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Autore: shinigami di fiori    18/11/2017    3 recensioni
Un giorno...Tu capirai.
Capirai perché il mondo non meriti la pietà di nessuno...Poiché persino un eroe altri non è che una vittima dell'ingiustizia.
La Strega Blu, dopotutto, è tornata davvero in circolazione.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non sto più nella pelle- Sorrise Kirishima, agitando le braccia verso l’alto.
-Non vedo l’ora di incontrare il Pro Hero! Finalmente faremo qualcosa da eroe- Strillò Mina, saltellando ovunque.
Izuku, però, era pensieroso.
 
 
 
 
 
-GIOVANE MIDORIYA! SONO QUI IN UNA POSIZIONE BIZZARRA- All Might si era fatto trovare piegato a novanta gradi rivolto verso di lui non appena il giovane aveva aperto la porta della sala di studio.
-A-All Might-?
-Devo parlarti, giovane Midoriya-.
 
-Gran Torino-?
-Si, il mio precedente maestro...Ha insegnato solamente per un anno alla Yuei e sa tutto su One For All...Lui ha...Ha chiesto di te come stagista-
-Q-Qualcuno di così fantastico...- Midoriya fremeva di impazienza ed eccitazione.
Ma il numero uno rimase voltato di spalle...Cominciò a tremare.
-è perchè gli ho scritto di te nella mia lettera? O forse perchè non poteva più sopportare di guardare i miei terribili metodi di insegnamento? Se ha utilizzato il suo vecchio nome arrivando fino a quì....Spaventoso...è spaventoso...Gambe smettetela di tremare- Sussurrò tutto d’un fiato, assestandosi colpi sulle gambe per farle smetterle di tremare.
“Sta seriamente tremando...Quanto sarà spaventoso questo tizio?” Pensò Deku, osservandolo incredulo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Eva camminava al fianco dei suoi compagni della classe A...Aveva lo sguardo basso e la mente altrove.
 
 
 
 
“-Eva-chan...Davvero tu...-? Uraraka la osservò dal suo banco preoccupata.
-Non dovresti spingerti così oltre...Non complicarti le cose, Eva-chan- Aggiunse Kirishima, premuroso.
“Evangeline-san...- Izuku non era per nulla convinto di quella scelta, ma era una decisione che la ragazza era intenzionata a portare a termine fino in fondo.
La giovane sollevò gli occhi dalla scritta che stava osservando: la sua calligrafia era sempre stata molto elegante e precisa, tondeggiante e chiara.
Scriveva sempre in corsivo perchè dava un effetto di classe femminile secondo lei.
-Va tutto bene...Questo è il nome che utilizzerò- Sorrise la ragazza, stringendo il cartello tra le sue mani.
La professoressa Midnight si scambiò un’occhiata con Aizawa e, dopo il consenso di quest’ultimo con un cenno del capo, la donna sorrise e approvò la faccenda.
-Perfetto, un nome impegnativo, signorina Evangeline Toousaka- Disse, sistemandosi gli occhiali sul ponte del naso.
Eva sostenne lo sguardo, sorridendo determinata.
-Si, lo so-.
Bakugo schioccò la lingua...Non se lo aspettava di certo.
-Fa in modo che quel nome assuma tutt’altro significato e che, in futuro, la gente non lo tema...Ma lo ami- Aggiunse il coordinatore di classe, seriamente.
Eva faceva fatica a sostenere lo sguardo di Ereased Head a differenza degli altri professori...Ma decise che quell’abitudine avrebbe dovuto affievolirsi.
-Certamente...Il mio obbiettivo è farlo rivivere-.
 
-Giovane Evangeline-!
La ragazza riconobbe quella voce familiare.
-All Might- Sussurrò.
Era da prima del festival sportivo che non si parlavano...Pensava di averlo deluso in qualche modo.
-Perdonami per non averti fatto le congratulazioni per il festival- Le disse, raggiungendola e posizionandosi le mani sui fianchi.
La giovane sorrise tristemente.
-Si figuri...Sono stata pessima- si grattò la nuca, imbarazzata.
All Might stava sorridendo, ma una goccia di sudore stava scivolando dalla tempia.
 
 
 
“Vi mostrerò cos’è un vero mostro”
 
 
All Might si rocordava quelle parole...Ne aveva parlato con i professori della Yuei per capirci qualcosa.
Il combattimento tra lei e Shouto si era rivelato molto importante per stabilire un’altrettanto fondamentale elemento...Shouto sarebbe stato in pericolo seriamente?
I professori notarono l’anomalia di quel combattimento che la folla sembrava non aver notato e decisero che avrebbero fatto meglio a tenere d’occhio la giovane strega.
-Ci sarebbe un Pro Hero che potremmo contattare...-Aveva suggerito Aizawa.
-Sappiamo tutti chi potrebbe fare un pò di luce su questa faccenda...Se davvero è un Vilesangue allora la cosa giusta è che le sia insegnato a domare questa cosa da chi ne ha la competenza in materia- Aveva aggiunto Midnight.
-Non abbiamo altra scelta...Un Vilesangue può essere addestrato solo da un altro Vilesangue- Aveva aggiunto Nezu, il preside, uscendo dal calduccio delle bende di Ereased Head.
La piccola zampetta scostò i lunghi capelli di Aizawa e, con l’agilità della sua vera natura, balzò sul tavolo della riunione.
-è per il suo bene...Deve imparare a controllare un tale potere- Disse, sorridente come al solito.
-Possiamo solo affidarla a lei...-Concluse la donna soporifera.
 
 
 
 
 
-Ho saputo che andrai da un Pro Hero niente male...Fa del tuo meglio, giovane Evangeline- Le sorrise, facendole l’ “OK” con il pollice.
-Certamente...-Abbassò lo sguardo.
-Qualcosa non va-? Chiese l’eroe, chinandosi leggermente verso di lei.
-Lei...Lei lo ha visto-? Chiese, ricordandosi il suo scontro con Todoroki.
Ad All Might gelò il sangue nelle vene.
-AHAHAHAHAHAHAHA certamente che l’ho visto...Uno scontro da paura- Le disse, sbracciandosi.
Lui era il numero uno...Come poteva farsi chiamare tale se non riusciva nemmeno a ricondurre un pulcino sulla strada giusta?
-Ma sai...Quel potere ha davvero bisogno di essere regolato e utilizzato nel modo giusto, giovane eroina- Le disse, posandole una mano sulla spalla.
Eva annuì piano.
-Te l’ho già detto no? La Yuei ti insegnerà ad essere un vero eroe- Le disse, sorridendo determinato.
 
 
 
 
 
-Ci separiamo qui, ragazzi- Sorrise Kirishima. Era davvero emozionato e i suoi capelli, solitamente sparati da tutte le parti, erano pettinati e lascaiti cadere morbidamente sulle spalle.
-Si, facciamo del nostro meglio- Sorrise Momo, sorridendo a Todoroki che sorrise in risposta.
-Finalmente potremo spassarcela- Urlò Kaminari.
-Datti un contegno- Lo sgridò Jirou, vestita più femminile del solito.
-Finalmente vedere da vicino le poppe delle super eroine professioniste- Gridò Mineta mentre del fumo usciva da suo naso violentemente.
-Non ti smentisci mai tu, eh-? Disse Ojiro, agitando la sua coda.
Shouto sospirò.
Eva osservò il ragazzo dai doppi poteri: si era fatta raccontare cos’era accaduto al festival e sapeva che ora il cuore di Shouto aveva un peso in meno grazie ad Izuku.
“Buon per lui...Endevoar ti ha davvero sottovalutato dopotutto”.
Ad Eva stava simpatico...Era una brava persona.
-Allora...Io vado- Iida prese la sua valigia e si incamminò verso la stazione.
-Ah, Iida-kun...- Chiamò Deku, non sapendo cos’altro aggiungere.
Deku sapeva...Sapeva che l’amico stava andando nella città in cui l’ammazza-eroi aveva attaccato e rovinato la vita di suo fratello...Non voleva nemmeno pensare alla possibilità che il giovane stesse pianificando una vendetta.
Aveva fatto richiesta ad un pro hero di pattuglia esattamente ad Hosu.
Iida non era il tipo da perdere la calma...O forse si?
Il giovane con gli occhiali si voltò, la luce nei suo occhi era spenta.
-Ecco...Se hai bisogno di parlare, non esitare va bene?...Noi siamo amici ricordi-? Sorrise Izuku, insicuro delle sue stesse parole.
Uraraka annuì alle spalle del predecessore di One For All.
-Si, vi ringrazio- E con queste parole, il giovane velocista sparì tra la folla della stazione, diretto ad Hosu.
Le pupille di Eva si restrinsero in un chiaro stimolo di intervenire.
“Si pentiranno di questa esitazione...” Pensò, osservando l’insicurezza di Deku.
Osservò l’ora sul suo telefono.
-Anche io farei meglio a darmi una mossa...Vi auguro buona fortuna- Sorrise la ragazza dai giovani capelli neri.
Bakugo la osservò con le mani in tasca.
-Si, dacci dentro, Eva-chan- Sorrise Uraraka.
-Osu, buona fortuna a tutti- sorrise Kirishima, salutandoli con un cenno della mano.
Katsuki osservò Eva e, non appena questa incrociò il suo sguardo, questo lo spostò di nuovo.
-Vedi di non fare stronzate- Sputò Katsuki, allontanandosi verso la sua meta.
Evangeline cercò in interpretarlo come un “Stai attenta” o qualcosa di carino.
Lentamente i giovani si dispersero.
Eva si ritrovò a camminare da sola verso la fermata di un autobus sconosciuto.
“Mi ha dato questo indirizzo via e-mai...Però non ho la minima idea di dove sia” Pensò, salendo sul bus e sistemandosi su uno dei sedili sul fondo.
Sarebbe stata solo una settimana...La sua valigia non era ingombrante ed era accompagnata solo da un piccolo zainetto nero che portava sulle spalle.
Avrebbe dormito in un alloggio offertole dall’eroina; bene o male si sarebbe ambientata.
Si era abbandonata alla vista del paesaggio in movimento.
Il cellulare le vibrò.
 
 
-Buona fortuna per il tuo stage, poi vorrei che mi raccontassi tutto quanto.
Un abbraccio, papà.-
 
 
 
Sorrise, rispondendo al messaggio.
Non appena volse lo sguardo fuori dal finestrino le parve di vedere qualcosa...Qualcosa di strano.
-Ma che....- Sussurrò, allarmata.
Per un momento le parve di vedere una figura bianca correre alla stessa velocità del treno, fianco a fianco.
Ma poi stropicciò gli occhi, dando la colpa alla stanchezza.
Scese alla quattordicesima fermata, completamente sperduta.
“E adesso...”?
 Cercò di ambientarsi il più possibile con la cartina della zona appiccicata alla fermata in cui era scesa ma erano davvero informazioni limitate.
Improvvisamente udì un suono...Una melodia?
-Una canzone-? Si chiese, cercando di isolare nella sua mente il luogo da cui potesse venire.
Iniziò a camminare seguendo i suoi timpani.
-Che strano...Questa non è una zona urbana- Si guardò intorno ed effettivamente vi era solo un piccolo gruppetto di case rispettive alla fermata ma, avanzando, la natura prendeva il sopravvento offrendo solamente panorami di alberi e sentieri.
-Che sia scesa alla fermata sbagliata-? Si chiese, bloccandosi.
La melodia divenne più forte.
“Che graziosa ninna nanna” Pensò, riprendendo a camminare in direzione della musica.
Quando arrivò nel punto in cui la melodia sembrava più forte, questa cessò.
Si trovava ai piedi di un grande albero di canfora secolare...Era enorme e i suoi immensi rami ne oscuravano la cima.
-Ce l’hai fatto ad arrivare...Credevo ti fossi persa- Le disse una voce.
-Eh?...Ecco...Phantom Snow-san-? Chiese Eva, guardandosi intorno.
Qualcosa le cadde in testa.
“Una foglia?” Si chiese, tastandosi i capelli con le mani.
Quello che si ritrovò tra le dita fu una meravigliosa piuma bianca, simie a quelle utilizzate in passato per scrivere i romanzi.
Alle sue spalle un sonoro battito di ali la costrinse a girarsi e si ritrovò, come se nulla fosse, la donna del festival davanti a sé.
-Benvenuta- Sorrise l’eroina, inchinandosi scherzosamente.
Eva si inchinò.
-Il mio nome è Evangeline Toousaka, piacere di conoscerla...Non avrei mai pensato che lei potesse essere un Pro hero- Sorrise Eva.
La donna dagli occhi coperti sorrise.
La tiara questa volta era bianca con rifiniture in acciaio alle estremità, il mantello blu notte e i capelli chiari elegantemente costretti in una lunghissima treccia morbida.
-Oh cielo, non preoccuparti...- Disse, avvicinandosi.
Era altissima e le sue gambe, anche se coperte dal mantello pesante, sembravano forti e robuste.
-Qual’è il tuo nome-? chiese, sorridendo e mostrando i caninin appuntiti.
“Cosa?”
-Oh...Strega Blu- Disse poi, con un attimo di esitazione.
Vide la donna sorridere lievemente.
Si allontanò, volgendo lo sguardo verso il piccolo paesino in lontananza.
-Strega Blu...Sei un Vilesangue-? Chiese poi, con tono gentile.
Eva non sapeva bene come gestire quella domanda...Le avevano detto di esserlo, ma cosa significava esattamente?
-Io...Credo di si...-Disse, accarezzandosi il palmo della mano destra.
-Direi che possiamo iniziare da questo allora- Sorrise, estraendo dalla tasca del mantello blu una piccola scatolina.
Eva allungò lo sguardo.
Le dita pallide della donna aprirono la piccola scatola e questa, come per magia, iniziò a suonare una melodia dolce e ipnotica.
-è stata questa ninna ninna a portarmi qui...-Sorrise Eva, avvicinandosi alla donna che, ne era sicura, aveva chiuso gli occhi per ascoltare quella musica.
-Hai buon orecchio...Hai riconosciuto che si tratta di una ninna ninna- La donna accarezzò il piccolo carrillon.
-Si tratta di un regalo della mia figlia più piccola...Cantavo questa melodia alle ragazze per farle addormentare-.
Il vento mosse i suoi capelli.
-Questo...Strega Blu...è il primo insegnamento- Si sollevò, reggendo il piccolo strumento in una mano.
Eva deglutì, rigida e nervosa.
La musica si perdeva nel vento.
-Essere un Vilesangue significa che devi essere in grado di fare una cosa indispensabile...-.
Il vento spingeva Eva in direzione della donna.
L’eroina la osservava dall’alto di quella piccola collina.
 
 
 
 
-Tornare indietro...- La musica cessò.
 
 
 
 
 
 
 
-Angolino autrice-
Ecchimeeeeeeee
Quindi è stata Phantom a selezionare Eva...Vilesangue squad.
Cosa vorranno dire le parole dell’eroina? Perchè tornare indietro?
Bhooooooo
Ringrazio come sempre tutti coloro che leggono e recensiscono, perdonate la cortezza di questo capitolo ma doveva essere una specie di “annuncio” allo stage di Eva.
Alla prossima!
-Shinigami di fiori-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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