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Autore: LUNA5    18/11/2017    0 recensioni
A volte le bugie diventano reali almeno è quello che è successo a Flaminia e Fabrizio dove il loro sentimento è venuto allo scoperto proprio grazie a una bugia o meglio ad una promessa.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L'amore è come un fulmine non si sa dove cade finché non è caduto 
                                                                                                            Henrie Lacordaire


È passato molto tempo dal giorno in cui mi sono innamorata e pensare che è iniziato tutto per gioco o meglio per una promessa ad una persona che volevo molto bene .
Sapete un uomo disse
LE BUGIE SONO TEMPORANEE SOSPENZIONI DELLA REALTÀ, bhe non so se è vero ma è esattamente quello che è successo a me. E adesso velo racconterò 
-Mamma che succede? Hai una faccia!- Chiesi col sorriso sulle labbra.
-Tesoro dovresti sostituirmi al lavoro per qualche giorno.-
-Cosa? Perché ? Non posso lo sai questa settimana in negozio siamo solo io e Fabrizio. Luigi il titolare è in ferie tornerò tardi la sera e la mattina devo essere disponibile in caso Fabrizio si debba assentare. Non potete fare da soli al bar? E poi perché dovrei sostituirti?- 
-Flaminia tua zia non sta bene, forse non arriverà alla fine dell’anno le nuove analisi non sono andate come speravamo, anche se deve fare nuovi esami. Ma ha paura e vuole che andiamo a trovarla.-
- Ma che stai dicendo? Hanno sicuramente sbagliato, Marta è andata da lei la settimana scorsa e non ci ha detto nulla, non può essere come hai detto tu.- Dissi leggermente impaurita volevo bene a mia zia Cristina anche se non era la vera sorella di papà ma per me non contava non c’era differenza tra lei e l’altro mio zio.
-È stata tua zia a chiederle di non dire nulla, anche perché  non sapeva bene la situazione. Poi magari è come dici te e i nuovi esami daranno esiti migliori.- Mi tranquillizzò con un sorriso almeno ci provò
-Voglio venire anch’io.- Le dissi ancora agitata 
-È meglio di no, in caso ci raggiungi sabato va bene?-Chiese speranzosa 
-No che non va bene, ma farò come dici tu.- 
Erano passati quattro giorni da che i miei erano partiti ed io non facevo altro che pensare come stesse  mia zia non andavamo spesso a trovarla essendo molto distante ma ci ero comunque legata. Fin da piccola mi confidavo con lei inoltre ci tenevamo in contatto con delle lettere le piaceva scrivere alla vecchia maniera diceva che in quel modo riusciva a sentire la mia voce vedendo la mia calligrafia e stranamente io sentivo la sua ma anche cosa provava in quel momento mentre stava scrivendo.  E poi era bello ogni tanto rileggere tutte quelle lettere facendo  affiorare tutti i ricordi, fu allora che mi ricordai della mia promessa se era vero che doveva morire in un modo o nell’altro avrei fatto di tutto per mantenerla anche se era difficile metterla in pratica.
-Flaminia?? Hey ci sei?? Ti ho chiamato tre volte oltre al fatto che il telefono stava squillando e non hai risposto.-
-Cosa? Davvero? Non l’ho sentito scusa Fabrizio ero sovrappensiero.-
-L’ho vedo ma cos'hai? Sono giorni che sei strana.- Chiese pensieroso 
-Hai ragione, è che…. La sorella di mio padre sta male forse sono gli ultimi mesi che starà con noi e sono triste le voglio molto bene. Pensa che quando ero bambina e le raccontavo dei miei fidanzatini lei mi fece promettere che il ragazzo di cui mi sarei innamorata quello a cui volevo più bene avrei dovuto portarglielo ovviamente lui doveva guidare una spider rossa, affinché lei ci potesse fare un giro sopra. Ma adesso non ha più importanza non sono fidanzata  e non posseggo una spider volevo mantenere la promessa ma mi sono resa conto che è impossibile.- Gli dissi un Po triste.
-So che è brutto farlo ma perché non gli menti a volte le Bugie quelle a fin di bene sono le migliori non fanno male.- 
-Ci avevo pensato ma anche volendo come faccio? Ho già chiesto a qualche amico ma sono fidanzati altri sposati e non mi pareva il caso chiederlo e l’unico che mi è rimasto beh lui è… visibilmente gay anche volendo non può aiutarmi.-
-Perché a me non l'hai chiesto?! Insomma siamo amici oltre che colleghi è vero ci conosciamo solo da due anni ma so che sei una brava ragazza ti avrei aiutato.-
-Si ma… non ero sicura che avresti accettato.- Dissi indecisa e imbarazzata Fabrizio era davvero un bel ragazzo alto moro con occhi color ghiaccio e ben piazzato insomma nessuno avrebbe pensato che uno come lui potesse stare con una ragazza alta un metro e una buca con gli occhiali e diciamolo non avevo nemmeno quel gran fisico da modella non ero grassa ma nemmeno snella anzi per dilla tutta le maniglie dell’amore erano presenti. Inoltre mi piaceva come persona provavo una certa attrazione fisica era come conoscerlo da sempre anche se a volte alcuni suoi comportamenti mi erano oscuri e questo mi ricordava che di lui sapevo poco o nulla. 
-Se non ci provi non lo saprai mai.- Mi rispose con un tono di sfida quasi
-E va bene! Che ne dici di farmi da fidanzato per il fine settimana? Ovviamente non devi fare niente di che dormiremo in stanze separate non devi baciarmi o stringermi solo tenermi la mano qualche nomignolo affettuoso e qualche complimento tutto qua. Ah ovviamente porterai la tua auto non è una spider ma è pur sempre rossa. La benzina la metto io per il viaggio è dato che sono 4 ore di auto ti darò il cambio guideremo a turni. Allora che mi rispondi?? Ci stai?- Chiesi anche se la risposta era ovvia praticamente mi aveva già detto di si.
-Non ci penso proprio!!- Rispose facendomi rimanere incredula possibile che avessi capito male?
- Ok, io ci ho provato.- Risposi tornando a guardare il computer. Rimandoci anche un po male ma speravo che non se ne accorgesse sarebbe stato troppo imbarazzante. 
-Lo credo bene che ci hai provato è da quando sei qui che sbavi dietro alla mia auto, mi spiace per te ma io ci tengo alla mia vita. Per il resto niente da obbiettare anche se pensavo che mi saresti saltata addosso.- Disse scherzando facendomi diventare rossa come un peperone.
- Ma cosa dici?? Comunque grazie, veramente non so come ringraziarti.- Risposi alzandomi e abbracciandolo di slancio inizialmente era rigido ma poi si rilassò e contraccambiò 
-Scusa mi sono fatta prendere dall'euforia- 
-Non preoccuparti e poi se sarò il tuo finto fidanzato queste cose possono capitare non devi imbarazzarti.-
-Guarda che anche tu ti eri irrigidito.- Lo accusai
- Ma che dici ti sbagli. A proposito com'è la nostra storia?- Chiese cambiando discorso evidentemente imbarazzato.
-Bravo, bravo cambia discorso. Comunque non so ancora cosa diremo ma avremo tutto il tempo domani per pensarci.-
-Va bene allora passo domani alle otto. Se vuoi andare a casa adesso puoi anche andare tanto per oggi qui abbiamo finito le ultime cose posso farle anche da solo.- 
-Va bene grazie.- Dissi salutandolo
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-Pronto mamma? Come sta zia?- 
-Sai com'è lei dice che sta sempre bene anche se non è così, però in questi giorni sembra stare meglio. Dobbiamo solo aspettare le nuove analisi.-
-Ascolta domani vi raggiungo, però tu non digli nulla voglio fargli una sorpresa. Avverti solo Giovanni che siamo in due.- Giò era figlio adottivo di mia zia avevamo quasi la stessa età tra me e lui ci correva 5 anni di differenza 
-Come in due? Hai convinto Marco a farti da finto fidanzato?- Mamma sapeva che volevo mantenere la mia promessa e anche se era una bugia era d’accordo con me in fondo lo facevo solo perché le volevo bene.
-No, non sarebbe stato credibile, domani vedrai avverti anche babbo. Adesso vado ho da fare ancora tante cose.-
-Va bene a domani Flaminia.-
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-Pronta per partire??- Mi chiese Fabrizio aprendomi la portiera della sua Giulietta rossa fiammante.
-Prontissima!!- 
- Ma non ti fa caldo?? Ci saranno 30 gradi fuori- Chiese vedendomi con jeans e maglietta a mezze maniche
- C'è una cosa che mi sono scordata di dirti, mia zia è un po all’antica a delle regole, non si dorme insieme se non sposati, niente parolacce niente musica o programmi con linguaggio scurrile cose così, non ci si veste in modo provocante o scollato e ci si aiuta a fare le faccende domestiche. Lei e mio padre essendo stati adottati hanno vissuto in una specie di comunità simile agli Hamish-
-Wow!!- Rispose tra il sorpreso e lo scioccato almeno credo
-Se vuoi tirarti indietro lo capisco, non sei obbligato a…-
-Hey tranquilla non c'è problema. Stavo solo pensando se vestito così andassi bene. E che non so fare il letto- Mi rassicurò mettendomi una mano sul ginocchio 
-Ahaha! Sul serio??-Chiesi incredula era davvero questo che lo preoccupava!?!
- Si! Lo ammetto sono un cocco di mamma.- Confessò facendomi ridere ancora di più 
-Comunque sei perfetto così.- Risposi tornando seria.
Tra un dettaglio e l’altro su come ci eravamo conosciuti, cosa gli piaceva e no il tempo passò veloce. Avevo scoperto più cose di lui in quelle poche ore che in due anni di conoscenza e lo stesso fu così anche per lui.
-Ci siamo quasi, gira a destra.- Dissi indicandogli la strada.
- Ok, si entra in scena!- 
-Sei nervoso???- 
-Nooo, cioè un po’ in fondo devo conoscere la tua famiglia come fidanzato ufficiale ed è la prima volta che lo faccio. Chiunque nella mia situazione lo sarebbe.- 
-Si ma noi sappiamo che è per finta.- Lo rincuorai 
-Che ti avevo detto??? Non hanno perso il vizio di giocare a carte  quella a destra è mia zia.- Gli dissi mentre ci avviciniamo e senza nemmeno doverglielo chiedere mi prese per mano ed avanzammo verso di loro. E solo allora capì che anch'io ero nervosa ma appena mi sfiorò un’ondata di calma e protezione mi avvolse mi girai e lo guardai negli occhi e lui subito mi sorrise come se fosse la cosa più naturale del mondo.
-Ciao a tutti siamo arrivati.- 
-Flaminia! Che bello vederti ma che ci fai qui? Non sapevo che saresti…aspetta ma lui chi è??? E come mai avete le mani intrecciate??- Chiese curiosa  mia zia abbracciando prima Fabrizio e poi me
-Lui è Fabrizio il mio ragazzo sei la prima a cui lo presento anche mamma e papà è la prima volta che lo conoscono sapevano solo che uscivo con un amico.- 
- Ma come?? Raffaele non dirmi che perdi colpi e non ti eri accorto di nulla.-
-No, cioè insomma qualcosa avevo capito non fa altro che parlare di te.- Disse mio padre rivolgendosi a Fabrizio mettendomi in imbarazzo 
-Papà!!! Non è vero.- Lo rimproverai 
-Quindi tu… mi nomini spesso?? Bene bene...- Mi chiese Fabrizio ironico in modo che potessi sentirlo solo io
-No, cioè si lavoriamo insieme è normale che parlo anche di te.- Risposi nervosa notando mia madre che se la rideva come stava facendo il mio finto ragazzo sapevo che non era una buona idea sarebbe stato un lungo fine settimana è molto ma molto imbarazzante.
- Da quanto state insieme? Raccontarmi tutto sono curiosa di come hai conosciuto la mia bambina.- Chiese mia zia prendendo Fabrizio sottobraccio avviandosi dentro casa
-Non da molto.- Rispondemmo insieme avevo deciso di mentire il meno possibile 
- La verità che lavoriamo insieme ed è una ragazza caparbia anche nel lavoro non solo nella vita inizialmente litigavamo spesso poi non so un giorno mentre discutevamo aveva un’espressione così concentrata di farmi capire il concetto che scoppiai a riderle in faccia l’atmosfera si alleggerì e la invitai a prendere un caffè per fare una pausa.- Lo guardai mentre raccontava la nostra storia che quasi ci stavo cadendo anch'io
-Quindi è lui??- Mi chiese Giò destandomi dai miei pensieri sbuffando all’improvviso in salotto 
- Che??-
-Il tuo ragazzo intendo, è di  lui che mi parlavi qualche mese fa? Il Moretto che non sopportavi che ti faceva uscire fuori dai gangheri.- 
-Si, proprio lui avevi ragione esageravo, non era poi così insopportabile e poi ammettiamolo io non sono di certo un tipo facile.- 
-No infatti, ma sei perfetta così come sei.- Rispose accarezzandomi la schiena per poi sparire in cucina
-Allora zia?? Hai visto quant'è carino il mio ragazzo?- Chiesi mettendomi in mezzo per liberarlo dall’interrogatorio che gli stavano facendo mia zia è mio padre 
-Tesoro!! Ma ci vedi?? Carino è limitato diciamo che è proprio un bell’uomo.- Mi rispose facendomi l’occhiolino  
-Cris, sono le 11.30 dovresti andare a prepararti o faremo tardi.- 
-Perché dove andiamo?- Chiesi a mia madre 
- Da Luisa sapeva che saresti venuta e ci ha invitato voleva rivederti.- Luisa era la migliore amica di zia erano come sorelle si erano conosciute nella stessa comunità all’età di 15 anni ed allora erano diventate amiche per la pelle, per me era come avere un’altra zia, per non dividersi avevano deciso di andare a vivere nella stessa città.
-Dovremmo prendere due auto non entriamo tutte in una almeno credo.- 
-Fa niente mi ricordo la strada ,io e Fabrizio vi seguiamo non è un problema.-
-A proposito che auto hai? No perché devi sapere che quando Flam era piccola le feci promettere che il ragazzo che mi avrebbe presentato doveva venire con una spider rossa. Ti ricordi tesoro??-Disse mia zia 
-Diciamo che ci sono andato vicino il colore è quello la differenza è che la mia è una Giulietta.-
-Bene, allora facciamo così visto che non voglio guidare io e tua zia vuole fare un giro sulla sua auto noi andiamo con Fabrizio, mentre tu, Gio e Rossana andate con la mia auto. Ovviamente guida mamma Flaminia, sai com'è la mia auto la rivoglio intera.-
-Papà!!! Guarda che guido benissimo deve finire questa storia, solo perché una volta sono andata addosso a un muro non vuol dire che non so guidare.- Ribattei contrariata 
-Forse hai ragione, ma meglio non rischiare e comunque è deciso noi andiamo con Fabrizio.-
- Ma..- Dissi spaventata e ora ?? Non potevo lasciare Fabrizio da solo
-Tranquilla, mica lo mangio.-
-Vado anch’ io con loro, se ti fa stare meglio.- Rispose Giovanni ma la cosa non mi rassicurò affatto 
-Dai amore, fammi strada ed io ti seguo.- Disse Fabrizio dandomi un bacio in fronte salendo poi in auto basto il suo gesto e le sue parole per farmi stare più tranquilla 
-Va bene.- Dissi più a me che a loro
-Mamma scusa adesso che siamo sole mi dici cosa hai detto al babbo??-
- La verità cioè che venivi con il tuo ragazzo sai che non sa mentire avrebbe strafatto o si sarebbe tradito è meglio che creda che sia tutto vero.-
-Povero Fabrizio spero solo che non lo demoliscano.- 
-Comunque se non sapessi come starebbero le cose avrei qualche dubbio a credere che tra voi non ci sia niente. Siete bravi… a recitare. Intendo- Mi rispose insinuando che ci fosse dell’altro sotto
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La giornata passo in fretta, Fabrizio fu perfetto per tutto il tempo perfino quando aiutai Luisa a cucinare e lui mi chiese se avevo bisogno di una mano aiutandomi a tagliare la cipolla posizionandosi dietro di me e  mettendo le sue mani sopra le mie, ci movevamo come una persona sola. Anche dopo mentre giocavamo a nomi, cose e città il più delle volte scrivevamo la stessa cosa come se mi leggesse nel pensiero. 
-Hey, sei stanca?- Chiese Fabrizio accomodandosi accanto a me nel divano stavamo guardando il film le pagine della nostra vita 
- Un po', ma adoro troppo questo film per non vedere la fine lui è così innamorato di lei, la ama così tanto che tutti i giorni le racconta la loro storia sperando che lei si ricordi e torni da lui anche solo per pochi minuti. Io non so se ci riuscirei. È così straziante.-
-È vero è  triste, ma a lui non interessa se questo vuol dire averla anche solo per poco di nuovo tra le sue braccia sentirla sua ed essere suo. Anch’io lo farei, mi comporterei nello stesso modo pur di stare vicino alla persona che amo.- Disse fissando lo schermo della tv più stavo con  Fabrizio e più mi accorgevo quanto fosse meraviglioso. Mi accoccolai a lui tornando a concentrarmi sul film anche se sembrava impossibile riuscivo solo a pensare a quanto poco conoscessi Fabrizio e a quanto mi piacesse stare con lui
-Flam, Fabrizio sveglia il film è finito è ora di andare a letto. Tesoro avanti aprì gli occhi.- Ci chiamò mia zia
-Mi spiace avervi svegliati eravate  così dolci ma il divano è scomodo credimi ne so qualcosa.- 
-Hai fatto bene zia, non preoccuparti anzi se ci mostri le nostre camere noi andiamo a dormire.- 
-Siete nella stanza accanto a quella di Giovanni.- 
-Sono??- Intervenne Giò
-Si, sono.- 
- Ma come? E le tue regole? Pensavo che Fabrizio dormisse nella mia stanza.- 
- La tua stanza è troppo piccola per un altro letto e poi Flaminia sa come la penso e quali sono le regole, sono sicura che non faranno niente di inappropriato. Posso fidarmi vero Fabrizio?- 
-Certo, può starne certa non succederà niente dormiremo e basta.- Le rispose sinceramente lui.
-Bene allora andate, tutti a dormire che è tardi a domani ragazzi.- 
-A domani.- Rispondemmo tutti e tre 
-Miraccomando ho il sonno molto leggero perciò mantieni la parola.- Disse Giovanni in tono quasi minaccioso 
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-Non credo di star simpatico a tuo cugino.- Mi disse Fabrizio una volta entrati nella stanza 
-Non è colpa tua, è così con tutti non si fida molto delle persone per il suo passato i suoi l’hanno abbandonato quando aveva cinque anni e nessun altro parente l’ha voluto.-
- Mi spiace per lui, comunque si vede che siete molto legati ti vuole un gran bene.- 
-È vero, da piccolo pensa che non faceva avvicinare quasi nessuno sembrava geloso. Invece era solo protettivo penso. Comunque che lato del letto preferisci?- Chiesi un Po imbarazzata era la prima volta che dormivo con un ragazzo cioè era capitato che avessi dormito con un ragazzo ma era il  mio ex e di certo non mi ero limitata a dormirci e comunque lo conoscevo da tempo.
-Per me è uguale, se però ti dà fastidio posso dormire per terra, non è un problema davvero.- 
-No, non mi da fastidio sul serio è solo che non sono abituata e non so se scalcio o russo.- Il che era vero il mio ex non si era mai lamentato ma solo perché dormivano attaccati e lui aveva il sonno molto pesante.
-D’accordo allora se russerai o scalcerai ti butterò fuori dal letto.- Mi prese in giro ridendo
-Notte Fabrizio e grazie per quello che fai.- Gli dissi quando fummo entrambi sotto le coperte pronti per dormire
-Buonanotte a te.- 
Il giorno seguente quando ci svegliammo mi ritrovai tra le sue braccia 
-Buongiorno, dormito bene?- Gli chiesi senza spostarmi di un millimetro 
-Benissimo, fino a quando non hai iniziato a scalciare a quel punto ho dovuto tenerti tra le mie braccia hai anche smesso di russare in quel modo.- Mi disse serio ma durò poco perché vedendo la mia espressione si mise a ridere
-Sei un bugiardo.- Gli dissi scansandomi dandogli uno schiaffetto sul torace  
-Si lo ammetto, era solo una scusa per tenerti stretta a me. Ma dico sul serio adesso, ho dormito benissimo con te.- Mi rispose riavvicinandomi a lui è distinto lo baciai e vedendo che rispose al bacio continuai per poi mettermi sopra di lui.
-Aspetta, aspetta. Fermati per favore.- 
- Che.. Che c'è? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Io pensavo…-
-No, Flam non hai fatto nulla di sbagliato è solo che non possiamo ho promesso a tua zia che non avrei fatto niente d’inappropriato e intendo mantenere la parola.- Mi disse facendomi rimanere un po male cioè capivo che voleva rispettare ciò che aveva detto ma pensavo che mi volesse quanto io volevo lui il suo rifiuto mi sapeva tanto di scusa anche perché si sa i ragazzi non si tirano mai indietro per certe cose.
-Va bene ho capito. Hai ragione scusa non dovevo.- Risposi più fredda di quanto volessi essere alzandomi ma mi blocco per un braccio
- Dobbiamo solo resistere almeno fino a stasera, fin quando non saremo a casa.- Disse dandomi un bacio e facendomi tornare il sorriso. 
-Come sei solare stamattina hai dormito bene?!- Chiese mia madre offrendomi una tazza di caffè 
-Benissimo!- Le risposi guardando Fabrizio entrare in cucina per fare colazione anche lui
-C'è rimasto un po di caffè anche per me?- 
-No è finito!- Rispose freddo Giovanni bevendosi l'ultima tazza
-Tieni bevi pure il mio, tanto a me non va più.- Dissi porgendogli la mia tazza 
-Buongiorno a tutti, avete dormito bene?- Chiese zia 
-Benissimo.- Rispose Fabrizio facendomi l’occhiolino 
-Io esco! Ci vediamo dopo.- Disse Gio nervoso
- Ma che ha fatto?-Chiesi non capendo il comportamento di mio cugino
- Mmm… mi sa che lui non ha dormito bene come voi.- Mi rispose  mia zia facendosi una tazza di thè 
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-Possiamo parlare? È tutta la mattina che ti comporti in modo strano. Volevo sapere cosa c’è  che non va.- Chiesi bussando alla porta di Giovanni 
-Flaminia vieni, entra pure.- Mi rispose continuando a guardare il suo pc, entro e osservo la sua stanza è cambiata molto dall’ultima volta non ci sono più poster della sua squadra del cuore attaccati alle pareti, ma delle foto della famiglia degli amici, anche i mobili sono tutti spostati e il letto a castello è stato rimpiazzato da uno a una piazza e mezzo. 
-Wow, la tua stanza è davvero bella non sapevo che l’avessi cambiata così tanto.- Risposi vedendo poi una foto quasi a tutta parete di me e lui insieme 
-E questa?- Chiesi curiosa
-È la mia preferita, l’abbiamo scattata a Natale ti ricordi?- Disse avvicinandosi a me 
-Come potrei scordarmelo, è stato l’unico Natale con la neve solitamente cade sempre a Gennaio ma non due anni fa. Dovevamo raggiungere i miei e zia in montagna e invece eravamo bloccati qua.-
-Quel Natale fu magico, almeno per me.- Disse mettendomi in imbarazzo non sapevo che rispondere fortuna che in quel momento Fabrizio mi chiamò dal piano di sotto.
-Non lo sopporto, non mi piace.- Disse cambiando umore 
-Di cosa  parli?-
-Fabrizio mi da sui nervi, non ci azzecca niente con te.- 
-Non è vero, forse a primo impatto può sembrare antipatico ma ti assicuro che non è così lui è dolce, premuroso a davvero un gran cuore.- 
-Si come Giacomo un grande uomo peccato che poi non eri l'unica che si portava a letto.- 
-Non è la stessa cosa! È vero su Giacomo mi sono sbagliata, faceva il carino con me solo per portarmi a letto ma non Fabrizio credimi ha avuto più di un’occasione per portarmi a letto e chi si è visto si è visto ma non l'ha fatto.- 
-Questo non vuol dire che mi sto sbagliando, te l’ho detto c'è qualcosa che non mi convince non è adatto a te. Flaminia a te serve un uomo che è disposto a tutto che ti protegga che capisca i tuoi silenzi.- 
-Chi ti dice che lui non ne sia capace? Se nemmeno lo conosci?-Risposi iniziando ad arrabbiarmi non so perché ma il solo pensiero che a lui Fabrizio non piacesse mi faceva innervosire  
-Perché nessuno, ti capisce meglio di me, so che c'è qualcosa che non va bene tra voi anche se non so bene cosa ma sappiamo entrambi che non durerà. Quando capirai che io e…-
-Eccoti!! Non ti trovavo più, tua zia ti cercava.- Ci interruppe Fabrizio
-Grazie, scendo subito.- Dissi allontanandomi lasciando Fabrizio con Giovanni 
Dopo aver salutato tutti io e Fabrizio decidiamo di rientrare a casa, lo vedo un Po strano è già mezz’ora che siamo in viaggio e non ha aperto bocca a dirla tutta è cambiato da quando l’ho lasciato solo con mio cugino.
-Grazie per quello che hai fatto. Sei stato molto carino e poi…-
-Se non te lo chiedo impazzisco, c'è qualcosa tra te e tuo cugino?- Chiede guardandomi per pochi secondi per poi tornare a concentrarsi sulla strada
-Che cosa?? No ma che vai a pensare.- Risposi non guardandolo sapevo che non era vero.
-Flam non sono stupido! Ho visto prima che stavate litigando ed è stato nervoso tutto il tempo che sono stato con te.-
-Forse cioè… può essere in effetti  come dici te, due anni fa mi ha confessato che provava qualcosa per me dopo che avevamo bevuto il giorno dopo non ricordava nulla e io ho sempre fatto finta di niente. Gli voglio bene ma tra noi non ci sarà mai niente anche perché a me piaci tu. So che è assurdo ma in questi due giorni mi sono accorta che provo qualcosa che va ben oltre all’attrazione fisica.-
-Non è assurdo! Scusa se sono stato strano ma ho avuto paura che avessi cambiato idea riguardo noi due.-
-Scuse accettate. Adesso rimetti in moto non vedo l’ora di arrivare a casa.- Risposi baciandolo ero contenta che anche lui la pensasse come me.
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Scusa se me ne vado cosi senza nemmeno svegliarti ma è davvero troppo presto e io ho un volo da prendere. Ci vediamo tra qualche giorno . Dobbiamo parlare di quello che è successo tra noi e di cosa vogliamo fare.
                                                                                                                                      Baci Fabrizio 

p.s. Stanotte è stato fantastico.

Mi ero completamente dimenticata che aveva preso le ferie doveva andare a Madrid con i suoi amici e se dovevo essere sincera un po mi dispiaceva non solo per non averlo intorno per quattro giorni ma anche perché potuto incontrare o stare con un'altra e l'idea non mi piaceva affatto, anche se fondamentalmente poteva fare quello che voleva dato che ancora non stavamo insieme. Sarebbe stata la settimana  più lunga della mia vita specialmente dopo aver passato la notte con lui. Non ero così felice da dopo la rottura con Marco il mio primo ragazzo l’unico che avevo amato e mai dimenticato fino in fondo fino ad oggi. 
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Finalmente oggi avrei rivisto Fabrizio in questi giorni ci eravamo sentiti per telefono anche tre/quattro volte al dì senza dirgli nulla avevo cambiato turno e chiesto a Luigi di andare a lavorare il mattino anziché di pomeriggio come facevo sempre. Gli avrei fatto una sorpresa portandogli la colazione. Stavo entrando in ufficio quando notai che stava parlando al telefono so che non si origlia ma ero curiosa perciò stetti attenta a non far rumore ed ascoltai.
-So cosa ho fatto con lei, ma non volevo, tu non capisci in quel momento quando l’abbiamo fatto non pensavo a Flaminia. So che devo parlagliene ma ho paura della sua reazione inoltre lavoriamo insieme non è facile se le cose andassero male e non come spero o come vorrei. Hai ragione se non ci parlo è come mentirle. Non so davvero che fare.-
Non potevo credere a ciò che sentivo Fabrizio reputava un errore l' essere stato a letto con me, ma la peggior cosa è che non aveva il coraggio di dirmelo in faccia preferiva mentirmi più tosto oltre al fatto che non stava pensando a me mentre lo facevamo. Ed io non sopportavo l’idea di essermi innamorata di lui la nostra era una storia finita ancor prima di iniziare l’unico problema era dover fare finta di nulla e in questo momento non ce l'avrei fatta, perciò senza farmi notare andai via. Non volevo più vederlo ne sentirlo, almeno fin quando non mi fosse passata. 
POV FABRIZIO 
-Scusa Luigi ma Flaminia oggi arriva in ritardo per caso? Sono già due giorni che non si presenta al lavoro- Chiesi non vedendola nemmeno oggi
-A dire il vero per il momento non la vedremo più qui al lavoro.- 
-Come? Perché cioè…-
-Fabrizio scusa, ma non posso dirti altro. Se proprio vuoi sapere il motivo della sua scelta devi parlare con lei.- Rispose tornando al lavoro. Peccato che a me non rispondeva avevo provato più volte a contattarla ma senza successo non riuscivo a capire cosa fosse successo e perché mi evitasse.
SEI MESI DOPO ….. (POV FLAMINIA)
Erano passati sei mesi dall’ultima volta che avevo visto Fabrizio e non era cambiato nulla per quanto riguardava i miei sentimenti, non era bastato cambiare orari di lavoro per non vederlo più o evitare le sue chiamate, i posti dove sapevo che andava o nascondermi facendomi negare quando lui passava da casa mia. C’era una cosa però che non capivo perché cercarmi se non gli importava di me, mi aveva già spezzato il cuore cos’altro voleva? Non riuscivo a spiegarmelo. 
Fortuna che Luigi il mio capo aveva capito la situazione e aveva deciso che per lui andava bene se io lavoravo il sabato e la domenica recuperando le ore pomeridiane della settimana, anche se questo voleva dire stare completamente da sola.
-Luigi?? Sei tu??- Chiesi entrando in ufficio vedendo la luce accesa in fondo al corridoio a volte capitava che veniva per finire dei lavoretti dato che eravamo chiusi al pubblico 
-Lu….Fabrizio!?!?! Ma che ci fai qui?- Chiesi sorpresa.
-Potrei farti la stessa domanda, ma non credo che mi risponderesti dato che sono sei mesi che sei scomparsa senza nemmeno una spiegazione.- Rispose amareggiato andandosene ma poi improvvisamente si bloccò 
-Ho sempre pensato che per avere 20 anni fossi molto matura e invece… sei solo una bambina, ed io un cretino che mi sono inn…-
-Bambina io?? Non sono io quella che confessa all’amico di  non avere  il coraggio di confessarmi di aver fatto una cazzata ad essere venuto a letto con me. E prima che tu telo chieda, si! Ero qui quando è successo- Dissi furiosa interrompendo il suo discorso.
- Che fai??-Chiesi vedendolo avvicinarsi come una furia
-Stai zitta e ferma un attimo?-Non feci tempo a rispondergli che incollò le sue labbra alle mie stringendomi a se, per un attimo mi lasciai trasportare e per quanto non volessi staccarmi da lui mi allontanai non potevo e volevo dimenticare la sensazione che avevo provato nell’udire la telefonata di sei mesi prima.
-Pensi che baciandomi risolva le cose tra noi?- Dissi dandogli una leggera spinta 
-No, certo ma sapere che ti amo ma soprattutto che non parlavo di te al telefono beh questo credo che possa aiutare.-
- Mi hai preso per una deficiente? Ricordo ogni singola parola di quella conversazione. Ricordi quando hai detto che mentre l’abbiamo fatto non pensavi a me.-
-Quel giorno in verità non vedevo l’ora di rivederti ma una parte di me ne era terrorizzata a Madrid avevo fatto una cazzata. Avevo baciato Stella la mia ex ci eravamo ubriacati tutti quanti  anche se questa non è una giustificazione per quello che ho fatto. Sono stato uno stupido  lei mi ha detto che le mancavo, che voleva una seconda possibilità, che aveva sbagliato a lasciarmi che insieme stavamo bene. Mi sono reso conto del mio errore appena l’ho baciata, realizzando che le parole che avevo appena sentito erano quelle che volevo dire e sentirmi dire dalla ragazza di cui mi ero innamorato a cui pensavo e che speravo che mi aspettasse a casa e che nel frattempo non avessi cambiato idea su noi due, dato che tu  avevi una regola sola mai con i colleghi, dovevo dirtelo ma non volevo perderti inoltre lavorando insieme sarebbe stato difficile ignorare cosa c’era tra noi, però  Salvatore il mio amico, aveva ragione non potevo iniziare una storia con te senza dirti del bacio era come mentire. Il resto della storia come le cose sono andate in seguito lo sai.- Disse abbassando lo sguardo rammaricato 
-Hai ragione sono stata una bambina, non dovevo andarmene, scappare ma affrontarti chiedere spiegazioni. Ma visto e considerato i nostri sentimenti che ne dici di lasciarci tutto alle spalle e di riprovarci. Perché io voglio stare con te.- 
-E poi?? Cosa è successo mamma??- 
-Siamo stati insieme tanto tempo e alla fine…-
-Alla fine ci siamo sposati e abbiamo avuto te e tua sorella.- 
                                                                                                              FINE 





   
 
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