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Autore: vesta    18/11/2017    0 recensioni
Lei non sopporta lui.
Lui non sopporta lei.
Come possono non amarsi?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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HOPE

I miei occhi sono congelati ai suoi. Non riesco a distogliere lo sguardo e lui non aiuta molto continuando a fissarmi con quel dannato sguardo glaciale che mi provoca brividi in ogni parte del corpo.

Il nostro contatto visivo si conclude con uno sconosciuto calore che mi afferra la mano e mi aiuta ad alzarmi… oddio, da quanto sono stramazzata a terra?

Non appena mi scontro con un ampio petto, caloroso, muscoloso, accogliente… Aspetta, aspetta, aspetta! Accogliente… Petto?

Solo in quel momento i miei occhi si alzano per scontrarsi con due pozze blu. Capendo la situazione, mi stacco immediatamente dal ragazzo che mi ha alzato, divento di una tonalità di rosso molto vicina a quella di un peperone e comincio a biascicare cose assolutamente senza senso tentando di sputare fuori delle scuse che, per lo meno, siano decenti, ma decisamente non mi sta riuscendo molto bene… Merda, merda, merda…. Sto facendo una figura di merda!!

“Scusa” sento dire improvvisamente da una voce dietro di me, subito dopo sento due mani appoggiarsi sopra le mie spalle ed una mandibola posizionarsi sopra la mia testa. Taylor.

Il ragazzo dagli occhi blu passa il suo sguardo da me a Taylor un paio di volte e poi scoppia in una risata che mi fa letteralmente sciogliere… e letteralmente è letteralmente, mi sento le gambe tutte molli!

“Contieniti ragazzina è un ragazzo delle superiori, non una specie di qualche creatura mitologica” mi sussurra all’orecchio destro Taylor sghignazzando, non facendo altro che incrementare il mio, già palese, rossore su tutta faccia.

“Taylor è un’altra delle tue questa qui, vero?” mi interrompe da un istinto omicida la voce più suadente che abbia mai sentito. Poi, dopo essermi ripresa dal suono sexy della sua voce, rielaboro anche le parole del ragazzo dagli occhi blu e il mio sguardo indagatore si fissa immediatamente su Taylor.

“Ora basta! State dando spettacolo…” interrompe, prima che Taylor possa aprire bocca per spiegarsi, una voce che innesca nel mio corpo una serie di brividi.

Il mio corpo resta fisso al posto sentendo fisicamente i suoi occhi su di me.

“Avanti amico, devi ammettere che è divertente Taylor, ogni giorno ne ha una nuova” sento dire tra le risate il ragazzo dagli occhi blu.

“Taylor sei fortunata che il professore oggi sembrerebbe essersi preso una giornata di vacanza, l’ultima cosa che ti serve è un altro ritardo.”

“Oh Alex come sei premuroso ad occuparti di me! Devo ricordarti però che a me interessa… altro, ecco diciamo così, ma se vuoi provare a scaldarmi con il tuo fuoco io sono più che disponibile.” Gli risponde Taylor scatenando, oltre che quella del ragazzo dagli occhi blu, la risata dell’intera classe, cosa che mi ricorda che, che cavolo: un’intera classe ci sta guardando?!

“Ahahah visto Alex? Te lo dicevo che Taylor è sempre divertente!” dicendo ciò, il ragazzo dagli occhi blu, mette un braccio attorno alle spalle della mia amica e, mentre sto sgattaiolando fuori dalla classe, mi sembra di vedere le guance di Taylor colorarsi leggermente… possibile?

I miei pensieri sono interrotti immediatamente dalla stessa persona che ha provocato la reazione della mia amica, quando viene da me e mi afferra il braccio, il ché provoca la MIA istantanea combustione. Prima però che il ragazzo dagli occhi blu possa dire qualcosa Alex lo precede.

“Caleb, lasciala andare! Va bene che non sembra un tipo molto intelligente, ma proprio per questo penso che le convenga andare alla sua lezione, se non è troppo tarda anche per capire questo.” Le sue parole mi gelano all’istante e, una reazione simile, la vedo avere da Caleb, ma il suo è più smarrimento.

Vedo Caleb aprire la bocca per dire qualcosa, ma gli occhi di Alex fissi nei miei, mi provocano brividi i quali fanno sì che la apra prima io.

“Senti, bellimbusto, non so chi tu ti creda di essere. Solo perché hai un fisico che si può definire decente, niente dà il diritto alla tua bocca di muoversi per dire qualsiasi cosa mi possa riguardare, chiaro? Se vuoi farlo, fammi prima una richiesta scritta con tre giorni d’anticipo, sai, nella mia vita ho altro da fare che prestare attenzione alle tue stronzate come, invece, in questa scuola sembrerebbe essere il passa tempo preferito di tutti.”

Mi rendo conto che tutti gli occhi della classe, inclusi i begli occhi blu, sono fissi su di me, ma in questo momento sono tropo concentrata sull’odio che provo per quest’essere malefico che mi ritrovo difronte per sentirmene toccata in qualche modo.

Gli occhi di ghiaccio, se è possibile, si fanno ancora più severi e duri verso di me.

Mi aspetto che dica qualcosa, che ribatta, che mi offenda, ma l’unica cosa che fa è passarmi di fianco con indifferenza ed uscire.
 


“Hai proprio la lingua lunga vero piccoletta?” Mi domanda occhi blu mettendomi un braccio sulle spalle ridacchiando.

“Adesso capisco perché l’hai scelta Taylor!” Continua poi guardando Taylor, la quale però è intenta ha fissarmi con una stana espressione.

La ragazza deve darmi un mucchio di spiegazioni... Penso.

“Beh allora io vado…” Cerco di divincolarmi dal braccio che mi attanaglia le spalle. Effettivamente, ed odio profondamente e visceralmente anche sono pensarlo, il mostro di ghiaccio ha ragione.

Non sono una cima a scuola, anzi, posso essere definita le falde della cima, perciò non gioca molto a mio favore essere in ritardo, ma è anche vero che so già che con la scusa che tanto sono già in ritardo, andrò al bar ed entrerò alla seconda ora.

La pigrizia non è una filosofia, ma uno stile di vita… Penso tra me e me soddisfatta del mio ragionamento.

Sto per uscire dall’aula salutando Taylor quando una voce squillante e fastidiosa da morire si rivolge a me.

Cos’è oggi? Forse la giornata nazionale del ‘Tutti contro Hope’?

“Non te vai semplicemente e basta ragazzina ragazzina!” Una ragazza alta, con un fisico da top model, capelli lunghi, biondissimi e due occhi azzurrissimi mi si avvicina mettendo in risalto la nostra differenza di altezza.

Oh cazzo…

Non sono mai stata una sfacciata, anzi, sono la tipica codarda che appena può se ne scappa con la coda in mezzo alle gambe, ovviamente tranne con le persone di cui mi interessa davvero qualcosa, tipo Taylor, per la quale mi prenderei un proiettile perché le voglio un bene dell’anima, o tipo Alex, il quale colpirei con un proiettile perché lo odio da morire. Quindi, il fatto di essere entrata visibilmente nel mirino di questa cazzuta top model me la sta facendo fare sotto.

“Sissi va a cuccia” Interviene in mio soccorso Taylor notando probabilmente la mia faccia terrorizzata, in effetti non è che stia facendo molto per nasconderla…

Taylor è il completo opposto di me. Lei è sfacciata, agguerrita, non gliene frega niente delle conseguenze.

Forse perché nella sua vita le ha già passate tutte…

“Taylor per l’amor del cielo, stanne fuori.” Intima alla mia amica la top-model assassina. Si si, assassina, ha proprio gli occhi da psicopatica assassina.

“Tu…” Si rivolta verso di me puntandomi con l’indice sul quale sfoggia uno smalto rosso acceso glitterato, diverso dal semplice posso che ha sulle altre unghie.

“… Sottospecie di piccolo mostriciattolo malefico insignificante e rosso”

Wow, la top-model assassina è brava con gli aggettivi!

“vai velocemente, adesso, subito, immediatamente, in questo preciso istante a chiedere scusa al dolce Alex!”

È brava anche con gli aggettivi a quanto pare! Ma non è molto intelligente se attribuisce la parola ‘dolce’ al mostro con gli occhi glaciali e risulta perfino stupida se anche pensa solamente che possa chiedere scusa a suddetto mostro.

Dalla mia bocca non riesce ad uscire neanche un respiro e l’atmosfera si sta facendo pesante, l’unica cosa che prego è che questa situazione finisca prima che la top-model mi mangi!

“Allora mostriciattolo rosso? Adesso non hai più la lingua tagliente eh?” Dicendo questo la ragazza della quale presto sarà la merenda si avvicina ancora di più a me e io penso di star per avere un attacco di cuore.

Forse potrei fingermi morta come gli opossum… Sarebbe un’ottima strategia!

“Dai Sissi, la stai terrorizzando a morte, lasciala stare!” Interviene il principe dagli occhi blu in mio soccorso.

“Ma Caleb!” Cerca di protestare la Top-model assassina voltandosi, grazie al cielo, verso il mio salvatore e lasciando così libero il mio sguardo. Approfittando di tale libertà prendo un profondo respiro e me la do a gambe levate fuggendo da quell’aula che ho soprannominato la stanza delle torture.
 
 
 
 
 
 
  
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