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Autore: Shattered_    18/11/2017    0 recensioni
C'era una volta una giovane principessa, unica figlia di Maurice e Colette, i sovrani del regno di Avolnea. Nacque in un giorno di Dicembre*, e le fu dato il nome di Belle. Crebbe amata dal popolo e soprattutto dai suoi genitori, che non le fecero mai mancare nulla. Ma tra tutti i doni che, nel corso degli anni, ricevette, due furono quelli che formare il carattere di Belle, ed entrambi li ricevette da sua madre.
(Spoiler -ancora?- 7x04)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Beauty
“how rare and beautiful
it is to even exist”
Saturn, Sleeping at last


C'era una volta una giovane principessa, unica figlia di Maurice e Colette, i sovrani del regno di Avolnea. Nacque in un giorno di Dicembre*, e le fu dato il nome di Belle. Crebbe amata dal popolo e soprattutto dai suoi genitori, che non le fecero mai mancare nulla. Ma tra tutti i doni che, nel corso degli anni, ricevette, due furono quelli che formarono il carattere di Belle, ed entrambi li ricevette da sua madre.
Il primo era l'amore per la pagina scritta. Colette le regalò, infatti, una grande stanza del castello adibita a biblioteca: era la stanza preferita della giovane principessa, ricca com'era di avventure, storie di eroi e di eroine, storie di luoghi lontani e pieni di magia. Come è naturale che accada, l'amore per i libri, fece nascere in Belle il desiderio di viaggiare, di scoprire cosa ci fosse oltre l'orizzonte del suo regno. Belle voleva che la sua vita fosse degna delle storie che aveva letto, e, per questo, quel regno, su cui un giorno avrebbe governato, cominciava a starle stretto: era con tristezza che, più volte al giorno, osservava, con i suoi occhi azzurri, il mondo esterno. Lo osservava, seduta davanti la finestra della biblioteca, e sospirava perché, nel suo mondo, non c'erano molte possibilità per una giovane donna. Il suo destino era già stabilito: in quanto erede al trono, aveva il compito di sposarsi e generare una prole, per garantire prosperità al suo popolo. E quando Belle si lamentava che i suoi coetanei erano vanitosi e vuoti, sua madre la ammoniva dicendo:
-Mia adorata Belle, ricorda che un vero eroe si misura dalla sua compassione e non dalla sua forza. E che la vera bellezza si trova nel cuore**.
Ma fu il secondo dono di Colette a cambiare per sempre il corso della giovane donna dall'anima sognante.
Nel corso della, così chiamata, guerra degli Orchi, il palazzo di Avolnea fu assalito. Il palazzo era stato evacuato, ma madre e figlia si erano attardate nella biblioteca nel tentativo di salvare più libri possibili (Belle aveva salvato il suo preferito, Her handsome hero). Prima che potessero scappare, gli orchi arrivarono in quella parte del castello, ed entrarono nella biblioteca. Le due donne si erano nascoste sotto una scrivania, ma questo non bastò. E Colette diede la sua vita per salvare quella della persona che più amava al mondo: sua figlia.
Belle fu ispirata da questo gesto. Pianse, quando ricordò l'accaduto. Ma decise di mettere da parte il suo dolore, per salvare il suo popolo, e si oppose alle proteste del padre, ammettendo, fiera:
-Lo so, la magia ha sempre un prezzo. Ma se la morte di mia madre mi ha insegnato qualcosa è che, a volte, un eroe deve sacrificare tutto per salvare le persone che ama. Ed io farò qualunque cosa sia in mio potere, per salvare il nostro regno e così sarò un eroe come mia madre. E se questo significa invocare Rumplestiltskin, così sia. Rumplestiltskin fu invocato ed atteso. Arrivò quando Maurice aveva perso la speranza: aveva guardato la sua adorata figlia, e le aveva detto “Mi dispiace, è tardi”. Il signore oscuro apparve allora, quando ogni speranza sembrava svanita. Rumplestiltskin pose le sue condizioni: avrebbe salvato il piccolo regno, ad un unico prezzo, Belle. Inutili furono le opposizioni del sovrano di Avolnea e del promesso sposo della principessa, Gaston: Belle, o nessun accordo.
-No, aspettate- disse Belle, divincolandosi dalla stretta di Gaston. -Andrò con lui.
-Lo proibisco!- urlò Gaston, avvicinandosi.
-Nessuno decide del mio destino se non io!- spiegò Belle, volgendosi prima al padre ed al promesso sposo e poi di nuovo alla bestia. -Devo andare
-E' per sempre, dearie!- disse la bestia, sorridendo.
-La mia famiglia, i miei amici: vivranno tutti?
-Avete la mia parola!
-E voi avete la mia: verrò con voi, per sempre.
La giovane principessa seguì la bestia nel suo castello, tra le montagne. E lì rimase, per mesi. E tenendo bene in mente l'insegnamento di sua madre, riuscì a perforare
quel muro che la bestia aveva eretto intorno a sé. A volte, si fermava a guardare quell'uomo filare la paglia in oro: seduto vicino all'arcolaio, con lo sguardo perso nel vuoto. Scoprì che dietro la bestia si celava un uomo.
Poi un giorno accadde che, mentre cercava di aprire le tende, in piedi su una scala, si sporse troppo in avanti e cadde. L'impatto con il pavimento, però, non avvenne, perché Rumplestiltskin riuscì a prenderla in tempo. La luce del sole, fino ad allora tenuta lontana da quella casa, illuminò il malefico folletto dalla pelle squamosa che teneva tra le braccia una Belle tremante per la paura.
-Grazie...
-Non c'è di che- disse lui, rimettendola con i piedi per terra.
-Metto a posto le tende...
-Non ce ne è bisogno,- disse Rumplestiltskin, fissando la luce come se non la vedesse da anni. -mi abituerò.
Quello fu l'inizio di una storia vecchia quanto il tempo. La bella e la bestia s'innamorarono, ma questo sentimento arrivò nel momento sbagliato. E Belle fu prima rifiutata e poi cacciata. Se ne andò da quel castello, senza sapere quanto quel “non ti voglio più qui, dearie” fosse costato all'uomo dietro la bestia, che stava rinunciando al suo “breve spiraglio di luce in un oceano di oscurità” per mantenere il potere e trovare suo figlio.
Belle se ne andò, lasciando solo con un cuore vuoto ed una tazzina sbeccata.
La giovane principessa, ferita dall'amore, viaggiò fino ad arrivare in una taverna. E poi partì per un'altra avventura: uccidere lo Yaoguai. Fu nel corso di questa avventura che conobbe Mulan, una giovane donna, che aveva mostrato a tutti quanto fosse forte. Grazie a Mulan, Belle imparò un'altra cosa importante: che quando trovi qualcosa per cui valga la pena lottare, non ti arrendi mai. Per questo, quando salvò il Principe Filippo, decise di rimettersi in viaggio e di tornare dalla sua bestia.
Aveva capito di amarlo nel momento in cui lui l'aveva mandata via, liberata dal loro patto, e non avrebbe smesso di lottare per lui. E questo disse, quando la regina cattiva la imprigionò.
-Lotterò per lui. Non smetterò mai di lottare per lui.
E questo fece, anche quando fu scagliata la maledizione oscura e furono tutti trasportati in un mondo senza magia. Fu liberata dal manicomio in cui era rinchiusa da Jefferson, il quale le disse di cercare un certo Mr Gold. Così fece, e trovò Mr Gold, nel suo impeccabile completo, nel retro del suo negozio.
-E' lei Mr Gold?- chiese, entrando nel retro.
-Sì, lo sono, ma ho paura che il negozio sia chiuso...
-Mi è stato detto di trovarla e che... che mi avrebbe protetto.
-Sì, sì- disse l'uomo, abbracciandola. -Certo che ti proteggerò.
In seguito Emma Swan ruppe la maledizione, e la bella e la bestia si riconobbero. Erano nella foresta, poco lontano dalla città.
-Ti amo- disse lei, fissando quell'uomo, che, per la prima volta da anni, era felice veramente.
-Ti amo anche io- rispose lui, abbracciandola.

Belle French visse una vita degna del suo romanzo preferito. Salvò il suo popolo e salvò un uomo dall'oscurità.
Come Gideon, l'eroe del suo romanzo, anche lei affrontò l'oscurità in tutte le sue forme e l'affrontò, senza magia.
Una volta s'inoltrò nella cantina di Zelena, per salvare Rumplestiltskin. E, pur sapendo che la strega aveva il pugnale, lei aprì la porta della cella e tese la mano all'uomo che amava.
-Non me ne vado senza di te- aveva detto.
La forza di Belle era questa: aveva trovato qualcuno per cui combattere, e per questo non avrebbe mai rinunciato. E nessuno riuscì a fermarla, nemmeno la morte.
Belle affrontò tante avventure, nel corso della sua vita: aveva scalato una montagna con Anna e visto i troll delle montagne; dimostrò a Merida che non serve magia, ma solo credere in sé stessi. Ma l'avventura più grande fu la sua famiglia. Dopo tante peripezie, lei, Rumplestiltskin e Gideon vissero felici viaggiando per il mondo.
E Belle, così, ottenne quello che aveva sempre desiderato.
Ma era una mortale, e per questo la sua vita ebbe una fine. Quando, vecchia, giaceva sul divano accanto a suo marito, questo le chiedeva di poter usare il pugnale per ringiovanirla, ma lei fino all'ultimo si rifiutò. Aveva vissuto una vita piena, tanto che le storie dei libri sembravano, ora, mancare di qualcosa. Aveva visitato il mondo. Visto l'uomo dietro la bestia. Affrontato e sconfitto l'oscurità. Aveva cresciuto suo figlio, regalandogli ciò che lei aveva ricevuto da sua madre: l'amore per i libri. Aveva avuto la possibilità di vederlo crescere, e di passare ogni minuto accanto all'uomo che amava.
Belle French era diventata un'eroina, ed usare la magia per continuare a vivere sarebbe stato un inganno; inoltre, questo avrebbe impedito a Rumplestiltskin di liberarsi dell'oscurità. E, con la sua morte, fece a Rumplestiltskin un ultimo regalo: gli mostrò la bellezza di una singola vita passata accanto alla persona che si ama. E gli promise che, come avevano fatto tutta la vita, avrebbero trovato il modo di stare di nuovo insieme, per sempre.
Belle distrusse la bestia e salvò l'uomo, regalandogli la realtà: che la vita è piena di dolore e felicità, luce ed oscurità; e, cosa più importante, che la vita è una sola. E che in questo sta la rarità e la bellezza della vita.





*Per la data di nascita di Belle ho scelto il mese in cui è nata Emilie
**cit. da La bella e la bestia.




__________________
Eccomi qui. Ce ne ho messo di tempo, ma finalmente ho scritto questa storia: è dalla 7x04 che tento di scriverla.
Ovviamente, nella mia testa era anche meglio e più articolata: ho pensato più volte di dividerla in capitoli, ma non ho il tempo materiale per stare dietro ad una storia intera. Pardon.
Questa storia è un omaggio a Belle. La mia eroina, ed il mio personaggio preferito (insieme a Rumple, ovviamente!). Volevo rendere omaggio a questo personaggio così imperfetto e bello, che mi ha insegnato tanto. E che mi ha sempre emozionata. E' stato un onore aver amato Belle dalla 1x12, ed aver assistito alle sue gesta. Ed è stato un onore aver visto Emilie daRevin interpretarla: non credo un'altra attrice sarebbe stata così perfetta. Ho cercato di riassumere la storia di Belle, citando anche frasi che mi sono rimaste nel cuore (ed infatti sono tutte in corsivo).
Spero vi sia piaciuta la storia, e vi ringrazio, come sempre, per aver letto.
A presto,
Shatterd_
  
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