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Autore: Elly_46    18/11/2017    7 recensioni
Prima long su questo fandom (siate clementi). E' una Thiam, ragazzi. Quei due sono il massimo dell'ispirazione.
Tratto dal capitolo 3
"Dire che aveva corso era praticamente un eufemismo. Non guardò nemmeno se qualcuno potesse averlo visto, semplicemente i suoi occhi divennero gialli e a velocità mannara si lanciò nel bosco, dal momento della telefonata di Stiles non aveva nemmeno respirato, e se ne stava rendendo conto solo ora. Il suo lupo era irrequieto da giorni, non si spiegava il perchè, ma in quel momento si stava agitando come un matto, tanto da farlo incazzare. E la ragione era solo una. Liam".
Thiam!centric Accenni!Sterek
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam, Liam Dunbar, Stiles Stilinski, Theo Raeken
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Dio, menomale che sei tornato – lo aggredì Lydia non appena lo vide entrare dalla porta – un altro po' e gli perforavo i timpani >>

<< Sembra un bambino, non è vero? >> ridacchiò Theo, e lei annuì con un sorriso.

<< Guardate che vi sento >> urlò Liam dal piano di sopra facendoli ridere più forte. Lydia gli si avvicinò, posandogli una mano sulla spalla e portandosi vicino al suo orecchio, facendo si che l'altro sopra non li sentisse.

<< Devi dirglielo. Credo che sarebbe piuttosto contento – disse la banshee – appena si è svegliato non ha fatto altro che cercare te >> Theo arrossì leggermente mordendosi l'interno guancia e annuendo, mentre l'altra gli rivolgeva un occhiolino e si avviava alla porta uscendo di casa. Theo si precipitò al piano di sopra, trovando Liam seduto sul suo letto con le gambe incrociate, impegnato a torturarsi le mani. Appena avvertì la presenza dell'altro si voltò a guardarlo, e i suoi occhi si illuminarono, di colpo sereni.

<< Ehi >> gli sorrise Liam, e il suo cuore saltò come un tamburo, mentre si avvicinava a lui e gli porgeva la scatola di gelato al cioccolato che gli aveva preso, insieme ad un cucchiaio.

<< Come stai? >> gli chiese la chimera salendo sul letto e sedendosi accanto a lui. Liam annuì prendendo un grosso boccone di gelato, che fece sorridere l'altro.

<< Stiles ha ragione. Hai un problema con gli zuccheri >>

<< E' buono >> si lamentò l'altro.

<< Liam >> lo chiamò con un sospiro facendogli posare il cucchiaio.

<< Cosa? >> fece quello.

<< Mi dici che è successo nel bosco? >>

<< Io non lo so. Non ci avevo nemmeno pensato fino ad ora. All'improvviso ho sentito freddo e mi è sembrato di essere di nuovo in quella cella, con il dolore per i tagli e le fratture ovunque. Le scariche elettriche che mi facevano sobbalzare, e il ghiaccio che si insinuava nelle ossa. Fino a farmi perdere i sensi >> mormorò il più piccolo con gli occhi lucidi. Non voleva pensarci, e li strinse di riflesso, mentre la chimera gli prendeva la mano stringendola nella sua. Liam li riaprì, e gli rivolse un sorriso morbido intrecciando le dita alle sue senza alcun imbarazzo. C'era qualcosa in lui che gli gridava quanto fosse giusto. Quanto, in qualche modo, sentisse un senso di appartenenza nei confronti della chimera, e sperava davvero tanto che l'altro sentisse quello che sentiva lui.

<< Dovevi dirmelo quello che ti hanno fatto >> disse Theo, ma il beta scosse il capo.

<< Non credevo fosse necessario >> rispose lui.

<< Lo era. Non sarebbe successo quello che è accaduto oggi >> disse ancora il più grande.

<< Perchè eri da Derek? >> chiese invece Liam. Theo sobbalzò un po' alla sua domanda.

<< Volevamo capire perchè all'improvviso ti sei sentito così >>

<< Lydia ha detto che tu mi hai riportato indietro >> continuò Liam stringendo le sue dita.

<< Sì, io . . .non riuscivo a vederti in quello stato >> mormorò Theo.

<< Come hai fatto? >>

<< Non lo so >> mentì la chimera poggiandosi contro la testata del letto. Liam si morse il labbro, e poi strinse le dita dell'altro appoggiandosi meglio accanto a lui e rivolgendogli un'occhiata imbarazzata.

<< Lo so che stai mentendo – sospirò Liam – il tuo cuore, posso sentirlo >> Theo deglutì, lasciando il capo all'indietro, mentre Liam si appoggiò contro la sua spalla, facendogli accelerare il battito in maniera funesta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



<< Quindi adesso stai bene? Intendo, bene bene? >> disse Mason per la milionesima volta facendolo sbuffare.

<< Sto bene, e sto ancora meglio perchè tra una settimana iniziano le vacanze >> disse Liam con un sorriso. I corridoi del liceo erano già pieni di festoni natalizi, con palline attaccate agli armadietti e alle porte. La palestra era stata allestita per il ballo di Natale, ballo a cui non aveva intenzione di partecipare. E quello era uno dei motivi principali per cui Mason gli dava il tormento da giorni.

<< E poi c'è il ballo >> continuò il moro. Ecco, appunto.

<< Mason, non verrò al ballo >> disse per l'ennesima volta.

<< Devi venire. Non puoi mancare >>

<< Non ne ho voglia. E poi dobbiamo stare all'erta per via dei cacciatori, non si sa mai >>

<< Non abbiamo notizie da settimane >> disse il moro.

<< E infatti è una cosa fin troppo strana >> rispose Liam ovvio. Mason sbuffò vedendo in lontananza Ian e Alex chiacchierare allegramente. A quella scena alzò un sopracciglio, mentre Liam gli schioccava le dita davanti al volto per attirare la sua attenzione.

<< Mason? >> lo chiamò, e quello parve tornare a guardarlo.

<< Scusa, è che quei due che parlano allegramente non me li aspettavo proprio >> disse il suo migliore amico.

<< Che t'importa? >> chiese Liam scrollando le spalle, e il moro fece altrettanto, prima di ridacchiare divertito in direzione delle spalle di Liam.

<< Che c'è adesso? >> fece il biondo vedendo anche Ian e Alex guardare nella medesima direzione. Mason gli indicò alle sue spalle, intimandogli di voltarsi, e lui lo fece, pentendosene due secondi dopo. Theo era lì, che camminava nella sua direzione, con un jeans bordeaux e un giacchetto blue jeans che gli illuminava ancora di più quegli occhi magnetici. Perchè era vestito così? E perchè era lì? Dio, non voleva fare pensieri strani, ma non poteva impedire al suo cuore di martellare felice vedendo che gli stava rivolgendo un sorriso. A lui. Un sorriso con quelle fossette che adorava.

<< Theo >> salutò Mason di colpo serio, notando come l'altro squadrasse a uno a uno quelli che secondo lui guardavano Liam un po' troppo. Il moro la trovava una cosa tenera in fin dei conti, ma non era d'accordo con il fatto che fossero passate altre due settimane senza che la chimera accennasse al suo migliore amico la questione “compagni.” Mason conosceva Liam meglio di chiunque altro, e sapeva che, per quanto assurdo, il suo migliore amico faceva ogni giorno un passo verso l'altro, e ormai sapeva che Theo non gli piaceva solamente, ma qualcosa di più profondo lo legava a lui. Doveva assolutamente dirglielo, anche perchè Liam credeva che l'altro non si interessasse più di tanto, anche se solo un cieco avrebbe potuto pensarlo, ma Liam era fatto così, e non potevi fargli cambiare idea in un giorno.

<< Mason – rispose il biondo – organizzate un ballo? >>

<< Sì, quello di Natale >> rispose lui.

<< Sembra divertente >> fece la chimera, ma Liam scosse il capo vedendo Alex e Ian guardare verso di loro con insistenza.

<< E' una cosa stupida >> borbottò Liam, facendo sbuffare Mason scocciato e ridacchiare la chimera.

<< Nessuno ti ha chiesto di andarci? >> lo provocò quello provocandogli una fitta al petto.

<< No, e comunque non c'è nessuno che mi interessa a cui lo chiederei >> disse Liam scrollando le spalle, e sistemandosi meglio lo zaino.

<< Theo, perchè non vieni anche tu? >> chiese Mason beccandosi una gomitata da Liam che lo incendiò con lo sguardo, mentre Theo scuoteva il capo esasperato.

<< Beh, se Liam me lo chiede potrei anche venire >> rispose il biondo con un sorrisino impertinente, lo stesso che faceva venire a Liam la malsana voglia di prenderlo a pugni e poi di baciarlo. Dio. Basta, non poteva continuare così.

<< Su, Liam, chiediglielo >> lo spintonò Mason, ma quello gli rivolse un'occhiataccia.

<< Scordatelo >> ringhiò tra i denti.

<< Forse ha già qualcuno con cui andare >> borbottò Theo guardandosi intorno, e notando solo in quel momento Alex che lo fissava. Accanto a lui Ian, che guardava Liam mordendosi il labbro. Oh, no. La cosa non gli piaceva, solo lui poteva guardare Liam in quel modo. Vide Mason intercettare il suo sguardo e deglutire, aveva già capito.

<< Ti ho già detto che non ho intenzione di andarci >> sbuffò il biondo alzando gli occhi al cielo. Theo ridacchiò e si avvicinò quel tanto che bastava a lasciargli un bacio sulla guancia facendolo andare a fuoco, sotto lo sguardo divertito di Mason, e quello strozzato degli altri due.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



<< Questa cosa dei compagni non la conoscevo >> disse Malia sedendosi sul divano accanto al padre.

<< Affascinante, non è vero? >> chiese Peter e lei annuì.

<< Theo non si era mai curato di nessuno, prima d'ora. Vederlo rispondere in quel modo deciso per Liam è stato intenso >> ammise la coyote.

<< E' una cosa molto particolare, sembra molto rara, ma in realtà capita abbastanza spesso. La vera fortuna è essere ricambiati >> disse il lupo.

<< I genitori di Derek erano compagni? >> chiese ancora lei.

<< Sì, mia sorella era un vero alpha, e trovare il padre di Derek come compagno non è stato semplice, avevano entrambi un bel caratterino >> ridacchiò Peter.

<< Questa cosa della monogamia, voglio dire, davvero non esisterà più nessun altro? >>

<< Sì, è tutto molto forte e intenso, te l'ho detto. Per questo le emozioni sono molto più amplificate >>

<< Deve essere bello, avere la certezza che quella persona ci sarà sempre >> mormorò Malia mordendosi il labbro.

<< Sì, sarebbe bello >> commentò solamente Peter.

<< Non ti è mai capitato? >> gli chiese lei voltandosi a guardarlo.

<< No, e per certi versi ringrazio che sia così. D'altro canto, le cose sarebbero state molto diverse probabilmente >> ammise il lupo. Malia annuì, emettendo un sospiro e lasciando cadere il capo all'indietro sul divano.

<< Magari, alla fine, tutti avremo un compagno >> borbottò lei facendo sorridere divertito il padre. Più che una speranza, sembrava una rassegnazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



<< Davvero hai dato un bacino a Liam nel bel mezzo del corridoio? >> rise Stiles.

<< Piantala. Non sopportavo che lo guardassero, e la cosa mi sta sfuggendo di mano >> disse Theo

<< La soluzione è molto semplice >>

<< No >> rispose subito il biondo.

<< Non sai nemmeno cosa volevo dire >>

<< Sì che lo so, ti conosco >>

<< E' la cosa più intelligente da fare >> sbuffò Stiles.

<< No, che non lo è >> rispose Theo.

<< Senti, qual è il problema? Di cos'hai paura? >> chiese Stiles allargando le braccia al cielo.

<< Non ho paura >>

<< Sì, ce l'hai >>

<< Non voglio obbligarlo a me >> disse infine Theo. Stiles sorrise a quella risposta, scuotendo poi il capo.

<< Se pensassi lucidamente per un solo secondo ti renderesti conto che Liam è completamente partito per te. Sapere che è il tuo compagno lo farebbe solo più felice, non dovresti crucciarti tanto. Non lo obbligheresti a niente >> ridacchiò l'umano, prima di strozzarsi con il suo stesso caffè.

<< Io sono cosa? >> urlò la voce di Liam alle loro spalle, facendo sgranare gli occhi della chimera.

<< Cosa? >> balbettò Theo iniziando a sudare freddo. Oh, no. No. Non doveva andare in quel modo. Per niente.

<< Io sono il tuo compagno? >> mormorò Liam con il respiro spezzato e gli occhi vuoti. Si voltò verso Mason accanto a lui, ma il moro si morse il labbro facendo sentire Liam solo più ferito.

<< Tu lo sapevi? E non mi hai detto niente? >> urlò il biondo in un ringhio. Theo fece per avvicinarsi, ma il beta lo fermò con un gesto della mano.

<< Sta lontano da me >> ringhiò Liam, mentre la chimera si bloccava sul posto con il fiato in gola.

<< Liam, non . .>> iniziò Stiles, ma il più piccolo scosse il capo.

<< Ho bisogno di stare solo >> disse quello, prima di voltarsi e allontanarsi da lì il più velocemente possibile. Mason guardava le spalle dell'amico sentendosi in colpa, mentre i suoi occhi vagarono su Theo, vedendolo completamente in pezzi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



<< Sono così dispiaciuto per quello che è successo >> mormorò Stiles con uno sbuffo.

<< Non è colpa tua, Stiles >> gli disse Derek per la millesima volta.

<< Lo so che non è colpa mia. Ma mi dispiace lo stesso. Avevo detto a Theo che Liam si sarebbe incazzato se l'avesse scoperto da solo. E l'ha scoperto nel peggiore dei modi >>

<< Posso capirlo. Tutti noi sapevamo da giorni che erano compagni, tranne lui che è il diretto interessato. Si è sentito tradito dal suo stesso branco, e dal suo compagno soprattutto >> ammise Derek in un sospiro.

<< Il fatto è che anche se lo capisco, non so come faccia a stare così lontano da Theo. Lui sembrava così triste quando l'ho visto stamattina che mi ha fatto pena >> disse il più piccolo in un sospiro.

<< Vedrai che le cose si sistemeranno da sole, non devi assillarti >>

<< E se non si sistemano? Voglio dire, sono compagni, si sono scelti a vicenda. Devono sistemare le cose >> disse l'umano agitandosi. Derek alzò gli occhi al cielo tirandolo giù e costringendolo a sdraiarsi sul letto accanto a lui.

<< Liam capirà perchè Theo non gliel'ha detto subito, e andrà tutto bene >>

<< A proposito di questo – disse poi Stiles – io volevo parlarti >>

<< Di cosa? >> alzò un sopracciglio il lupo.

<< Tu ed io, ecco, noi cosa siamo di preciso? Perchè tu potresti avere chiunque, Derek. E se un giorno troverai il tuo compagno voglio solo che tu sappia che a me sta bene >> ammise Stiles abbassando lo sguardo. No, non era vero. Non gli sarebbe mai stato bene che Derek stesse con qualcun altro, ma se fosse stato il suo compagno, lui non avrebbe mai potuto competere.

<< Stiles, che diavolo stai dicendo? >> fece il lupo costringendo l'altro a guardarlo negli occhi.

<< Quello che ho detto – disse lui – non voglio costringerti a stare con me. Capisco perchè Theo non voleva dirlo a Liam più di chiunque altro >>

<< Dio, Stiles, ma come ti viene in mente? >> sbottò Derek.

<< Cosa? >>

<< Sei davvero un emerito idiota – ringhiò quello – non devi dire una cosa simile. Sono io che non voglio obbligarti a stare con me >>

<< Che vuoi dire? >> chiese il più piccolo deglutendo.

<< Non l'hai ancora capito? Perchè credi che Peter mi abbia detto che si meravigliava che io non l'avessi capito prima che Theo e Liam fossero compagni? Un lupo che ha già scelto il suo compagno, in genere si rende conto di tali cambiamenti >>

<< Tu hai già trovato il tuo compagno? >> balbettò Stiles sgranando gli occhi e mordendosi il labbro.

<< Cristo, Stiles. Credevo l'avessi capito, ti facevo più sveglio. Perchè credi che ti abbia baciato? Se non fossi stato sicuro, non l'avrei fatto >> disse Derek vedendo l'altro trattenere il respiro.

<< Quindi io e te? Davvero? >> chiese incredulo l'umano, mentre il lupo annuiva avvicinandoselo di più.

<< Ma come funziona per gli umani? E' diverso? >> chiese Stiles a raffica facendolo ridacchiare.

<< No, è come per i lupi. La differenza è che tu puoi scegliere. Una volta sancito il legame sarà come per me, non ci sarà mai nessun altro. Ma fino a quel momento, tu puoi scegliere >> spiegò Derek.

<< Io non voglio scegliere >> mormorò Stiles stringendosi di più a lui.

<< E io non voglio obbligarti a scegliere me >> fece il lupo. Stiles sorrise, annuendo.

<< Ne riparleremo – disse sentendo il lupo passargli le dita nei capelli – com'è successo? >>

<< Mi hai salvato così tante volte, che non potevi essere che tu >> ammise Derek con gli occhi verdi piantati nei suoi. Stiles deglutì, prima di sentire le labbra di Derek rapire le sue.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Liam alcune cose non le ha mai capite davvero. Alcuni sguardi non li ha mai saputi interpretare. Forse la colpa alla fine era sua, solo sua, se non è riuscito a leggere tra le righe, o se ha continuato ad apporsi a quello che Mason gli faceva notare. Theo era il suo compagno, il suo lupo l'aveva scelto. Erano compagni, perchè lo stesso aveva fatto il lupo dell'altro. Poteva sentire il suo smaniare dalla voglia di andare dall'altro e stringerlo, perchè alla fine era questo. Voleva afferrare Theo e non farlo andare più via da lui. Non lo avrebbe permesso, se solo fosse stato più coraggioso. Ma era così deluso e arrabbiato che glielo avessero tenuto nascosto, che gli impediva di muoversi. Di alzarsi e di andare da lui. Ora sapeva dare un nome preciso a ciò che provava, a ciò che avvertiva sotto la pelle quando l'altro gli era vicino. Alla voglia irrefrenabile di un contatto con la chimera. Il contatto con lui era anelato in continuazione, sapeva calmarlo perchè era lui stesso la causa della sua irrequietezza. Aveva bisogno di Theo tanto quanto l'altro avesse bisogno di lui, la differenza era che l'altro riusciva a nasconderlo meglio di quanto lui facesse. Anche adesso, gli mancava come l'aria, e non lo vedeva solo da una settimana. Forse si stava comportando da bambino capriccioso, ma aveva bisogno di capire, di capire bene cos'era successo. Theo lo aveva salvato, e aveva continuato a farlo. Lo aveva tirato fuori dall'inferno dei cacciatori, e l'aveva riportato indietro quando era sotto shock. Solo lui poteva farlo, perchè solo Theo era così connesso con lui da raggiungerlo.

<< Liam >> lo richiamò la voce di Scott alle sua spalle, interrompendo il flusso dei suoi pensieri. Si voltò, osservando l'alpha avvicinarsi a lui e sedervisi accanto.

<< Capo >> rispose lui guardando davanti a se.

<< Liam, sono preoccupato per te. Dovresti risolvere questa situazione. Non fa bene a nessuno di voi due e nemmeno al branco >> iniziò l'alpha.

<< Non sono cose che vi riguardano. Sono affari miei, ed è già assurdo che l'unico a non saperne nulla fossi io >> sbottò il beta.

<< Liam, se Theo non te l'ha detto è perchè non voleva darti altri problemi. Tra i cacciatori e il rapimento . . .>>

<< Lo so. Mason me l'ha detto, ma questo non cambia le cose >> disse duro Liam.

<< Non vuoi? Insomma, è anche colpa mia. Avrei dovuto spiegarti prima queste cose e invece . .>>

<< Non è colpa tua, Scott. Sono io che dovevo capirlo che c'era qualcosa di più sotto al mio controllo saltato in aria >> fece il biondo.

<< Lui non voleva farti del male. Se solo l'avessi visto quando eri svenuto nel bosco, Dio, voleva azzannarci se ci fossimo avvicinati >> disse Scott facendo spalancare gli occhi del beta all'inverosimile.

<< E' per questo che c'era Lydia con me? >> chiese Liam sconvolto, e con un groppo in gola.

<< Sì – abbozzò un sorriso l'alpha – non ha permesso a nessuno di noi di avvicinarsi, perchè voleva proteggerti. Non te l'ha detto perchè voleva darti tempo >>

<< Mi ha ferito il fatto che non me l'abbia detto. L'ho scoperto solo perchè ne stava parlando con Stiles >> disse il biondo passandosi una mano tra i capelli.

<< Liam, è di Theo che stiamo parlando. Lui ha passato tutta la sua vita da solo, pensi che per lui sia stata una passeggiata rendersi conto di una cosa del genere? Ha dovuto fare i conti con il tenere a qualcuno in maniera così viscerale. Ha sconvolto anche lui >> provò ancora Scott, e Liam si morse il labbro pensandoci su.

<< Ho solo bisogno di tempo >> mormorò alla fine, e l'alpha annuì, dandogli una pacca sulla spalla.

<< Senti – fece poi Scott – ora che siamo soli, devo chiedertelo. Theo? Sul serio? >> chiese incredulo il più grande. Liam si lasciò andare a una risatina buffa e annuì.

<< Lo so, non chiedermelo. E' solo che lui . .beh, è diverso. Intendo, con me è diverso >> cercò di spiegare Liam arrossendo appena e mordendosi il labbro. Scott gli sorrise e poi gli strinse la spalla, lasciandolo nuovamente solo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



<< Sono preoccupata per Theo >> sospirò Lydia prendendo il suo frullato alla fragola dal bancone e dirigendosi con Stiles e Mason a uno dei tavolini.

<< Anch'io. Sono passato da casa sua ed era giù di morale. Non ha quasi aperto bocca, sembrava pensare in continuazione. Mi ha spaventato >> ammise Stiles.

<< Avrebbe dovuto dire a Liam la verità immediatamente >> sospirò Mason massaggiandosi le tempie.

<< Io lo capisco. Non so se io glielo avrei detto – disse Lydia – io gli ho suggerito di farlo vedendo quanto Liam fosse preso da lui, ma avrei avuto anch'io paura di un rifiuto. Essere compagni è definitivo. Non posso nemmeno immaginare come possa essere non venire ricambiati >>

<< Hai ragione >> mormorò il più piccolo dei tre.

<< Liam come sta? >> chiese Stiles.

<< Scott ci ha parlato ieri e sembra averlo smosso almeno un po'. Ma si rifiuta di parlarmi, Dio, vorrei prenderlo a pugni >> sbottò Mason.

<< Derek dice che è normale. Che si è sentito tradito dal branco e dal suo compagno >> spiegò Stiles. Lydia annuì mordendo la cannuccia.

<< Spero solo che nessuno dei due faccia casini >> sospirò la banshee.

<< Io ho paura che Liam faccia qualche sciocchezza, tipo arrabbiarsi nuovamente e azzannare qualcuno in strada >> sbottò Mason.

<< Io ho paura che Theo se ne vada >> disse invece Stiles, facendo spalancare gli occhi agli altri due.

<< Come scusa? >> disse l'altro.

<< Spero tu stia scherzando >> disse Lydia affilando lo sguardo.

<< Lyds, era troppo strano. Credo che stesse pensando di andarsene. E' stato come se Liam l'avesse rifiutato. E' come hai detto tu. Non riesco nemmeno a immaginare quanto possa essere doloroso. Io me ne andrei, è ciò che farei >> spiegò Stiles.

<< Ma non può andarsene, giusto? Voglio dire, la lontananza dal proprio compagno lo ucciderebbe >> disse Mason.

<< Starebbero male entrambi >> disse Lydia.

<< Non posso certo convincerlo io >> sbottò Stiles, sapevano tutti e tre chi era l'unico che potesse far cambiare idea alla chimera in quel caso.

<< Liam è solo arrabbiato. Chiariranno ogni cosa >> disse ancora Mason.

<< Spero che lo facciano in fretta >> commentò allora Lydia, mentre Stiles lanciava un'occhiata preoccupata fuori dal locale. Aveva davvero la sensazione che la chimera potesse fare qualcosa d'avventato, e la cosa non lo faceva stare tranquillo. Tutt'altro.

<< Theo è stato da solo per tutta la vita – disse dopo un po' Stiles – Liam è la prima cosa bella che gli sia successa >> Lydia si morse il labbro, scambiandosi con Mason, l'occhiata più triste che avesse mai fatto.

 

 

 

 

 









That's It, guys!

Ci siamo anche oggi, sebbene un po' in ritardo xD

Bene . . . allora, Stiles e Derek sono compagni anche loro, ora lo sappiamo con certezza! Per quanto riguarda gli altri, beh, finalmente anche Liam ha saputo la verità, ma non sembra averla presa molto bene. Direi che non gli è piaciuto proprio essere l'unico che non ne aveva idea. Vi ringrazio sempre infinitamente per il seguito, un saluto speciale ai nuovi recensori! Vi adoro tutti! Ahahahah . . . non vi resta che attendere sabato prossimo con il quindicesimo capitolo. Un bacio a tutti,

Elly 

  
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