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Autore: PanRayuki    17/11/2017    0 recensioni
"Tutti da piccoli abbiamo avuto un sogno. Quello di diventare performer, chi allevatore di Pokémon, chi il più grande e rinomato maestro Pokémon di tutti i tempi, chi l'impiegato e via dicendo... ma c'è anche chi il suo sogno l'ha visto infrangersi su degli scogli. Chi si è ritrovato a terra, senza alcun aiuto e mai avrebbe pensato di riceverlo da uno dei membri più conosciuti del Team Rocket.
Quella che state per ascoltare, è la mia storia, la storia di una ragazza col sogno di diventare Pokémon Ranger, abbandonata a sé stessa e che ha trovato aiuto solo in chi avrebbe dovuto combattere.
Ora ho un nuovo sogno: servire Giovanni e diventare la recluta che arriverà al successo scalando la gerarchia il più brevemente possibile e ripagare chi mi ha lasciata sola nell'oblio, della sua stessa moneta.
Me la pagherete tutti. È una promessa."
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Giovanni, Nuovo personaggio, Team Rocket, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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«Avanti, muoviti pelandrona..!»
«Fa' silenzio dannazione, o ci farai scoprire..!»
«Sono troppo giovane per finire in cella..!»
«Non ci finirai Nick, ma dovete far silenzio!»
«Sei tu quella che parla e rallenta il piano d'azione!»
«Scusami tanto se non voglio che ci scoprano. La prossima volta vai avanti tu col tuo piano di carica al forte...»

Eravamo lì, intenti a bisticciare a bassa voce all'interno del passaggio di ventilazione, strisciando tra un cunicolo e l'altro. Il motivo? Mi ero bloccata dopo aver sentito delle voci in lontananza e avevo optato per restare ferma in silenzio, cosa che invece Lawrence e Nick non avevano minimamente pensato di fare, dato che in principio l'idea del ragazzo era quella di penetrare nel centro Pokémon e prendere possesso del posto con la forza che - ovviamente - ancora non avevamo a nostra disposizione.
«Detesto i deboli... sempre a fare tutto di nascosto...»
«Nessuno ti ha obbligato a unirti a noi. Ah, giusto. Voi due sì, l'avete fatto..!», ringhiai a quell'ennesima lamentela, sentendo Evelyn, Gastly, Char e Rei sospirare, insieme a Nick.
A quel punto calò il silenzio e le luci nel passaggio stesso calarono di più, quasi come se all'esterno avessero finalmente spento le luci: botta di fortuna migliore di quella non potevamo avere!
«Sembra che abbiano spento le luci. Nick?»
«S-sì?», sobbalzò.
«Rei è in grado d'illuminarci la via?»
«Può farlo benissimo anche Char.», brontolò Lawrence fissandomi in malo modo, ma appena incrociò il mio sguardo, questo capì e fece cenno a Nick di rispondere. Gli occhi del ragazzo s'illuminarono e, sorridente per essere stato preso in considerazione, annuì.
«Ehi, Rei. Usa flash e indicaci la strada.»
«Alla prima grata fermati, mi raccomando: non possiamo sbagliare.»
«Pichu pi-chu!», assecondò alla nostra richiesta il piccolo topo elettrico, quindi iniziammo nuovamente a muoverci, strisciando.
Appena incappammo in una grata, guardai Gastly che capì immediatamente cosa doveva fare senza che gli dicessi nulla: in men che non si dica oltrepassò il cunicolo per fare un'ispezione della stanza. Bingo.
Ritornò poco dopo di fronte al separatore in metallo, ridacchiando.
«È la nostra fermata?», chiese Nick dalla retrovia.
«Sembrerebbe di sì...», rispose Lawrence con un tono quasi retorico.
«Ci sono dei sensori di controllo?», domandai al Pokémon gas che, facendo delle piroette divertito, negò.
«Ma dove credi di essere, in un bunker pieno di soldi..?!», azzannò alterato il corvino; con calma e risolutezza, senza nemmeno rivolgergli lo sguardo, risposi: «Visto come sono aumentate le guardie di giorno, non mi stupirebbe se avessero aggiunto dei mezzi di sicurezza nuovi in studio nella Silph SpA.»
«... ma tu che ne sai..?», domandò confuso con l'espressione mista alla rabbia, proprio nel preciso istante in cui diedi un colpetto ai punti in cui vi erano inserite le viti nell'oggetto metallico, per farlo venir via, recuperato da Gastly con psichico che posò successivamente a terra. A quel punto, sporgendomi in avanti per osservare dei punti d'appoggio per i piedi, dissi: «Ne so molto più di te, se proprio vuoi saperlo.»

Una volta che tutti e tre fummo a terra, chiesi a Nick di far ripetere a Rei la mossa, in modo da poterci orientare meglio. Eravamo nella stanza dove le Poké ball contenente i Pokémon di svariati allenatori erano conservate in attesa di guarire. Nella cartella davanti a ognuna di esse vi era descritto il nome dell'allenatore e del tipo di Pokémon.
Senza attendere troppo tempo, cominciammo a contare le sfere che quella dispensa conteneva, in modo da saggiare ponderatamente la nostra scelta, non potendo trascinarci appresso un quantitativo enorme di sfere. La situazione calma, di riflessione, portò anche i due miei compagni a farsi domande in merito a quanto avessi detto in principio.
«Senti un po'... tu che ne sai della Silph SpA?», indagò Lawrence.
«Da quanto ne so, in quell'industria non producono sistemi di sicurezza.»
«Diciamo che è così, Nick, ma alcuni loro progetti non sono noti nemmeno a chi lavora all'interno e so che in cantiere avevano un prototipo legato all'aumento della sicurezza degli edifici.», conclusi quel discorso con noncuranza, accorgendomi solo quando alzai lo sguardo nella loro direzione di aver nuovamente parlato troppo. Lawrence mi fissava quasi come se fossi un'infiltrata speciale, squadrandomi da cima a fondo, rabbioso; Nick aveva semplicemente piegato la testa, come se non avesse ben chiaro il senso delle mie parole.
«Cosa ci stai nascondendo, eh?», s'inclinò verso di me il primo, facendomi assumere un aspetto quasi agitato con le mani poste in avanti.
«N-Nulla...», incalzai inizialmente nell'intento di recuperare il mio tono pacato e misterioso, «... nulla che vi possa effettivamente interessare, già.» terminando con un ripristino della normale posa eretta: avevamo appena finito la conta e dovevamo tirare le somme prima che potessero beccarci.
«Tornando alla missione, quante ne avete contate?»
«Mhm... di qua sono ventidue.», esordì pensieroso Nick, guardandosi intorno e additando il punto che gli era stato assegnato.
«Però almeno una decina sono Rattata, non so quanto possiamo farci con quelli.»
«Immagino di no, di qua ce ne sono quindici, ma tre quarti delle sfere contengono Rattata e qualche Pidgey.»
«Okay... di qua invece sono tredici, di tipo differente per fortuna. Perfetto. Vediamo quante ne riusciamo a prendere a testa.»
«Dobbiamo lasciar perdere i Rattata?», chiese Nick, incerto sul da farsi.
«Prendine giusto un paio: magari servono per nuove reclute.», si aggiunse a rispondere l'altro.

Con l'aiuto di Gastly, Evelyn e Char a fare il palo, riuscimmo a farci una scorpacciata di Pokémon, in tutto avevamo raccattato due Rattata, un Raticate, un Wartortle, due Fearow, due Pidgey, un Meowth, un Clefable, due Cubone, un Rhyhorn, un Vulpix, un Nidorino, una Nidorina, un Venomoth, un Jigglypuff e due Abra per un totale di venti Poké ball che saremmo stati in grado di dividerci tra noi per trasportarle con facilità all'interno dei sacchetti, nascosti nei nostri zaini.
Proprio quando avevamo finito di passarceli, i nostri pali iniziarono a ringhiare per attirare la nostra attenzione.
«Cosa succede?», domandò Nick mentre feci cenno a Evelyn e Gastly di venir via da lì, seguiti anche da Rei e Char, nascondendoci tutti quanti nelle parti più buie della sala.
«State nascosti e in silenzio, altrimenti ci troveranno.», sussurrò Lawrence con fare da leader, avvicinando a sé Charmander nell'oscurità per occultarne quanto possibile la fiamma sulla coda: lo si poteva benissimo intuire dal tono di voce che avrebbe voluto dare addosso a un eventuale intruso...
Dall'altra parte della porta delle voci iniziarono a farsi sempre più vicine e nitide, dimostrando essere una banale guardia accompagnata dal compagno Growlithe e un'infermiera Joy, responsabile del centro Pokémon di Celestopoli. Se fossero entrati, avrebbero certamente dato l'allarme notando la mancanza delle sfere, così mi rivolsi a Gastly.

«Ehi Gas, tu conosci la mossa ipnosi, giusto?», lui annuì. 
Perfetto..!
Sul mio volto si era disegnato un sorrisetto compiaciuto perché ora sapevo di poter mettere in moto un nuovo piano: lanciai la Poké ball di Metapod davanti alla porta, facendovi poi ruzzolare accanto la stessa, quindi mi alzai dal posto facendo cenno a Evelyn di aspettarmi lì, attirando le attenzioni dei miei due compagni.
«Cosa stai facendo?!», sbraitò sottovoce il corvino, mentre il moro se la stava già facendo sotto con mille scongiuri. Feci loro l'occhiolino in segno di complicità, ma l'interlocutore sembrava non accettare quell'azione da parte mia. 
«Hai intenzione di farci fallire questa missione a un passo dalla vittoria?!»
«Fa' silenzio e osserva, malfidato..!», ribattei adirata, nascondendomi alle spalle dell'apertura della porta insieme a Gastly.
Cos'ha intenzione di fare?! Se dovessimo fallire per causa sua..!, pensò attonito Lawrence digrignando i denti.
La porta si spalancò, illuminando una parte della stanza grazie alle luce emessa dal corridoio e dalla torcia in dotazione alla guardia che era accompagnata dalla giovane infermiera. I due rimasero sorpresi ritrovandosi di fronte a Metapod che ciondolava vicino alla Poké ball.
«Ecco cos'era quel rumore.», esordì rallegrata Joy, accedendo alla stanza per prendere tra le braccia il Pokémon bozzolo mentre il ragazzo restò sul ciglio della porta.
«Probabilmente si è mosso troppo ed è caduto a terra.», ridacchiò lei dirigendosi verso il punto in cui sarebbe dovuta mancare la Poké ball. In quel medesimo istante il Growlithe della guardia iniziò a ringhiare in direzione di uno degli scaffali dov'era nascosto Nick che, per l'agitazione, dovette portare le mani alla bocca per non emettere suoni.
«Mh... le dispiace se diamo un'occhiata per sicurezza? Growlithe non è totalmente convinta.»
La ragazza acconsentì alle gentilezze e premure del giovane con la torcia, quando sobbalzò.
«Certament- ma cosa..?», accennò confusa: la mano con cui stava cercando il punto in cui doveva esservi l'assenza di una sfera, ne tastò una, scoprendo che il Metapod che aveva in braccio non doveva essere lo stesso.
Ci siamo..!, sogghignai in attesa del momento propizio con accanto Gastly.
«Tutto bene?»
«Non capisco... la sfera di questo Metapod è ancora al suo posto.»
«... non è che magari non era lì inizialmente?»
«No, ne sono sicura: in questo Centro in cura c'è solo un Metapod di un pigliamosche. Ma la sua Poké ball è qui... di chi sar-»
Era il segnale: appena la guardia fece un altro passo mettendosi in linea d'aria con la porta, feci forza per farlo sbattere contro la stessa e stordirlo, saltandogli in seguito addosso non appena questo riprovò a entrare nella stanza.

«Preso!»
«UAAH!»
«GRRRR!»
MALEDIZIONE! CI FARÀ SALTARE TUTTO, NON VOGLIO FALLIRE A CAUSA SUA!, riflesse rabbioso, quasi potesse scoppiare, Lawrence, stringendo i pugni a tal punto da far sbiancare le nocche.
«Ma che sta succedendo?!», urlò spaventata l'infermiera. Il Growlithe stava per caricare, così sorrisi e urlai ai miei amici Pokémon di attaccare.
«METAPOD BLOCCA QUESTI DUE CON MILLEBAVE! GASTLY, USA IPNOSI!»
«Ma- il Team Rocket?!», domandò stordito il ragazzo in divisa, quindi continuò incitando la fedele compagna ad attaccare.
«G-Growlithe vai con braciere, presto!»
A bloccare il Pokémon della guardia intervenne però Charmander che, alle sue spalle, lo colpì con graffio, insieme a tuononda di Pichu.
Gastly procedette perciò a utilizzare ipnosi sull'infermiera e l'agente, facendoli crollare addormentati.
«TI RENDI CONTO?! EH?!»
«Mh?»
«Ci avresti fatto DAVVERO fallire?! Sul serio?!», urlò esasperato dall'ira il corvino, seguito da Nick che cercò di calmarlo.
«Non te la prendere Lawrence! Ce l'abbiamo fatta, dopotutto.»
«Esatto.», risposi iniziando a frugare nelle tasche dell'agente, dormiente, in cerca della sfera del Growlithe, svenuto anch'esso davanti a noi.
«Dopotutto, speravo che vi sareste aggiunti all'assalto, una volta visto il mio primo attacco, altrimenti avrei dovuto fare intervenire Evelyn. Grazie dell'aiuto.»
«A-aiuto?! Noi ti abbiamo parato il culo, con la tua inesperienza e inettitudine avresti potuto far saltare tutto il piano!»
«Il piano?», lo fulminai con lo sguardo, facendolo sussultare, «Alludi quello di rientrare nella grata senza farci beccare?», ammiccai quindi ridendo, assumendo un modo di fare sinistro e inquietante, «Quel piano ci avrebbe condotti in bocca alla seconda guardia all'esterno, una ragazza per di più: un'agente Jenny. E non avremmo comunque fatto in tempo a risalire nel condotto: dovevamo cambiare piano, ma tu non eri d'accordo, Lawrence... così ho improvvisato e, per mia fortuna, vi siete aggregati. Missione riuscita: non hanno dato l'allarme e ora...», trovai finalmente la Poké ball in cui feci rientrare il Growlithe, «... abbiamo pure un Pokémon poliziotto che ci tornerà estremamente utile.»
«Tu...», ringhiò iroso; da parte mia ci fu un semplice sbuffo.
«Ora..? Usciamo dalla porta principale?»
«No, Nick, passeremo dal retro, appena la guardia di ronda supererà l'angolo.», sorrisi con risolutezza e tranquillità, afferrando le chiavi che avrebbero aperto la porta secondaria, dalla ragazza dai capelli rosa.
Non fu molto difficile abbandonare il centro medico per Pokémon: appena infatti l'agente Jenny si avviò verso l'angolo lasciando il via libera, ci defilammo in pochi istanti, raggiungendo così il percorso quattro in cui ci eravamo accampati.
L'avevamo fatta franca e con la bellezza di venti Pokémon! I nostri tre palmari risuonarono all'unisono con la frase "missione completata", ricevendo da parte dei nostri tre generali una chiamata sui nostri PokéGear.

«Ottimo lavoro, recluta! Ti sei rifatta del fallimento sul furto precedente.»
«Ugh...»
Perché diamine deve ricordarmelo?, pensai amareggiata, ricevendo ulteriori indicazioni da Robert che mi fece saltare in aria, attirando lo sguardo dei due ragazzi, intenti a loro volta a parlare al telefonino.
«Ehiii, Pan!»
«DH!»
«Ho visto che avete superato la nuova missione, eh? Complimenti! Sarà stato divertente, eh?»
«S-sì, è stata una bella... rivincita, eheh..!», affermai nervosamente.
«Senti! Dovete riuscire a portarci il malloppo! Così i generali nuovi si presenteranno a voi altri.»
«Okay, provvediamo a partire.»
«Traaanquilla! Abbiamo già mandato in volo per Celestopoli il Pidgeot del generale.»

Sussultai: come mai solo uno?
Scossi la testa in silenzio, convinta che vi fosse per forza di cose un motivo che, puntualmente, mi sarebbe stato spiegato solo una volta che avrei chiuso il collegamento.
«Va bene, allora ci vediamo lì tra poco.»
«Ti aspettiamoo.», cantilenò Robert tutto allegro, aggiungendovi uno sbuffo da parte del generale che concluse la chiamata.
Mi stiracchiai voltandomi in direzione dei due ragazzi che avevano appena finito di armeggiare coi palmari; confusa, mi avvicinai chiedendo cosa stessero facendo.
«Stiamo inviando le coordinate di posizione: a breve verrà a prenderci il Pokémon dei nostri superiori.»
Ecco perché mi mandano solo Pidgeot: probabilmente si sono accordati tra loro per recuperarci ognuno per sé., pensai inizialmente, quando sentii Lawrence dire a Nick delle parole che mi lasciarono basita.
«Non ti preoccupare, ho inviato tutto io. Sta già arrivando.»
«Ah, okay, Lawrence. Ti ringrazio.»

«Dovere.»
Piegai la testa, quindi osservai Gastly ed Evelyn.
«Non ti passano a prendere, Nick?»
«S-sì.», rise nervoso, quasi temesse la mia reazione.
«La mia superiore ha deciso di dargli un passaggio.», concluse seccato Lawrence, tagliando corto.
«Ah... okay. A me tocca un altro viaggi con Pidgeot.», risposi con le mani incrociate dietro la testa, senza rendermi conto di quanto improvvisamente ce l'avesse con me il ragazzo dai capelli scuri. Pochi istanti dopo, alle spalle di Nick e Rei sbucò un Hypno con al collo una catenella che fece prendere uno spavento a dir poco assurdo al poverino.
«AAAAAAAAAAAAAAAARGH!»
«Ecco il nostro passaggio.», affermò Lawrence apatico, sistemandosi gli occhiali. Portò la mano destra appoggiata al Pokémon psico mentre con l'altra libera prese quella di Char, invitando Nick a fare altrettanto una volta che si fosse ripreso e infine rivolsero lo sguardo in mia direzione: il primo con un atteggiamento superiore, ma non com'era solito fare da quel poco tempo insieme, era proprio uno di quelli spietati, che ti trapassano, quasi volesse ucciderti sul posto, mentre Nick addirittura accennò un saluto con la mano.
«Ci vediamo al quartier generale, Pa-»

 

WOOOOSH

«M-ma?!», rimasi sbigottita: non avevano atteso nemmeno che il Pidgeot arrivasse.
Sospirai, ringhiando un: «Villani... scommetto che quel Pokémon appartiene al generale di Lawrence.», quindi mi sedetti su un muretto in attesa di avvistare il volatile.
Visto che l'attesa si stava improvvisamente prolungando, feci uscire allo scoperto anche Pidgey e Metapod per poter radunare il mio team e complimentarmi con loro per il magnifico lavoro svolto.
«Evelyn, Gastly, Pidgey e Metapod. Questa è stata solo la prima missione di furto. Di sicuro ne verranno tante altre in futuro e spero di poter sempre contare sul vostro appoggio.», incalzai sorridente, lodandone i pregi di ognuno per caricarli.
«Le imprese diverranno certamente sempre più difficili e intricate, ma voglio che sappiate che farò del mio meglio per far uscire ogni vostro potenziale e per uscirne vincitori, insieme. Nessuno verrà mai lasciato indietro, ve lo prometto... e insieme... scaleremo il successo nella gerarchia del Team Rocket fino a raggiungere i livelli più alti!»
Durante il discorso, dopo un abbraccio caloroso, mi ero alzata sul muretto, puntando la mano verso l'alto, stretta a pugno, terminando il tutto con un particolare scintillio negli occhi.
«Al suono dei nostri nomi... le organizzazioni di polizia locali, regionali e persino federali tremeranno! E soprattutto...», sogghignai, dimostrando un astio ancor più impetuoso e dirompente per le parole successive, incupendovi l'ultima parte, sadica: «... quegli stupidi dei Pokémon Ranger di qualsiasi regione... ne saranno terrorizzati. Sì, voi soprattutto... me la pagherete tutti. È una promessa!», conclusi infine, scoppiando in una risata di sfogo.

 

Dopo ancora una mezz'ora, sdraiati nel bel mezzo dell'erba tutti quanti, finalmente venimmo svegliati dal rumore del Pidgeot di Lewis che alzò il vento non appena planò accanto a noi.
«Era ora.», accennai sorridente, alzandomi e recuperando i miei tre Pokémon che feci rientrare nella sfera, lasciando che Evelyn mi saltasse in spalla, in direzione del quartier generale.
Cosa ci avrebbe atteso una volta là, non lo sapevo... ma ero decisa a proseguire il mio nuovo sogno, piena di aspettative, speranze e... vendetta!

 

 

-----AUTHOR'S NOTE-----
#spazioautore

Ciao a tutti ragazzi!
Anche stavolta ce l'ho fatta per poco!
Un capitolo più corto (in realtà con il numero che avevo stabilito tra un capitolo e l'altro-- nda), ma solo perché ho deciso che l'altra parte, che doveva esserci in questo, avrà un capitolo tutto dedicato e scoprirete di cosa tratterà solo leggendolo Martedì prossimo, eheh!

Passiamo alle nostre solite domande: ve l'aspettavate da quel che avete letto finora della reazione di Pan e di Lawrence? Avete qualche piccola Ship che frulla già nelle vostre testoline? Vi siete mai chiesti perché il cielo è azzurro? E soprattutto... ultrasole o ultraluna?! Credo dovrò aspettare ancora un po' per prendere la copia di ultraluna-- comunque! 
Come sempre, se avete domande e/o curiosità, fatemelo sapere qui sotto in un commento! 
Noi ci rivediamo al prossimo capitolo Martedì, insieme al solito del Venerdì! Non mancate!

Chuu ~
Pan Rayuki VP

 
  
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