Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: PrincessMiyu    17/11/2017    5 recensioni
Un incontro dettato dalla totale casualità, lascerà in Kagome ed Inuyasha un segno indelebile.
Due ragazzi dal carattere diverso, ma accomunati dalla grande passione per i film d’autore, che li porterà a scoprire che in comune non hanno solamente l’amore per le opere cinematografiche.
Un amore cercato, bramato, a tratti non corrisposto e anche sofferto, sono gli elementi perfetti di una storia d’amore meravigliosa che può essere migliore di qualsiasi film.
È davvero possibile che una pioggia di petali di ciliegio, possa far capovolgere completamente i mondi di due persone?
Ecco a voi la long di “At the beginning with you”!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 16: At the beginning with you.
 
 
Pov Inuyasha
 
 
Mancano tre giorni a Natale e finalmente i miei genitori ritorneranno in Giappone per passare le vacanze qui. Non vedo l’ora di poterli riabbracciare, soprattutto quella piccola peste di mia nipote.
Questi giorni sono diventati molto intensi e carichi di lavoro. Il sito del signor Myoga ci sta occupando tantissimo e poi insieme ad altri lavori che teniamo in corso, abbiamo davvero pochissimo tempo libero. Anche Kagome sta lavorando molto, si è occupata di talmente tante cose in poco tempo che non so nemmeno io come abbia fatto, non credo che sarei riuscito a fare quello che ha fatto lei in così poche settimane. A parte qualche telefonata o messaggio prima di andare a letto, non ci stiamo vedendo spesso, anzi, ci limitiamo ad un caffè al volo durante la pausa pranzo. Purtroppo oggi non è uno di quei giorni, sono a mensa da solo che faccio un pasto veloce per poi ritornare a lavoro.
Mentre pranzo, accanto a me si siede il mio amico Jakotsu.
- Inu-chan, oggi qui? –
- Sì, ho una marea di cose da fare. Tu, piuttosto, hai finito con quella grafica? –
- Ma sempre di lavoro parli? Per una volta che siamo soli e farci due chiacchiere senza rompipalle tra i piedi, pensi alla grafica? –
- Hai ragione, amico. Solo che mi sembra che il tempo non basti mai. –
- No caro. Sei tu che lo sprechi inutilmente. –
- Ehi bada a come parli. –
- Vedi che sprechi tempo a dire cose inutili? Piuttosto, parlando di cose belle: vigilia di Natale. –
- Ah sì! La faremo a casa dei miei genitori. –
- Quella vecchia? Credevo che l’aveste venduta. -
- No no. Quando mio padre decise di trasferirsi a Berlino non ha avuto la forza di venderla o affittarla, ci tiene troppo. –
- Potevi andarci tu, invece di prenderti il tuo vecchio appartamento. Capisco l’indipendenza, ma questa è stupidità. –
- Me lo aveva anche proposto di andarci a vivere appena rientrato, ma con tutta onestà è troppo grande per viverci da solo. Se un giorno decidessi di trasferirmi credo che lo farei con qualcuno. –
- Non che mi entusiasmi l’idea, ma potresti farlo con Kikyo. Magari con questo passo il vostro rapporto si evolverà, anche se la vedo difficile. -
- Nah! Che vai a pensare? Non ho testa e tempo di pensare a cose del genere. –
- Davvero? Mi ricordo invece che eri tornato proprio per mettere su casa e famiglia. Hai per caso cambiato idea? –
- No, non dico che abbia cambiato idea, penso solo che non sia il momento. –
- E quand’è allora? –
- Sai che c’è? Hai ragione, dovrei proprio pensarci a questa eventualità, anzi inizio da subito. – sbotto all’improvviso alzandomi di scatto dalla sedia e dirigermi verso il mio ufficio.
- Inuyasha! Che ho detto ora? Mi dici che cavolo ti prende da un po’ di tempo? – urla in modo che io lo senta.
Jakotsu continua a chiamarmi, ma non rispondo. Che amico strano, prima mi istiga a lasciare Kikyo perché non è adatta a me, adesso vuole che pensi ad una possibile convivenza.
Che diavolo gli passa per la testa? E soprattutto… cosa diavolo passa per la testa a me?
Dovrei essere contento di questo e invece sono più incazzato che mai. Per di più, dalla serata con Myoga che ho iniziato a sospettare che il licenziamento di Kagome non sia stato solo per una “divergenza di opinioni”.
Ha ragione Jakotsu, sono tornato qui per creare un futuro con Kikyo e ora mi sto tirando indietro, anzi sto iniziando a dubitare di lei. Sono cambiate tante cose da quando sono qui e l’idea di una possibile convivenza non mi ha per nulla sfiorato il cervello.
Cos’è che mi blocca? Perché tutte le mie certezze sono crollate come un castello di carte?
Rimango seduto nel mio ufficio a fissare il vuoto, quando mi si focalizza davanti l’immagine di Kagome. Ormai non ci faccio più caso a questi miei momenti da centro igiene mentale, però un po’ questo mi fa riflettere.
È davvero lei a bloccarmi?
Il cellulare mi distoglie completamente dai miei pensieri.
- Pronto? –
- Fratello, stai battendo la fiacca? –
- Non batto la fiacca, non mi chiamo Sesshomaru. –
- Ritenta sarai più fortunato. Vedi che siamo appena atterrati. –
- Atterrati? Ma non dovevate arrivare domani? –
- Imbecille! Che giorno è oggi? –
- 22. –
- Lo vedi che sei imbecille? È 23. Ma dove hai la testa? –
23? Non posso crederci che ho perso completamente la cognizione del tempo.
- Scusami, fratello. Non so come abbia fatto. –
- Va be’! Ti ho chiamato per avvertiti di venire a casa appena esci da lavoro. –
- Certo. –
- Bene, allora a dopo! –
- A dopo e bentornati. –
Ricontrollo il telefono per avere conferma su quello che mi ha detto Sesshomaru, ed è proprio vero: oggi è 23.
Come diavolo ho fatto? Il lavoro e i mille pensieri mi stanno letteralmente uccidendo, appena questo periodo sarà finito avrò un minimo di pace e serenità.
E chissà, magari farò anche ordine nella mia testa.
 
Pov Kagome
 
- Questa no. Questa la spostiamo qui. Questa la mettiamo al centro. Ciao ciao a questa… Allora partiamo da qua. – spiego, facendo vedere ai ragazzi le immagini da mettere sul blog utilizzando un enorme schermo touch. Questo strumento è l’unico che riesco a sopportare tra tutti quelli che mi fanno usare, alla fine è divertente spostare le immagini su uno schermo con la mano.
- Allora ragazzi, dobbiamo decidere cosa mettere in evidenza. Ricordiamoci che si tratta di internet quindi abbiamo bisogno di traffico, perciò idee forti. –
- Capo, se facessimo una classifica su quali film vedere a Natale. –
- Sì, così mettiamo al primo posto il “Grinch”. No no, ci vuole qualcosa di più incisivo. Non è che dobbiamo pettinare le bambole. Dai su! – stuzzico facendo ridere tutti quanti.
La riunione continua in maniera abbastanza tranquilla ed escono tantissime idee per il blog. Tra quelle da scartare e quelle buone, la giornata di lavoro finisce.
Mentre metto la mia roba in borsa, una persona si avvicina a me.
- Capo, vedo che ti sei ripresa. –
- Era un semplice raffreddore, Hojo. –
- Allora un giorno qualcosa da bere possiamo pure prendercela, no? –
- Cosa non ti è chiaro nella frase “Non posso”. “Non” oppure “posso”? –
- Ma che ti costa? È solo un caffè. –
I caffè li prendo anche con Inuyasha e sicuramente non ho bisogno di andarci con te!
- Mi costa che non ho intenzione di unire vita privata e lavoro. Sei un ragazzo in gamba e dal punto di vista lavorativo sei forse uno dei migliori. Non fare l’insistente. –
- E va bene, capo! Buona serata. –
- Ciao! –
Sbuffo parecchio annoiata da questa cosa, continuo a non sopportare questo suo essere insistente e appiccicoso.
Sulla strada del ritorno sento il cellulare squillare.
- Pronto? –
- Ciao Kagome. Sono Rin!
- Rin ciao, ma siete tornati? –
- Sì siamo atterrati qualche ora fa. Adesso stiamo sistemando casa. Più tardi viene Inuyasha per la cena, vuoi venire pure tu?
- Mi piacerebbe tanto, ma sono molto stanca. Vado a casa mi tuffo sotto la doccia e letto. –
- Capisco! Dai allora ci vediamo alla festa della vigilia.
- Senz’altro. Buona serata e salutami tutti. –
- Non mancherò. Ciao Kagome!
Mi dispiace aver dovuto declinare l’invito, ma (a parte che è vero che sono distrutta) ancora non mi sento di rivedere Inuyasha, specialmente con i suoi. Avrei voluto tanto rivederli, ma mi sentirei come se fossi tornata in Germania, che anche se è stata un’esperienza meravigliosa che rifarei altre mille volte, so pure quali sarebbero le conseguenze e non voglio assolutamente riviverle.
Mi godrò la vigilia di Natale, sperando che Kikyo non prenda a noia la mia presenza, altrimenti qua si rischia che lo spettacolo lo diamo noi. Il dubbio sul fatto che c’entri lei sul mio licenziamento ancora non me lo sono tolto, e il fatto che abbia trovato un lavoro molto più bello e appagante non significa che la faccenda debba rimanere in sospeso.
È una questione di principio!
 
È la vigilia di Natale, sono molto eccitata per questa serata perché rivedrò i genitori di Inuyasha, Rin, Sesshomaru e la piccola Kotomi.
Miroku e Sango verranno a prendermi tra poco, anche loro stranamente sono molto entusiasti di questa serata e non mi hanno voluto accennare nulla, ma a quanto pare i genitori di Inuyasha gli hanno messo a disposizione un pianoforte.
Arrivati a casa dei genitori di Inuyasha rimango incantata dalla sua bellezza. Questo stile un po’ occidentale lo amo da impazzire, mi meraviglia che Inuyasha non sia venuto a vivere qua dopo il suo ritorno, anche se conoscendolo non si sarà voluto trasferire per la grandezza, ne sono quasi certa. Pigrone!
Suoniamo il campanello e ci apre la bellissima Izayoi.
- Oh carissimi ben arrivati. –
- Salve Izayoi, che bello rivederti. – si avvicina Miroku abbracciandola affettuosamente.
- Miroku, che gioia. Questa ragazza stupenda suppongo sia Sango. –
- Sì signora, sono Sango Hirai. È un piacere conoscerla e grazie per il suo invito. –
- Miroku è come un figlio per me e qui sei la benvenuta. E io sono Izayoi, dammi del tu. –
- D’accordo, Izayoi. –
- Kagome cara, sei bellissima come sempre. Sono felicissima che tu sia venuta. –
- Che bello rivederti Izayoi. Non potevo mancare, anzi ti chiedo scusa per non essere venuta ieri sera. –
- Non preoccuparti, Rin mi ha detto che eri esausta. –
Dopo esserci salutati, sento una piccola pulce che mi prende di soppiatto.
- Kagome! Che bello vederti. – mi urla felice. – Sei bellissima! -
- Mi-chan, sei tu ad essere bellissima. Farai strage di cuori. – dico abbracciandola e riempiendola di baci.
- Chi è che deve fare strage di cuori? – interviene con aria infastidita Sesshomaru accompagnato da Rin.
- Dai Sesshomaru non essere geloso. Se incominci a 6 anni, cosa farai quando avrà un fidanzato? – lo provoca Miroku.
- Non dirlo nemmeno per scherzo! –
- Zio Miroku! – lo saluta tutta contenta, saltandogli praticamente al collo.
- Ciao principessina! Ma quanto sei cresciuta. Diventi ogni giorno più bella. –
- Grazie! Zio Miroku, lei è Sango? – chiede indicando col dito la mia amica.
- Sì, Kotomi. Ho sentito molto parlare di te. Piacere di conoscerti. – sorride facendo fare lo stesso alla bambina.
Miroku si avvicina a Rin e Sesshomaru e li abbraccia calorosamente.
- Che bello rivedervi! Vi voglio presentare la mia Sango. Sango, loro sono Sesshomaru e Rin. –
- Finalmente ti conosco. Miroku ci ha parlato tantissimo di te. – si presenta in modo affettuoso Rin.
- Anch’io ho sentito molto parlare di voi. Conoscervi mi rende felicissima. – ricambia la mia amica molto emozionata.
- Allora visto che sei la sua fidanzata posso chiamarti zia? – interviene tutt’un tratto Kotomi.
- Ma certo piccolina. – risponde sorridente Sango.
- Quando Kagome si fidanzerà con zio Inuyasha, potrò chiamare anche lei zia. –
Tutti si guardando con aria divertita e confusa.
Mannaggia a Kotomi e alla sua lingua troppo lunga. L’adoro, ma non poteva scegliere momento peggiore per dire questa cosa.
- Chi vorresti chiamare zia? – spunta Kikyo all’improvviso con accanto Inuyasha.
Ho provato un brivido bruttissimo che è partito dalla punta dei piedi fino ai capelli. Vederli insieme non credevo mi facesse così male, ore di autocontrollo buttati nel water.
- Non a te brutta antipatica. – la offende facendole una linguaccia e si avvicina al padre.
Appunto! Il tempismo è sempre dalla mia parte. Ma vaffanculo!
- Kotomi, chiedi scusa. – rimprovera Rin con tono non molto duro.
- No! – esclama e se ne va con passo svelto.
- Scusala! – cerca di giustificare la figlia, ma non mi pare convinta.
- Figurati, sono solo parole di una bambina! –
- Che ha molto più sale in zucca di te. – bisbiglia Sesshomaru facendo sorridere di traverso la moglie.
Iniziamo bene la serata, vedo Inuyasha abbastanza a disagio e amareggiato.
- Ragazzi, dai non state lì impalati, venite nel salone. Tra un po’ iniziamo a mangiare. – cerca di calmare gli animi e cambiare discorso.
Ma perché deve essere così bello? Ed io posso ammirarlo solo da lontano. Più lo guardo e più mi rendo conto che è quasi scontato innamorarsi di lui ed io sono caduta nella sua dolce trappola con tutte le scarpe.
Ci spostiamo verso il salone e con Inuyasha non sono riuscita a scambiare ancora mezza parola. Appena provavamo ad aprire una conversazione c’era sempre qualcosa che ci interrompeva.
Speravo di usare questa sera per passare un po’ di tempo con lui, ma ahimè qualcuno da qualche parte lassù deve volermi molto male (o bene. Dipende dai punti di vista!).
 
Pov Inuyasha
 
Mia madre mi ha informato che sono arrivati Kagome, Sango e Miroku. Mi precipito verso l’ingresso quando vedo Kikyo che viene con me. Oggi non si allontana nemmeno per un secondo, spero di riuscire ad andare almeno in bagno senza che mi segua come un’ombra.
Li vediamo che stanno parlando tra loro insieme a Sesshomaru, Rin e Kotomi. Deve essere molto contenta nel rivedere Kagome, per tutto il tempo non ha fatto altro che chiedermi se sarebbe venuta oppure no. Mentre ci avviciniamo, sentiamo Kotomi dire una frase strana, o meglio ne sentiamo metà.
- … con zio Inuyasha, potrò chiamare anche lei zia. – dice sprizzante di felicità.
Chissà che avrà detto quella piccola peste, le facce sono tutte un po’ sorprese ma sorridenti.
- Chi vorresti chiamare zia? – se ne esce all’improvviso Kikyo.
Oddio spero che non inizi una discussione.
- Non a te brutta antipatica. – si arrabbia mettendosi vicino a mio fratello.
Meno male che speravo che non iniziasse una discussione.
- Kotomi, chiedi scusa. – rimprovera Rin, ma so perfettamente, e anche lei, che con quel tono non otterrà niente.
- No! – urla scappando in tutt’altra direzione.
Che testa dura ha quella bambina, ma da una parte è un bene che sia così, darà del filo da torcere a molte persone.
- Scusala! – si scusa Rin in modo quasi freddo, come se lo facesse per obbligo e non perché lo voglia fare davvero.
- Figurati, sono solo parole di una bambina. – risponde Kikyo con aria quasi di sufficienza.
Ma perché deve fare sempre così? Non può essere più morbida? Poi che non si lamentasse se gli altri non la considerano.
Vedo mio fratello che bisbiglia qualcosa facendo sorride Rin. Sospetto già cos’abbia detto, ma non voglio iniziare una discussione, è un giorno di festa e lo dobbiamo passare in allegria.
- Ragazzi, dai non state lì impalati, venite nel salone. Tra un po’ iniziamo a mangiare. – invito tutti a spostarsi così posso finalmente salutare i miei amici come si deve, specialmente Kagome che è da un po’ che non passiamo una serata insieme. È sempre bellissima, rimane semplice senza strafare con abiti pomposi o trucco esagerato. Guardo la mia ragazza e noto che è tutto l’esatto opposto, e non capisco perché si ostina a mettersi i mascheroni e uscirsene con abiti sgargianti quando non ne avrebbe bisogno. Che io ricordi, non credo che in cinque anni l’abbia vista senza trucco. Com’è possibile? Non lo so nemmeno io!
 
La serata è iniziata da un bel pezzo e con Kagome non sono riuscito a spiccicare mezza parola, sembra che stia diventando una missione impossibile dirle solo un “ciao”. Mi urta che non le ho fatto nemmeno un regalo, ma tra il tempo che manca e Kikyo che non si scollava, è stato praticamente impossibile prenderle qualcosa. Quest’anno è stata un’impresa, infatti mi sono veramente limitato a mia madre e Kotomi, per Kikyo invece non ci sbatto più la testa. Ogni volta che le regalavo qualcosa non andava mai bene, così ogni festività che si presenta se lo decide da sola. So che è una cosa triste, ma contenta lei!
Appena riesco a liberarmi da Kikyo provo a uscire per prendere una boccata d’aria. Si congela fuori, quindi sono sicuro che non mi cercherà qui, così posso stare un po’ per conto mio.
Arrivato sul balcone noto che non sono da solo, ma c’è Kagome intenta a guardare il cielo.
Mi avvicino silenziosamente per non distrarla.
- Sono bellissime, vero? – dico guardando verso l’alto. Con la coda dell’occhio noto che continua anche lei a guardare su.
- Già, si vedono benissimo da qua. –
- Non c’è molta illuminazione in questo lato della casa. Poi oggi è una splendida serata anche se si congela. – stacco gli occhi dal cielo e ammiro il suo profilo.
Accidenti! Ma la mia migliore amica non poteva essere una racchia? Non posso emozionarmi come un ragazzino ogni volta che la vedo.
- Finalmente riusciamo a parlare. – afferma interrompendo i miei pensieri.
- Infatti. Come va? –
- Va tutto bene. Il lavoro è meraviglioso e gestire un blog in questo modo è divertentissimo. A voi col sito? –
- Lo stiamo ultimando e sarà pronto per i primi di gennaio. –
- Wow! Siete velocissimi. –
- Mai quanto te. Hai sistemato il blog in pochissimo. –
- Ma no! C’ho messo poco perché non avevo altri impegni, voi avevate anche altri lavori da fare. –
- Ehi Higurashi, sei per caso in cerca di complimenti? –
- Per chi mi hai preso? – mi prende in giro, scoppiando dal ridere e io insieme a lei.
Com’è bello passare questi momenti con lei, mi sento bene… anche troppo.
All’improvviso veniamo interrotti da Rin che ci invita ad entrare perché c’è una sorpresa.
Entriamo e vediamo Miroku e Sango vicino al pianoforte.
- Ah ecco la sorpresa! – esclama entusiasta Kagome.
Proviamo ad avvicinarci di più, quando vedo in lontananza Kikyo.
Non riesco a fare a meno di sbuffare. Ormai le mie reazioni non riesco a controllarle e ho imparato a non farci più caso, ma rimane pur sempre un problema.
Chi è che sbuffa vedendo arrivare la propria fidanzata? Ovviamente io!
- Buonasera, dolce Kagome! – si avvicina ad un tratto Bankotsu con la sua solita aria da figo.
- Buonasera a te. – ricambia il saluto con il solito sorriso.
- Capo, la tua ragazza non ha fatto altro che chiederci dove fossi. Ti conviene raggiungerla. –
Bankotsu, non hai idea di quanto ti odi in questo momento.
- Sì, sarà meglio. – sospiro e guardo Kagome. – Allora ci vediamo dopo. –
- A dopo. –
Il mio sguardo si sposta subito su Bankotsu come una sorta di raccomandazione.
- Tranquillo, capo. – mi fa l’occhiolino.
Mi dirigo verso Kikyo e noto che vicino a lei stanno Rin e mio fratello.
Attendiamo che la sorpresa di Sango e Miroku abbia inizio.
Chissà che sarà!
 
- Buonasera a tutti. Innanzitutto, volevo ringraziare la famiglia No Taisho che, come la maggior parte di voi saprà, è come una seconda famiglia, poiché la mia l’ho persa a 16 anni. Mi avete accolto in casa vostra come un figlio e io non riuscirò mai a dimostrarvi quanto questo significhi per me. Poi volevo ringraziarvi per avermi dato la possibilità di suonare per voi questa sera. Il pezzo che andrò a suonare è uno nuovo, che io e la mia bellissima Sango abbiamo scritto. Vogliamo regalare questa canzone a due persone in particolare che si sono sempre cercate e continuano a farlo, ma per uno strano scherzo del destino più si cercano più si respingono. Questa canzone è più un incoraggiamento di non lasciarsi influenzare dalle apparenze e soprattutto di avere il coraggio di iniziare partendo da loro. Grazie! –
Dopo il discorso toccante di Miroku parte un applauso sentito e commosso, ma stranamente dalle sue parole rimango completamente spiazzato; ho avuto come l’impressione che stesse smettendo di guardami. Sarà stata un’impressione!
La musica parte e Sango incomincia a cantare.
 
At the beginning with you
 
Eravamo sconosciuti, che partivano per un viaggio
non avremmo mai sognato quello che sarebbe successo
adesso siamo qui, ed io mi ritrovo improvvisamente
all'inizio di tutto con te
 
nessuno mi aveva detto che ti stavo per trovare
quello che hai fatto al mio cuore era inaspettato
quando ho perso la speranza, e tu eri lì a ricordarmela
questo è l'inizio
 
e la vita è una strada è io voglio continuare a percorrerla
l'amore è un fiume, voglio continuare a navigarlo
la vita è una strada, ora e per sempre, un viaggio meraviglioso
sarò lì quando il mondo smetterà di girare
sarò lì quando la tempesta sarà finita
alla fine voglio restare all'inizio di tutto con te
 
eravamo sconosciuti, in un'avventura pazza
non avevamo mai sognato che i nostri sogni
sarebbero diventati realtà
adesso siamo qui, non siamo spaventati del futuro
all'inizio di tutto con te
 
e la vita è una strada è io voglio continuare a percorrerla
l'amore è un fiume, voglio continuare a navigarlo
la vita è una strada, ora e per sempre, un viaggio meraviglioso
sarò lì quando il mondo smetterà di girare
sarò lì quando la tempesta sarà finita
alla fine voglio restare all'inizio di tutto con te
 
sapevo che c'era qualcuno da qualche parte
solo come me nel buio
adesso so che il mio sogno continuerà a sopravvivere
ho aspettato così a lungo che
niente riuscirà a separarci
 
e la vita è una strada è io voglio continuare a percorrerla
l'amore è un fiume, voglio continuare a navigarlo
la vita è una strada, ora e per sempre, un viaggio meraviglioso
sarò lì quando il mondo smetterà di girare
sarò lì quando la tempesta sarà finita
alla fine voglio restare all'inizio di tutto con te.
 
Partono gli applausi meritatissimi da parte di tutti i presenti.
Sono completamente pietrificato. Le parole di Sango e Miroku mi sono entrate dentro l’anima come un fiume in piena, non ho smesso per un attimo di guardarli, era come se stessero parlando con me. Senza accorgermene mi volto per cercare lo sguardo di Kagome e appena la trovo vedo che è sconvolta quasi quanto me. E come se mi avesse letto nel pensiero si volta anche lei verso di me. Ci guardiamo come forse non abbiamo mai fatto da quando ci conosciamo e dopo qualche istante la vedo scappare. Cerco di raggiungerla, ma sento afferrarmi il braccio.
- Che fai sparisci di nuovo? – chiede Kikyo con sguardo sospetto.
- Volevo andare da Miroku. – mi invento una balla su due piedi.
- Ci andrai dopo. Ora stai con me. –
Chissà dov’è scappata Kagome e soprattutto perché.
 
Pov Kagome
 
Che cosa diavolo è successo là dentro? Cosa è saltato in mente a Sango con quella canzone?
È stata forse una delle canzone più belle che abbia mai sentito, ma perché Inuyasha mi ha guardato appena è finita? Non ce l’ho fatta a reggere il suo sguardo e sono scappata via.
Ripenso alle parole di Miroku e mi sono sembrate rivolte direttamente a me. Mi chiedo dove volevano arrivare. Il cuore non sta smettendo di galoppare e la voglia che ho di piangere è talmente grande da farmi male.
I miei pensieri vengono interrotti dall’arrivo di un messaggio.
 
Buon Natale, capo!
Spero che tu stia passando una piacevole serata. Sappi che ci spero ancora in quella tazza di caffè.
A presto
Hojo.
 
Che palle! Ma davvero è così insistente? Però, forse non è una cattiva idea. Potrei dimenticarmi di Inuyasha per un po’ e cambiare aria mi fare bene.
 
Buon Natale anche a te.
Non ti prometto nulla, ma chissà che l’anno nuovo non riservi qualche novità.
Buona serata!
 
Decido di rispondere un po’ così, ma starà buono per qualche giorno… o almeno lo spero!
Accidenti che situazione però!
 
Pov Inuyasha
 
La festa della vigilia è stata un successone, tutti hanno molto apprezzato la canzone di Miroku e gli hanno consigliato di suonarla nuovamente in una delle sue serate.
Non ci hanno voluto dire a chi fosse dedicata la canzone, in realtà ero quello fremeva di più per saperlo, ma non c’è stato verso di fargli uscire niente.
Per i prossimi giorni andrò a lavorare per concludere alcuni progetti e verranno pure mio padre e mio fratello per gestirli insieme. E poi per Capodanno andremo ad Hakone da mia nonna, poiché non è venuta da noi a Natale perché era stata invitata dal fratello di papà. Ho chiesto anche ai miei amici di venire, ma Miroku e Sango lo passeranno fuori e Kagome lo passerà con sua mamma per non lasciarla sola.
Peccato non mi sarebbe dispiaciuto passare un’altra serata come quella di Natale tutti insieme.
 
Gennaio
 
I giorni passano velocemente, come anche la festa di Capodanno e siamo già arrivati a gennaio. È stata una festa molto bella e passarla con la mia famiglia tutta riunita è stata ancora più bella. Mi spiace soltanto che mancavano alcuni pezzetti della mia vita, tra cui anche Kagome. Infatti, non sono mancate le domande su di lei nonostante la presenza di Kikyo accanto a me. Mia nonna è qualcosa di assurdo, non riesce a tenersi un cecio in bocca e, da qui, capisco che noi No Taisho siamo fatti tutti della stessa pasta.
Nemmeno io riuscirei a stare zitto se una cosa non mi andasse giù, o almeno così facevo. Da quando sto con Kikyo, questo lato di me l’ho represso per via di molti trascorsi che ebbi con lei prima di partire per la Germania. Ripenso ancora alla conversazione che ebbi con Jakotsu sulla convivenza e, devo ammettere, che ora la voglia è pari a zero, però provo a passare più tempo possibile con lei senza dare sempre la colpa al lavoro. Appunto per questo, adesso mi trovo a casa di Kikyo (ovviamente solo il giorno quando i suoi non ci sono), anche se sto lavorando come un pazzo perché devo assolutamente ultimare il sito del signor Myoga.
- Inu! Dai smettila con quel computer. – si avvicina a me punzecchiandomi per attirare la mia attenzione. Sta iniziando pure a strusciarsi. Bene!
- Kikyo, devo assolutamente finire di lavorare. Sono venuto qui così quando finisco facciamo qualcosa, però più mi distrai, più tardi finisco e più non posso dedicarmi a te. – dico serio non curandomi delle sue provocazioni.
- Uffa! Inuyasha sei così noioso. Se avessi accettato il lavoro che ti aveva proposto mio padre, a quest’ora non ti staresti spaccando la schiena. –
Quando apre questo discorso tendo sempre ad innervosirmi e, a quanto pare, non ha ascoltato nulla di quello che le ho appena detto visto che continua ad allungare le mani.
- Amo il mio lavoro, ho studiato tanto per fare il programmatore e non lo cambierei per niente al mondo. – ribadisco scostandomi leggermente.
- Non capisco cosa ci trovi di bello. Il pubblicitario è un bellissimo lavoro e sicuramente guadagneresti il triplo. –
- I soldi certo non mi mancano e poi se ti piace così tanto perché non lo fai tu? Almeno fai qualcosa! C’è un bel detto che fa “il lavoro nobilita l’uomo”. – replico, facendo prendere il sopravvento al gene No Taisho, ma ora non mi importa. Almeno così ha smesso di fare la gattamorta.
Abbiamo già fatto questa discussione e non voglio ripetermi.
- Inuyasha come ti permetti di parlarmi così? –
- Kikyo mi sono stufato di ritornare sull’argomento. Te lo ripeto: fare il pubblicitario non mi è mai importato e mai mi importerà. Ficcatelo in testa! – alzo i toni come non facevo da tempo, ma ultimamente il mio atteggiamento nei confronti di Kikyo è molto cambiato, anche se non ho ancora ben capito da cosa può essere dipeso. So solo che non riesco a reggere più i suoi comportamenti.
- Certo che sei proprio un pezzo di merda. – mi insulta senza tanti complimenti.
- Pure! Senti, sai che c’è? Ora… - mi blocco all’istante perché inizia a suonarmi il telefonino.
Vedo che è mio fratello.
- Sesshomaru non è il momento, ti chia… - non faccio in tempo a finire la frase che lui mi interrompe.
- Inuyasha, la nonna è morta. – mi dice secco lasciandomi completamente svuotato non riuscendo a dire una parola – Ti prego, vieni subito a casa. Abbiamo bisogno di te.
Non faccio altro che emettere una specie di mugugno per poi mettere giù senza dare alcun accenno di vita a mio fratello.
Così senza dire una parola e ignorando pesantemente la mia ragazza esco dall’appartamento.
Appena fuori, non curante del tempo, inizio a scappare senza alcuna meta.
 
 
 
 
Angolino svago
 
 
*coff coff* Eccomi tornata con il nuovo capitolo.
Spero che non mi picchiate per il finale, ma purtroppo era previsto e poi un po’ di drammaticità non fa mai male… specialmente se lo fai per uno scopo *ihihihihihihih*
Comunque per Inuyasha e famiglia è un brutto colpo e ora dovrà affrontare questo dolore… chissà se finalmente riuscirà a fare un po’ di ordine dentro a quel casino che ha nella testa… e Kagome? riuscirà a stargli vicino (come aveva promesso)? Lo saprete solo nel prossimo capitolo XD
Continuo a ringraziarvi col tutto il cuore per le visualizzazioni e i commenti. Mi rendo conto che ultimamente non sono sempre presente, ma cercherò di fare il possibile. Per ora posso solo ringraziarvi e vorrei potervi abbracciare in questo momento *^*
Per la mia Yasha 26 che ancora continua a sopportarmi nonostante tutto questo periodo incasinato, un abbraccio immenso… non so come farei senza di lei :*
Beh dopo questo momento da oscar XD vi saluto e alla prossima con il capitolo intitolato “Un triste addio.” Prima parte. T^T
Un abbraccio :*
PrincessMiyu.
 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: PrincessMiyu