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Autore: fangirl_87    14/11/2017    1 recensioni
ciao a tutti! Questa è la mia prima fanfiction in assoluto. Ho deciso di scriverla su Kaito e Aoko perchè sono fra i personaggi che adoro di più, è una fanfiction senza pretese. Quindi detto questo passo all'introduzione: Aoko e Kaito litigano ma non sarà come le altre volte;fra fraintendimenti, litigi, amori e gelosie Kaito e Aoko riusciranno finalmente a capire i loro sentimenti l'uno nei confronti dell'altra? leggete e scoprirete.
spero di avervi incuriosito. Buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Saguru Hakuba
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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POV AOKO.

Non posso crederci. E' un sogno. Non sta succedendo davvero, bè se è così vi prego, vi scongiuro, VI SUPPLICO!, non svegliatemi!. Kaito, il mio Kaito, il ragazzo di cui sono follemente innamorata mi sta baciando! E' assurdo! Questo vuol dire che allora anche lui prova per me gli stessi sentimenti che io provo per lui, forse il suo comportamento "particolare" negli ultimi tempi era dovuto proprio a questo. Quando Kaito si stacca da me quasi non me ne rendo conto sono paralizzata, il corpo e la colonna vertebrale non fa altro che tremare, ma non per il freddo, anzi ho il corpo talmente caldo che sono sicura che se mi mettessero un termometro adesso salirebbe alle stelle, Kaito invece si è allontanato di pochi centimetri da me. Ma i suoi occhi sono fissi su di me. Come a cercare una qualche tipo di reazione. Cerco di prendere aria, di far riattivare i miei organi interni e di rimettere in moto il cervello, sono completamente scombussolata, e guardarlo davanti a me con quella faccia da schiaffi e quell'aria tra il divertito e lo stupito di ciò che ha appena fatto, non mi aiuta. 

< K-K-Kaito...m-ma p-p-perché l'hai fatto? >

Riesco a pronunciare a malapena queste cinque parole. E con un tono di voce talmente basso che ho pure paura non mi abbia sentito. 

< I-io n-non lo so.>

Alzai lo sguardo, fino ad'ora puntato sulle mie scarpe e lo guardai. che significa "io non lo so"? 

< Scusami? >
< Aoko non lo so perché ti ho baciata. L'unica cosa che avevo in testa e di ritrovarti e portarti a casa e poi ti farti stare zitta. Parli troppo qualche volta.>

Rimango di sasso. Quello che prima era un tremare per la gioia di essere stata baciata da lui, si trasforma in pochi secondi in rabbia. Mi ha baciata per farmi stare zitta? Davvero? Certo che è vero. Figurati se Kaito Kuroba ragazzo tanto acclamato da ogni singola ragazza della scuola, grande prestigiatore e amico di tutti, poteva aver baciato la nullità, la figlia dell'ispettore più preso in giro del mondo, la ragazza ombra della scuola come me. Stupida io che ci ho anche solo sperato che potesse provare un qualche interesse in me.

< Per farmi stare zitta? >
< Si Aoko. Per farti stare zitta. Cavolo hai cominciato a parlare come una macchinetta e...>
< Andiamo. Ji ci starà aspettando. >

Mi abbassai a prendere le buste piene dei miei nuovi vestiti e, coprendo il mio viso con la frangetta superai Kaito cominciando  a camminare, con la testa leggermente bassa. Kaito mi seguì subito dopo affiancandomi e rimanendo in assoluto silenzio. Ho sempre sbagliato. Ho sempre dato del Baka a lui, quando l'unica Baka sono io.

POV KAITO.

Sono vicino ad Aoko e sto camminando in religioso silenzio aspettando sia lei a dire qualcosa, ma non lo fa. Sono esattamente venti minuti che sta in silenzio senza dire una sola parola, è da quando le ho detto che l'ho baciata solo per zittirla che è così. Cavolo!. Vuole sincerità e quando sei sincero se la prende. E' strana forte! Misi le mani dietro la testa e continuai a camminare tenendo d'occhio la strada ed Aoko. Più la guardavo più lei non si degnava di guardarmi o rivolgermi la parola. Comincia a darmi fastidio. Io odio il silenzio, sopratutto se è lei a causarlo. 

< Aoko. >

Zero. silenzio assoluto. 

< Cos'hai comprato? >
< Una paio di maglie e due jeans. Papà non mi ha dato molti soldi.>
< Ah.>

Altro vuoto, altro silenzio. Cavolo! La odio quando fa così. 

< Aoko. >

Zero. Silenzio assoluto. Ancora.

< Bakaoko?>

Zero. Silenzio assoluto. Di nuovo. 

< EHI! MI RISPONDI?>

Questa volta la fermai per un braccio, ormai eravamo quasi arrivati a casa e non avevo intenzione di non sentirla parlare ancora a lungo. 

< Che vuoi? >
< Che voglio? Cosa vuoi tu! Mi hai detto che non vuoi più segreti ne bugie tra di noi, io non ti tengo segreto nulla e non ti mento e tu inizi con lo sciopero del silenzio? >
< Hai ragione tu. Sono strana. Ed ho anche tanti difetti oltre a questo ad esempio sono manesca,tremendamente petulante e piagnucolona...e così che mi hai definita un bel pò di tempo fa no? >

QUESTA POI! 

< Cosa centra questo! E' successo tanto tempo fa e ti ho già chiesto scusa! >
< Scusa. Hai di nuovo ragione tu. Andiamo.>
< NO! Non ci muoviamo di qui fin quando non ti spieghi! >
< Cosa dovrei spiegarti scusa? Hai detto tu che parlo troppo! >
< Si ma non intendev...>
< Come siete dolci. Una coppietta di sposini praticamente.>

Mi bloccai subito e mi misi davanti ad Aoko come a proteggerla. Alla mia destra e alla mia sinistra due uomini. Vestiti interamente di nero. Uno di loro aveva una sigaretta in bocca mentre l'altro era solo grasso . Erano loro. Gli uomini che ho seguito questa mattina. Cazzo. Devono avermi visto inseguirli, o semplicemente aggirarmi nella loro zona, o forse quella vecchietta con cui ho parlato potrebbe pure far parte dell'organizzazione, non mi sorprenderebbe la cosa. 

< Chi siete? Cosa volete? >
< Chi siamo non ti deve interessare. Per quanto riguarda il cosa vogliamo è semplice. Pandora. >
< Pandora? Kaito ma di che parlano? >

Per un secondo mi sono scordato della presenza di Aoko. Merda. Come faccio ora, questi due vogliono pandora e sanno che io sono Kaito Kid, la minima parola sbagliata ed Aoko capirà tutto. E una volta che l'avrà capito sarà la fine per la nostra amicizia e cosa più importante per lei. 

< La mocciosa non lo sa. >
< Sapere cosa ? >
< Non importa. Ragazzino dacci pandora. >
< Non ho pandora. Non so nemmeno dove sia pandora. >
< Perché mi sembra che tu mi stia mentendo? >
< Perché sei tu il primo a mentire e quindi ti viene difficile fidarti degli altri. >

Da lontano cominciammo a sentire la auto della polizia arrivare. Mi voltai verso il suono e poi girai nuovamente la testa verso i due ceffi. Erano scappati. Mi mossi in avanti e mi guardai intorno,è impossibile sparire così velocemente, certo a meno che non si usi un trucco ma nel bel mezzo di una strada come questa mi sembra difficile, ma non impossibile, basta solo che io scopra il trucco. 
Ma non ora, c'è troppa gente in giro, non so ancora il motivo, ma ci sono troppi poliziotti in giro. Se adesso mi mettessi a cercare indizi e oltre a questo provocherei la curiosità di Aoko che inizierebbe a farmi domande senza mettere nessun freno alla lingua. E comunque in questo momento non posso sapere  chi mi stia osservando, quei tipi sembrano avere occhi ovunque.
Con tutti i problemi che stanno sorgendo ultimamente non è il caso di causarne per così poco altri. 

< Kaito. Si può sapere perché quei tipi sembravano conoscerti? >

Mi voltai verso Aoko, dietro di lei c'era uno strano via vai di persone e di poliziotti, ma lei non si muoveva di un millimetro da lì. Era come se per lei il tempo si fosse fermato, le buste contenenti i suoi abiti erano lasciate a terra incustodite, il suo corpo era come se avesse assunto una posizione di difesa e tra le mani teneva quel ciondolo che in parte gli aveva portato via la madre, anche se lei questo non lo sapeva. Il suo corpo inoltre tremava, come se mille se non più aghi la stessero perforando da ogni direzione, ma lei aveva la testa alta e lo sguardo fiero volto verso di me, come se niente in quel momento riuscisse a scalfirla. 

< Non ne ho davvero idea Aoko. Non li ho mai visti prima. >

Mi sono voltato completamente verso Aoko con le mani in tasca e la solita poker face.

< Non posso crederci. lo stai facendo ancora. Mi stai di nuovo mentendo. >
< Ma cosa dici? No che non lo faccio. Ti sto dicendo la verità io quei tipi non ho la minima idea di chi siano. >
< NON PRENDERMI IN GIRO! TI CONOSCO DA TROPPI ANNI KAITO SO RICONOSCERE QUANDO MI MENTI E QUANDO NO! >
< MA IO NON LO STO FACENDO! IO NON SO CHI SIANO! >
< E ALLORA PERCHÉ' SEMBRAVA IL CONTRARIO? EH? PERCHÉ' SEMBRAVA CHE VI CONOSCESTE A VICENDA? >
< TE LO RIPETO IO NON SO CHI SIANO! NON HO IDEA DEL PERCHÉ' TI SIA SEMBRATO COSI' MA NON LI HO MAI VISTI IN VITA MIA! >

Guardai Aoko con un espressione mista fra la rabbia e la paura che lei possa capire che io sto mentendo, come ha detto. E' vero che non conosco la loro identità, ma è anche vero che questa non è la prima volta che li incontro. E temo non sia nemmeno l'ultima. le persone a cui do la caccia sono più che sicuro sappiano ormai la mia vera identità, ed il solo fatto che siano venuti fin qui uscendo allo scoperto per chiedermi di Pandora ne è la prova, tuttavia è anche la prova che sanno chi ha pandora in questo momento, o che comunque nutrono dei sospetti. Se così fosse la distruzione della casa Aoko potrebbe essere solo l'inizio di avvenimenti sempre più tragici con lei come bersaglio principale. Non posso permetterlo. Aoko non sa nulla di tutta questa storia. Sua madre ha dato la vita per proteggere e custodire pandora, mio padre l'ha data, Nakamori, Akako e la versione mal riprodotta di Sherlock stanno facendo di tutto per proteggere lei. Ed io non posso permettere che tanti sforzi vadano a farsi benedire dalla cocciutaggine di questa ragazza. Devo sviare l'argomento. Devo focalizzare la sua mente su altro. Devo riuscire a non fargli più pensare a ..

< Ho capito. Basta. Torniamo a casa. >

Guardai Aoko con gli occhi fuori dalle orbite. Ma...che succede? Okay, volevo cambiare argomento così da non fargli capire più del dovuto o farla intestardire ancora di più sull'argomento, ma questo atteggiamento non è da lei. Aoko non si è mai tirata indietro da una discussione, ne tanto meno mi ha mai parlato con quella voce. Sembrava che dalla sua bocca uscisse ghiaccio. Quella non era la voce della solita Aoko che sprizza energia da ogni poro, era la voce di una persona che vedeva tutto in bianco e nero e la cui vita sembrava essere incolore, insapore e inodore. No. Quella ragazza che adesso cammina di molti passi davanti a me, fermo e immobile ad osservare la sua schiena con quella che sono sicuro che da fuori assomigli alla faccia di un baccalà,non era Aoko. Possibile avessi perso definitivamente la sua fiducia?  Possibile che l'avessi ferita? Questo pensiero fece scattare una nuova molla in me. Scattai in avanti quasi come se davanti a lei ci fosse un precipizio e lei stesse per caderci dentro ed io dovessi salvarla. Le presi un polso e la costrinsi a voltarsi verso di me. Anche se lei non mi guardava. 

< Aoko. Ascoltami. Io quei tipi davvero non li conosco. Non avrei motivo di mentirti. Dico sul serio, ti prego Aoko devi credermi. >

Sono davvero orribile. Come posso chiederle di credermi quando non sto facendo altro che mentirle, e dargli ogni minuto un motivo in più per non parlarmi fino alla fine dei suoi giorni. 
< Pensi davvero che io non voglia crederti eh? >

Fissai il mio sguardo su di lei in maniera più insistente quasi

< Aoko io..>
< Taci Kaito. Ti ho già detto che ti conosco da troppo tempo e anche se magari non sono brava a smascherare tutte le tue bugie con alcune ci riesco. E ci riesco anche bene. So benissimo che metà delle volte che dici di dover andare a vedere uno spettacolo importantissimo per la tua futura carriera in realtà vai da tutt'altra parte, so bene che la notte non dormi non per i compiti ma perché sicuramente stai fuori fino a tardi e so anche per certo che quei tipi, anche se magari non li conosci, sai cosa volevano e li hai già visti prima. Non so perché tu mi menta e arrivati a questo punto nemmeno m'importa più. Ma ti prego se ci tieni anche solo un minimo a me, lasciami tornare a casa e lasciami in pace. Per stasera direi che ne hai anche dette e fatte troppe. O comunque ne hai fatte abbastanza da riempire fino all'orlo il vaso che contiene attualmente le mie lacrime e la mia tristezza. Quindi ti scongiuro. lasciami. Lasciami andare a casa. Lasciami chiudere in camera. Lasciami piangere. lasciami. Lasciami... >

Che devo fare? Come devo comportarmi? La lascio andare? Si dovrei...ma allora perché non ci riesco? Perché non riesco a lasciare andare il polso della mia migliore amica, perché mano a mano che i secondi passano la sento tremare sempre più forte? Perché non riesco a vedere i suoi occhi? Perché non riesco a leggerla come al solito? Ma sopratutto perché..perché mi sento tanto ferito? e perché mi sembra di avere un masso sul cuore? E' il senso di colpa? Si. ovvio. che razza di domanda. Se adesso lei è qui a praticamente supplicarmi di lasciarla andare è colpa mia. E' solo ed esclusivamente colpa mia. Dovevo essere sincero.

:- certo così l'avresti messa in guai peggiori di questi e magari l'avresti fatta già uccidere da tempo -:

guai peggiori di questi? quell'odiosa organizzazione ha già ucciso sua madre, ha distrutto la sua casa. E queste cose non sono successe per colpa di kid. Sono successe a causa di pandora. Se gli dicessi la verità, se le spiegassi la situazione potrebbe capire perché non gli ho potuto dire nulla fino ad ora. 

:- O magari non capirebbe per nulla, penserebbe che le stai mentendo ancora, perderebbe la fiducia definitivamente in te e non ti farebbe mai più avvicinare a lei, ed in quel caso, come la proteggeresti? -:

No. Aoko capirebbe. mi ha sempre capito. Però...è anche vero che potrebbe pensare che sia tutta una mia bugia, inventata sul momento. Ho lesionato in maniera quasi del tutto irreparabile la sua fiducia, e non posso permettermi di distruggerla definitivamente, non posso permettermi di non poterla proteggere.

:- Tuttavia...è anche vero che se le racconti la verità potresti riconquistare quella fiducia che hai perso e poterle stare più vicino di quanto tu non lo sia già, magari -:

Starle più vicino? E come? Ma poi....AHHHHHHHH! MALEDETTO SUBCONSCIO MI STAI FACENDO IMPAZZIRE! CHE DEVO FARE MALEDIZIONE?!

< Ehi ragazzi dovete spostarvi da qui avanti. >

mi voltai di scatto, sentivo ancora il polso di Aoko stretto fra le mie dita, non ci avevo mai fatto caso, ma la sua pelle è davvero morb...MA A CHE DIAVOLO PENSO IN MOMENTO SIMILE? Mi volto a guardare ancora il volto di Aoko, è scuro e freddo, come se fosse pietrificata, i suoi occhi versano ancora delle lacrime...ma...sono spenti...di nuovo. Mi sembra di rivedere il suo volto dopo l'incendio. Come se fossimo ancora lì ad osservare quel via vai di gente e la sua casa andare in fiamme. 

< mi avete sentito? ragazzi non potete stare qui. >
< E' una strada pubblica signor agente. Per quale motivo non potremmo sostarci? >

La guardai stupito. Il suo tono era freddo e controllato. Non la riconosco.

< Ha ragione signorina, ma vede proprio qui dietro l'angolo dei ladri hanno fatto incursione in una banca e tengono degli ostaggi, dobbiamo recintare la zona. >
< ah. certo capisco. allora ci spostiamo subito. Kaito hai sentito? Lasciami il polso e spostiamoci. Anzi torniamo direttamente a casa. >

Istintivamente strinsi più forte il polso, ma con uno scatto che quasi mi fece male Aoko si liberò riprese le buste e cominciò a camminare di nuovo. Non so perché. Ma è stato un flash. Ho visto mio padre col suo costume di scena e la sua mitica ventiquattrore nlla quale c'era sempre un nuovo trucco magico, e lo vidi uscire dalla porta di casa...senza tornare mai più. E se volesse essere un modo per avvertirmi? Un modo per dirmi che potrebbe succedere anche a lei? No. Non posso permetterlo. La raggiunsi con due rapide falcate e affiancandola le presi la mano trascinandola lontana da quella strada. Continuai a trascinarla senza che lei dicesse o facesse nulla fino all'arrivo nella stradina che porta a casa mia. A quel punto mi sono voltato verso di lei e l'ho guardata.

< Ora apri bene le orecchie. Perché voglio spiegartelo una sola volta. >

:- Hai proprio deciso. Sei sicuro sia la decisione giusta?.-:

Mia cara mente se c'è una cosa di cui sono assolutamente convinto. E' proprio questa.
   
 
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