ISCRIZIONE
AL TORNEO
Ash si chiese cosa avesse fatto di male per meritarsi tutto
questo.
Non che avesse qualcosa contro di loro, anzi! Ammirava il
loro lavoro e il loro supporto, ma non era proprio il suo sogno assistere ad un
concerto dove le protagoniste erano
le Joy che cantavano e suonavano attorno al pianoforte ogni tipo di canzone, e
ogni tipo di genere musicale, a tema sull'amore!
Il moro si guardò attorno ma, a quanto pare, era l'unico
a pensarla così!
Lui e i ragazzi erano in un tavolo molto distante da
quello della famiglia di Harrison ma molto vicino al palcoscenico: Brock, neanche a parlarne, era in completa adorazione e a malapena
aveva toccato cibo; Spighetto mangiava di gusto il
suo pasto, raccomandandosi di andare a congratularsi con il cuoco a fine
serata, e Misty e Iris, tra una chiacchiera e
l'altra, ascoltavano rapite le voci perfettamente sincronizzate delle
infermiere.
Qualcuno.
Mi. Uccida.
Amore? Nah, se non era un pokemon o non si mangiava, non erano affari suoi; no,
assolutamente, l'amore era qualcosa di cui non si era mai interessato e
sinceramente viveva molto meglio così! Troppo complicato, troppo...troppo
tutto! Lui sapeva solo che aveva molti amici e ad ognuno di loro voleva molto
bene, ma nulla di più o di meno.
Affondò i suoi pensieri nella bistecca davanti a lui,
piangendo quasi dalla gioia per quanto la trovasse buona. Osservò il suo piatto,
ritenuto l'unica cosa interessante in quel momento e, all'improvviso, un'idea
malsana lo attraversò.
Tanto vale divertirsi un po'.
Sollevò appena il suo piatto, lo inclinò verso quello
della sua vicina di tavolo, riversando in esso parte del suo contenuto, e
attese. Non passarono che un paio di minuti quando Misty
lanciò un urlo che spezzò la melodia della sala.
-S-scusatemi.- mormorò la rossa, mortificata, sedendosi di nuovo
sulla poltroncina; una volta che la musica ripartì, la ragazza afferrò
l'orecchio di Ash con forza, tirandolo verso di lei.
-Ma ti sei impazzito?!- sibilò la ragazza avvicinandosi così che solo lui
potesse sentirla. -Come ti sei permesso di fare una cosa del genere?!-
-Mi stai facendo malissimo!- piagnucolò il ragazzo,
sentendo che il suo orecchio aveva i secondi contati. -Era per ridere, non
essere così acida!-
-Acida?!- si avvicinò ancora di più, furiosa.-Sai bene
che io odio i peperoni e le carote!! Io ti riempio di ceffoni!-
Lui la guardò, cercò qualcosa da ridire ma,
improvvisamente, non gli venne niente da ribattere e iniziò a sentire un lieve
tepore sulle gote.
-Tsk.-
-Ehi.- Misty lo guardò stranita. Non
era da lui interrompere così una discussione. -Ma stai male?- chiese lei
mentre con la forchetta gli restituiva parte della cena.
-Benissimo!- Ash tagliò il
discorso prendendo un'abbondante sorsata d'acqua e quando alzò nuovamente lo
sguardo verso i suoi amici,per poco non collassò.
Tutti i presenti, persino Brock,
lo stavano guardando con una strana espressione in volto. Sorrisi? Beh, facevano paura!
La capopalestra di Celestopoli non capì cosa fosse successo, si limitò a
sospirare impercettibilmente e riposare lo sguardo sullo show in corso. -Idiota.- mormorò.
***
Se si parlava di coraggio, Ash
ne aveva da vendere, sopratutto quando si trattava di affrontare una gara pokemon o salvare i suoi amici da qualunque pericolo...
allora perché si sentiva così codardo davanti a quella porta?
Cabina 502, poco distante dalla sua, porta in legno di
ciliegio decorato con finissimi intarsi dai colori caldi; l'allenatore aveva
praticamente imparato a memoria ogni dettaglio di quella superficie visti i
suoi dieci minuti buoni spesi fermo in quella posizione, la mano a mezz'aria
pronta per bussare.
Oh
insomma! si maledì in quel momento. Non fare il coniglio, Ash! Ora bussa e chiedi
a Misty di partecipare con te all'evento. Dopo ti
giri e torni in camera senza dire altro! Tuttavia dopo la bellissima figura
fatta durante la cena, una richiesta del genere poteva sembrare da malati.
Hai perso
la tua occasione Ashy. La cena sarebbe stata
un'occasione perfetta, ma sei troppo piccolo per arrivarci, vero?
-Piccolo sarai tu, brutto pallone gonfiato!-
-Ash, cosa stai dicendo?-
Vedendo la rossa davanti alla porta, l'aspirante maestro pokemon capì di aver fatto l'ennesima figuraccia e di aver
immaginato la voce di Gary. Cercò di darsi un contegno e riprese il controllo
di sé con un deciso colpo di tosse. -Mh, ciao Misty!-
-...ciao.- la ragazza, ancora
con la mano sulla maniglia, guardo l'amico perplessa. -Ti senti bene?-
-Benissimo! Stavo parlando tra me e me, ripensando a Brock che non riusciva ad uscire dalla sala senza aver
ottenuto almeno un bacio dalle Joy!-
Mamma
mia, Ash. Datti un contegno.
-Misty!- esclamò il suo nome come se fosse un ordine.
-Sì?- la rossa stava iniziando seriamente a stufarsi di
quella situazione. Ma era ubriaco? O
peggio, voleva prendersi gioco di lei in qualche maniera?
-Partecipa con me al torneo dei Mille Girasoli.-
Sì,
voleva prendersi gioco di lei.
-Divertente, vai a dormire Ash.-
esclamò la ragazza con freddezza con l'intento di richiudere la porta della sua
stanza; il moro glielo impedì e quando vide il suo sguardo determinato, si
sorprese.
-Parli sul serio?-
-Certo che sì! Ho l'aria di chi sta scherzando?-
-Ma...hai capito di cosa si tratta?-
-Uffa!- l'allenatore la guardò esasperato. -Perché mi
fate tutti questa domanda?! Ho capito e voglio partecipare! Ci stai o no?-
-Ehm, certo.- senza volere, le guance di Misty divennero porpora. Cavolo. -Solo, pensavo tu odiassi certe cose.-
-Si vede che non mi conosci, cara.- Ash
sfoggiò il suo miglior sorriso beffardo mettendosi le mani sui fianchi. La capopalestra lo guardò per alcuni istanti e poi scoppiò a ridere.
-Evidentemente no!-
-Sarà divertente! Sarà un'occasione per stare tutti
insieme!-
Vedendo quello sguardo limpido, quelle iridi ambrate così
brillanti all'idea di gareggiare e divertirsi, le fecero perdere senza dubbio
un battito. Gli sorrise annuendo.
-Sì. Ora, sarà meglio andare a dormire. A domani Ash.- e Misty richiuse la porta.
Si appoggiò contro il legno dell'entrata con la schiena e dopo svariati istanti
si lasciò scivolare a terra; portandosi una mano sul petto, sentì il cuore
batterle come una furia.
No! si urlò.
Non farlo. Non sperarci! Ricorda di chi
stiamo parlando. Ash! Senza dubbio non si rendeva
conto di quello che le aveva chiesto, per lui non esistevano cose come gli
appuntamenti o le attività di coppia.
Sarebbe stato troppo bello pensare di avere una qualche
speranza ma anche troppo doloroso e lei aveva già passato mesi a rincorrere un
sogno impossibile; si diede qualche buffetto sulle guance e si alzò da terra
con l'intenzione di andare il più presto possibile a letto.
-Allora Pikachu, come sono
andato?-Ash, nella sua stanza, si stava lavando i
denti quando pose la domanda al suo fedele pokemon.
Il roditore lo guardò un secondo, ci pensò su altri dieci, e poi con le zampine
mostrò il numero quattro.
L'allenatore sputò indignato il dentifricio e lo guardò.
-Come quattro?! Mi pareva di essere stato molto naturale!- ma vedendolo fare
cenno di no col capo, il ragazzo
sbuffò. Ok, doveva veramente cercare di non fare cavolate. Erano in vacanza, su
una crociera, e domani sarebbe partito il torneo: era l'occasione perfetta per
divertirsi e svagarsi, quindi perché rovinare tutto sembrando strano?
Ash si sciacquò il volto con l'acqua gelida e, infine, prese
un profondo respiro.
Domani sarebbe andata meglio, ne era sicuro.
Guardò il suo riflesso nello specchio, pensando a quanto
fosse effettivamente diverso da quando avevano iniziato il suo viaggio: ara più
alto, le spalle ampie, la vita stretta e il viso più affilato ma senza aver
perso la sua caratteristica dolcezza, ingenuità e determinazione dello sguardo;
si passò una mano tra i capelli giusto per avere la conferma che il ragazzo
riflesso fosse veramente lui.
Non si era reso mai reso davvero conto di quanto fosse
cambiato da allora, non si sentiva diverso...le sue passioni, i suoi interessi,
tutto era rimasto immutato.
Era una
cosa buona, vero?
Vedendo lo sguardo preoccupato di Pikachu,
Ash si destò da quei pensieri. -Non preoccuparti.
Andiamo a dormire ora.-
***
Il giorno
dopo.
La colazione a buffet fu servita alle otto in punto nella
sala grande della M/N Anna con un menù vastissimo, passando dal salato al
dolce. I fratelli Harrison e il signorino Ketchum
avevano dato fondo ai loro stomaci per avere più energia possibile per affrontare
la giornata. Iris, Spighetto, Misty,
Brock e le due coppie di adulti sedevano al tavolo a
fianco con la loro sobria porzione.
-Ah, i giovani.- mormorò Flint annuendo orgoglioso alla
vista dei ragazzi famelici. -Sono così attivi al primo mattino!-
-Non è proprio una cosa positiva.- rispose Iris guardando
il tavolo colpevole con estremo
fastidio.
-Ah, la cucina: sa rendere vile anche il più nobile dei
gentiluomini! Sapete, mi ricorda una leggenda culinaria affascinante...-
-Dacci un taglio Spighetto e
mangia!-
Il ragazzo dai capelli verdi alzò il naso all'insù,
oltraggiato. -Non capite nulla.-
-No, no! Continua, mi interessa molto!- esclamò Brock guardando il ragazzo con un sorriso trepidante. Spighetto
non poteva credere che a qualcuno potesse importare un discorso culinario,
quindi iniziò una vera e propria conversazione animata.
-I maschi...- iniziò Iris sospirando.
-...sono proprio semplici.- concluse Misty
annuendo vistosamente. Si guardarono un secondo dopo e scoppiarono a ridere.
Qualcuno battè la spalla di Ash mentre quest'ultimo aveva ancora la bocca piena di
cibo; si destò, cercando colui o colei che lo aveva interrotto. -Shi?-
Gary trattenne a stento una risata, sembrava un criceto
che faceva scorta di cibo nelle guance, e si limitò a guardarlo con accondiscendenza.
-Ma buongiorno Ashy. Mi raccomando,
mangia tanto e cresci forte e sano!-
Il moro alzò gli occhi al cielo. Non si poteva avere pace nemmeno a colazione ora? Ingoiò l'ultimo
boccone e sospirò: interrompere la colazione lo rendeva di cattivo umore. -Ciao
Gary.-
-Ti presento Samantha, lei gareggerà con me al torneo.- e
il rosso indicò la bionda platinata di fianco a lui che gli sorrideva smagliante.
-Piacere!-
-Piacere mio.- la salutò educato, pensando, con un po'
d'invidia, a quanto fosse stato facile per Gary trovare una ragazza così carina
per fare coppia con lui.
Ma anche
lui non poteva lamentarsi di certo!
Aspetta,
cosa?
-Ohi, ci sei Ashy?-
-Eh? Sì certo.-
-Allora mi raccomando. Tra dieci minuti apriranno le
iscrizioni! Non vorrai di certo perderla.- il rosso gli sorrise con sfida.
-Mai.-
***
Nonostante la nave contenesse un numero spropositato di
viaggiatori, si presentarono alla competizione una quarantina di persone: l'ala
adibita era quella utilizzata per gli spettacoli, così da permettere ai
partecipanti di ascoltare il presentatore sul palco. Oltre alle coppie di Gary
e Ash, avevano deciso di partecipare anche Iris e Spighetto in coppia, con la promessa di dividersi a metà il
premio in parti uguali, i coniugi Harrison, la coppia di Alola
e anche Brock, che raggiante era riuscito a
persuadere, non si sapeva come, una infermiera Joy.
-Ai ragazzi non dispiacerà che noi siamo qui a divertirci
senza di loro?- chiese Klaudia, tenendo la mano del
marito, rivolgendosi a Lola la quale scosse il capo con un sorriso.
-Figurati, si sono fatti un programma fittissimo! Con le
molte attività che ci sono qui, si divertiranno un mondo!-
Ash era seduto alla fila di fronte la loro e batteva
ritmicamente il dito della mano destra sul bracciolo della poltrona. Era
impaziente, voleva iniziare subito la competizione e far vedere di cosa fosse
capace! Pikachu, acciambellato sul suo ventre,
guardava il padrone con curiosità.
-Ehi. Mi metti l'agitazione!- sospirò Misty
di fianco a lui, incrociando le braccia al petto. Ma perchè
lo faceva? Ah sì, perché era il suo più caro amico e glielo aveva chiesto.
Sospirò. Era una
stupida.
-Hai ragione.- ridacchiò Ash a
mo di scusa, grattandosi la nuca con imbarazzo.
Finalmente le luci della sala si spensero tranne per il faro
centrale del palcoscenico che colpì in pieno un uomo alto, distinto, vestito di
tutto punto, dai capelli castani curati e con un bel paio di baffi a manubrio
-Buonasera signore e signori! Io sono Mr. Papillon e sarò
il vostro cicerone in questo evento!-
-Cice..che?-
-Ash, zitto!-
-E' un piacere vedere così tanti volti nuovi! Molti di
voi sono veterani di questo torneo ma spiegherò brevemente le regole ai nuovi arrivati.-
il signore portò davanti agli occhi affilati, coperti da un sottile paio di
occhiali, un foglio di carta con su scritte poche righe. -Dunque, il torneo Mille Girasoli è un torneo che mette
alla prova le coppie con attività ricreative che hanno come scopo quello di
rendere ancora più solido il loro rapporto!- a quelle parole, Ash arrossì impercettibilmente sulle guance ma cercò di non
far trapelare nulla. -Le prove scelte di quest'anno sono le seguenti:
scrittura, cucina, competizione sportiva e la famosissima caccia al tesoro! E
mi raccomando, ricordate sempre il nostro motto, nonché lo spirito stesso del
gioco: tutto in due, due per tutto!-
Si elevarono degli applausi dall'intera platea.
-Che cosa melensa.- mormorò il moro sospirando. Ma
avrebbe vinto, a qualsiasi costo.
-Bene.- riprese Mr. Papillon dopo aver fatto un elegante
inchino di ringraziamento. -Quelli che vi stanno portando ora sono dei
questionari: sono assolutamente anonimi e vi verranno dati sia ora che a fine
evento per fare una statistica sul cambiamento delle risposte.-
A tutti venne consegnato una penna e un foglio con
domande semplici e molto banali. Ash lo lesse al volo
e quasi non soffocò: erano tutte domande sulla vita di coppia ! Ma cosa ne
poteva sapere lui di queste cose?!
In poco più di dieci minuti tutti avevano risposto alle
domande. -Hai fatto Ash?- chiese Misty
guardando il ragazzo di fianco a lei. Il moro la guardò stupito: come aveva fatto a rispondere a quelle
domande con quella tranquillità?
-Sì, mi manca un'ultima cosa.-
La rossa non riuscì a trattenere la sua curiosità e,
senza farsi vedere, con la coda dell'occhio puntò il foglio su cui il ragazzo
stava scrivendo...ma se ne pentì subito dopo.
-Bene, consegnate alla ragazza i fogli. Che i giochi
abbiano inizio!-
-Non vedo l'ora di gareggiare!- la voce di Samantha,
attaccata al braccio di Gary, si udì chiaramente a pochi posti di distanza da quelli
degli altri.
-Oh, sì. Saremo imbattibili noi due insieme.- e il rosso
si volse verso i suoi avversari, sorridendo.
Lo
vedremo! pensò Ash rabbioso e pieno di
determinazione.
-A me non importa, gareggiare con uno splendore come te è
già il premio più bello!- l'infermiera Joy guardò Brock
con un sorriso gentile eppure terrorizzato. Tutti provarono una forte
solidarietà per quella ragazza.
-Iris.-
-Spighetto.-
-Mettiamocela tutta!-
-Certo, partner!- e i due amici si diedero un sonoro
cinque, entusiasti.
-Forza Misty.- chiamò Ash, alzandosi in piedi. -Andiamo a prepararci!-
-Certo.- la ragazza cercò di sorridere come meglio
riuscì, fallendo; dalla sua mente non riusciva a levarsi quelle poche parole
che aveva letto e che, era sicura, le sarebbero rimaste impresse nella mente
per tutta la vita.
Domanda 9) Qual è
la cosa che amate più del vostro partner?
Risposta: i suoi pokemon!
Aveva già perso.
Angolo
autore
Yeee! Ecco il secondo capitolo! Devo dire che non vedevo
l'ora di farlo, sono davvero felice! Da qui si entra nel vivo della vicenda e
devo dire che non vedo l'ora di mettere alla prova i miei bambini. :D
Grazie a
chi ha recensito la mia storia e chi è anche passato a leggere!
Un bacio
e al prossimo capitolo! <3
Trisha_Elric