Polvere

2017. Metà novembre.

Spegni il quadro elettrico, sfili la chiave dal suo vano e la infili in tasca dopo aver chiuso la macchina. Sali in casa a passo lento, sembra che il peso dello zaino cerchi di trascinarti all'indietro rendendo un travaglio il raggiungere la tua camera da letto.

Non vi è molto, sulle mensole vicino all'armadio. Qualche libro coperto da un invisibile sttrato di polvere, una giacca leggera arrotolata disodrinatamente su se stessa, un'agenda usata da ormai nove mesi ma nonostante tutto in decenti condizioni. All'interno di questa, un foglio dagli angoli rovinati, intitolato “libri da leggere nel 2017”: prima di diventare un sette l'ultima cifra era stata un sei ed un cinque ed un quattro, ma la lista era rimasta quella, né più corta né più lunga, malinconicamente ferma al giorno in cui ti eri promesso di depennare tutti i titoli in meno di dodici mesi.

È bello farsi promesse, illudendosi che verranno mantenute. Visitare una città, incontrare una persona, cambiare se stessi. Diversi impegni, diversi pesi, stesso risultato.

Lo sapevi che non avresti potuto mantenerle, ma ci hai provato lo stesso.

Ci sei cascato di nuovo.

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author's notes

Penso che ciascuno di noi abbia una parte del proprio spazio in cui riposano promesse e impegni rimandati a data da destinarsi. Forse è arrivato il momento di cestinarli definitivamente o di riprenderli in mano.