti.
-E mangerete quello che vorrete.-
Brock tirò fuori dalla tasca il suo telefono e guardò l'ora.
Dovrebbero essere qui a momenti. Pensò il capopalestra di Plumbeopoli guardando il cielo dalli colori morbidi del
tramonto sopra di lui.
-Brock!!-
Tutta la
famiglia, appena sentita la voce, si girò all'unisono.
-Ash!- il ragazzo dalla pelle scura si staccò da loro e corse
lungo la pista ciclabile, parallela al porto, verso il suo più caro amico.
Si
incontrarono a metà strada e si scontrarono in un abbraccio pieno di calore e
felicità..come se non si fossero mai separati e il tempo mai passato.
Per Ash, rivedere l'amico era qualcosa di magnifico: avevano
affranto il primo viaggio insieme, le prime esperienze di lotta, la prima vera
amicizia.
Almeno, questi
erano i sentimenti del giovane allenatore fino a quando una sonora pacca sulla
spalla non lo fece cadere letteralmente faccia a terra.
-Ahi!-ll moro dovette cercare in tutti i modi di non
imprecare.-Ma cosa ti prende?!-
-Questo è
per non esserti fatto più sentire!-
Nonostante
il tono di voce scherzoso, Ash sapeva che nelle sue
parole c'era del rimprovero e se ne vergognò per questo. Come poteva spiegargli
che non lo aveva mai dimenticato? Che era vero, non si era fatto più vivo, se
non per gli auguri, ma l'allenatore non poteva dimenticarsi di lui, non poteva
e non avrebbe mai potuto.
-Un colpo
perfetto!-
-Sono
d'accordo! Non troppo forte ma dritto in mezzo alle scapole. -
-Beh,
quando hai nove fratelli a cui badare, otto di cui più piccoli, si diventa un
esperto di ko.-
Iris e Spighetto, dopo aver assistito alla scena, si
complimentarono con Brock per il bel colpo e subito
dopo si presentarono con un sorriso, dimenticandosi che il ragazzo era ancora
faccia a terra.
-Ehi voi,
dovreste darmi una mano a rialzarmi!-
-Perchè dovrebbero? Te lo sei meritato e in più, questa è la tua
prospettiva migliore.-
Quando Ash sentì quelle parole, alzò il capo di scatto. Avrebbe
riconosciuto quel tono di voce femminile e squillante anche in una folla da
stadio. Nella sua mente, fino a quel momento, non si era ancora realizzata con
chiarezza l'idea di rivederla; ma si sa, non brillava per intelligenza. E
nonostante fosse cresciuta, rimaneva inconfondibilmente lei in tutto per tutto
con i suoi capelli arancione/ rossicci legati in un codino laterale,
leggermente più lunghi, e gli occhi verde acqua, brillanti come la luce che si
rifletteva nel mare del porto dietro di loro.
-Mi...mi..-
-Mi? Ti
vuoi mettere a cantare ora?- la ragazza gli sorrise felice e gli porse una
mano. -Non sei cambiato affatto.-
Il moro
rise e gliela prese per issarsi su. Una volta alzato guardò la mano ancora
legata a quella della ragazza, poi rialzò il viso su di lei. -Misty.-
-Vedo che
ti ricordi!-
-Come non
potremmo!- Brock si era avvicinato ad entrambi e li
aveva stretti in un abbraccio collettivo. Tutti e tre risero di gusto,
stringendosi. Ed era come allora, come
anni prima. Nulla era cambiato, nulla era riuscito a separarli.
I compagni
di Unima si avvicinarono a loro, sorridendo commossi
dal loro abbraccio così intenso.
-Ragazzi!-Ash si separò dai due.- Loro sono Spighetto
e Iris, viaggiano con me per la regione di Unima!-
-Tu devi
essere la ragazza che metteva in riga questo cialtrone!- esclamò la ragazza
dalla pelle scura guardando la rossa.
Misty gonfiò il petto con orgoglio e chiuse gli occhi.
-Modestamente sì!-
-Allora
non è diventato stupido, lo era dall'inizio!-
-Non hai
idea della fatica! Un caso perso.-
Le due
ragazze si avvicinarono, spinte dal loro legame dato dalla solidarietà di aver sopportato Ash.
Doveva sentirsi offeso per caso?
-Non ci
badare.- rispose Brock come se avesse letto i
pensieri dell'amico. -Forza, ora dobbiamo salpare!- sorrise a tutti mentre
faceva cenno alla sua famiglia.
-Ma quindi
andremo davvero in crociera?- la capopalestra di Celestopoli guardò dietro di lei, fissando estasiata le miriadi
di navi nel porto.
-Esatto. I
miei hanno voluto fare le cose in grande! Spero vi divertirete.- disse il
ragazzo bruno guardando i due nuovi ragazzi con un sorriso gentile.
-Senza
dubbio!- rispose Spighetto entusiasta mentre
percorreva la strada per congiungersi con gli altri membri della famiglia.
Sia lui
che Iris rimasero di sasso nel vedere undici persone, tra ragazzi e ragazze,
praticamente uguali se non fosse stato per la statura e i capelli.
-Ma come è
possibile..-
-Eccovi.-
Lola li saluto con un sorriso gentile, alzando una mano. A loro si era aggiunta
una coppia, all'incirca sulla quarantina, formata da un uomo alto dai capelli
biondi sparati in aria e gli occhi violacei, corporatura robusta, alto e
dall'espressione rilassata; al suo fianco, la moglie, dai capelli neri legati
in una lunga treccia laterale, occhi verdi smeraldi, abito celestino con ricami
floreali e stessa espressione pacata del marito.
-Vi
presento Kevin e Klaudia. Sono due nostri cari amici,
conosciuti durante i nostri viaggi. Sono di Alola -
E dopo
essersi presentati, la folla di ragazzi cominciò a trascinare tutti dentro la
nave.
-Abbiamo
fame!-
Ash sorrise seguendo la mandria, chiudendo la fila insieme
al suo fedele ed elettrizzato Pikachu; si guardò
distrattamente la mano, pensieroso.
L'aveva davvero sentita quella scossa o se l'era
immaginata?
Sì, doveva
essere la seconda.
***
Quando si
diceva che i ragazzi maturano più lentamente e che rimangono bambini fino alla
tarda adolescenza, non si poteva avere più ragione. I bambini, quando hanno
fame, manifestano la loro frustrazione con la lagna, cercano in tutti i modi di
ottenere ciò che vogliono; essendo piccoli, sono gli adulti che devono
occuparsi di dar loro da mangiare..ma questo non valeva per Ash
che, perfettamente integrato, dava continui spintoni ai fratelli Harrison per
riuscire a farsi largo tra le portate; dall'altra parte, il team agguerrito
consanguineo non aveva alcuna intenzione di farsi intimidire dall'allenatore.
Ovviamente gli altri passeggeri avevano preferito restare a digiuno piuttosto
che avvicinarsi a quella lotta; i genitori non avevano alcuna intenzione di
arrestare il loro pranzo e, insieme alla coppia di amici, erano andati a rinfrescarsi
nelle loro stanze.
-Qualcuno
lo fermi.- mormorò Spighetto mentre Pikachu annuiva imbarazzato per il suo proprietario.
-Ho paura
che la nave non abbia abbastanza scorte per resistere sette giorni con questi
pozzi senza fondo.- Brock guardò i camerieri posti ai
lati del buffet, sconvolti e preoccupati, realizzando che le parole del bruno sarebbero
diventate presto realtà.
-I tuoi
genitori sono stati davvero gentili a invitarci.- disse Misty,
cambiando argomento sui casi senza
speranza. -La M/N Anna è una delle navi più belle e lussuose della regione!
Vi sarà costata una fortuna.-
Brock alzò una mano, interrompendo ciò che stava dicendo
l'amica.-Nessun problema. Abbiamo deciso di condividere questo momento insieme
agli amici più cari. Non è solo l'anniversario dei miei ma anche la prima vera
gita in famiglia.-
La rossa
gli sorrise radiosa, posò lo sguardo sul panorama che si presentava dalle
vetrate spaziose dell'ala. Era tutto
bellissimo.
-Vedo che
la nave è di vostro gradimento!-
Nonostante
mezzo volto di Ash fosse affossato nel suo piatto,
non appena sentì quella voce si destò in piedi come un suricato
che fa la sentinella.
-Gary!- risposero in coro i presenti. Anche Iris e Spighetto, che non erano della regione, conoscevano Gary Oak per la sua fama di allenatore, festaiolo e ragazzo
prodigio.
Aspettate, Gary?
-Ma cosa
di fai tu qui?- Ash, nel raggiungere il ragazzo dai
capelli rossi, rischiò sia di soffocare che di cadere goffamente a terra; mandò
giù il boccone e lo guardò con un misto di felicità e sospetto.
-E' questo
il modo di salutare un caro amico, Ashy?-
Iris,
sentendo quel nomignolo, scoppiò a ridere senza ritegno assieme al suo Axew.
-N-non è il mio nome quello!- ma era possibile che Gary dovesse
usare di proposito quel sopranome stupido che gli aveva affibbiato all'età di 7
anni?!
-Il mio
nome è Ash Ketchum!-
-Ehi, ehi.
Questa è una nave di lusso.- il ragazzo lo ammonì togliendosi gli occhiali da Sole,
costosi, e mettendoli sulla fronte. -Non si urla.-
-E' un
vero piacere rivederti. Noi siamo qui per festeggiare i miei genitori.
-intervenne Brock mettendosi di lato ai due ragazzi e
porgendo la mano al vecchio rivale e amico.
Gary
ricambiò con un sorriso la stretta di mano. -Auguri. Spero parteciperete al
torneo dei Mille Girasoli.- lasciò
un'occhiata di sfida al moro davanti a lui. -Vero, Ashy?-
-Di cosa
si tratta?- chiese Misty, incuriosita dal nome.
-Misty! Sei diventata davvero carina, non c'è che dire. - esclamò
sorpreso il rosso, prendendole la mano e
fecendo un perfetto baciamano.
Ehi. Ehi!
E questo cosa doveva rappresentare?
-Ti ha
fatto una domanda, non devi fare questo spettacolo ogni volta che vedi una
ragazza che ti passa vicino!- sbottò Ash guardando
Gary infastidito, provocando uno stupore generale.
-Cosa
vorrebbe dire?- la ragazza in questione lo guardò con occhi di fiamme.
-Vorresti dire che non sono carina?!-
No, molto di più.
-Ma non
diciamo fesserie.- mormorò l'allenatore che ottenne una sonora botta in testa. Per
un secondo lui si chiese perchè dovesse dare sempre
aria al cervello.
Gary
osservò la scena con un sorriso trionfante sul viso.
Tombola. -Hai
ragione, ve lo spiego subito. Il torneo Mille
Girasoli consiste in diverse gare, ogni gara darà un indizio fondamentale
per affrontare la prova seguente e raggiungere l'ambito premio Girasole del tramonto l'ultima sera
della crociera. Ovviamente è un evento che solo i più forti possono
affrontare.-
Ash non aveva avuto alcun dubbio. Avrebbe partecipato e
vinto. Anche solo arrivare prima di Gary sarebbe stata una vittoria.
-Assolutamente si!-
-Perfetto,
allora vi iscrivo.- il ragazzo si rimise gli occhiali da sole con un sorriso
vittorioso.
-Io andrò
a informare i miei genitori e fratelli!- disse Brock
andando verso la sua famiglia ancora nel tavolo a mangiare.
-Gary?- un coro di due persone richiamò la sua attenzione.
-P-potremmo chiederti un autografo?! La tua corazza rinforzata
brevettata per far volare i pokemon di tipo drago durante
le tempeste è magnifica!- esclamò Iris estasiata, un foglio tra le mani per
avere la sua dedica.
-Per non
parlare del set di pentole ed elettrodomestici utilizzabile sia per pokemon che per noi! Sono le migliori sul mercato.- Spighetto, forse, era ancora più emozionato.
-Ma certo!
E' sempre bello vedere così tanti ammiratori devoti che sanno riconoscere il TALENTO quando lo vedono.- rimarcò di
proposito l'ultima frase per farsi sentire dal moro che ancora gli stava
davanti, il quale si irritò non poco. Possibile fosse sempre così competitivo e
arrogante? Ma una parte di lui aveva sentito la sua mancanza.
Molto in
fondo.
-Sono
davvero simpatici.-
Ash guardò la ragazza dai capelli arancioni che si era
avvicinata di fianco a lui e, non capendone il motivo, sentì le guance
imporporarsi. -Sì, lo sono.-
-Mi
ricordano un po' noi, anni fa. Spighetto amante della
cucina come Brock, Iris con una vera e propria
ossessione per i pokemon drago, come me con quelli
d'acqua. L'unico uguale sei sempre tu, vero?- il tono che usò non era né
allegro né triste ma piatto, come se stesse pensando più ad alta voce che con Ash, il quale rimase colpito da quelle parole. In effetti,
su molti aspetti erano simili.
-Beh, sono
due matti. Ma sono diversi, hanno un carattere forte e determinato, come noi,
ma non li ho mai paragonati a voi due. Per fortuna di Misty
ce ne è solo una!-
Il moro
era sicuro che si sarebbe beccato un ceffone o almeno una seconda occhiataccia
eppure, dopo secondi di attesa, girò il viso sulla ragazza, rimanendo di sasso
nel vederla sorridere. Un sorriso che non
aveva mai visto. Un sorriso perfetto. Desiderò, per un secondo, che il tempo si
fermasse per poterlo contemplare ancora e ancora. Arrossì violentemente a
quei pensieri. Non era da lui!
-Altrimenti
sai come piangerebbe la mia testa per tutte le botte e le tue urla squillanti?-
Ma allora
se le cercava proprio le botte! Ma preferiva essere rimproverato piuttosto che
pensare a queste cose assolutamente nuove
per lui.
-Sei senza
speranze!- sbuffò la ragazza, esasperata, alzando gli occhi al cielo sorridendo
divertita. Diede un leggero pugno
sulla schiena dell'allenatore, tanto che sentì il fiato venirgli meno per
alcuni istanti, e se ne andò, dandogli le spalle. -Io vado, in camera, a dopo!-
Ed Ash rimase a guardarla andare via, assorto nei suoi
pensieri. Non era abituato a sentire o pensare cose per lui così...strane. Faticava già a pensare in
generale ( povero :'D n.d. Trisha)
e il mettersi a riflettere su cose come i sentimenti finiva per ridurgli letteralmente
col cervello in pappa. Decise di fare, allora, la cosa migliore: non pensarci.
Con una doccia e uno spuntino, la cosa sarebbe passata.
Proprio
come un mal di pancia! Un po' di riposo e via!
Almeno, lo sperava.
-Ehi, Ash.- sentendo Gary dietro di lui che gli parlava,
l'allenatore sobbalzò spaventato allontanandosi di diversi metri.
-Ma sei
impazzito?!- il rosso si avvicinò di nuovo e gli mise un braccio attorno al
collo con uno strano sorriso beffardo. -Dovresti trattenere quell'espressione
da pesce lesso se vuoi che nessuno se ne accorga.-
Eh? Ehhhh?
-Cosa?!
Non inventare balle, Gary.- il moro si mise sulla
difensiva, non capendo dove volesse andare a parare.
-No, mh? -ovviamente,
pensò lui, sta entrando ora nella
pubertà. Un po' tardi visti i suoi diciassette anni, ma lui era Ash. -Oh, scusa! Pensavo che, visto l'entusiasmo, tu
sapessi che partecipare al torneo Mille
Girasoli significasse fare delle gare..di coppia.-
-Non
riesco a capire dove vuoi arrivare.- sbottò Ash
togliendo malamente il braccio posto attorno al suo collo.
-Vuol dire
che alle sfide potranno partecipare solo le coppie. Hai presente, uomo e donna?
-
Oh no,
guai in vista.
-Pensavo
sapessi già con chi gareggiare, vista la tua espressione ebete. Ma come
immaginavo, tu odi queste cose di coppia, romanticismo e bla
bla. In caso, potrei chiedere a Misty
di partecipare insieme a me..-
-No!- Cosa? -Misty
gareggerà con me.-
-Perfetto.-
Gary sorrise. -Non importa, sceglierò qualcun'altra. Ma sappi che ho intenzione
di vincere.-
-Lo
vedremo!-Ash Ketchum, ti sei
scavato la fossa da solo. Non poteva davvero aver parlato senza pensare: aveva
deciso due minuti prima di voler restare fuori da questioni del genere e ora si
imbrogliava in questa maniera!
Darla
vinta a Gary era fuori questione. Avrebbe chiesto a Misty
di fare coppia con lui.
Ma perchè gli procurava tanta ansia il pensiero di farlo? Non
era la prima volta che i due, in passato, avevano affrontato delle competizioni
insieme! Non era diverso da allora..
-Ehi,
Gary..- l'allenatore lo richiamò mentre Gary si allontanava con le mani in
tasca, vittorioso di quello che aveva ottenuto.
-Mi
spieghi come hai fatto a sapere che oggi saremmo stati qui?- non poteva essere
stato un caso.
-Semplice,
la nave è mia.-e se ne andò ridacchiando senza dire altro, rimettendosi gli
occhiali da Sole.
Mh, male.
-Ash!- Brock lo raggiunse col
fiatone. Era euforico, pieno di energia.
-Che
succede?- chiese il ragazzo leggermente preoccupato. Il bruno gli schiaffò il
volantino che teneva in mano davanti agli occhi.
-Questa
sera ci sarà uno spettacolo con solo infermiere Joy! Ho prenotato per tutti
quanti!-
Mh, malissimo!
E non era
ancora finita la giornata.
Angolo autore
Sì.
Sì, l'ho fatto.
Purtroppo l'ispirazione è una brutta bestia! Ho riletto
alcune ff, qui si EFP, e mi è tornata la passione potente
per questa ship! Ne aveva scritta una, anni fa, e
rileggendola speravo di finire con il capitolo finale ma..non mi piace. Ora
come ora, quella ff la cancellerei ma ho deciso di
metterla per ora nelle incomplete.
Ho intrapreso questa long con la consapevolezza di poter
perdere l'ispirazione ma non voglio assolutamente o almeno ci proverò con tutta
me stessa! Ho fatto la scaletta completa dei capitoli e non intendo farla
durare troppo.
Detto questa, mi diverto a rappresentare Ash stupido, ma lo amo, e nella fase adolescente molto in
ritardo:'D
Ho deciso di usare Iris e Spighetto
per il semplice fatto che io mi sono fermata a Bianco e Nero, ma riferimenti ad
Alola, come avete visto, ci saranno tranquillamente.
Beh. è tutto. Un bacio a tutti coloro che leggeranno!
W la pokeship, sempre e
comunque :D <3
Trisha_Elric