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Autore: Mayfa_P    16/11/2017    1 recensioni
Primo libro della trilogia "I Dominatori di Elda".
Per secoli Elda venne tenuta sotto controllo dai 4 dominatori che mantenevano l'ordine al fianco del Capostirpe, al termine della Grande Guerra però scomparvero diventando leggenda, una leggenda trascritta da un antico stregone il quale narrava il ritorno di queste forze ritenuto minaccia o fonte di grande potere per colui che fosse riuscito a conquistare la loro fiducia.
Mornon, uomo privo di sentimenti, privo di pietà e bramoso di potere tanto da mettere in pericolo la vita del suo stesso primogenito Erech, verrà a conoscenza di una verità che lo porterà all ricerca dei dominatori.
Sarà Nilde, una guerriera senza passato, che per scoprire la verità e per proteggere Elda dal tiranno, scenderà in prima linea pronta a combattere per il popolo, troverà però un'ostacolo ad attenderla, un'ostacolo che non si sarebbe mai immaginata.
Un uomo spietato pronto a tutto per il potere.
Un figlio sottomesso.
Una Guerriera, pronta a tutto per difendere la pace di Elda.
Una Guerra contro le tenebre e un amore proibito.
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
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17 Saovine

Volavano ormai da un giorno e ne mancavano altri sei circa, tre per superare quella landa desolata e altri tre per raggiungere Elanor, città dove risiedeva il tiranno, i due guerrieri non sentivano più le natiche, le viverne non erano assolutamente comode come i draghi poté constatare Nilde.
I draghi.
La ragazza era amareggiata, al punto che non oppose alcun tipo di resistenza quando il principe la legò e la issò in groppa alla viverna, non comprendeva come Imlach non avesse risposto al suo richiamo e l'unica cosa che le veniva in mente era che le fosse successo qualcosa di grave e questo le spezzava il cuore.
Nor dal canto suo non la aiutava a sentirsi meglio, in groppa all'altra viverna continuava a lanciarle occhiate di fuoco che lei non riusciva a sopportare.
Per la prima volta in vita sua si sentiva sola e disarmata. Non aveva idea di come uscire da quella situazione e per un attimo pensò davvero di abbandonarsi completamente al suo destino e compiere il volere del Tiranno.
In lontananza il sole aveva iniziato la sua ascesa tingendo il cielo di sfumature rossastre e le viverne presero a scendere rapidamente facendoli trovare in un attimo nuovamente a terra.
Erano esattamente al centro del deserto Forochel, letteralmente Ghiaccio del Nord, un'enorme distesa ghiacciata che si estendeva a perdita d'occhio. Solo Neve, ghiaccio e vento gelido.
Nilde venne scaraventata a terra da Erech che la seguì scendendo dall'animale in modo più aggraziato e delicato.
Grugnì lievemente quando il suo viso entrò prepotentemente a contatto con la neve ghiacciata guadagnandosi un calcio nelle costole dal principe che la lasciò per un attimo senza fiato.
"A tuo padre serve viva!"
Fu il ragazzo moro a infrangere il silenzio che portavano avanti ormai dal momento della cattura, mentre aiutava Nor a scendere dalla viverna.
"Non la sto mica uccidendo."
Sputò acido il principe dopo aver assestato un ultimo e prepotente calcio alla ragazza, dopodiché girò i tacchi e iniziò a preparare il necessario per la notte.
Nilde si mise a sedere con estrema difficoltà, le doleva ogni parte del corpo, un po' per il lungo viaggio a dorso di quel animale particolarmente scomodo e un po' per le botte appena ricevuto.
Si ritrovò così a fissare il ghiaccio su cui era seduta senza pensare a nulla quando la voce del principe le graffiò i timpani intonando parole che le fecero ribollire il sangue.
"Stando a ciò che ho saputo di te, dovresti essere una ragazza pericolosissima, a quest'ora dovrei essere già morto, invece - si avvicinò alla ragazza e si mise alla sua altezza incatenando il suo sguardo.- sei solo una stupida ragazzina convinta di essere un'eroina, ma non sei neanche in grado di sfoderare queste lame che ti porti appresso."
L'intenzione di Erech era quella di infastidirla, voleva vedere cos'era davvero in grado di fare e divertirsi un po. Al momento della cattura la ragazza non aveva opposto resistenza anzi, si era fatta prendere e ad Erech non gli era neanche sfuggito lo sguardo assente, completamente perso nel vuoto. Non c'era stata nessuna lotta, tutto fin troppo semplice e questo aveva annoiato il principe.
Nilde rimase a fissare l'uomo, l'odio che provava in quel momento iniziava ad essere sempre più vivo, iniziarono a pruderle le mani e lentamene la rabbia la rendeva ceca.
Senza neanche pensarci sputò in un occhio a Erech che, colto alla sprovvista rimase allibito ma, dopo essersi ripulito, diede un pugno in pieno viso alla giovane facendola cadere all'indietro. La rabbia impediva a Nilde di provare dolore e con una spinta riuscì a rimettersi seduta.
Erech caricò un altro gancio che venne intercettato e bloccato dal suo soldato.
"La vuoi smettere? "
La rabbia che provava per quella ragazza era qualcosa di profondo e ancorato al suo cuore, tanto che se il suo amico non lo avesse fermato avrebbe potuto ucciderla.
Hathol gli aveva sempre detto che attribuiva la lontananza di suo padre a quella ragazza, diceva che era talmente preso da trovare lei che trascurava suo figlio, portando Erech ad odiarla a morte.
Lui invece non l'aveva mai vista così, aveva sempre pensato ci fosse un'altra ragione sotto che neanche lui comprendeva.
Si alzò senza proferire parola e terminò di sistemare il suo giaciglio.
Hathol controllò che Nilde non fosse tanto ammaccata dopodiché si diresse a prendere i viveri.
Cenarono in completo silenzio, mentre ognuno era perso nei suoi pensieri, lo zigomo di Nilde iniziò a farsi sentire e la ragazza si concentrò su quello, tentando di masticare senza procurarsi troppo dolore.
Terminata la cena il principe e il suo soldato si sistemarono nei rispettivi giacigli, Nilde notò che era stato preparato un giaciglio anche per Nor, ma per lei nulla.
Un senso di frustrazione la invase come un fiume in piena, la ragazza si gettò all'indietro sconfortata battendo una forte schienata sulla neve ghiacciata che le provocò una leggera fitta che si propagò per tutto il corpo facendole perdere il respiro.
Rimase supina a guardare il cielo, quella notte particolarmente limpido e lentamente contro ogni sua aspettativa cadde in un sonno profondo e privo di sogni.
Al contrario, Erech dal suo giaciglio non riusciva proprio a chiudere occhio. Sentiva i respiri pesanti e regolari dei suoi compagni di viaggio, segno che stavano dormendo, mentre lui si ritrovò ad osservare la ragazza.
La luna rischiarava i suoi lineamenti rendendola una bambola di porcellana, si soffermò a guardare lo zigomo che ormai si era gonfiato e aveva preso colore e per un attimo si pentì di ciò che aveva fatto, adesso che la vedeva li dormire beatamente, le pareva una ragazza come tante altre, una bellissima ragazza alla quale le era stata strappata la famiglia e che doveva sopravvivere in un mondo fatto di avvoltoi come lui e suo padre.
In tutti quegli anni non aveva fatto altro che immaginarsela, ma adesso che era li davanti a lui rimase interdetto.
La odiava profondamente senza concepirne il motivo ma allo stesso tempo ne era ammagliato.
Mentre era perso nel labirinto intersecato della sua mente, notò dei piccoli fremiti che scuotevano il corpo esile della ragazza, stava morendo di freddo, si chiese per l'ennesima volta perché avesse deciso di non prepararle il suo giaciglio mentre si alzava frettolosamente, prese una pesante coperta dalla bisacca e la adagiò sulla ragazza che subito smise di tremare.
Rimase qualche istante a contemplarla da vicino, dei corti ciuffi di capelli rossi le coprivano la fronte creando contrasto con la pelle ancora più pallida sotto la luce della luna.
Un movimento brusco alle sue spalle però lo fece trasalire, si voltò di scatto e scorse la sagoma del suo amico seduto che lo fissava.
"Cosa stai facendo Erech? È notte fonda, devi dormire."
Il principe non rispose, si limitò a tornare al suo posto.
Hathol rimase a fissare il suo amico tornare a dormire, iniziava a capire cosa annidasse la testa di Erech e qualcosa gli faceva credere che Nilde centrasse qualcosa.

 
   
 
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