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Autore: MadSara    18/11/2017    1 recensioni
La pioggia non voleva cessare di battere su Londra quella sera e la strada di Baker Street era quasi deserta. Non era stata proprio una bella giornata nemmeno per Sherlock Holmes, non avendo trovato un singolo caso che lo interessasse da molto tempo, infatti si annoiava e per intrattenere un po' il suo cervello era passato in obitorio a prendere nuovi pezzi di carne umana per i suoi esperimenti. A grandi falcate stava per rientrare in casa all'asciutto, quando un suono di tacchi che stava arrivando dietro di lui, lo fermò.
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Watson, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La pioggia non voleva cessare di battere su Londra quella sera e la strada di Baker Street era quasi deserta. Non era stata proprio una bella giornata nemmeno per Sherlock Holmes, non avendo trovato un singolo caso che lo interessasse da molto tempo, infatti si annoiava e per intrattenere un po' il suo cervello era passato in obitorio a prendere nuovi pezzi di carne umana per i suoi esperimenti. A grandi falcate stava per rientrare in casa all'asciutto, quando un suono di tacchi che stava arrivando dietro di lui, lo fermò.
-Mi scusi! e' qui che abita John Watson?- 
Era una ragazza dai capelli castani tendenti al mogano, con un lungo cappotto blu e una sciarpa  che le copriva quasi tutto il viso, sembrava impacciata e affaticata, alla mano una valigia.
  - mi dispiace per lei, ma lui ha gia trovato l'anima gemella e si sposera' a breve- detto questo, con un falso sorriso fece per aprire la porta, ma fu nuovamente fermato. 
  - Ah lei e' Sherlock Holmes!  mi scusi, da dietro non l'avevo riconosciuta! piacere io sono Bess Chambers, sono qui perche' avevo visto quell'annuncio su internet e avevo concordato con il signor Watson, che oggi mi sarei trasferita qui- Sherlock rimase ammutolito per alcuni interminabili secondi.
  - cosa!? Oh no no, ci deve essere un errore!- 
  - nessun errore- John era arrivato sulla soglia con un sorriso tirato e l'aria colpevole. 
  - Sherlock ti posso parlare un attimo...-
  -John, che diamine significa?!?- si stava alterando e non poco.
  - scusami ho dovuto farlo! E' da mesi che non trovi un caso che ti soddisfi e io fra non molto mi trasferiro', non ce la facciamo a pagare l'affitto in due! Immagina te da solo!-
  - non se ne parla!!! Sono abituato a stare da solo me la cavero'!-
  - non puoi mandarla via cosi'! Dove andra' a dormire? sta anche diluviando!- 
  - Si trovera' un albergo.- rispose secco.
  Bess fino a quel momento era rimasta in disparte osservando la scena non sapendo cosa fare, ma ora era arrivata al limite ed era su tutte le furie. 
  - Signor Holmes lei e' la persona piu maleducata che io conosca! Capisco che e' stata un improvvisata sconsiderata del suo amico, ma anch'io non avevo la minima idea che avrei condiviso la casa con un uomo! Signor John non mi aveva detto niente!- 
  Sherlock la guardo' insospettito.
  - Mi dispiace signorina Bess, ma pensavo che lei sapesse...insomma Sherlock e' famoso...pensavo sapesse che vivesse anche lui qui...- John era consternato. 
  - Comunque sia... non ho nessuna intenzione di andarmene, ho gia pagato l'affitto di questo mese!-
  Sherlock guardo' l'amico, con sguardo omicida.
- Adesso, mi volete far entrare o no??- 
  - c-certo scusaci siamo proprio due maleducati lascia che ti porti io la valigia di sopra- Rispose velocemente John sinceramente imbarazzato.
  
Sherlock per tutto il resto della serata, era rimasto in silenzio sulla sua poltrona di pelle nera ,con le mani congiunte e con lo sguardo perso nel vuoto, mentre John mostrava a Bess le stanze della casa. 
  - scusaci per prima...e' stata una scena orribile- disse con una mano dietro la testa.  
  -non si preoccupi, signor watson.- 
  - ehm......ti devo dire alcune cose sul tuo nuovo coinquilino, non lo sa nemmeno la stampa, ecco...Sherlock e' un sociopatico...un sociopatico iperattivo per l'esattezza- 
  -Che??!- Bess era gia allarmata,  dando un occhiata furtiva alla statua umana seduta sulla poltrona.
  -  Non ti devi preoccupare e' solo un po strano, non da importanza all'emozioni degli altri e a volte può non sembrare umano, ma...in realta' e' la persona piu umana che io conosca. E non potrebbe mai toccare una donna. te lo garantisco.- 
  Lei non era del tutto convinta, ma John sembrava sincero,  quindi un po' si tranquillizzo'.
 - Ah, un ultima cosa! Se trovi cose strane per casa o in frigo...e' normale ci farai l'abitudine- 
A quest'ultima frase la testa di Bess torno' ad agitarsi pensando a quali "cose strane" doveva aspettarsi.
John torno' nel salotto dove ancora l'amico non gli rivolgeva la parola.
  - Sherlock...stanotte dormo da Mary visto che ora la mia camera e' occupata...- Sherlock non proferi' parola.
  - Bene io vado ehm...ci vediamo domani-
  Prima che varcasse la soglia, Sherlock ruppe il suo lungo silenzio.
  - John.. questa me la paghi...- disse tra i denti.
  -lo so sherlock, lo so.- 
Detto questo chiuse la porta.
Un silenzio di tomba regno' nella casa. Adesso erano rimasti solo loro due e Bess sentiva la tensione farsi sempre piu pesante.  Doveva rompere il ghiaccio in qualche modo. Stava per aprire bocca, ma lui fu piu veloce.
  - John ti ha raccontato di me, vero?- disse, sempre senza il minimo movimento. 
 Bess sussulto' ,non si aspettava quella domanda e non sapeva bene nemmeno cosa rispondere.
  -pensi come faccio a saperlo? Mi sembra ovvio visto che avete parlato a bassa voce e ogni tanto mi hai lanciato un occhiata a dir poco allarmata.-
Bess sgrano' gli occhi,anche se lui non sembrava presente in quel momento, era piu che vigile.
Gli occhi di lui adesso si spostarono su di lei e la osservavano.
-hai paura.-
  - no!- 
 - non era una domanda stupida. Hai la pelle d'oca e continui a stringerti il braccio con l'altra mano, in modo spasmotico,chiari segni che hai timore e una leggera paura per la persona che hai davanti.-
 - sono sempre stata timida.. non ho paura solo di te! Sapere che sei un sociopatico poi certo non aiuta...- 
  - ti fa paura la gente?- 
  - eeehh cosa c'entra questo ora???- ribatte' lei infastidita.
  Improvvisamente, Sherlock si alzo' dalla sua poltrona e con due ampie falcate fu un attimo davanti a lei con uno sguardo truce la fissava dritto negli occhi con i suoi occhi di ghiaccio. 
Sherlock era effettivamente, un bel ragazzo con quei suoi occhi cristallini, gli zigomi pronunciati e i capelli scuri e se non ci fossero quelle circostanze e Sherlock fosse stato una persona normale, Bess sarebbe stata sicuramente in imbarazzo, invece quell'improvvisa vicinanza la spavento', tral'altro era molto alto e lei si senti ancora piu piccola. John le aveva detto che non era pericoloso, ma se si fosse sbagliato?
  - pfff..- l' espressione truce di Sherlock, non resse più dando spazio ad una smorfia divertita. Bess non voleva crederci,  lui voleva solamente spaventarla e ci era riuscito. 
  - dovresti vedere la tua faccia! Hahahah-
 La sua risata fu spezzata da un sonoro schiaffo che lo fece rimanere interdetto.
Senza una parola lei si volto' da quell'idiota del suo nuovo coinquilino e si chiuse in camera, sbattendo la porta.
  - ahia... fortuna che non ha nessun anello al dito- fece massaggiandosi la guancia.
 
 
Sonni tranquilli faceva l'investigatore privato, abbracciato nelle sue calde coperte, quando un frastuono simile a quello di bufali imbizzarriti lo riscosse malamente all'istante. Proveniva dal salotto. Si alzo' sapendo gia, CHI era l'artefice di quel casino e maledicendo CHI, aveva permesso che entrasse in quella casa. Si mise la vestaglia e si precipito' in salotto ancora in pigiama.
Una Bess in grembiule e fazzoletto in testa armata di spolverino stava riordinando il salotto con una furia tale che quasi lo spaventava,dov'era quel docile agnellino tanto impaurito di ieri sera?
  - che stai facendo?!!- 
   -come puo' dedurre signor Holmes, sto facendo le pulizie- 
  -per le pulizie c'e' la signora Hatson!!!-
-Non sono la sua governante, Sherlock!- la signora Hatson era apparsa alla porta con un vassoio di biscotti in mano. Shelock non l'ascolto' e continuo' ad urlare.
  - Smettila!  ho bisogno di tutte le mie cose al loro posto per lavorare!!!- 
  - ma e' il caos e c'e' un sacco di polvere...coff- Bess agito' la mano per scacciare la polvere.
  -nemmeno la signora Hutson ha il permesso di spolverare questa stanza!-
  - Be, io non sono la signora Hutson e una spolverata ogni tanto non e' certo la fine del mondo!-
  Scherlock fece un sospiro di esasperazione con gli occhi al cielo.  Stufato, le strattono' la scopa dalle mani.
 A quel punto, entro' nell'appartamento John, che noto' subito la tensione nell'aria, vedendo i due coinquilini che si guardavano in cagnesco  insultandosi tacitamente.
  - Abbiamo un corpo da indagare, Molly ci sta aspettando.- 
  - ok, arrivo subito- 
  -signorina Bess le piacciono le indagini?-  
  - ehm direi di si mi intrigano moltissimo.- 
-ha mai visto un cadavere prima di adesso?- 
 -C-certo!..- 
-bene, allora viene con noi.-
- ...perche'???- era sinceramente confusa, un attimo prima si stavano scannando a vicenda ,ed ora gli aveva chiesto se voleva assistere ad un autopsia insieme a loro.
  - perche' così, non potrà distruggere l'intero appartamento in mia assenza-
  Ah, ecco il motivo.
 
 
Presero il taxi, erano piu stretti del solito con la nuova arrivata, in mezzo ai due uomini. Bess era abbastanza in imbarazzo considerata la sua timidezza, ma il moro non esitava a punzecchiarla.
 -al ritorno mi ci metto io nel mezzo ok?- Affermo', Watson esasperato.
Arrivati nell'obitorio, camminarono in un lungo corridoio, i muri e i mobili erano tutti di un bianco anononimo, si sentiva odore di disinfettante e...odore di qualche morto in putrefazione.
Bess aveva gia la nausea. 
Aveva detto che ne aveva visti di cadaveri, ed era vero,pero' solamente nei film o nelle serie tv come csi, ma mai nella realta'.
  - sei sicura di reggere alla vista di un cadavere?- la scherni' Sherlock.
  - c-certo, e' solo un cadavere che vuoi che sia!..- 
  - molto bene, allora cominciamo!-
  Alzo' il lenziolo di scatto. L'uomo che una volta era in vita sembrava non avere alcuna ferita mortale visibile tranne qualche livido, insomma solo uno come sherlock poteva notare gli indizzi.
Bess , era solo qualche secondo che lo guardava e gia aveva la nausea. 
  - tutto bene?- chiese John vedendola impallidire.
  - oh si si perche?- bess si sforzo' di sorridere. 
  - John spostati.- disse Sherlock, continuando a esaminare il corpo.
  -perche'?- appena formulata la domanda Bess vomito' l'anima sulla scarpa del malcapitato John.
-Te l'avevo detto.- disse sherlock con nonchalance.
  -m-mi dispiace John!!! sto bene, sto bene!!!- un secondo dopo stava di nuovo per rigettare ma si fermo' in tempo tenendosi una mano sulla bocca.
  - Bess santo cielo vuoi vomitare ancora??!! Fammi il piacere di uscire da questa stanza , finiscila di fingere di star bene!!!-  stavolta aveva alzato la voce.
Lei lo guardo' costernata, non se lo fece ripetere due volte e se ne ando' con la testa china.  John aspetto' che se ne andasse.
  - Sherlock come al solito hai la delicatezza di un elefante. Dovresti chiederle scusa...anche perche' ti ricordo che dovra' restare per un mese-
  - non durera' due giorni- rispose secco l'altro.
  -Sherlock...- John gli lancio' uno sguardo di rimprovero.
  - vado a vedere come sta e...a darmi una ripulita-
 Sherlock osservo' l'amico uscire dalla stanza poi si rivolse a Molly.
  - Molly, potresti gentilmente dare una pulita?-  molly si riscosse.
  - c- certo sherlock-
  
John passo' all'altra stanza. La ragazza era seduta infondo nella sala d'attesa. Era ancora scossa, ma aveva ripreso un leggero colorito. 
  - scusalo e' fatto cosi' non da importanza alle emozioni altrui, ci farai l'abitudine-
  - ma no signor John, sono io che vi sto causando solo problemi...non sarei dovuta venire qui, vi sto rallentando nel vostro lavoro..e' che per una volta volevo essere all'altezza delle aspettative e al passo vostro e...del signor Holmes, lui sembra sempre cosi' avanti rispetto a tutti...- 
 John capiva cosa voleva dire la ragazza era quello che pensava molto spesso anche lui. Sherlock era sempre un passo avanti agli altri.
Anche se nelle ultime ore lo aveva odiato, era evidente che lei provava grande rispetto per l'investigatore privato.Pero' quella ragazza era anche molto sensibile, per un'attimo ebbe paura per lei, che Sherlock la spezzasse.
  - Bess non dovresti sforzarti  cosi'... se avessi saputo che eri cosi'  emotiva non ti avrei lasciato affittare l'appartamento... se dovessi avere problemi con lui ti posso restituire la somma del mese.- 
  -non se ne parla!- scatto' Bess d'un tratto.
John rimase ammutolito.
  - cioe'...ormai i miei sanno che ho preso casa... non posso tornare così da loro di punto in bianco....e poi stia tranquillo, me la cavero'- disse lei sicura, con un sorriso.
  - va bene buona fortuna allora! Io vado a darmi, ehm una pulita- 
  - aah mi dispiace!!!! Lasci che gliele pulisca io!- 
  - tranquilla, faccio da solo-
  John usci' dalla stanza, dirigendosi verso il bagno.
  - come ti senti?- Bess sussulto',non si aspettava quelle parole, pronunciate da quella voce.
 Sherlock era appena entrato con le mani nelle tasche del cappotto.
  - ..m- meglio, grazie- rispose abbassando lo sguardo.
  - scusa,se ho alzato la voce prima-
 Lei sgrano' gli occhi, veramente Sherlock si stava scusando?
  -perche' sei stupita?-
  - te l'ha chiesto John,vero?- lo guardo' con un mezzo sorriso.
  - Si.- rispose con la solita nonchalance. 
  Bess rise, stavolta era Sherlock sorpreso con sguardo corrucciato.
  - cosa c'e' da ridere???-
  - niente e' solo che mi piace la tua sincerita'  e...apprezzo le tue scuse, e' gia tanto che tu l'abbia detto- disse sorridendogli.
  - oh quanto sei noiosa, vogliamo tornare a casa o no?- taglio' corto lui, avviandosi  verso la porta.
   
 
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