Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Epic JP    17/11/2017    3 recensioni
Naruto si sveglia con una bellissima ragazza che dorme accanto a lui. E sono entrambi nudi! La cosa peggiore è che non riesce a ricordare come si è messo in questa situazione! Chi è questa splendida sconosciuta e perchè ha lasciato che un ragazzo come lui dormisse con lei? [Modern AU]
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Auguro una buona lettura con l'invito a lasciare una recensione. Se qualcuno notasse pecche nella trama, errori grammaticali, volesse solo farmi sapere che è piaciuto o addirittura consigliarmi su qualcosa... Le mie orecchie saranno aperte ad ogni consiglio e critica...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'acqua calda colpiva incessantemente il suo corpo eliminandogli sudore e sporcizia dalla pelle. Naruto era con gli occhi chiusi in riflessione. Si era risentito con Hinata, più volte. La prima chiamata era stata una semplice conferma per il giorno e l'orario ma durante la settimana si erano risentiti altre 4, 5 volte. E tutte le volte era stata la ragazza a chiamarlo, mai il contrario.

 

Si erano accordati sulla questione del loro primo incontro, avevano costruito insieme una storia attendibile e, tutto sommato, veritiera. Avevano solo tralasciato qualche trascurabile dettaglio, niente di più. Poi lei si era preoccupata per la questione etichetta, gli aveva fatto una valanga di raccomandazioni quasi avesse a che fare con un bambino. E poi avevano toccato l'argomento alcool.

 

Ovviamente lui non aveva avuto la minima intenzione di ripetere la scena della loro uscita serale ma la mora gli fece capire bene che non avrebbe potuto evitare di bere. La sua unica chance era di far durare il bicchiere il più possibile, magari bevendo solo un sorsetto ogni tanto. E ci sarebbe stato anche suo cugino presente. Quando il biondo chiese informazioni a riguardo, l'ereditiera aveva tentato di metterlo in guardia perché il parente non aveva esattamente approvato il loro rapporto. Non proprio. Non ancora.

 

-OK, sono le 11 e ho quasi finito, nel giro di 20 minuti sarò pronto per uscire e fra 30 minuti tondi tondi sarò davanti a casa Hyuuga. Come ha detto Hinata, non è bene che mi presenti troppo presto ma non dovrei neppure presentarmi a mezzogiorno spaccato quindi credo che attenderò in macchina una decina di minuti. Spero che la giacca arancione sia considerata abbastanza elegante, perché non ho niente di meglio per queste occasioni. E devo ricordarmi del biglietto da visita, se suo padre volesse vederlo e mi ritrovassi a mani vuote farei una figuraccia...-

 

Per tutto il tempo che ci mise per prepararsi continuò imperterrito a raccomandarsi mentalmente su ogni dettaglio e a fare prove per risposte di ipotetiche domande. Quando, alla fine, si mise in macchina, era certo di non aver dimenticato nulla e di essere mentalmente e fisicamente pronto per quella prova. Avrebbe fatto vedere chi era Uzumaki Naruto.

 

- - -

 

Hinata passeggiava nervosamente nell'atrio avanti e indietro con dita traballanti, erano le 12 meno 15 e ancora Naruto non si era visto, sapeva che fosse ancora presto ma il nervosismo la stava massacrando. Neji si era presentato a casa un paio d'ore prima e non aveva fatto nulla di particolare dopo aver salutato cugina, zio e un paio di domestici. Ora era seduto su un divanetto a scrivere qualcosa sul suo tablet. Il suo sguardo non diceva nulla, per ora era semplicemente concentrato sul suo lavoro. Lei lo aveva sempre ammirato e un po' biasimato per questa sua qualità: se da un lato la sua carriera era sempre stata in salita senza distrazioni dall'altro il cugino non aveva mai voluto distrarsi un po' o pensare a qualche attività di svago. Per lui il lavoro aveva la priorità su tutto e questo suo pragmatistico si era riflettuto anche su di lei al lavoro.

 

Suo padre era stato ancora più enigmatico del cugino quella mattina, dopo aver fatto colazione nel silenzio quasi assoluto si era ritirato nel suo studio chiedendo di essere informato quando l'invitato fosse arrivato. Il resto degli abitanti del maniero, i domestici, si erano comportati come sempre. Nell'ultima ora avevano preparato la tavola e ci sarebbe stato un pranzo speciale per l'occasione: pesce, insalata e carne. Il tutto accompagnato da un paio di vini presi direttamente dall'enoteca di famiglia.

 

Dal punto di vista tecnico non c'erano possibilità che qualcosa andasse storto quel giorno, ma Hinata era comunque nervosa. Quella mattina aveva aperto la finestra per godersi la brezza del giardino, come la mattina in cui era iniziato tutto quello che l'aveva portata a conoscere il biondo avvocato. E di nuovo aveva avuto una qualche sensazione, non riusciva a rendersi conto se fosse positiva o no ma la cosa contribuiva al suo nervosismo.

 

Finalmente un'anima pia le si avvicinò toccandola sulla spalla e lei, uscita dalla sua trance, si voltò. Era Tenten. “Hinata, forse faresti bene ad accomodarti un momento, hai la faccia rossa.”

 

“N-non credo che servirebbe a molto Tenten, s-sono nervosa e te-temo per la giornata d-di oggi...” non aveva una faccia così disperata, ma era chiaro che avesse bisogno d'aiuto. La cameriera le mise le mani sulle spalle. “Ascoltami Hinata, ti sei occupata di tutto quello che potevi: hai fatto da tramite fra tuo padre e lui, hai organizzato tutto, ti sei preoccupata anche un po' del menù e ti sei messa un abito elegante, non cercare di trovare un buco su una lastra di acciaio.” l'altra la guardò confusa. “Lastra... d'acciaio?” Tenten sospirò, evidentemente la sua padrona non aveva capito la similitudine. “Quello che sto dicendo è che non sei un'indovina e non puoi controllare tutto.” poi le venne un'idea. “Tu hai fiducia in questo Naruto, vero?”

 

“C-certo che ce l'ho!”

 

“Allora potresti fidarti di lui, no? Non mi hai detto di averlo chiamato non so quante volte per dargli dritte e consigli vari?” l'altra annuì, quello che stava dicendo era vero e logico. “Allora lascia che venga e incontri tuo padre, cosa potrebbe mai capitare di brutto?” non poté andare avanti perché un altro attendente la chiamò e lei si congedò dalla ragazza con un saluto veloce lasciandola a guardarsi le mani. “C-cosa potrebbe ca-capitare? P-potrei non po-poterlo vedere più...”

 

- - -

 

Erano quasi 20 minuti che aspettava. Aveva parcheggiato vicino al maniero ed era rimasto in macchina per far passare il tempo e anche per fare un'ultima ripassata mentale. Diede un'occhiata all'ora. -Mh... 10 minuti alle 12. Dire che è ora di andare.- si tastò il taschino pettorale, il biglietto da visita era al suo posto e se fosse stato necessario lo avrebbe sfoderato. Fece un ultimo profondo sospiro ed aprì lo sportello.

 

- - -

 

Si era seduta accanto al cugino ed era rimasta in silenzio per un po' limitandosi ad osservarlo, non sembrava neppure che avesse registrato la sua presenza ma lei sapeva che lui sapeva. Quando chiuse il tablet si decise ad aprire bocca. “N-non è poi così male se lo conosci.” lui si accigliò appena. “Questo lo saprò solo dopo averlo conosciuto di persona.”

 

“N-non ti fidi di me?” il cugino chiuse gli occhi sospirando. “Non è questo ma tutto quello che hai detto non lo hai detto indipendentemente, solo il fatto di conoscere quella persona ti condiziona. Le tue parole non sono oggettive.” lei si sentì quasi offesa dalla sua 'analisi'. “Non credi che il tuo giudizio debba adattarsi in base a chi debba essere giudicato?” lui quasi ammiccò. “Visto, ecco che lo fai di nuovo.”

 

“C-cosa?” Neji piegò la testa di lato. “Prima di conoscere questo tipo non ti sei mai rivolta a me in questo modo, si vede che sei sotto la sua influenza.” tale constatazione la sorprese, era vero che negli ultimi tempi si era accorta di avere una forza che non pensava nemmeno di avere, ma non le era neppure passato per la mente che la fonte di tale 'potere' potesse essere la sua nuova conoscenza.

 

Questo però non la ammansì, al contrario. “Se è stato grazie a lui che ora sono in grado di parlarti guardandoti in faccia, credo che sia una cosa buona.” non aveva parlato con tono arrogante o di superiorità, il suo tono era rimasto uguale ma il cugino le puntò contro i suoi occhi perlacei. “Credi che sia una cosa buona? E dopo questo quale sarà il prossimo passo, tentare di prendere la mia posizione come direttrice della nostra sede?” in modo impercettibile lei si tirò indietro, era quasi come se lui volesse incenerirla con lo sguardo. Quei due lobi violacei erano puntati su di lei come se fossero dei fucili laser.

 

Fu una voce alle loro spalle che ruppe la situazione. “Neji, non dovresti parlare in questo modo con tua cugina.” entrambi i giovani si voltarono indietro per vedere la figura di Hiashi in piedi e sovrastante entrambi. Non che sembrasse arrabbiato ma la sua sola presenza imponeva il rispetto assoluto. “P-padre... n-non ti abbiamo sentito.”

 

“Sono appena uscito, avevo delle faccende da risolvere.” curiosamente anche Neji sembrava un tantino in soggezione, forse non si aspettava di vederlo dietro si sé o magari non si aspettava di essere ripreso. In ogni caso fu su di lui che si concentrarono le pupille del capofamiglia. “Quello che ho visto avviene anche al lavoro?” il suo tono tranquillo metteva a disagio anche qualcuno come Neji Hyuuga, Hinata attese la sua risposta. Che alla fine arrivò. “N-non sempre, di... di solito non assumo quell'espressione. Su-succede solo quando capita che... l-lei non rispetti delle... scadenze.” malgrado la voce tremante la sua espressione non aveva vacillato. L'altro annui. “Bene, ma qui ora non siamo su un luogo di lavoro e fra poco avremo un ospite, quindi niente sceneggiate per favore. È chiaro?” l'altro abbassò la testa. “C-chiaro, zio.” poi il padre si voltò verso la figlia. “Chiaro anche per te, Hinata?” lei si raddrizzò quasi spalancando gli occhi. “S-sì, tutto chiaro padre.”

 

La situazione venne di nuovo sbloccata dal suono del campanello. Hinata si voltò mostrando un piccolo sorriso. “Dev'essere lui!”
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Note d'Autore: Sorpresa sorpresa!!! Il pranzo non ha ancora avuto luogo!!! HAHAHAHAHA, lo so lo so, vi aspettavate la grande battaglia culinaria di Naruto a casa Hyuuga ma ho pensato di dividere la storia in due parti per due ottime ragioni. 1) Siccome già oggi sono in ritardo rispetto a quello che avevo detto, qualcosa l'ho caricata comunque e 2) Dal momento che mi sono accorto di essermi focalizzato un pò troppo sui due piccioncini senza piume, ho pensato a questa soluzione così ho mostrato un pò le dinamiche in casa Hyuuga PRIMA dell'arrivo del nostro PM. La seconda parte arriverà (forse non troppo presto ma non bisognerà nemmeno attendere gli anni di Cristo) scritto questo aggiungo quello che chiedo sempre: commentate anche negativamente se volete ma fatemi conoscere la vostra opinione, ciao. Ci vediamo al prossimo capitolo!

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Epic JP