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Autore: Anya_tara    19/11/2017    0 recensioni
" Lyfia ... anche se questo corpo scomparirà, la mia anima continuerà a vegliare su di te ". Le ultime parole di Aiolia, e il suo medaglione sono tutto ciò che resta a Lyfia dell'uomo che ha amato come mai nulla, e nessuno prima di lui in questa vita.
E non ha potuto nemmeno dirglielo.
Ma la vita continua, e Lyfia si ritrova suo malgrado costretta a prendervi parte. Tuttavia quella promessa è ancora viva nell'anima della ragazza. Forse più di quanto gli altri possano immaginare.
Questa storia vorrebbe porsi - siamo in zona esperimento - l'intento di riempire quel vuoto. A modo nostro, come sempre!
P.S: il titolo proviene dal brano ononimo dei The Rasmus. Avrei voluto intitolarla "Midnight sun" ma per ovvi motivi l'ho scartato.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Leo Aiolia, Lyfia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Waking in the dead of night
Hold on to this life
Running to what's wrong or right
Seems to be a thin line
Fighting for a wasted love
Fighting to survive
Oh, won't you please forget?

Oh, won't you please forget?
                                      
Within Temptation, Dog Days
 
 
“Una luce improvvisa. Una lama, che fende il silenzio altrimenti assoluto della pace nella notte artica ora luminosa.
Una presenza inequivocabile. Le alte cime degli alberi gravate del loro candido peso gelato celano un segreto. La ricomparsa di un uomo.
Che non dovrà attendere a lungo. Un’ombra scura e furtiva si lascia dietro piccole impronte sulla neve.
Non vede gli occhi che la scrutano dall’alto delle mura. Occhi di rapace che tutto scrutano, e che l’hanno vista correre via dal palazzo, a piedi scalzi e coperta dalla mantella, verso la foresta.
Occhi chiari ma offuscati da un velo di nebbia, occhi che si serrano addolorati. Forse … non dovrebbe dirglielo. Sarebbe la cosa migliore … per tutti.
Alza lo sguardo al cielo brumoso. L’Orsa Maggiore non può essere vista, ma sa che veglia su di loro. Che lui veglia su di loro. Suo fratello, amato e perduto.
E un istante dopo … quegli occhi si posano poco più giù, poco più a est. Solo una flebile costellazione, la Lince, divide il Grande Carro da quella. Raccontano che solo chi possieda appunto la vista acuta di una lince possa vederla; e lui ne è stato dotato. 
Purtroppo. 
Rabbrividisce, ma non è il freddo. E’ una sensazione sconosciuta, quasi … una sorta di assenza, mescolata con amarezza, con un senso di vuoto allo stomaco, di vergogna, rancore per qualcosa di rubato, invidia malinconica per qualcosa che non accetta di nominare.
Stira un angolo delle labbra, avvertendo la pelle tirare sullo zigomo. Non si è mai curato di quella cicatrice, anzi, costituiva quasi un motivo d’onore ai suoi occhi, nonostante non fosse una ferita di battaglia; tuttavia dopo aver visto tanta bellezza e perfezione, ora brucia e pizzica spesso.
Solo dopo ha scoperto, parlando con Freya, che anche quell’uomo ne ha una. All’altezza dello stomaco. Il bacio di una lama penetrata in profondità, per espiare una colpa imperdonabile. Per … trovare pace.
Pace. Tutto per la pace. La pace dello spirito, della tomba, la pace del mondo.
Pace. Forse l’avranno riportata per gli altri, la pace, quegli uomini splendenti.
Ma di certo a lui, a quella piccola ombra nella neve e a colui che la segue da una vita … l’hanno tolta per sempre”.
 
Sigmund di Gram si volta verso il compagno che gli va incontro. Guarda con intenzione la sua mano, su cui ora splende un cerchio d’oro.
Frodi accenna un sorriso. La sera prima …Sigmund è stato piuttosto taciturno. E’ rimasto in disparte, un bicchiere in mano che non ha toccato quasi per nulla, mentre tutti gli altri bevevano, danzavano e lanciavano ai giovani sposi battutine a doppio senso alquanto sgradevoli. Non era d’accordo e gliel’ha detto senza tanti complimenti. Stai facendo un grosso errore, Frodi. Lo sai.
Anche allora aveva sorriso, Frodi. Non preoccuparti. So quello che faccio. Io amo Lyfia, Sigmund. Non puoi capire … cosa sono disposto a fare per lei.
<< Anche dividerla con un ricordo? >>
<< Sì. Ma … non è come pensi. Voglio solo … aiutarla >>.
<< A dimenticare?>>.
<< A guarire. Lei non dimenticherà mai. Ma … spero poco a poco … di riuscire … a farle sentire meno il dolore >>.
<< Ma se … hai pensato, a cosa potrebbe accadere, se per caso avesse … >>.
<< Taci. Non ho più intenzione di starti a sentire >>. << Buongiorno, Sigmund >>. Ora il tono è diverso. Cordiale. Magari, preso dalla dolcezza della luna di miele, spera che il compagno abbia visto coi propri occhi la bontà delle sue intenzioni. E vuole tentare una riconciliazione.
Tempo sprecato.
<< Frodi >>. I suoi occhi d’argento tornano a fissare l’orizzonte. Il sole ricomincia la sua salita, senza essere sceso mai sotto la linea immaginaria tra cielo e terra.
Immaginaria. Come quella tra passato e presente, che non sono mai realmente divisi, ma si sovrappongono, e si scompongono all’infinito, nella mente di ciascuno di noi. << Allora, come sta … la tua bella sposa? >>.
<< Dorme tranquilla >>.
Sigmund storce appena le labbra. << E’ folle, Frodi. Peggio: è crudele >>. Di nuovo, gli occhi d’argento si posano su di lui, facendosi duri come acciaio, inchiodandolo. << Perché non le hai semplicemente detto … ch’eri pronto a sposarla …comunque? >>.
<< Come al solito non capisci, Sigmund >>. Lo sguardo di zaffiro di Gullinbursti trafigge quello dell’amico, più gelido del suo. Quasi metallico. << In questo modo, per lei sarà più facile rassegnarsi >>.
<< Dì piuttosto che è più facile per te, rassegnarti … all’eventualità di essere costantemente paragonato all’assente >>.
Frodi alza le spalle con sufficienza. << Pensala pure come ti pare. Ma non ho da giustificarmi con te delle mie azioni >>. Si allontana di qualche passo, prima di fermarsi, parlandogli da sopra la spalla. << Anzi, da oggi in poi … gradirei se … dedicassi meno attenzione alle mie faccende personali. Siamo compagni d’arme, e amici, ma non tollero eccessive ingerenze nei miei affari privati. D’altronde, sono un uomo sposato, adesso. E ti pregherei … di stare molto accorto a come parli di mia moglie  >>. Prosegue e se ne va, senza aspettare una sua eventuale replica.
Sigmund lo guarda andare via, amareggiato non dal contegno che ha tenuto nei suoi confronti ma per quello che è diventato, per ciò che si è prestato a fare. Per amore di quella ragazza – ma poi è davvero amore, o non si tratta piuttosto di una sorta di rivalsa verso colui che non c’è più? Qualcosa di possessivo e contorto tanto da sconfinare nell’ossessione, sfociare nell’inganno?  
Davvero è divenuto così subdolo e bugiardo, il suo amico? Ha iniziato a far fede al lato oscuro del suo nome, che vuol dire “l’astuto”?
Si rimette a sedere, nella luce intensa ma gelida dell’ultimo giorno di luglio. Ha l’impressione di aver dimenticato qualcosa d’importante.
Ma non ricorda cosa.
Ha trascorso troppo tempo a pensare a cose strane, anche lui. Alle parole di quel guerriero impavido, potente come un dio contro cui ha lottato e che l’ha battuto, rendendogli però salva la vita.
Inspira con forza, Sigmund. Non ne ha parlato con nessuno, non è affare di nessuno. L’unico a conoscere quel suo segreto è la fredda pietra grigia bordata di neve della tomba del fratello.
Segui la tua anima e vivi per l’eternità. Le ultime parole del nobile Saga gli si sono conficcate nel petto, più affilate della sua Perle de Bryer.  
Quell’uomo che si portava dentro tanto dolore, e tanta fierezza. Un uomo che aveva conosciuto il Bene e il Male, aveva giocato con entrambi finché anch’essi non si erano scontrati e fusi in un unico abisso che aveva il colore vivido delle acque di Grecia.
A lui è stato concesso l’onore di combattere con un simile guerriero. E quel suo risparmiarlo non era stato sintomo di debolezza; al contrario, aveva rappresentato un gesto di squisita magnanimità.
Gli sarebbe piaciuto molto … poterci avere a che fare, da amico. 
Ma Saga non c’è più. Come Siegfrid.
E lui ha perduto quell’occasione.
Serra le dita, prima di sollevarle a sfiorare la cicatrice che gli deturpa il volto. E subito si dà dell’idiota, distogliendole in fretta come colto in flagrante e sentendo gli zigomi arrossarsi.
Non è bene, no. Come non è bene il gioco di Frodi. L’amore di una persona è qualcosa di sacro, e lo è ancora di più se colui che ne è oggetto è ormai lontano da questa Terra. Il cuore si fa altare, l’anima santuario, ed è peccato e vergogna approfittarsene, anche se può sembrare la scelta più sensata.
L’amore non è sensato. L’amore è folle e non guarda in faccia a nessuno. Esplode in un istante e si lascia dietro le scottature per tutta un’esistenza.
Per questo non può giustificare il suo compagno. Anche lui è stato toccato da quel fuoco e sa quanto dolore può causare premere su quelle piaghe mai sanate. Pus e sangue sono sempre in agguato, pronti a sgorgare e colare in piccole pozze che si rapprendono sul fondo dell’essere, infettandolo sempre più irrimediabilmente.
Ma l’orgoglio di Frodi, la sua determinazione impulsiva e caparbia, il suo desiderio di averla vinta ad ogni costo anche a prezzo di ferire, di passare sopra ad ogni altra volontà pur di imporre la propria non sono in grado di scendere a patti con questo.  
Ora ricorda cos’ha dimenticato di tanto importante.
Di fare gli auguri a Frodi. Per il suo compleanno.
 
*Angolino di Saga: confesso di aver peccato in pensieri, parole e omissioni. Ma ... ormai mi conoscete: amo la legge degli equilibri e mi è venuto spontaneo attribuire a Frodi lo stesso segno di Aiolia, tanto più che girando in rete non ho trovato nulla al riguardo e quindi via alla libera interpretazione. per quanto riguarda Sigmund forse questo suo ... trasporto è un pò gratuito, tuttavia si è insinuato da sé e mi è difficile mettere a tacere il demonietto sulla mia spalla, quando mi sussurra queste cose. La costellazione della Lince, alquanto debole - si dice che occorra avere la vista appunto di una lince- dovrebbe trovarsi tra l'Orsa Maggiore e i Gemelli, chiaro che dipende da come si osserva il cielo e da dove, purtroppo non sono ferrata nei calcoli astronomici per cui mi sono concessa una piccola licenza poetica.
Come sempre, grazie per le visite e mi raccomando, stay tuned! 
Bacioni, 
Saga
   
 
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