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Autore: _kookieo    15/11/2017    5 recensioni
“Quella notte qualcuno tra le nuvole lassù sembrava aver deciso di voler ricordare ai mortali il vero significato della stagione che loro definivano con il nome inverno. La temperatura aveva raggiunto i -10°, quattro gradi più sotto delle minime medie invernali per la città di Seoul. […] Non avrebbe potuto esserci un contrasto maggiore tra ciò che si stava consumando all’esterno e l’atmosfera nell’appartamento 503.” 
 
Uniti da una salda amicizia, i giovani Jin, Yoongi, Jimin, Namjoon, Hoseok, Taehyung e Jungkook trascorrono sereni la loro vita a Seoul, riempiendo l’uno le giornate dell’altro da ormai alcuni anni. Ora che la fine di dicembre si avvicina è tempo di organizzare la loro solita festa di fine anno. Ci sono però sentimenti non ancora espressi che combattono sempre più per venire alla luce e che sconvolgeranno l’alba del nuovo anno. I ragazzi dovranno imparare che quello che sembra essere un equilibrio perfetto in realtà può imprigionare e immobilizzare come ghiaccio e che se si vuol vivere davvero bisogna permettere al sole di entrare.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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CAPITOLO XII

 

Cosí visitai ciascuno dei miei amici a turno, cercando con dita brancolanti di forzare i loro scrigni chiusi. Andai dall'uno all'altro porgendo il mio dolore – no, non il mio dolore, ma la natura incomprensibile di questa nostra vita – alla loro attenzione. C'è chi si rivolge ai preti, chi alla poesia; io ai miei amici, al mio cuore, a cercare tra le frasi e i frammenti qualcosa di intatto […]

 

(Virginia Woolf, Le Onde)

 

17 gennaio 2107

Mentre pigiava con il dito il bottone del campanello, Taehyung ancora non sapeva come sentirsi riguardo a ciò che stava facendo. Il suo cuore ospitava diverse emozioni, molti dubbi e una gran voglia di aggiustare le cose. Il problema era che forse non tutti sarebbero stati d’accordo con la sua idea di “aggiustare”.  La sera prima era finalmente riuscito a far parlare Jimin e anche se il ragazzo non si era sbottonato più di tanto alcuni dettagli di ciò che aveva detto, così come anche il suo linguaggio corporeo, avevano colpito Taehyung. Erano stati sufficienti non per avere una visione completa degli eventi, ma almeno farlo avvicinare un po’ di più. Il seme del dubbio riguardo una questione precisa gli era stato instillato da un’affermazione fatta da Jungkook il pomeriggio prima, mentre si confrontavano sulla situazione di Jimin. “Cosa può essere avvenuto nel frattempo che lo ha sconvolto così? È stato letteralmente sempre con noi”. Quel “è stato letteralmente sempre con noi” aveva fatto scattare qualcosa in Taehyung e era partito a velocità fulminea con una serie di associazioni di pensiero. Aveva pensato a lui e Jungkook, così vicini a Jimin, a come fosse un bene che lo avessero sott’occhio e questo lo aveva a sua volta guidato verso un altro pensiero, ovvero quello delle persone con cui Jimin era normalmente solito trascorrere più tempo. Il nome di Yoongi gli era venuto in mente nello stesso momento in cui si era chiesto se non fosse proprio il fatto di essere rimasto solo con loro a rappresentare il problema. Dov’era Yoongi? I due ragazzi si parlavano? Diverse domande si erano presentate, ma Taehyung aveva deciso di non condividerle con Jungkook prima di averci capito di più. Quando poi aveva trovato il mixtape nel lettore cd di Jimin ancora più dubbi erano spuntati fuori. Perché proprio adesso, in questo periodo così strano per lui, l’amico aveva tirato fuori questo cd? Poteva essere legato alla partenza dell’altro ragazzo? Ecco dunque il motivo per cui a cena aveva cercato di introdurre il discorso Yoongi. Voleva capire come e fino a che punto i ragazzi fossero in contatto, cosa si dicessero e in generale vedere come Jimin avrebbe reagito al nome dell’amico. Ciò che aveva scoperto non gli era piaciuto neanche un po’: i due non si parlavano da più di dieci giorni. Taehyung sapeva che la cosa non poteva essere normale, ma purtroppo la conversazione era stata bruscamente interrotta dalla telefonata del tecnico e dunque non aveva potuto indagare meglio, volendo evitare di affrontare Jimin troppo di petto. Quel piccolo indizio tuttavia gli era bastato per decidere quale sarebbe dovuta essere la mossa successiva. Parlare con Hoseok-hyung.

Aveva bisogno di sapere anche la parte di Yoongi in tutto questo e sapeva che non c’era altra persona a cui si sarebbe potuto rivolgere. Inoltre, il ragazzo era stato l’unico con cui Taehyung già si fosse un po’ aperto in precedenza, per cui sapeva che quando avrebbe introdotto l’argomento Hoseok non sarebbe caduto dalle nuvole. Sperava davvero di ottenere qualche informazione, ma al contempo era dubbioso sulla decisione che aveva preso. Si sentiva nel mezzo di due fuochi. Da un lato, la felicità del suo migliore amico, che era per lui esattamente come un fratello. Dall’altro, la felicità di un altro dei suoi migliori amici, il quale però era anche la persona che Taheyung amava. L’ultima cosa che avrebbe voluto fare nella vita era compiere qualsiasi atto che potesse recare dolore al ragazzo e anche se non sapeva bene il perché capiva che ciò che stava per fare avrebbe potuto prendere una piega che di sicuro Jungkook non avrebbe apprezzato. Tuttavia ciò che aveva comunicato la sera di capodanno a Hoseok era vero, lui voleva solamente che Jungkook fosse felice e non poteva fare a meno di sentire che non era Jimin ciò di cui aveva realmente bisogno. Chi era però lui per fare di questi pensieri? Si sentiva in colpa quando ragionava in questo modo, perché temeva di essere troppo coinvolto e non riuscire davvero a valutare con obiettività la situazione. Era quindi combattuto, come se non sapesse dalla parte di quale dei due amici stare. Questo caso però era incredibilmente delicato e la salute di Jimin troppo importante. Al momento stava evidentemente male e lui aveva il dovere di fare qualcosa in proposito. C’erano insomma moltissimi dubbi, domande, incertezze, che turbavano la mente di Taehyung quando si presentò alla porta del piccolo appartamento di Hoseok e Junkook. Il più giovane non c’era, sapeva che avrebbe fatto pranzo con Jimin e poi sarebbe dovuto tornare in università. Anche Hoseok sarebbe dovuto essere fuori per pranzo, ma Taehyung lo aveva chiamato facendogli capire a grandi linee di cosa volesse trattare e convincendolo sull’importanza di non rimandare. 

– Tae-tae!

– Hobi-hyung! – Taehyung gli saltò al collo e fu grato che anche a Hoseok il contatto fisico non solo non dispiacesse, ma anzi, lo utilizzasse come lui come metodo principale per esprimere il proprio affetto. Era diverso tempo che non lo vedeva e gli era mancato.

– Taehyungie mi fai male! – gli disse Hoseok ridendo e dandogli un pizzicotto sul fianco. Taheyung si staccò da lui ridendo a sua volta e spiegando il perché della sua reazione.

– Lo so, mi chiedo come tu abbia fatto a starmi lontano così a lungo. Sei l’unico che non ho più visto.

– Lo so scusami davvero – era dispiaciuto sul serio – ma sai, tra Jimin malato prima, le lezioni poi…

– Lo so, lo so, non devi scusarti. Scusa se la cucina è un po’ in disordine, sia io che Jungkookie siamo spesso via ultimamente e c’è poco tempo per pulire – Radunò diverse cose dal tavolo e le spostò sul divano. Si rese poi conto che forse Taehyung sarebbe stato più comodo lì e entrambi ci si sarebbero potuti mettere a sedere per cui le spostò di nuovo, rimettendole sul tavolo. Continuò a non essere convinto e alla fine buttò tutto come meglio poté su un paio di sedie. Finita questa macchinosa operazione sorrise a Taehyung che ricambiò subito – Ci possiamo sistemare tutti e due sul divano, la sedia è più scomoda, che dici?

Taehyung fu d’accordo, e si alzò dalla sedia per sistemarsi sul divanetto rosso, seguito da Hoseok.

– Jungkookie è con Jiminie giusto?

– Si. Si vedono per pranzo per questo ho pensato fosse il momento migliore per chiederti di parlare. Mi dispiace che tu abbia dovuto cancellare i tuoi impegni per me. Solo che… non so a chi altro chiedere hyung – Taehyung guardò Hoseok con un’espressione mortificata e abbattuta e Hoseok gli pizzicò una guancia.

– Taehyungie, sono qui per te. Il mondo non crollerà se per un giorno salto delle prove, tu sei più importante – gli fece un sorriso di incoraggiamento, facendo apparire le piccole fossette ai lati delle labbra – Di cosa volevi parlare?

Taehyung fece un respiro profondo e iniziò a spiegare il motivo per cui voleva vederlo. Cercò di essere il più chiaro e dettagliato possibile cercando nel contempo di non perdersi troppo poiché sapeva che spesso quando parlava troppo correva il rischio di risultare dispersivo e confusionario. Parlò tenendo lo sguardo per lo più fisso sulle mani che teneva in grembo, per cercare di concentrarsi e non dimenticare tutto quello che voleva dire. Ogni tanto sollevava gli occhi su Hoseok che, con un’espressione seria in viso, gli faceva un cenno della testa come per dire ci sono, continua. Taehyung iniziò il suo discorso partendo dal fatto più recente, gli incubi di Jimin, spiegando a Hoseok come si ripetessero ogni notte e di come l’evasività di Jimin lo avesse fatto insospettire. Gli raccontò della frase di Jungkook e di come la scoperta del mixtape lo aveva spinto a cercare di sapere che rapporti intercorressero ora tra Jimin e Yoongi. Infine gli parlò della conversazione della sera precedente e di ciò che ne aveva tirato fuori.

– Dunque a quanto ho capito Yoongi-hyung non si è fatto sentire mai dal due gennaio e la cosa è un po’… strana? Passano sempre tanto tempo insieme, che cosa è successo adesso? Tra l’altro Jiminie era un po’ che non sentiva quel mixtape, ne sono sicuro, non è una coincidenza strana che l’abbia tirato fuori di nuovo proprio ora che sono tanti giorni che non parla con Yoongi-hyung? Mi ricordo che Yoongi alla villa sembrava davvero nervoso, non lo so… non lo so se c’entra qualcosa ma… credi potrebbero aver litigato? Tu senti Yoongi-hyung, magari lui ti ha detto qualcosa? Aah, non so cosa sto dicendo hyung… Non so nemmeno cosa pretendo da te dopo una spiegazione simile.

– No Taehyungie – Hoseok non aveva voluto interrompere il più piccolo per tutto il tempo che aveva parlato perché sapeva che la cosa migliore sarebbe stata farlo finire, ma adesso si sentì costretto a intervenire –  Non hai detto cose insensate, ho capito perfettamente tutto. Ci sono altri dettagli, particolari che mi devi ancora dire?

Taehyung ci pensò un po’ su poi rispose:

  No, credo sia tutto.

 Ok, allora ora ti rispondo. Innanzitutto, ho avuto anche io ultimamente l’impressione che qualcosa di strano ci sia nell’aria, ed esattamente come te non so spiegarmi bene da dove provenga. In realtà credo sia un’impressione che abbiamo un po’ tutti, anche se non ce lo siamo detti… Sono contento che tu ne voglia parlare. Mi dispiace molto per Jiminie, e hai fatto bene a dirmelo. Sai… – un’espressione amara gli si dipinse sul viso – l’ho visto molto strano anche io ultimamente, ma non mi parla in molto. Mi sento come te, convinto che qualcosa stia accadendo, ma incapace di spiegare cosa me lo faccia dire. È come se la mia presenza… non lo so, sembra quasi che gli dia fastidio.

Taehyung non poté fare a meno di ripensare alla risposta di Jimin quando lui gli aveva proposto di esercitarsi in settimana con Hoseok. Il più grande riprese, dopo aver piegato le gambe e poggiato il mento sulle ginocchia:

– Però adesso questo atteggiamento si potrebbe spiegare con la stanchezza e il nervosismo causati dal non riuscire a riposarsi adeguatamente la notte. Ad ogni modo, non fa nulla come tratta me, qui l’importante è capire cosa c’è che non va e il tuo collegamento a Yoongiah… beh, potrebbe essere meno insensato di quanto tu creda, Tae. La mattina del primo dell’anno, così come i giorni successivi, Yoongi è stato effettivamente strano, chiaramente qualcosa non andava. Ha cercato di farmi credere che fossero solo pensieri passeggeri, riflessioni sull’anno passato credo mi abbia detto, ma no, io sono sicuro che ci fosse qualcosa di più dietro perché… beh quello non era lo Yoongi pensieroso che conosco io. Non lo era davvero. Doveva esserci dell’altro, ma purtroppo non sono riuscito a scoprire cosa. Anche ora che è a Daegu… Non darà notizie di sé a Jiminie, ma non credere che con me parli molto di più. Immagino sarà occupato, ma mi fa davvero sapere il minimo indispensabile. Ripeto, non ci sono prove concrete o schiaccianti che Yoongi abbia un problema, ma in quanto suo migliore amico la mia sensazione è proprio quella. Se tu hai la stessa con Jiminie, se addirittura anche Kookie ha notato qualcosa… Taehyungie, non possiamo essere tutti visionari, no?

Si guardarono negli occhi, espressioni incredibilmente serie sui loro volti solitamente allegri:

– No, hyung, direi proprio di no.

****

18 gennaio 2017

Questa era la parte uno del piano A. Tra tutti e sette i ragazzi probabilmente Taehyung e Hoseok erano proprio gli ultimi che ci si sarebbe mai aspettati nei panni di abili strateghi, ma così stavano le cose. Dopo essere rimasti a parlare per diverse ore, erano giunti alla conclusione che ormai fare finta di niente era inutile e bisognava dare il via a un qualche piano di azione. In primo luogo, era indispensabile che tutti fossero sulla stessa pagina. Per questo preciso motivo adesso Hoseok si trovava su quell’ascensore che lo avrebbe portato al quinto piano. Trovò la porta d’ingresso aperta e dopo aver lasciato l’ombrello bagnato fuori entrò. Ogni volta che rimetteva piede in questa casa doveva ricordarsi che non era più la sua. L’istinto, dopo più di un anno, era ancora quello di andare dritto in direzione della sua camera, quella che adesso era di Namjoon. Andò invece prima in cucina, per vedere se ci fosse qualcuno. Vuota. Attraversò il salone, iniziando a slacciarsi nel frattempo i bottoni del cappotto lungo, e andò nel corridoio dove si trovavano le porte delle varie stanze. Eccola qui, alla sinistra di quella di Yoongi, di fronte a quella di Jin. Le stanze erano più o meno tutte della stessa grandezza, ma per evitare qualsiasi tipo di problema lui, Yoongi e Jin avevano deciso di tirare a sorte quelle che ognuno avrebbe occupato. Hoseok era stato contento della sua. Era piuttosto calda, più di quella di Yoongi, e amava il fatto che nel muro su un lato ci fosse una piccola rientranza. Ci aveva sistemato due morbidi pouf e un tavolinetto molto basso e gli piaceva quando aveva tempo, quindi soprattutto la domenica, rannicchiarcisi steso con una coperta addosso e mettersi a leggere tranquillo. Adesso Namjoon ci aveva messo un paio di attrezzature per la creazione di musica e dunque la magia di quel piccolo angolo era svanita. Ovviamente, non si era fatto problemi ad informare Namjoon di questo suo parere.

– Posso entrare? – disse bussando sulla porta che però era solo socchiusa. Gli giunse un mormorio dall’interno che prese come d’assenso – Joonie?

– Si, sono qui – rispose il ragazzo senza sollevare gli occhi dal libro. Era a sedere sul letto e si era sistemato un paio di cuscini dietro la schiena per tenersi su. Aveva una piccola coperta viola che gli copriva le gambe ed indossava una delle sue solite tenute per casa: una tuta nera, dei calzini grigi, gli occhiali inforcati. Soprattutto questi ultimi erano il segnale che oggi probabilmente non sarebbe più uscito di casa. Hoseok si fece strada lungo il pavimento accidentato di ostacoli – pile di libri e fumetti, piccole isole di vestiti, confezioni vuote di patatine, fogli sparsi, e altri oggetti non meglio identificabili – e lasciò il cappotto e la sciarpa sulla sedia vicino alla scrivania. Di nuovo a fatica riuscì a raggiungere il letto matrimoniale di Namjoon e vi ci si lascò cadere sopra, disteso, facendo rimbalzare il materasso. Namjoon sobbalzò con lui:

– Scusa, Hoseokah, ma chi ti ha dato il permesso di salire sul mio letto? Preferirei che tu non lo facessi.

Hoseok si tirò su in ginocchio e sorridendo maliziosamente si avvicinò a Namjoon, il quale lo guardò con occhi spalancati pieni di terrore:

– Qual è il problema? Temi di non riuscire a resistermi?

– Non mi metto a vomitare solo perché questa camera è già abbastanza sporca di suo – rispose Namjoon scuotendo la testa e chiudendo il libro, chiaramente capendo che la pacchia era finita. Hoseok tornò serio e glielo prese di mano:

– Cosa leggi? – dette un’occhiata al titolo e sgranò gli occhi – Ancora??

– Lo sapevo che non dovevo tirarlo fuori quando venivi tu – disse Namjoon sollevando lo sguardo al cielo.

– Ma Joonie sul serio, 1Q84? È uscito quasi dieci anni fa!

– Nemmeno otto, ad essere precisi – Namjoon tolse il pesante libro dalle grinfie dell’amico e lo appoggiò sul comodino. Il volume cadde a terra con un tonfo sordo un secondo dopo, il comodino era troppo pieno e il ragazzo lo aveva dovuto mettere troppo in bilico – Non ho mai avuto tempo, ok? Lo sai che ho sempre mille libri in lista.

Hoseok annuì. Monitorarsi le letture a vicenda e scambiarsi idee sui libri che leggevano non era infrequente per lui e Namjoon. Forse non proprio ai livelli dell’amico, ma anche Hoseok era un avido lettore e cercava sempre di tenersi al passo con le ultime novità, soprattutto quando si trattava dei suoi autori preferiti. La letteratura era un qualcosa che aveva sempre amato ed era felice di essere circondato da persone che su questo punto gli fossero affini. Namjoon macinava libri come una macchina, ma anche Jin e Yoongi sapevano il fatto loro. A differenza di Yoongi e Namjoon però, né lui né Jin erano particolarmente attratti dai manga. Hoseok vedeva in compenso numerosi anime e questo era spesso fonte di biasimo da parte di Namjoon il quale non si capacitava del come una persona potesse decidere così serenamente di ignorare il prodotto originale. Almeno Jin non guardava neppure anime, lo aveva dovuto convincere lui ogni tanto a vederne qualcuno, per cui poteva trovare in lui una coerenza, ma quella di Hoseok era invece una scelta consapevole. Ciò nonostante, pur sapendo che l’amico aveva solo una visione parziale della storia visto che era sempre all’oscuro della versione cartacea, a Namjoon piaceva – non lo avrebbe mai confessato – commentare le puntate dei suoi anime preferiti con Hoseok. Il ragazzo, andava riconosciuto, seguiva tutto con un’energia contagiosa e Namjoon si divertiva un sacco – di nuovo, non lo avrebbe mai ammesso – a vedere quanto intensamente Hoseok venisse risucchiato dalla trama e il modo vivo e sincero in cui si preoccupava dei personaggi e ciò che poteva accadere loro. Dava insomma soddisfazione parlare con lui. Gli dava sicuramente più soddisfazione di Jin, il quale lo assecondava, ma era evidente, tranne in rarissimi casi come i film dello Studio Ghibli, che non riusciva ad apprezzarli quanto lui, e gli dava anche più soddisfazione di Yoongi, che pur apprezzandoli non era certamente il tipo da esprimere il proprio coinvolgimento con toni entusiasti. Namjoon invece, nonostante la sua apparente serietà, era in realtà un bambino troppo cresciuto, pronto a battere le mani davanti a ciò che gli dava gioia o saltare sul posto per la contentezza. Non se lo sarebbero mai detto, ma la verità era che Hoseok e Namjoon si trovavano benissimo insieme e erano anche molto più simili di quanto a ognuno dei due sarebbe mai piaciuto ammettere. Forse per questo motivo Hoseok aveva detto a Taehyung che, prima ancora che a Jin, avrebbe avuto piacere a parlare con Namjoon. Il ragazzo sembrava troppo spesso sempre l’ultimo a sapere le cose e questo a Hoseok non piaceva. Il motivo ufficiale annunciabile al mondo però era “dobbiamo assolutamente metterlo al corrente della situazione prima che faccia uno dei suoi soliti danni”.

– Jin-hyung? Credevo fosse con te.

– È fuori a fare un paio di commissioni, credo mi abbia detto che forse si sarebbe anche incontrato con qualche vecchio amico, qualcuno che io non conosco. Siamo due persone separate, sai?

– Ok ok, scusa – disse Hoseok sollevando gli occhi al cielo, ma sorridendo – Beh, questo ti sembra il modo di ricevere ospiti però? Sai di avere visite e te ne torni in camera a fare tranquillamente gli affari tuoi? Povero Jin, se sapesse che sei così maleducato sotto il suo stesso tetto...

– Ancora con questa storia che sei un ospite? Hoseokah, davvero… – non poté non lasciarsi sfuggire un risolino – Come devo fare con te? – lo guardò di traverso, con un ghigno in faccia prima di dirgli: – Che cosa mi volevi dire di tanto urgente?

– È importante davvero Joonie. Riguarda tutti noi. Cioè non esattamente, ma in qualche modo si. Ho già parlato con Taehyungie che ha parlato con Jungkookie – si fermò per cercare di cogliere ciò che Namjoon stava pensando. Aveva assunto un viso concentrato e la luce di scherno che di solito illuminava i suoi occhi quando Hoseok parlava era del tutto scomparsa. Namjoon sapeva ascoltare. Sapeva ascoltare benissimo, e anche se non lo si sarebbe detto era in realtà una persona estremamente delicata e sensibile. A volte era effettivamente lento a capire alcune cose, e sicuramente si faceva scappare qualche parola di troppo, ma nel momento in cui qualcuno dei suoi amici aveva bisogno, si sarebbe volentieri tagliato un braccio intero pur di aiutarlo. Il suo problema era solo essere troppo distratto – non riusciva davvero mai a concentrarsi su più di uno stimolo per volta – ma quando rivolgeva la sua attenzione a qualcosa era la persona ideale con cui parlare. Sapeva quando annuire, quando fare una domanda, quando rimanere solo in silenzio e quando invece intervenire. Namjoon non era uno di quei nerd aridi bravi solo tra i banchi di scuola, ma incapaci di rapportarsi con il mondo esterno. Aveva un cuore grande, era una persona gentile e teneva davvero alle persone intorno a lui e questo traspariva completamente in momenti come questi. Hoseok era felice di avergli dato fiducia e essere andato da lui prima di Jin e era convinto che anche Namjoon lo avrebbe apprezzato.

– Non so se tu o Jin-hyung avete avuto un’impressione simile… Ultimamente non ti pare che ci sia qualcosa di strano nell’aria? Ripensando magari ai primi giorni dell’anno?

– Mmh beh, sì, sicuramente quei giorni lì furono un po’ pesanti, ricordo di averlo anche fatto presente a un certo punto a Jinah. Poi però siamo stati presi dallo spettacolo e poi partiti, è successo dell’altro?

– Taehyungie mi ha detto che Jiminie non sta bene.

– Jiminie?? Perché? Che cosa ha fatto? – Namjoon si era portato di scatto a sedere ancora più dritto sul letto, gli occhi quasi sgranati.

– Durante il tempo in cui voi siete stati via… Anzi, ad essere precisi dal giorno dopo il nostro spettacolo, tutte le notti ha degli incubi terribili che lo fanno svegliare in lacrime e il fatto che poi non ne voglia mai parlare ha insospettito Taehyungie. Io stesso l’ho visto stanco e molto strano e Tae mi ha confermato che sia lui che Kookie si sono accorti della stessa cosa – si morse un attimo il labbro e continuò – Il punto è che io nel frattempo ho notato comportamenti che mi hanno messo una certa ansia anche in Yoongi. Tu ha-

– Si, Jiminie l’ho potuto tenere meno d’occhio, ma Yoongi-hyung si – Namjoon si affrettò subito a mettere in chiaro questo punto, ovvero che anche lui si era accorto del comportamento di Yoongi. L’istinto di mostrare all’altro che anche lui fosse amico stretto di Yoongi e in quanto tale lo capisse e sapesse cose su di lui non si era ancora sedato del tutto in Namjoon. La stima e il rispetto che aveva per il più grande erano incredibili e fin dal primo secondo in cui si erano parlati si era sentito attratto da lui, sia da un punto di vista artistico che anche personale. Quando poi aveva inquadrato meglio il carattere di Yoongi si era sentito ancora più felice all’idea di essere l’unico nell’intera facoltà a poterlo definire suo amico. I due ragazzi parlavano spesso, di tante cose e Yoongi non era certamente chiuso né schivo nei confronti di Namjoon, la loro intesa era reale. Tuttavia, il più piccolo sentiva comunque che l’unica persona con cui Yoongi si confidava davvero era Hoseok e all’inizio della loro amicizia era stato piuttosto geloso del legame tra i due, pur non avendo mai incontrato di persona il ragazzo. Yoongi ne parlava spesso, e Namjoon non poteva fare a meno di pensare a quanto gli sarebbe piaciuto averlo conosciuto per primo. Era una persona così complessa e lui avrebbe voluto saperne di più, ma aveva capito presto che non avrebbe mai potuto andare anche solo lontanamente vicino al posto che Hoseok occupava nel suo cuore. Il motivo per cui i primi tempi, dopo aver iniziato a lavorare per la compagnia teatrale e aver finalmente avuto modo di incontrarlo, aveva cercato di approfondire la conoscenza di Hoseok era stato proprio questo, cercare di capire meglio Yoongi studiando il suo migliore amico. Tra l’altro Hoseok sembrava essersi attirato fin da subito, da ben prima che lo incontrasse lui, anche l’affetto del ragazzo di cui adesso si stava innamorando e dunque ancora di più ciò aveva spinto Namjoon a cercare di capire cosa fosse in Hoseok ad attirare così tanto le persone. Non ci mise molto a scoprirlo, e contrariamente a quanto lui stesso si sarebbe aspettato, entrò anche lui ben presto a far parte del sistema solare di Hoseok. Era impossibile non andarci d’accordo e soprattutto non volergli bene. Tuttavia le tracce dell’antica gelosia riaffioravano spesso nelle continue frecciatine che gli mandava e in modo ancora più evidente in momenti come questo – Durante i giorni alla villa l’ho visto particolarmente fuori di sé anche io, non è che non lo conosca, sai. Anche tutta quella attenzione per il nostro spettacolo… non era normale.

Hoseok si sentì arrossire:

– Mmh, sì, ma quello magari non c’entra.

– Non c’entra? Che ne sai?

– Sì, potrebbe, ma ci sono anche altre cose.

– Appunto, anche, e questa ne è una.

– Va bene, ok! Possiamo procedere??

– Hoseokah, sei tu che vuoi una mano per capire cosa ha fatto Yoongi-hyung! Che dovrei fare se non ragionare con te ad alta voce?!

Hoseok chiuse gli occhi e fece un respiro. Namjoon sembrava sconvolto dal modo in cui si stava impuntando su un dettaglio del genere e lui dovette ricordarsi che l’amico non sapeva nulla del vero motivo per cui Yoongi si era messo a seguire lo spettacolo da vicino.

– Hai ragione – disse calmandosi e adottando un tono più ragionevole – Ha fatto diverse cose strane ultimamente. Il punto è che non ho idea del perché. Parlando con Tae però abbiamo messo insieme dei pezzi e beh, non ne siamo sicuri, ma alcuni potrebbero coincidere – una delle gambe sopra cui era seduto iniziava ad addormentarsi per cui cambiò posizione e riprese – La mattina del primo dell’anno, quando ho trovato Yoongi… cioè quando ho notato che era strano, beh, era uno strano-strano, capisci che intendo?

– Temo di no.

Hoseok scosse la testa:

– Voglio dire che non era uno strano normale, alla Yoongiah. Era uno strano più strano.

– Si, questo… lo hai detto?

– Insomma, era strano davvero e io mi sono preoccupato un po’, anche se ho cercato di non darlo a vedere. Poi la sera è avvenuta una cosa che mi ha messo ancora più in ansia. Ricordi quando tutti noi a giro siamo andati a trovare Jiminie in camera? Non so nemmeno se dovrei dirlo, ma… Beh, credo non possa nuocere: Yoongiah quella sera mi chiese espressamente di mentire a Jimin e riferirgli che lui si era addormentato presto e dunque non poteva andare a salutarlo. Ma non era addormentato Joonie, era sveglio come non mai.

– Davvero ti ha detto una cosa del genere?

– Si, davvero. Già lì mi è sembrata una richiesta così assurda, ma onestamente l’ho collegata al suo malumore più che al non voler vedere Jimin in sé per sé.

– E cosa ti ha fatto cambiare idea?

– Due cose. Parto dalla prima, che è anche quella di cui sono meno fiero. Quando l’ho accompagnato alla stazione due venerdì fa a un certo punto gli ho controllato il telefono e ho visto che non aveva avvisato Jiminie della sua partenza. È vero che ha dato l’annuncio a tutti noi, ma loro sono così legati, non pare un po’ anomalo anche a te che non gli abbia detto assolutamente nulla? – Namjoon sollevò le sopracciglia come a dire di sì – Ma anche in quel caso, non ci ho pensato su troppo, cioè di nuovo credevo fosse a causa dei suoi sbalzi di umore. Ero preoccupato, questo sì, ma cercavo la causa del suo malessere continuando a credere che il suo comportamento con Jiminie ne fosse una conseguenza. Ma poi, e questa è la seconda cosa, Taehyungie mi ha detto che non ha mai nemmeno una volta scritto a Jiminie durante questi dieci giorni, neppure per chiedere come stesse, dopo una febbre del genere poi. Questo mi ha dato molto da pensare, soprattutto unito a un altro fatto riferitomi da Tae: pare che Jiminie abbia tirato fuori il mixtape che Yoongiah gli regalò lo scorso Natale e se lo tiene spesso con sé. Anche stamattina Tae mi ha mandato un messaggio per dirmi che stanotte si è addormentato ascoltandolo e poi ha portato il lettore cd con sé quando è uscito per andare in accademia. Dunque io mi chiedo Namjoonie… ti prego dimostrami la tua tanto decantata ma mai da me pervenuta intelligenza per una volta – vide l’amico alzare gli occhi al cielo, ma senza scomporsi – Credi che a questo punto la situazione con Jiminie potrebbe essere invece che la conseguenza la causa delle stranezze di Yoongi? Insomma, se i due avessero litigato diverse cose potrebbero spiegarsi, no?

Hoseok terminò il suo discorso e aspettò Namjoon. Il ragazzo si prese un minuto buono per pensare e infine parlò:

– Dunque… In teoria si, certamente nel caso in cui avessero litigato è possibile che adesso ci stiano male entrambi, avrebbe senso pensarlo. L’unica cosa che mi chiedo è quando avrebbero dovuto litigare? Si sono visti un giorno e tutto andava bene, poi il giorno dopo dovevano vedersi di nuovo, ma non è accaduto, quindi quando… aspetta! Forse Yoongi-hyung è ancora offeso per quell’episodio? Vuole delle scuse? Ricordo che era piuttosto innervosito a riguardo.

– Mmh forse, ma… Il tutto deve comunque essere peggiorato dopo la notte della festa, perché Jimin prima di quel giorno non aveva avuto brutti sogni e Yoongi non era sicuramente di quell’umore tremendo. Magari c’è stato un confronto la sera?

– Lo escludo – disse sicuro Namjoon – Jimin è stato sempre con qualcuno quella notte. E se non sbaglio… nella lista non c’era Yoongi.

– Vero, non sbagli. Lo ha proprio evitato accuratamente se vuoi un mio parere, per questo poi io sono rimasto sempre con lui. Avevo l’impressione che fosse Jiminie in realtà ad avercela con Yoongi… – si portò le ginocchia al mento cingendole con le braccia e portando le labbra in fuori –  Mmh… Però se così fosse cadrebbe la tua ipotesi secondo la quale è Yoongi ad essere innervosito con Jiminie. D’altro canto, se gli avesse fatto una tirata tra l’ultima volta che si sono visti e l’inizio della festa potrebbe avere più senso che Jimin si sia risentito.

– Ma quando gliel’avrebbe dovuta fare? Jiminie è andato a dormire e poi il giorno della festa è stato sempre con Jungkookie. Hai detto che Yoongi non gli ha scritto, no? Per cui se si sono parlati deve essere stato per telefono. Quando? Mentre andava da Jungkook? Ma io ero in casa quella mattina e non mi pare che Yoongi-hyung abbia fatto telefonate accaldate.

– Aaaaah Joonieeee!! È un disastro, non ci capisco niente! Comunque la mettiamo non sembra esserci una spiegazione! – si gettò supino sul letto, scoraggiato – Forse le due cose non sono connesse e noi ci siamo del tutto arenati.

– No Hoseokah, io credo che un qualche collegamento potrebbe esserci. È davvero una coincidenza strana che tutto questo sia iniziato proprio quel giorno in cui Jiminie ha dato buca a Yoongiah.

– Mmmmmh…. Ma non sono mai stai da soli così da poter litigare – disse Hoseok con voce lamentosa.

– Ascolta, io e Jin a un certo punto durante la festa siamo andati a- cioè, ci siamo dovuti, insom-

– Joonie, risparmiami i dettagli scabrosi perché li ho capiti e vai al punto.

– Il punto è che io non ho visto cosa abbia fatto Jiminie tutta la sera, né Yoongi-hyung. Tu sei stato sempre, sempre con lui? È che sai, a volte l’alcol non aiuta a mantenere la calma e magari Yoongi già era un po’ stranito e quindi a un certo punto potrebbe essere andato a confrontarsi con Jiminie.

– Beh, però io sono rimasto sempre con lu- no, aspetta. A un certo punto in effetti se non sbaglio me ne sono andato per ballare e l’ho perso di vista. Ma credo mi abbia detto che era andato a dormire… però anche mi avesse mentito, non so cosa abbia fatto Jiminie, cioè se sia rimasto solo o no. Forse dovrei chiedere a Taehyungie… – si drizzò a sedere e guardò Namjoon con sguardo mortificato – La verità Joonie è che io non ricordo molto bene i dettagli di quella serata, diciamo che non ero… lucido.

Namjoon sospirò:

– Lo so, nessuno di noi lo era in realtà.

– Non avrei dovuto perdere Yoongi di vista.

– Non siamo i loro baby-sitter Hobi, tu non hai nessuna colpa – gli disse dandogli un pizzicotto di conforto sulla guancia per accorgersi poi con terrore di cosa avesse fatto.

Hoseok e Namjoon parlarono ancora un po’ quel pomeriggio e alla fine Namjoon anche convenne che comunque se avevano una possibilità di risolvere questa questione, la scelta più sicura era scommettere su un problema creatosi fra Jimin e Yoongi. Jin li trovò così, a confabulare sul letto e dopo aver fatto un commento sul fatto che di tutti i posti in cui avrebbe pensato di trovare Hoseok il letto di Namjoon era senz’altro l’ultimo, ma “come vedo le persone ti sorprendono sempre”, si unì a loro sul lettone e fu reso partecipe di tutto. Avere Jin a bordo era la parte due del piano A. Dopo aver ascoltato le riflessioni dei ragazzi Jin risultò essere della stessa opinione. C’erano probabilmente ancora dei dettagli che non sapevano, ma qualcosa tra Jimin e Yoongi doveva per forza essere successo. Sebbene nessuno avesse mai esplicitamente pensato che fra i due potesse esserci qualcosa di più, tutti avevano comunque notato il legame che avevano. L’idea che però potessero provare dei sentimenti più profondi l’uno per l’altro non era mai stata considerata. Ognuno dei ragazzi aveva con l’altro un rapporto particolare e non era strano per nessuno che alcuni trascorressero tanto tempo insieme. L’unico interesse chiaro come il sole era quello di Jungkook per Jimin. Jin lo aveva notato quasi fin da subito e più aveva conosciuto il ragazzo più piccolo, più se ne era convinto. Adesso, parlando con gli altri due, non sapeva bene perché ma questa cosa gli tornò in mente:

– Jiminie ha dato buca a Yoongiah e poi il giorno dopo ha passato tutta la mattinata con Jungkookie, vero? Non potrebbe anche questo averlo infastidito? Insomma, Jiminie sarebbe benissimo potuto andare da lui per recuperare la sera precedente e invece non lo ha fatto, ha accettato l’invito di Kookie.

– Quale invito? – dissero quasi in coro Namjoon e Hoseok.

– Seguitemi. Diamo per scontato che Jiminie e Yoongiah non abbiano litigato la sera in cui Jiminie gli ha dato buca, giusto? Non si sono visti, stando a quanto ha visto Hoseokie non si sono mandati messaggi infuocati e novanta per cento non si sono nemmeno sentiti per telefono, soprattutto non quella stessa sera. Yoongiah il giorno dopo a tavola sembrava avere solo le informazioni fornitegli da Jiminie nel suo ultimo messaggio. Insomma, non sembrava davvero che ci avesse parlato o che la cosa avesse avuto ulteriori sviluppi. Dunque, – Jin guardò il suo ragazzo con aria di sfida, come a dire “guarda chi è la mente adesso” – probabilmente la scelta di Jiminie di andare con Kookie è stata fatta a prescindere dalla situazione con Yoongiah. Ma lui stava male, dunque non credo che avrebbe rinunciato al suo posto in auto con noi onestamente, non di sua iniziativa almeno. Cosa può averlo spinto a ciò, se non è stato un litigio con Yoongi? – alzò il dito indice – Jungkookie lo ha invitato ad uscire. È andata così, sono convinto – concluse il suo discorso con un sorriso soddisfatto e strizzò un occhio ai due ragazzi.

– Beh… – Hoseok fu il primo a parlare – Certo non sarebbe poi così strano. Taehyungie mi ha detto che adesso lo invita tutti i giorni a fare qualcosa e Jiminie accetta. Ma insomma l’iniziativa parte da Kookie. Anche ieri erano a pranzo insieme ad esempio.

– Quindi adesso che Yoongiah non c’è Jiminie sta passando tutti i giorni con Kookie? Ma ascolta il mixtape la notte? – la voce di Jin si era fatta leggermente più accaldata e Namjoon accorgendosene inclinò la testa da un lato.

– Jin, che cosa vuoi dire?

– Nulla, è solo che… insomma, Jiminie avrà capito qualcosa immagino, no? Non starà passando giornate intere con Kookie senza avere la ben che minima idea del perché quel povero ragazzo lo stia invitando fuori con lui? Non lo so, non… – sospirò e disse a voce più bassa – Non mi va che Kookie ci rimanga scottato.

– Ma perché, credi ci sia il rischio?

– Non lo so Joonie, è solo una sensazione che ho.

– Ormai viviamo di quelle – disse Hoseok portando gli occhi al soffitto – Quindi Jin-hyung tu credi che Kookie si sia fatto avanti in modo più esplicito con Jiminie?

– Beh, di certo è visibile da lontano mille miglia che Kookie sia preso da Jiminie, esattamente fino a che punto si sia spinto però non lo so davvero. Mi sarebbe sempre piaciuto parlargli ogni tanto in proposito ma… Temo di aver pensato un po’ troppe volte che la soluzione migliore fosse non parlare – Namjoon e Hoseok capirono fin troppo bene il significato di queste parole – Comunque, era organizzata bene come cosa. Lui e Jiminie sul tram così da poter stare insieme. Mi sembra una soluzione logica se si vuol cercare di passare del tempo con la persona di cui si è innamorati.

– Si ma Yoongi in che modo entra in ciò?

– Beh, non sono sicuro al cento per cento in effetti – disse Jin ridendo leggermente – Però… pensavo che magari potesse essersi infastidito?

– Ma Jin-hyung, anche Yoongi si fosse infastidito si torna al punto di partenza. È Jiminie che lo ha ignorato tutta la sera, non il contrario.

– Lo so, l’ho notato anche io, ma-

Namjoon interruppe Jin rispondendo ad Hoseok per lui:

– Ma Jiminie potrebbe averlo ignorato semplicemente perché ha preferito stare con Kookie. Yoongi ci è rimasto male, si è sentito escluso e si è offeso. E adesso che come conseguenza di ciò ha interrotto i suoi contatti con Jiminie, Jiminie ci sta male perché si è pentito di come lo ha trattato! Ma certo! Così potrebbe avere senso!

– Esattamente Namjoonie. Le cose potrebbero proprio stare così.

Hoseok era piuttosto stupito. In effetti non aveva ancora pensato in questa occasione precisa ad inserire Jungkook nell’equazione, ma ora che Jin lo aveva fatto gli sembrava tutto incredibilmente sensato. Però se davvero la reazione così drastica di Yoongi era dovuta all’avvicinamento di Jimin a Jungkook, se davvero avessero accettato questa come l’ipotesi più probabile, ciò poteva significare solo che Yoongi era…

– …geloso – mormorò – Dunque Jin-hyung, tu credi che Yoongiah sia… geloso di Kookie e Jiminie?

– Onestamente? Si. Non so che tipo di gelosia sia, ma una delle sue varietà, certamente. Sarebbe una cosa così strana?

No, a Hoseok non sembrava strano e non se ne sarebbe meravigliato se avesse saputo che così stavano effettivamente le cose. Gli sarebbe solo dispiaciuto non essere riuscito a capirlo prima.

****

Hoseok uscì dal palazzo del 503 leggermente più leggero. Sapeva che averne parlato con tutti quanti rappresentava forse solo un primo passo, ma sicuramente il più importante. Era sorpreso dal modo in cui ogni ragazzo con cui avesse parlato fosse stato in grado di dare il suo personale contributo condividendo impressioni e aggiungendo dettagli non colti da altri. La situazione che stavano vivendo poteva essere la stessa, ma occorrevano gli occhi di tutti per coglierla nella sua completezza e Hoseok si chiese perché non lo avessero capito prima. Comunque, meglio tardi che mai. Prese il telefono per telefonare a Taehyung e informarlo su ciò di cui aveva discusso con Jin e Namjoon e le conclusioni a cui erano arrivati. Anche la parte tre del piano A era stata portata a termine: far ideare a Jin e Namjoon un vero piano. Hoseok avrebbe informato Taehyung anche di questo, pur sapendo che una parte probabilmente non gli sarebbe piaciuta. Se però l’ipotesi di Jin-hyung era corretta, come ormai tutti credevano fosse, era indispensabile che le operazioni venissero portate avanti nel modo in cui avevano deciso. Spiegò tutto per bene all’altro e capì dal tono della sua risposta che sebbene stesse accettando a malincuore ciò che avrebbe dovuto fare non si sarebbe tirato indietro.

– Voglio davvero che tutto si risolva per il meglio. Sono entrambi due testoni. Yoongi-hyung poi lasciamo stare… non lo pieghi nemmeno a pagarlo oro.

– E Jiminie non fa passi avanti perché ha sempre troppa paura – rispose Hoseok. Pur non vedendosi l’un l’altro, sorrisero nello stesso momento. Era inutile che si insultassero i migliori amici a vicenda, li avrebbero difesi fino alla morte ma sapevano che avevano entrambi le loro colpe.

– Hyung ascolta… – Taehyung raccolse coraggio per formulare la domanda. Temeva che parlando dell’eventualità essa si sarebbe potuta avverare, ma doveva anche sapere – Cosa facciamo se Yoongi-hyung decidesse di rimanere a Daegu? Aveva detto di non essere sicuro sul quanto sarebbe stato via…

– In quel caso si attiva il piano B. Taehyungie, hai la mia parola d’onore: se Yoongiah non si presenta qui fra quattro giorni entro la mezzanotte in punto io salgo sul primo treno per Daegu e lo vado a prendere per i capelli.

Non fu necessario. Quella sera stessa Namjoon mandò un messaggio concitato a Hoseok avvisandolo del ritorno inaspettato di Yoongi. “Ero sul divano, ho visto la porta aprirsi e me lo sono ritrovato davanti, mi ha salutato e poi se ne è andato in camera sua come se niente fosse”, recitava una parte del messaggio. Velocemente, come in una catena di montaggio, una serie di altri messaggi tra Hoseok, Namjoon, Jin e Taehyung fece irruzione nell’etere e sancì l’accordo sul cambio di programma: l’operazione sarebbe stata anticipata e invece che la settimana successiva come programmato le si sarebbe dato il via quel venerdì stesso. 

 

 

 

Note dell’autrice: Hello, hello, bentornati ~ Ce l’ho fatta a postare! Il capitolo è nettamente breve in contrasto alla doppia razione della scorsa settimana, ma quella era una parte un po’ speciale. Qui abbiamo invece oltre che molte meno pagine anche molto meno flusso di coscienza e molti più fatti. Diciamo che è un capitolo essenzialmente di passaggio che occorreva, a livello di trama, per fare andare avanti l’azione. Ho inserito davvero tanto dialogo, cosa che di solito non faccio, ma volevo provare a spingermi un po’ fuori dalla mia comfort zone.

Nonostante il capitolo sia piuttosto lineare e usato prima di tutto per far scorrere la trama io credo che ci siano comunque altri motivi che lo rendono importante. Nello scriverlo ho sì pensato a come utilizzarlo per far progredire l’intreccio, ma dall’altro lato ho voluto anche prenderlo come un’occasione per mostrare alcune cose che altrimenti forse non avrebbero trovato spazio. Innanzitutto, credo sia stato un capitolo importante per capire, direttamente dalle voci dei ragazzi, esattamente che cosa ognuno di loro stia recependo di tutta questa vicenda. Nei capitoli precedenti ci sono solo state allusioni al fatto che un po’ tutti avessero colto qualcosa, ma poi non c’era mai stato il modo di andare più nel dettaglio di ciò che ognuno pensa. Invece è importante perché la domanda ovviamente sorge spontanea: “ma tutti gli altri che pensano??”. In secondo luogo, ho preso questo capitolo come occasione per soffermarmi un po’ di più su interazioni tra personaggi che non abbiamo visto troppo in precedenza e dare un maggiore rilievo a altre relazioni oltre quelle principali. Mi piaceva l’idea di far vedere la discussione tra Hoseok e Taehyung, la cura del più grande nei confronti del più piccolo e la chiara fiducia di Taehyungie nei confronti di Hopi e poi passare invece al rapporto tra Joonie e Hoseok, così diverso, ma ugualmente intenso: più paritario, più conflittuale all’esterno, molto profondo nella realtà. Ho poi inserito quella piccola digressione sul rapporto di Namjoon con Yoongi e ne sono stata contenta (tra l’altro bravo il nostro Yoongi, così scorbutico ma così conteso, mentre il povero Hoseokie che è così solare e adorabile dovrebbe iniziare a portarsi dietro qualcosa contro l’invidia ahah). Ci tenevo a mostrare per una volta Namjoon per conto proprio e approfondire un po’ di più il suo personaggio, perché poverino per il momento è sempre stato descritto come un “pacchetto unico” insieme a Jin quando sono comunque due persone diverse. Si amano sì, stanno insieme ok, ma dovrebbero avere anche una loro personale identità. Purtroppo per motivi di trama non posso approfondire tutti i personaggi allo stesso modo, ma si fa quel che si può.

Nel prossimo capitolo scopriremo meglio che cosa hanno pensato di fare i ragazzi per sbloccare questa situazione, e soprattutto se i lor sforzi avranno un risultato positivo o meno. Yoongi intanto come potete vedere è tornato. Non ci sono state tragedie durante il viaggio in treno, né ha cambiato idea all’ultimo. È a Seul, è al 503, è finalmente di nuovo alla portata di Jimin. vedremo adesso come si evolverà il tutto. Voi attendete pazienti per favore ~

Ci si vede la prossima settimana, sempre se sopravvivo alle varie performance e apparizioni che avranno luogo in questa di settimana, prevedo un overflowing di contenuti e soprattutto HQ pics ed ovviamente non è detto che il mio cuore ce la faccia :)

Baci, Elle

 

   
 
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