Videogiochi > Undertale
Ricorda la storia  |      
Autore: Nerospirito    17/11/2017    2 recensioni
In un locale dei bassifondi gestito dal crimine organizzato, in una città abitata da mostri e umani, Sans, Papyrus e Undyne suonano in una blues band per guadagnarsi da vivere e godono di ciò che quel mondo sulla linea di confine tra luce e può offrire loro, gozzovigliando e suonanod per puro gusto di avere quel pubblico, quando..
Lo scheletro viene preso in disparte da una ragazza che definisce la sua Groupie, ma che in realtà è legata a doppio filo a lui dal destino beffardo quanto crudele.
(NB: Sans ha l' aspetto di G!Sans, Frisk è simile per aspetto ad EchoFrisk)
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frisk, Sans
Note: AU, Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'City Of Mercy'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nelle cavitá nasali l'odore delle sigarette e dei sigari si insinuava sottile ed insistente, pungendomi e pungolandomi con il suo acre pizzicore tipico.
Clienti, mostri e umani che conversavano sghignazzando sotto i miei occhi, donne eleganti accompagnate da uomini d'affari con le mani lorde di sangue, giovani figli di papá accompagnati da oche che non sapevano nemmeno dove fossero finite, ma fino a che potevano avere tutto quello che volevano avrebbero seguito i loro pomposi fidanzati ovunque come zecche.

Beh, in questo tipo di locale c’è questo tipo di clientela, e quell’ aria losca rende tutto affascinante: le battute sporche, i soldi ancora piú sporchi sui tavoli dove si giocano partite di poker che decidono le vite dei giocatori, le nuvole di fumo che veleggiano pigre sopra la mia testa.

Ragazzi.. Osservare quel mondo da lí, da quel palchetto sgangherato, la mia sigaretta da due soldi tra i denti e l'asta di quel microfono a cui tengo piú della vita tra le dita.. Questo per me era essere vivo.
Sapevo che di lí a qualche momento sarei stato la Star.
Sapevo che appena la musica del contrabbasso di Papyrus avrebbe dato i primi accordi, accompagnato dalla batteria di Undyne, il loro mondo si sarebbe fermato per un istante ad ascoltare Noi.
Noi saremmo diventati il loro mondo, il sangue nelle loro vene, il respiro nei loro polmoni corrosi dal fumo, la loro ragione di essere..

Era sufficiente un istante, un istante in cui il ritmo del blues ti rende un dio per lo sporco mondo ai confini del legale per cui ci esibivamo, succhiandogli denaro e ridendoci sopra quando le porte del locale si chiudevano per l'ultima volta, a fine serata.

Quello era la mia vita, quello era il potere e la natura della nostra musica.

Presi un respiro, avvicinando il microfono al viso con un sogghigno malandrino e esaltato da quell’ attimo, da quel brivido stupendo.

Silenzio in sala, nessuno fiatava, nessuno muoveva un cazzo di muscolo quando iniziavamo a suonare, quasi fossero in attesa, pendenti dalle labbra che non ho..

E finalmente la musica attacca, e il mio piede destro inizia a seguire il ritmo della batteria, le dita ossute che schioccano seguendo quello del contrabbasso..
Io ero quella musica, quella canzone.
Quello era il mio mondo,

E diamine se mi piaceva cosí!

L'unica cosa che stonava in quella bettola da tre soldi piena fino all'orlo di gente poco raccomandabile era Lei.

L'unica che non aveva un vero motivo per trovarsi lì, l'unica che era veramente lì solo per la musica per il brivido del suono e del pericolo di essere un agnello tra lupi.. Chi? Credo possa definirsi la mia groupie, la verità era che nessuno sapeva chi fosse davvero quella ragazza.

Non Undyne, non Pap, e nessun altro di quelli che conoscevamo: sembrava uscita letteralmente dal nulla.

Frisk, mi confidò di chiamarsi, mentre nel retro del locale una notte ero troppo impegnato a sfilarle la maglietta per stare a preoccuparmene.. D'altronde, chi si preoccuperebbe di un nome quando si è impegnati a saggiare pelle calda e a godersi il respiro di una bella ragazza sul viso..?

Sì, anche se pelle non ne ho e niente del resto che a una ragazza umana potesse interessare, venne proprio lei a cercarmi là dietro, con una bottiglia di rum sgraffignata dallo scaffale del bar e un fiocco rosso al collo come un agnello la notte di pasqua, che sembrava un pugno in un'occhio a tutto il resto: capelli lunghi, un bel seno e uno sguardo pericoloso, che osservava nel dettaglio ciò che aveva davanti e sembrava sempre nascondere qualche intenzione malevola.

Aveva un coltello, in uno degli stivaletti, e anche questo faceva a pugni con gli abiti chiari e femminili che aveva addosso quando mi venne a cercare..

Abiti che finirono velocemente sparsi sul pavimento dopo pochi minuti di domande di cortesia, retoriche e completamente vuote.

Ci cascai come un pollo, finendo legato a doppio filo al più grande casino in cui avrei potuto ficcarmi.. Ci potevo arrivare prima? Una ragazza misteriosa, bella ma non affascinante, che in quel mondo dove il karma decideva tutto non sembrava avere un posto e pareva essere sempre a suo agio.

Tra i sospiri e lo strusciare della sua pelle, della sua carne, sul mio corpo fatto di dure e spigolose ossa, mentre fissava i miei occhi soprannaturali, vuoti e illuminati da una debole brace bianca, mi raccontò di conoscermi da tempo, anche se io non l'avevo mai vista, e delle innumerevoli volte che i nostri destini si incrociarono..
Mi raccontò che doveva essere così, che lei doveva morire per mano mia per espiare, per cancellare eventi di cui non sapevo nulla..

Pazza? Forse, sicuramente quando tutto finì mi mise il coltello tra le mani, ancora stretta alle mie ossa, calda come il fuoco dell'inferno, e piangeva nel porgermelo..
Piangeva con un gelido sorriso di tristezza sulle labbra..

E come se qualcosa si fosse spezzato dentro di me: un cuore che non possedevo, che tremò per emozioni mai provate, mi fece capire che pazza non era, solo rassegnata a non esistere se non per me.. Per la mano che avrebbe spezzato la sua vita ancora e ancora..

Rifiutai, ovviamente.. Non che non avessi mai spezzato una vita, ma detestavo farlo, e ancora di più detestavo farlo per motivi sciocchi come quel fatalismo.

Questo, sembrò davvero spezzarle il cuore, tanto da farla improvvisamente allontanare, e rivestirsi in silenzio, sotto il mio sguardo nero.. No, non le dissi altro, non ce n'era bisogno e non ne avevo motivo: avevo appena rotto un patto eterno siglato col sangue e le anime di innumerevoli “noi” finiti con una dolce tragedia..

E sapete una cosa? Guardandola andarsene dal locale a testa alta, senza nascondere le lacrime ne provando vergogna per quello che aveva scelto di fare, pensai che non si sarebbe arresa, che sarebbe tornata ancora e ancora, e allora io l'avrei risparmiata di volta in volta perchè adoravo rompere gli schemi, sfuggire alla maglia delle regole e infischiarmene di chi mi diceva di fare cosa.. L’ avrei fatta mia, e solo esclusivamente mia.

Pensai anche di aver spezzato una regola più che fondamentale di quel mondo, che avevo mosso un passo in una direzione pericolosa, come un ponte di corde sospeso su un inferno di coccodrilli affamati con le fauci al cielo che aspettavano solo me..

Risi, scolandomi ciò che restava del rum direttamente dalla bottiglia, ridendo sguaiatamente del destino, delle regole, di me stesso e della sua cocciutaggine, conscio che ormai eravamo soli, che nessun altro sarebbe venuto a scaldarmi quella notte o a chiedere se era ora di andarsene.

E non esisteva una sensazione migliore di quella al mondo.

Angolo autore: City of Mercy, una AU dal taglio crudo e disilluso, un mondo dove umani e mostri convivono di una fragile tolleranza, e collaborano quando si varca la linea della legge e si entra nella zona d’ ombra..
Spero vi sia piaciuta questa storia, che io stesso mi sono emozionato a scrivere, e spero che le note del blues e il fumo di quella bettola abbiano catturato la vostra immaginazione.. Perchè in fondo, il karma chiama proprio quando bene e male non si distinguono.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Undertale / Vai alla pagina dell'autore: Nerospirito