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Autore: Ryu Hime    18/11/2017    0 recensioni
Vedete quell’isola ricoperta di neve?
Dove il mare si infrange sulle scogliere di giaccio.
Riuscite a scorgere le luci nascoste parzialmente dalla nebbia perenne?
Bene, questa è Moon Island ed è anche casa mia.
È 16 giorni a sud delle gelate e pochi gradi a nord di congelare appena metti il naso fuori da casa, si trova esattamente sul parallelo dell’anormale.
***
-Mi chiamo Hiccup e lui è Sdentato.-
-Ma… è una Furia Buia…- mormorò avvicinandosi appena –Già…- rispose mentre gli altri cavalieri atterravano dietro il ragazzo –Uno Scuoti Mari ti ha portato sulla riva di quest’isola, ti abbiamo trovata ferita, avevi una freccia dei Cacciatori di Draghi nella spalla.-
***
–Non riesco a crederci!- esclamò saltando come se le avessero messo delle molle ai piedi, si precipitò da Lyra e le afferrò il muso –E’ fantastico!- disse ancora, la dragonessa sembrava aver capito che cosa stesse farneticando la ragazza perché mostrò il suo stesso livello di emozione –Ti dispiace dire anche a noi che cosa ti rende così allegra?- chiese Moccicoso scocciato. Aria si avvicinò a Hiccup di colpo –Sei un Senziente! Non ci posso credere! Sei un Senziente!
Genere: Avventura, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Io sono l'Akasha

-Vi siete persi cari?- domandò una voce quasi gracchiante alle spalle dei Cavalieri. Si voltarono di scatto per vedere una donna anziana sciupata dal tempo avvolta in un mantello grigio che si reggeva su un bastone nodoso –Chi è lei?- domandò Gambe di Pesce –Io sono l’Akasha.- rispose sorridendo.
I Cavalieri si guardarono confusi l’un l’altro, ecco un’altra persona con un nome strano –Ma voi starete gelando. Seguitemi, avrete modo di riscaldarvi e potrete rifocillarvi insieme ai vostri draghi.- disse incominciando una lenta camminata incerta verso la sua dimora.
Hiccup guardò i suoi compagni che gli restituirono il suo stesso sguardo confuso, ma in ogni caso avevano bisogno di riposarsi, sia a livello fisico che mentale.
Non riuscivano ancora a credere che Aria fosse morta, quella ragazza così piena di risorse. D’altra parte c’erano ancora molte cose che non capivano, ad esempio che cosa fosse successo ai draghi di Moon Island.
L’anziana donna li condusse fino ad una catapecchia rattoppata alla bene meglio, il tetto era stato riparato più volte, spesso con pezzi di stoffa, diverse parti metalliche erano completamente arrugginite e il vetro delle finestre aveva certamente visto giorni migliori.
L’interno non era messo meglio, il tavolo era sbeccato in più punti e un piccolo lettino sfatto e sformato era accanto ad un caminetto malmesso colmo di cenere e legna bruciata.
Il fuoco venne acceso in un attimo grazie al fuoco dei draghi, l’anziana servì ai suoi ospiti della zuppa calda a base di pesce, l’odore era terribile, in compenso scaldò loro lo stomaco.
Nessuno riuscì a dire una sola parola, anche i draghi erano taciturni, accucciati al suolo con la testa vicino ai rispettivi Cavalieri.
-Che cosa vi è successo? Non avete una bella cera.- commentò guardandoli di sottecchi. Nessuno parlò, lo sguardo inchiodato sulla zuppa dove galleggiavano grossi pezzi di pesce.
L’anziana si alzò buttando un ciocco di legno sul falò –E’ successo qualcosa a Moon Island, vero?- domandò senza guardarli –Come…?-
-Non ci sono molte isole nei paraggi e non credo che la bufera di poco fa sia stata di origine naturale, avete conosciuto Arianrhod, vero?- annuirono mesti –A quanto pare a raggiunto le Luci Celesti, eh?- mormorò guardando il cielo plumbeo fuori dalla finestra –Sentivo che qualcosa nell’aria era cambiato…-
-Lei conosceva Aria?- chiese Astrid –Sì, molto, molto bene in effetti.-
-Ha sempre detto di essere l’unica sopravvissuta della sua gente…- mormorò Hiccup –Sì, infatti è così.-
-Allora come…-
-Oh, è una lunga storia. Non credo che vi farebbe piacere ascoltarla. Non ancora almeno. Invece sono certa che avete altre domande che vi frullano nella testa, dico bene?-
Nuovamente per i Cavalieri fu difficile cominciare l’argomento –C’è stata una battaglia, contro… contro i Cacciatori di Draghi.- cominciò Gambe di Pesce –Durante la battaglia uno dei draghi che accompagnava Aria è rimasto ucciso, ma… ecco… il suo corpo…-
-E’ esploso!- esclamarono i gemelli in contemporanea –Capisco… beh, se Arianrhod è davvero salita alle Luci Celesti allora vuol dire che avete assistito alla… sparizione degli altri draghi di Moon Island, non è così?- annuirono –Beh, avete visto quanto Arianrhod fosse… particolare. Ebbene lei era anche un’eccezione fra i possessori del dono dei draghi. Infatti possedeva più di un tipo di magia, ma non solo: era in grado di controllare la natura che la circondava solamente esternando le sue emozioni, lei ovviamente non se ne era mai accorta, nemmeno quando, per la prima volta in vita sua, creò una vita.-
-Come!?- fu l’esclamazione unanime dei Cavalieri, i draghi avevano tirato su il muso stando sull’attenti mentre Moccicoso aveva lasciato cadere la ciotola.
L’anziana donna si sedette su una vecchia sedia a dondolo –Non se ne rendeva nemmeno conto, non ne aveva mai avuto il controllo. Si rese conto di quello che poteva effettivamente fare soltanto quando seppellì tutta la sua gente. Il terrore di rimanere da sola creò i draghi di Moon Island, quando tutti gli altri erano stati uccisi, deportati o scappati.-
-Credevo che quei draghi fossero i reduci della prima battaglia contro i Cacciatori…- mormorò Hiccup –O almeno, era quello che ci aveva detto.-
-Sai ragazzo, non ci vuole molto a mentire. Specie per nascondere un segreto di queste dimensioni. Tieni a mente che Arianrhod era stata emarginata per questa sua caratteristica, come pensi che avrebbe potuto confidarsi con persone che conosceva appena.- fece notare mentre accedeva una lunga pipa da dove si levò un sottile fumo biancastro –Naturalmente senza di lei nemmeno le sue… “creazioni” potevano rimanere in questo mondo.- aggiunse dopo aver soffiato per la stanza la boccata di fumo che aveva aspirato, riempiendo la stanza di un odore che i Cavalieri non avevano mai sentito prima.
-Beh, direi che domani potremo fare ritorno a Moon Island, se ne andranno presto, e vorrei dare a quella povera ragazza la sepoltura che merita assieme alla sua gente.- disse la donna prima di prendere un’altra boccata dalla pipa –Dormite dove più vi fa piacere.- disse prima do svuotare il contento dell’oggetto nel camino per poi avviarsi lentamente verso il lettino malmesso.
Tuttavia nessuno dei Cavalieri chiuse occhio, nemmeno i draghi, nonostante il lungo volo frenetico riuscirono a trovare il riposo che cercavano.
Era la prima volta che perdevano un compagno in battaglia, Aria si era sacrificata per lasciar loro il tempo di mettersi in salvo, ben consapevole che non avrebbero potuto ricacciare indietro tutte le navi dei Cacciatori, Moon Island era perduta e alla ragazza era sembrata la scelta più sensata rimanere indietro per mettere la parola “fine” alla battaglia che l’aveva tormentata per così tanto tempo. 
Rimasero tutti con gli occhi spalancati, non si scambiarono una parola ed attesero in silenzio l’arrivo dell’alba.
Quando i primi raggi del Sole colorarono di arancione e rosso le acque del mare la vecchia si alzò, afferrò il suo bastone e sul suo passo incerto si avviò verso l’uscita della catapecchia –Non avete una bella cera cari.- disse una volta accortasi dello stato dei suoi ospiti –Non… non abbiamo dormito.- rispose Hiccup –Poveri cari, dovete essere ancora in pena per quello che è successo.- e così dicendo preparò una brodaglia calda come colazione –Bevete, vi sentirete meglio.- disse iniziando a sorseggiare tranquillamente la sua.
-Per i vostri draghi purtroppo non ho nulla non ne vedo uno da molto tempo e ho smesso di essiccare pesce parecchio tempo fa.- disse una volta che ebbe appoggiato la sua tazza vuota sul tavolo –Ma sono sicura che a Moon Island troveremo qualcosa.- aggiunse subito dopo reggendosi sul suo bastone nodoso –Vi sentite pronti per farvi ritorno?- domandò scrutandoli con i suoi occhi lilla.
-No, ma le dobbiamo qualcosa per ciò che ha fatto per noi.- rispose Hiccup –Buona risposta.- mormorò l’anziana uscendo.
Cavalcò Muscolone assieme a Gambe di Pesce e prima che il Sole raggiungesse lo zenit erano arrivati all’isola di ghiaccio.
Le navi dei Cacciatori avevano lasciato quel luogo e a testimoniare il loro passaggio c’erano soltanto dei blocchi ghiacciati che si erano staccati dalla scogliera attorno all’isola.
I Cavalieri ispezionarono il perimetro per diverse ore, ma del corpo di Aria non c’era traccia.
-Ho trovato qualcosa!- chiamò Astrid indicando una piattaforma gelata piena si sangue –Dev’essere scivolata in acqua…- commentò Gambe di Pesce tristemente –L’oceano è la sua tomba, come molti altri abitanti di Moon Island.- disse l’anziana –E adesso?- domandò Astrid –Adesso possiamo solamente prole omaggio alla grotta degli antenati.- rispose la vecchia –Intendi quella con il drago di ghiaccio?- chiese Moccicoso –Esatto.-
Una volta giunti al villaggio deserto lo trovarono esattamente come lo avevano lasciato: intatto e senza vita.
Arrivarono fino a quel luogo dove però non trovarono la statua del drago di ghiaccio, bensì l’enorme scultura di una luna piena nella quale era incisa una ruota –Chi ce l’ha messo questo?- domandò Testa di Tufo perplesso –Che cosa significa?- chiese Hiccup voltandosi verso l’anziana, ma quella era sparita –Questa storia non mi piace.- affermò Moccicoso facendo un passo indietro.
-Andiamo a cercarla, non può essere sparita nel nulla.- disse Hiccup seguito da Sdentato, non la trovarono da nessuna parte –Ma dove si sarà cacciata?- chiese perplessa Testa Bruta guardandosi attorno senza vedere l’oggetto della loro ricerca.
-Come fa una vecchina che si regge a malapena in piedi a sparire così?- si chiese Gambe di Pesce ad alta voce.
-Questa storia si sta facendo inquietante.- commentò Moccicoso.
Hiccup stava per dire qualcosa, ma una canzone cantata da una voce infantile lo fermò. Era un canto lento e triste, le note risuonavano limpide in quell’ambiente deserto –Sentite anche voi?- domandò –Se intendi un canto infantile terribilmente inquietante che sembra portatore di morte allora sì Hiccup, lo sentiamo anche noi.- disse Moccicoso con fare isterico.
I draghi seguirono il suono con lo sguardo e, poco a poco, una bambina sbucò furori da una delle vie del villaggio.
Aveva i capelli bianchi come la luce della luna lunghi fin sotto le spalle, il viso ovale e la pelle diafana. Possedeva due occhi violetti e in testa portava un cerchio d’oro bianco che le circondava la fronte.
Osservò i Cavalieri piegando la testa leggermente di lato, senza smettere di cantare –Chi sei piccolina? Ti sei persa?- domandò Gambe di Pesce.
Quella non rispose, continuava a cantare lentamente, a voce bassa –Come ti chiami?- domandò Astrid avvicinandosi un poco.
La ragazzina non si mosse, raddrizzò la testa e concluse la canzone che stava cantando –Non vi è familiare?- domandò Testa Bruta osservandola meglio –Sembra Aria.- disse il gemello senza pensarci due volte –Se è per questo somiglia anche alla vecchia.- aggiunse poi –Non siate sciocchi…- cominciò Gambe di Pesce –Ma hanno ragione.- ribatté Moccicoso –Oh adesso piantatela.- sbottò Hiccup avvicinandosi alla bambina insieme ad Astrid –Come ti chiami?- domandò sorridendole. Quella piegò la testa di lato, come se non avesse compreso le sue parole –Qual è il tuo nome?- provò ancora.
La piccola non disse nulla, guardò Sdentato e gli si avvicinò accarezzandogli il muso. La Fura Buia la lasciò fare comportandosi come un grosso gatto. I Cavalieri osservarono la bambina interagire con il loro draghi più spontaneamente che verso di loro, altro fattore che la accomunava ad Aria.
-Puoi dirci il tuo nome?- tentò un’ultima volta Gambe di Pesce. Lei lo osservò, come se si fosse accorta di lui solamente in quel momento, posò poi il suo sguardo magnetico su ciascuno di loro prima di dire -Io sono l’acqua, l’aria il fuoco e la terra. Io sono lo spirito, il quinto elemento, l’Akasha. Sono l’essenza di ogni cosa. Sono l’estate, l’autunno, l’inverno e la primavera. Io sono la vita, sono la morte.- disse con una voce che si faceva poco a poco sempre meno infantile, anche il suo aspetto cambiò maturando lentamente fino a diventare pressoché identica ad una persona che i Cavalieri conoscevano bene. Sgranarono gli occhi alla vista di una rediviva Aria -Sono la giovane, la madre e l’anziana. Sono colei che dona la luce e colei che dona le tenebre. Sono la leggera brezza del mattino e le onde impetuose che si infrangono sugli scogli. Sono il fuoco che brucia, sono la terra fertile.- prima che potessero dire qualunque cosa il suo aspetto mutò nuovamente e divenne la vecchina che li aveva accolti sull’altra isola e che era scomparsa poco prima -Sono chiamata con mille nomi, ma sono sempre la stessa. La Dea che crea, che distrugge. La Luna che illumina il mondo di notte.- terminò osservano le loro espressioni confuse e sconvolte.
Tornò ad avere l’aspetto dell’Aria che avevano conosciuto, i suoi abiti erano cambiati, ora indossava un lungo abito bianco. La gonna ampia e leggera, le maniche lunghe fino al dorso delle mani dove terminavano con una punta appena sotto il dito medio. Una cintura d’argento finissimo le cingeva la vita, la scollatura tonda era anch’essa decorata con fili argentei.
Un lungo mantello nero come la notte le ricadeva elegante sulle spalle.
I capelli erano divenuti talmente lunghi da sfiorare il terreno, portava al collo un medaglione a forma di mezzaluna dove dietro era nascosta una ruota.




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi!
Dunque...
Che cos'è l'Akasha, prima di continuare ecco la spiegazione: è uno dei "cinque grandi elementi", la cui principale caratteristica è Shabda, il suono. La qualità dell' Etere o Spazio è la capacità di far esistere delle cose al suo interno. In hindi è il significato di Akasha è cielo.
I versi che ho citato per mezzo della bambina non sono di mia sana pianta, le ho prese dal sito "Il giardino delle fate" - > 
http://www.giardinodellefate.cloud/dei-del-popolo-celtico/
Sì, mi sono messa a citare la mitologia celtica in questa storia.
Ma si vedrà meglio più avanti.
Effettivamente non posso dirvi nulla ancora, si svelerà tutto nel prossimo capitolo.
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda tutti voi che continuate a seguirmi.
Quindi noi ci vediamo la prossima volta con "La benedizione della Dea".
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*
   
 
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